Jarni 10 / 10 12/03/2008 00:02:18 » Rispondi Non spiegherò perché è un capolavoro, piuttosto dirò perché non è un pessimo film rispondendo alle principali critiche, spesso infantili, che gli sono state fatte. 1) "L'idea della ripresa amatoriale non è originale(Blait Witch Project)" Il fatto che la tecnica di ripresa abbia già un precedente è una critica ridicola, anzi, non è per niente una critica. Come lo stile epistolare è un metodo di scrittura(vedi, ad esempio, Dracula) che in certi casi è una scelta obbligata, la ripresa amatoriale in Cloverfield ha la sua ragion d'essere, ma non è il tema centrale del film. 2) "La trama è banale" Certo che è banale, la realtà lo è. Cosa c'è di avvincente nell'attentato alla stazione di Bologna? Il film è realistico al massimo, perciò la trama è banale. 3) "Il mostro è brutto" Nemmeno il mostro è il tema centrale del film, perciò non c'è motivo di abbellirlo. 4) "Il mostro si vede poco" Come sopra. In Cloverfield non si parla del mostro, ma di emozioni. Basta un minimo di immedesimazione per capire che in una situazione vera non staremmo a fare un servizio fotografico al mostro, no? 5) "La telecamera non si scarica/non si sfascia/riprende per 6 ore di fila" La telecamera non si scarica perché praticamente tutte le batterie delle telecamere digitali durano almeno un'ora e mezza(vedi sotto). La telecamera non si sfascia perché registra su SD-Card(diamine, sta scritto nel primo fotogramam del film!) perciò ha pochissime parti in movimento. E poi, su migliaia di telecamere che hanno plausibilmente ripreso l'avvenimento e si sono fracassate dopo pochi minuti, i militari ne hanno trovata una che invece ha resistito per più di un'ora: è tanto strano da immaginare? Le 6 ore di riprese stanno nella disattenzione di alcuni spettatori: il filmato non dura 6 ore, non è stato montato o tagliato, dura esattamente quanto il film. Il personaggio che riprende ha tenuto spenta la telecamera per la maggior parte del tempo, accendendola solo per riprendere roba "interessante". 6) "Non ci spiegano delle cose, non si capisce questo, non si capisce quello..." E allora? Pure nelle riprese dell'11/9 non si capisce chi è il cattivo. Ci sono poche spiegazioni perché il filmato stesso è un'indagine che cerca di capire. I militari lo mostrano perché hanno i nostri stessi interrogativi, non sanno nemmeno cosa è successo di preciso, tanto da dare un nome in codice alla situazione
Il film pone questa semplice domanda: se arrivasse un mostro a New York e cominciasse a demolirla, quale sarebbe il punto di vista di una persona normale che assiste all'evento? Il film risponde alla domanda presentandoci la realtà. Provate ad immaginare i telegiornali italiani che mostrano il filmato dicendo che è autentico. Il risultato sarebbe quello che è avvenuto in america grazie allo "scherzo" radiofonico di Orson Wells: panico, isteria, disordini urbani... Perché? Perché Cloverfield è la dimostrazione che si può rendere il realismo anche con la più inverosimile delle storie: basta lavorare sui particolari e sulla tecnica.
L'unica cosa che concedo è la difficoltà fisica di vedere le immagini mosse e sfuocate per chi non è abituato: che vi devo dire, esercitatevi.
...e magari imparate ad andare al cinema senza dar prima retta alle chiacchiere di internet...
Simmetria84 30/03/2008 04:32:49 » Rispondi 1) la ripresa amatoriale è certo un mezzo non particolarmente originale per proporre una storia o un kit di emozioni, eppure è un metodo ruffiano che evita qualsiasi critica o possibile confronto con le tecniche registiche più comuni. Partendo da questo presupposto risulta impossibile analizzare il film come un film normale.
2) La trama è insignificante, il mostro ridicolo, ma sebbeno non siano i protagonisti della storia come dici tu, ne fanno lo stesso parte, è per completezza devono anch'essi essere curati. Non esiste in nessun caso che il fine giustifichi i mezzi. Il cinema è fatto cosi di tanto sfaccettature e di possibilità di molteplici analisi da diversi punti di vista.
3) riguardo alle questioni prettamente tecniche si può sorvolare.
Infine io ritengo che Cloverfield non sia CINEMA, sia piuttosto un esperimento di intrattenimento. ma è LONTANO anni luce dall'essere considerato CINEMA.. è un gioco piuttosto, come lo era blair witch project.
Simmetria84 30/03/2008 14:58:48 » Rispondi perdonate gli errori di battitura ero stanco e alticcio ieri notte :P
Jarni 16/09/2008 00:31:54 » Rispondi Ma che trama? Quale trama? La vicenda è verosimile, perciò non serve alcuna trama! C'era una trama nel filmato dell'assassinio di Kennedy? Il film vuole essere quello, vuole essere un autentico falso, un filmato amatoriale che testimonia un evento storico. Perciò ci vuole la videocamera e ci vuole una caratterizzazione dei personaggi banale. LA REALTA' E' BANALE.
nrgjak 13/03/2008 16:09:24 » Rispondi concordo appieno con il tuo commento, ottime risposte alle critiche che girano qua e su internet. unica cosa, la difficoltà fisica di vedere le immagini mosse non dipende, spesso, dall'esercitazione.. è una questione di vista, c'è chi mette a fuoco subito e non ha problemi, chi ha l'occhio più lento nella messa a fuoco e magari può dare fastidio
pino08 19/03/2008 01:37:11 » Rispondi QUOTONE...anche se forse 10 è esagerato, ma anche comprensibile in relazione ai film che stanno in giro di questi tempi
Cardablasco 22/03/2008 01:47:53 » Rispondi Non voglio criticare o litigare per un film,pero' una cosa me la devi spiegare,come fanno a non morire dopo che sono precipitati con l'elicottero
Jarni 16/09/2008 00:33:03 » Rispondi Perché quando gli elicotteri precipitano il rotore continua a ruotare e l'impatto non è disastroso come quello che può fare un aereo.
franx 22/03/2008 20:33:08 » Rispondi però 10 è esagerato.
Jarni 23/10/2008 03:52:12 » Rispondi E allora dagli un voto minore.
Egobrain 09/07/2009 00:23:53 » Rispondi Grande,concordo appieno con te a differenza di Saw.
Danton 17/03/2008 21:52:52 » Rispondi Jarni sono daccordo con te al 100% , siamo di vedute larghe!! Mi dispiace per quelli che non sanno apprezzare i capolavori. Ciao
Sestri Potente 15/03/2008 14:12:11 » Rispondi Non sono d'accordo con il tuo commento, invece di dare risposte agli altri dovresti spiegare perché secondo te Cloverfield è un capolavoro. Io credo che sia un prodotto molto innovativo (il mio commento è 1 o 2 pagine indietro, ho dato 5,5) ma altrettanto infarcito di ingenuità evitabili. La più grossa secondo me è la storia d'amore:
alla fine il ragazzo che riprendeva si ritrova sotto il mostro e che fa? Sta li a riprenderlo invece di scappare! Poi se lo mangia e la telecamera guarda caso rimane illesa.
Secondo me non si può proprio parlare di capolavoro: così è un insulto ai film che hanno fatto la storia del cinema! E' più giusto dire che è un film particolare, non per tutti magari, ma pur sempre un qualcosa di diverso dal solito.
Jarni 16/09/2008 00:51:28 » Rispondi "Secondo me non si può proprio parlare di capolavoro: così è un insulto ai film che hanno fatto la storia del cinema! E' più giusto dire che è un film particolare, non per tutti magari, ma pur sempre un qualcosa di diverso dal solito."
Se dobbiamo confrontare due capolavori, allora dobbiamo farlo anche con tutti gli altri capolavori che sono stati fatti, anzi, che non sono stati ancora fatti...
Giusto per citare un altro capolavoro(KB2).
Jarni 18/03/2008 00:41:26 » Rispondi Basta rileggere il mio post e stare attenti ai particolari. La storia d'amore è banale come tutte le storie d'amore della vita reale, il film è votato al realismo, l'equazione è completa.
Dici che le immagini si vedono a fatica ma pare che non sia difficile fare la radiografia alla ragazza... Il paletto è nel torace, in alto, ma il cuore non sta mica lì... Non è una vicenda inverosimile, i così detti "impalamenti", di casi simili ce ne sono quanti ne vuoi.
Mai stato di fronte al terrore puro? No, immagino... A me è capitato in passato di rischiare di morire, ti assicuro che è già tanto se riesci a pensare, figurarsi scappare. Perché il ragazzo non è scappato? Perché era terrorizzato a morte, ecco perché. Proprio perché sopra di lui c'era un mostro colossale non è riuscito a scappare. La telecamera che non si sfascia... oddio: ma c'è una qualche utilità nel domandarsi sempre questo?
Non si possono vedere certi film e farsi domande così banali, ormai l'immedesimazione è stata snaturata: ci si domanda "cosa farei al loro posto" e invece di cercare la risposta nelle esperienze personali si va a finire nella riproposizione di soliti cliché. Il risultato è che non pensiamo a cosa faremmo ma a cosa VORREMMO fare, o a cosa altri hanno fatto.
Cloverfield è un film particolare, certo, ma se non si entra in quella particolarità e non lo si vede con un'ottica totalmente differente dal solito non si riesce ad apprezzarlo. Ci vuole coinvolgimento e il pubblico odierno è troppo pigro, ne è la conferma le critiche semplicistiche che leggo.
Sestri Potente 20/03/2008 23:03:41 » Rispondi Ti confondi con qualcun altro: io non ho affatto detto che le immagini si vedono a fatica! L'idea della videocamera amatoriale è buona e originale, inoltre secondo me le scene si distinguono abbastanza bene. Io ho guardato Cloverfield con la consapevolezza assoluta di essere davanti a qualcosa di particolare, e sono contento di averlo fatto: ma da qui a dire che è un capolavoro ce ne passa. Probabilmente senza storia d'amore e qualche strafalcione (io non so quali esperienze tu abbia avuto, ma secondo me la scena finale del mostro è solo un pretesto per far simulare un "attacco" agli spettatori!) la penserei diversamente.
Jarni 16/09/2008 00:37:27 » Rispondi Non devi vedere il film con la vecchia ottica cinematografica. Prova a guardarlo pensando che ciò che si racconta sia vero, convinciti che davvero una videocamera sia stata ritrovata tra le ceneri di New York e capirai cosa intendo. Immagina di non aver visto nessun trailer, fai finta che facendo zapping in tv trovi un programma tipo "Speciale New York: trovato un filmato della catastrofe" e capirai cosa intendo quando dico che il film è perfetto.