enron (2005)

Valido documentario che ripercorre le tappe della caduta della Enron, cercando di spiegare cosa veramente portò il gigante americano al collasso. Rispetto ad altri documentari, come quelli sul fallimento di Lehman Brothers, non si entra troppo nel tecnico, però si riescono a descrivere con efficacia gli aspetti soprattutto umani e di strategia aziendale che non funzionarono, talvolta però risultando un pò prolisso.

Buon documentario sulla finanza che tuttavia non osa fare uno schemino più specifico dei loschi affari condotti dalla Enron e i suoi capi, appurare il problema sconosciuto ai più e appunto documentarla per quella che è - gigantesche truffe con il beneplacito dello Stato.
Gibney preferisce fare un po' più di arte che indagine concentrandosi così sulle figure chiave che hanno portato alla rovina una apparente prosperosa società, leader nel suo campo di investimenti, rivelatasi di fatto una società fantasma piena di debiti.

Con breve anticipo sui tempi aveva quasi preannunciato la grande crisi globale del 2008, svoltasi nella stessa maniera ma in uno stadio più avanzato di cancrena che tutt'ora sta privando l'UE di una stabilità economica.

Bel documentario, fatto molto bene, non solo cifre e numeri ma anche una riflessione sulla mancanza di morale nel mondo del lavoro.

SPOILER

Questo documentario è il resoconto del più grande scandalo finanziario della storia statunitense raccontato passo per passo cercando di essere fedele alla materia trattata. Bilanci truccati, risparmiatori truffati, dipendenti licenziati e prosciugati della loro pensione in meno di un mese. Non c'è che dire, tutto in nome di una finanza creativa che mostra il marcio del capitalismo americano e le forti collusioni con il sistema politico. La cosa positiva è che almeno negli Stati Uniti chi sgarra in questo campo paga a caro prezzo certi giochetti di prestigio (25 anni di carcere per falso in bilancio) e se la società di revisori di bilanci è legata a doppio filo con chi deve controllare, tanto da confondere il controllore dal controllato, chiude in un battibaleno (bye bye Arthur Andersen).