beetlejuice beetlejuice (2024)

no, mi dispiace ma il precedente si chiama spiritello porcello per un motivo.
Questo è pieno di personaggi inutili, il film è stucchevole di buoni sentimenti, gli unici momenti divertenti sono quando interviene lui che è in versione "limitata".
gli effetti speciali sono buoni ma è una ripetizione delle scene del primo film, niente nuove brillanti idee se non un paio di numero che non cito per chi ancora non ha visto il film. Secondo me si perde proprio la magia che c'era nel primo film, era frizzante, irriverente,spaventoso, questo è solo una copia sbiadita più sentimentale.
Esempio, quando lui fa la famosa scena dove gli esce quella roba per spaventare le persone, nel primo sono zampe di scarafaggio marronim roba inquietante e spaventosa veramente, in quest' ultimo è roba da far ridere i bambini. Ecco, il film è da bambini.

Burton riesuma uno dei suoi personaggi più famosi e il risultato è un film godibile ma non memorabile, ennesimo sequel di cui non c'era reale bisogno ma che regala un paio d'ore di onesto divertimento e che comunque sia dà la paga alla maggior parte dei film di (presunto) intrattenimento che escono sulle piattaforme di streaming.
"Beetlejuice Beetlejuice" ha diverse buone frecce al suo arco, in primis lo stesso Beetlejuice di Michael Keaton che trasforma ogni sua apparizione in uno show. Ma, rimanendo sul cast, abbiamo anche una Winona Ryder che è ancora la dark per eccellenza (al momento irraggiungibile per la pur brava Jenna Ortega), una straordinariamente ironica Catherine O'Hara e una Monica Bellucci di grande efficacia visiva con il suo aspetto da "bella ricucita" e protagonista di una delle migliori sequenze del film (quella dove per l'appunto si ricuce usando la graffettatrice). Un po' sprecato invece Willem Dafoe, ma il suo design da investigatore hard-boiled con mezzo cervello in bella vista è semplicemente spettacolare. In generale è tutto l'aspetto visivo a funzionare molto bene, tra effetti speciali che ricordano tantissimo quelli artigianali e scenografie efficaci, oltre ad una colonna sonora fatta di pezzi vintage altrettanto belli.
Un po' un peccato però che la maggior parte degli aspetti positivi rimanga relegata alla sfera audiovisiva e all'effetto nostalgia, perché per quanto il film sia un valido divertissement manca tutta quella forza irriverente che aveva il primo capitolo, oltre al fatto che la gestione dei tantissimi (forse troppi) personaggi non sempre sembra ottimale (il personaggio di Dafoe come detto appare quasi inutile, e a conti fatti anche quello di Monica Bellucci non ha questo grande peso ai fini della storia).

Comunque tanti produttori e bravi registi hanno combinato dei veri e propri disastri riprendendo in mano vecchi cult a distanza di tanti anni. Tim Burton dimostra invece di essere un artista che, pur lontanissimo dai suoi apici, sa ancora il fatto suo è realizza un film che non sarà grandioso ma è assolutamente godibile.

Beetlejuice Beetlejuice è una chiara operazione nostalgia come molte altre, e si vede: ha una trama che è un semplice pretesto, completamente incoerente

SPOILER

Visto il film all'arcadia di Bellinzago Lombardo ieri 8 settembre 2024 , come sempre commento la parte tecnica e poi la parte narrativa importanti allo stesso modo:
1) é stato girato con una sony Venice 2 e è impressionante vedere come le cineprese digitali sono ad un livello superiore in qualità della pellicola; senza essere esperti della fotografia si nota come riescono a girare scene semibuie senza l'ausilio di luci di sottofondo come succede nel caso delle cineprese a pellicola. Usano ISO sicuramente alti; le immagini molto ben definite nonostante la poca luce i colori sono molto belli , belle le inquadrature e i giochi di luci e ambientazioni fatto tutto con cura nei minimi particolari ( quando si vede un film anche questo va notato) che richiamano molto il primo film ma in digitale è un altra cosa per me meglio.Voto : 9

parte narrativa: qui viene la parte dolente.Purtroppo il fim non è venuto bene a mio parere. La Bellucci( ex moglie strega) e Dafoe( poliziotto dell'aldilà) proprio c'entrano nulla col film è stata una inserzione forzata nel racconto, bisognava sviluppare meglio il racconto di winona ryder con l'aspirante marito imbroglione che è venuto confusionario col matrimonio ad Halloween ( ma perchè ad Halloween???)oppure della figlia ribelle e del ragazzo ingannatore e fare un altro matrimonio finale forzato tra keaton e la ryder non aveva senso e mi è sembrata una cosa inutile , come forzata e un po troppo pomposo stato il canto di beetlejuice durante il matrimonio finale.Insomma tante cose messe insieme per forza e che non hanno nessuna correlazione e che rendono il film complesso poco fluido a differenza del primo; si ride pochino, tutti bravi gli attori in particolare keaton con le sue smorfie ed effetti che in digitale son venuti benissimo ( il bambino mostro troppo simpatico)e la Ryder, ma il film doveva sicuramente girare di piu attorno a queste due figure Lydia , Beetlejuice e la figlia ossia la Ortega; non serve mettere per forza 10 attori famosi compreso de Vito se non servono. Manca poi l'umorismo condito da qualche piccante allusione sessuale che c'era nel primo. Una delusione Voto 4 1/2

Voto finale= 5 1/2

Burton ritorna ai fasti passati con il sequel di Beetlejuice, in parte ci riesce anche perché a livello visivo il film è valido, L'aldilà burtoniano è molto bizzarro, scenograficamente accattivante e con delle trovate molto valide. Si respira un certo senso di nostalgia, senza dubbio, ma i personaggi con questo grande lasso di tempo passato hanno una loro evoluzione, specialmente se parliamo della Ryder, quello più influenzato da questa evoluzione. Michael Keaton è una garanzia ed ogni volta che appare il divertimento è assicurato. Un battitore libero che Burton lascia a briglia sciolta con ottimi risultati. Sfrutta bene la Bellucci, protagonista di una bella sequenza di ricostruzione del proprio corpo sulle note di Tragedy dei Bee Gees, usando la sola presenza scenica, limitando al massimo le battute perché se la Bellucci parla son dolori. Certamente è legato al primo capitolo e certi riferimenti non credo che un pubblico che non abbia visto il precedente possa coglierli. Incide poco la Ortega. Un film molto godibile nel complesso.

Favola semplice che si lascia seguire senza annoiarsi mai, con punte di attenzione e coinvolgimento alte soprattutto nella seconda parte. Carinissimi gli effetti speciali.

Simpatico, certamente però non il migliore Tim Burton, regista che non ho mai trovato geniale né tantomeno mi viene da idolatrarlo, ma che ha fatto diversi film (nonché corti tipo Frankenweenie) che ho visto che sono sicuramente degni di nota.
Diciamo che Burton da diversi film non ha più lo smalto, l'inventiva e la poesia della gioventù (cosa indubbiamente fisiologica) e ha abbracciato la sua "fase adulta", mettendosi le pantofole e viaggiando su binari più "conformisti", mettendo qualche sprazzo di personalità burtoniana qui e là per ricordare i bei tempi andati.
Beetlejuice2 è esattamente questo: un film che nulla aggiunge e nulla toglie a ciò che di buono fece in gioventù, e nulla aggiunge e nulla toglie a ciò che ha fatto in tempi recenti.
Questo seguito tenta di prendere due fasce di audience: chi è legato ai suoi classici più iconici, e chi ha apprezzato Mercoledì.
Ci riesce? Non saprei.
Ha di certo buoni momenti, diversi sprazzi di "follia" e modus operandi tipici del regista.
Gli attori fanno più o meno tutti bene la loro parte, il meno è ovviamente dato da Monica Bellucci che va assolutamente doppiata, perché dopo decenni di carriera non ha ancora imparato a dire due battute in croce.
Il film scorre bene... ma per quel che mi riguarda, non è né carne né pesce.
Nelle parti dedicate al personaggio della Ortega, mi è sembrato che ricalcasse un po' troppo Mercoledì... stesse situazioni. Mah.
Comunque si lascia vedere ed intrattiene il giusto. Se però sia un film da vedere necessariamente al cinema, direi proprio di no.

Un film che vorrebbe tanto rappresentare un ritorno al passato più autentico per Tim Burton, e che vorremmo tanto che potesse esserlo per davvero. Purtroppo, però, l'impressione che il film non ci sia è forte, come se il regista fosse stato spinto in tutti questi anni (ben 36 dal mitico film originale) dagli ammiratori e dai produttori a rispolverare personaggi e atmosfere di un vero cult movie rivoluzionario per l'epoca e per la sua carriera. E quindi, attorno a una dozzina di idee strampalate ma pur simpatiche e azzeccate, gira un film sghembo e sconclusionato, tanto sincero quanto inerte. Il passato è andato, il genio non c'è più, resta un giochino per affezionati nostalgici e per la nuova generazione che ha visto "Mercoledì" su Netflix, e il piacere di ritrovare Keaton, Winona e Catherine O'Hara. Magari col tempo qualcosina anche di questo attesissimo e temuto secondo capitolo crescerà, per adesso dobbiamo ancora raccogliere i pezzi del film così come la sposa cadavere Bellucci che si ricuce la faccia e gambe con la sparapunti.