baby yaga: incubo nella foresta oscura (2019)

Film horror russo che si basa sulla figura mitologica come da titolo di "Baba Jaga". Non mi sento di essere eccessivamente severo perchè l'ho trovata una visione non particolarmente pretenziosa ed anche probabilmente da un budget ridotto. Qualcosa di buono c'è, l'atmosfera del film non è male, il cast giovane se la cavicchia, anzi il protagonista Oleg Chugunov è stato piuttosto bravo e credibile per tutta la durata del film. Buono l'uso della fotografia. Regia nella norma. Purtroppo l'aspetto che tende a deludere maggiormente è proprio il fattore horror. Si percepisce pochissima tensione, quasi per niente. Qualche scenetta interessante ma davvero poca roba. Si capisce in effetti che il prodotto è ideato specialmente per un pubblico estremamente giovane, magari alle prime armi con i film horror. È tutto affrontato in modo molto leggero. Di conseguenza un pubblico un po' più adulto potrebbe annoiarsi facilmente. Inoltre manca di un minimo di profondità, la sceneggiatura è abbastanza scarna. Insomma, personalmente non l'ho trovato un brutto film, ma nemmeno qualcosa da ricordare.

Brutto, ma brutto, brutto forte. Raramente mi è capitato di irritarmi così tanto a guardare un film, non c'è nulla di decente in questo Baba Yaga: la sceneggiatura è vergognosa con dialoghi inqualificabili, la recitazione è l'emblema della ridicolaggine mentre la messa in scena è sterile, dilettantesca.

Favolistico e adolescenziale ( a dire tanto) horror che affonda le radici nel folklore dell'Est Europa,caratterizzato da un buon aspetto visivo che avrebbe meritato una regia ed uno stile più personale e meno tendente a canoni americani,anche considerando il fatto che è un lavoro proveniente dalla Russia.
Non da buttare comunque,la location ha il suo perché ( in particolare mi hanno colpito i condomini colorati e tutti uguali al limitare della foresta) e i giovani attori fanno del loro meglio per essere convincenti.
Se si riesce a passare sopra a qualche stupidata di troppo ( le origine della strega spiegate dall'assistente vocale) e ad il suo essere eccessivamente derivativo ( non si fa mancare neanche una fornace stile Hansel e Gretel), risulta un prodotto godibile, consigliato in particolare ad un pubblico molto giovane.

Ormai è una tendenza piuttosto consolidata che il cinema russo abbia intrapreso la via alla (ri)scoperta dei generi cinematografici, non proprio il pane quotidiano soprattutto in epoca sovietica. Podgayevski si era già fatto notare per un paio di horror come Queen of Spades e The Bride. In questo caso prende di petto uno dei miti slavi per eccellenza, cioè Baba Yaga la strega che rapisce i bambini. Alcune scelte visive sono interessanti, però il regista stesso non riesce ad affrancarsi nel rendere il suo prodotto fuori dagli schemi del genere, soprattutto quello americano. Per cui i rimandi a L'albero del male, lo stesso It kinghino sono ben presenti e visibili. Per cui paradossalmente è un film troppo all'americana per essere un film russo. Cambi la lingua mai personaggi rispettano clichè e stereotipi del genere.

Questo film russo sembra fare scopa con l'americano THE WRETCHED viste le dinamiche molto simili.
A tratti incerto e confuso, questo BABA YAGA non riesce a essere pienamente con vincente, nonostante una discreta atmosfera ricreata che non consente di annoiarsi.
Lontano però dall'essere un prodotto meritevole di grande considerazione, il film diretto da Svyatoslav Podgaevskiy potrebbe incontrare delle difficoltà nel farsi apprezzare da un pubblico più avvezzo al genere.
Cast, regia ed effetti visivi nella norma.