il filo nascosto regia di Paul Thomas Anderson Usa 2017
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il filo nascosto (2017)

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locandina del film IL FILO NASCOSTO

Titolo Originale: PHANTOM THREAD

RegiaPaul Thomas Anderson

InterpretiVicky Krieps, Daniel Day-Lewis, Lesley Manville, Sue Clark, Joan Brown, Camilla Rutherford

Durata: h 2.10
NazionalitàUsa 2017
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2018

•  Altri film di Paul Thomas Anderson

Trama del film Il filo nascosto

Nella cornice glamour e scintillante della Londra degli anni Cinquanta, il sarto Reynolds Woodcock dirige insieme con sua sorella Cyril la celebre House of Woodcock, inconfondibile marchio di stile e bellezza, richiesto da reali, stelle del cinema, ereditiere, socialiste, debuttanti e nobildonne. Gli originali e moderni capi firmati proiettano Woodcock al centro della moda britannica, e consacrano il suo nome come uno dei più conosciuti e ammirati del dopoguerra. Nonostante la conoscenza dei desideri e della figura femminile, lo scapolo impenitente considera l'amore un privilegio precluso a un artista del suo calibro, e preferisce intrattenersi con donne diverse che gli forniscono la giusta dose di ispirazione e compagnia. Finché non incontra Alma, ragazza ambiziosa e caparbia che riesce a insinuarsi nel suo cuore come musa e come amante, sconvolgendo da un giorno all'altro la sua perfetta vita su misura.

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Voto Visitatori:   7,23 / 10 (43 voti)7,23Grafico
Migliori costumi (Mark Bridges)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliori costumi (Mark Bridges)
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Voti e commenti su Il filo nascosto, 43 opinioni inserite

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zerimor  @  23/08/2024 16:27:59
   7 / 10
Estetica fenomenale, recitazione di Daniel Day-Lewis da manuale, ma nel complesso puro esercizio di stile di Paul Thomas Anderson. Senz'altro una buona visione ma personalmente nulla che mi abbia fatto urlare al capolavoro.
Dirò di più. Senza la grandissima prova di Lewis, il film perderebbe punti per me nonostante il messaggio di fondo interessante e ben sviscerato a "piccole dosi".

pak7  @  31/07/2023 15:42:21
   5 / 10
Una pellicola di cui avevo buone aspettative, ma che mi ha deluso.
Lasciando perdere il discorso costumi, mi ha convinto davvero poco per come si era presentato nei primi minuti.
Mi aspettavo scintille, ho trovato solo una fiamma spenta, la stessa che c'era tra i due protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  25/08/2022 14:54:07
   9 / 10
Che film incredibile. PTA è uno di quei registi che mi mancano incredibilmente e, su consiglio di diversi amici, ho visto "Il filo nascosto". Gestione dei tempi ai limiti dell'inverosimile, come solo i grandissimi sanno fare. Daniel Day Lewis irreale, climax conclusivo che ti lascia senza parole. Probabilmente non per tutti i palati, ma un cinema semplicemente sublime.

matt_995  @  29/03/2022 16:15:57
   9 / 10
Possibilmente, il mio film preferito di Anderson. Il più completo. Il più complesso ma allo stesso tempo il più semplice.

Una storia d'amore cupa e tossica, in cui i due personaggi principali ricoprono ruoli ben precisi, per poi infrangerli e ribaltare tutto, una, due, tre, innumerevoli volte.

Cosa significa essere un artista? E cosa significa essere una musa? E cosa succede se l'artista si stufa della sua musa o la musa diventa insofferente al suo ruolo?

Non è neanche una storia d'amore, in effetti. è una storia di dominazione, ricerca di quegli equilibri che si incrinano a poco a poco dopo la prima fase di innamoramento.

Pazzesca la Manville, sorella dell'artista, prima sua spalla e poi alleata della compagna, contro le sue angherie. Pazzesco Day Lewis, anche se eccessivamente sgradevole e respingente. Ma quella che brilla di più, a parer mio, è Vicky Krieps, con la sua Alma solo all'apparenza agnellino sacrificale. In realtà una bomba ad orologeria pronta a scoppiare da un momento all'altro. Meritava quanto meno una nomination agli oscar, non è da tutti tenere testa a Daniel Day Lewis.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/02/2022 17:26:58
   8 / 10
Un'ottima regia di Paul Thomas Anderson per un'ottima interpretazione di Daniel Day-Lewis, che si ritira per la seconda volta (e speriamo non definitivamente) dalle scene. Ottimo anche il resto del cast, sono abbastanza scettico in generale sugli Oscar, ma in questo caso devo dire che il premio vinto per i migliori costumi è decisamente meritato. Per il resto poco da dire, oggettivamente un gran bel film, e se lo dico io che in genere non amo i film basati su storie romantiche, vorrà pur dire qualcosa.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  19/06/2021 18:52:40
   7 / 10
Buona pellicola, ben scritta e tecnicamente ottima. Un po' lento, ma gradevole. Ottimo Daniel Day-Lewis.

DarkRareMirko  @  27/10/2020 23:37:22
   9 / 10
Grandissima perdita artistica (il fatto che Day Lewis abbai scelto di ritirarsi dal cinema) perchè qui l'attore, come sempre, è davvero al top; per il resto, grandissima confezione, regia perfezionistica, gran classe in temi e dialoghi, per il solito ottimo film alla Anderson.

Concordo, mai nulla fuori posto; un elegante film d'essai dove il mondo della moda, che almeno fondamentalmente adoro, dona ancora più spessore ed interesse.

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TheLegend  @  06/03/2020 00:32:19
   7 / 10
Film lento ma stiloso.

Jokerizzo  @  02/02/2020 16:31:40
   10 / 10
Interessante, lento...sì... Ma interessante!

Thorondir  @  24/09/2019 14:38:01
   9½ / 10
Quì siamo di fronte ad un'opera di proporzioni gigantesche, una pellicola destinata a rimanere negli annali del cinema, ovvero una di quelle di cui non si discuterà perchè ha incassato miliardi o per amenità simili, ma perchè è semplicemente straordinaria e ai limiti della perfezione cinematografica.
Una storia d'amore sognante, malata e ossessiva, dove Anderson fa emergere come liquame tutte le schifezze della natura umana, quì legata ad una visione dell'amore anche e soprattutto come possesso materiale (prima uscita tra i due, lei che diventa oggetto di lavoro). Ma Anderson, con un film estremamente stratificato e semplice solo ad uno sguardo superficiale, mette in scena anche un'ambigua storia di paura e insicurezza dello stilista Woodcock, apparentemente forte, risoluto, maniacale, routinario fino all'esasperazione paranoica per mascherare la necessità intima di protezione femminile. Persa la madre che continua a tornargli in mente (magnifica la scena della sovrapposizione di sogno e realtà nella camera), cerca una donna che riesca a comprendere le sue stranezze e paranoie, ma da cui vuole amore materno, ed è il ruolo che svolgono più risolutamente sia la sorella Cyril (una splendida Lesley Menville), sia, con le aberrazioni di cui sarà capace, anche la giovane Alma, da cameriera timidissima a donna forte fino all'imposizione (e quindi all'accettazione dell'uomo apparentemente forte in un finale allo stesso tempo magnifico e agghiacciante). E oltre a questo intricatissimo piano di fili narrativi che indugiano su un sentimentalismo abrasivo, disturbante e conturbante, con venature psicologiche che avrebbero mandato in estati uno come Hitchcok (e perchè no, anche Lynch), Anderson da di nuovo vita ad un film magniloquente nella sua essenzialità cinematografica, retto da una colonna sonora perfetta, da una regia che solo apparentemente rimane distaccata e da una fotografia di interni di livello siderale. Quì siamo di fronte ad un'opera di bellezza talmente abbacinante che non mi meraviglio sia stata distrutta da diversi come si può vedere con i voti che sono stati dati anche su questo sito. "Il filo nascosto" è un film monumentale, che accarezza la perfezione in ogni sua parte, e che quì ha una media inferiore a inutili pellicole di supereroi che si picchiano per ore in computer grafica. Motivo per cui la straordinarietà sontuosa di un film del genere vale tre volte tanto.

Goldust  @  01/03/2019 16:20:44
   7½ / 10
Elegantissimo saggio sulle debolezze dell'animo umano: Anderson scava nel profondo delle fragilità mentali del sarto Reynolds Woodcock riuscendo a restituire, anche grazie all'eccezionale prova attoriale di Daniel Day Lewis e ad una schiera di personaggi secondari ben designati, la complessità di un uomo geniale ma tormentato. La storia di fantasmi ( i continui rimandi alla madre scomparsa ) e di rapporti interpersonali sempre sull'orlo del precipizio sono messi in scena con piglio lento senza fare economia di significativi silenzi. Uno di quei film che sembra non dire niente ma che invece dice molto. Menzione speciale per la bravissima Vicky Krieps che nella serie tv "Das boot" mi aveva per la verità colpito meno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  22/01/2019 19:18:31
   6½ / 10
Ennesimo esercizio di stile di Anderson che ci intrattiene per oltre due ore all'interno di una villa/sartoria tra sfilate private e prove costumi.
Rispetto ad altri film del regista si procede un po' a rilento e non ci sono molte trovate a livello registico, quasi tutto è lasciato al cast. Del resto con Day-Lewis stai in una botta di ferro sotto quel punto di vista.
L'ultima parte offre qualcosa di particolare ma forse è troppo poco per chi si aspetta qualche sorpresa.
Un film dallo stile classico, solo per appassionati e gente sveglia...
Mi aspettavo di piu'.

Filman  @  07/01/2019 17:05:26
   9½ / 10
Quando l'eleganza british, delle sue maestranze sartoriali, della sua edilizia nobiliare e dei suoi modi borghesi, incrocia il disagio umano, complicante i legami sociali tra individualità troppo diverse, si materializza l'idea di romanticismo che PHANTOM THREAD porta avanti, ovvero quella di un sentimento bilaterale meraviglioso e ai limiti dell'impossibile, bisognoso di una formula straordinariamente specifica per poter funzionare, forse inconcepibile per quanto introvabile. Non è l'armonia delle immagini, delle luci e dei colori, così vivi da aprire gli spazi chiusi, a rendere questo film un capolavoro dei suoi anni, e nemmeno la sopraffina estetica di Paul Thomas Anderson, capace di raccontare due storie in una sola inquadratura fissa, tagliandola a metà con un asse immaginario. Ciò che affascina e colpisce, ma soprattutto permette di regalare al cinema un film d'amore miracoloso, è un senso del romantico che va oltre al sentimento puro e lo rende sporco, estremamente umano e fraintendibile, poiché estremamente imperfetta è la creatura biologica che si innamora. Il filtro narrativo che ha dominato la cultura popolare (cinema compreso) escludendo le persone, intese come corpo e mente, dal discorso sull'amore cade imponendo allo spettatore la bellezza estetica che arriva fino alla scenografia e ai vestiti, pura goduria per gli occhi, dissociante con i protagonisti, a modo loro fastidiosi. L'amore è bello nonostante la bruttezza umana, o forse è la condizione sconfortante da cui nasce a rendere questo sentimento così bello e perfetto.

KINGLIZARD  @  17/10/2018 14:01:18
   7 / 10
..sicuramente è un film che divide la platea degli spettatori..sicuramente tra estimatori di Anderson e gente che vuole solo vedersi un film..Devo dire la verità mi sono messo a vederlo non ricordandomi che era un film si Anderson e forse è stato un bene perché lo avrei evitato volendo andare incontro ad una serata senza impegno...forse è stato meglio così perché tutto sommato ho veramente apprezzato questo film e sono riuscito ad arrivare alla fine nonostante la stanchezza...che dire D.D.LEWIS stupefacente come sempre, poi il livello tecnico, tipo fotografia e costumi sono veramente notevoli..ecco non è un film per tutti questo è sicuro, ma se volete una serata in cui apprezzare veramente il cinema lasciando da parte i soliti action o supereroi di turno, questo film fa per Voi

Wilding  @  27/08/2018 09:39:05
   4 / 10
Un grossissimo applauso a chi ha provato un'emozione (o qualcosa che almeno le somigli) durante la visione di questo film. Vada per i costumi e i bravi interpreti - Daniel Day-Lewis è sempre straordinario), ma un meritatissimo Oscar va al "mattone" dell'anno!!

il ciakkatore  @  10/08/2018 21:21:37
   5 / 10
Film dimenticabilissimo,non perché sia lento e un po' pesante,ma perché alla fine non emoziona e non sorprende

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  02/08/2018 07:55:40
   7 / 10
sceneggiatura più complessa di quello che sembra per un film che meriterebbe una seconda visione soprattutto per capire bene i giochi dei ruoli nella seconda parte.
Anderson spesso gira film con questi esasperati rapporti intrapersonali senza renderli noiosi ma coinvolgenti e a tratti disturbanti . Qui non è da meno ,anche grazie a un magnifico Lewis ben sorretto dalle due donne al sue fianco.

Mic Hey  @  28/07/2018 00:39:58
   5 / 10
Ahimè, molta gente si è fatta "ingannare" da questo film pseudo-autoriale che mira ai grandi "classici" ma non lo diventerà mai ! Forse si fa bella figura ad applaudire un film come questo ma io non posso mentire: dietro alla confezione di lusso e al buon impegno degli attori non c'è niente altro, qualunque fosse l'intento del regista direi che ha fallito, se si voleva rappresentare una storia d'amore "disturbata/disturbante" è venuto fuori invece un film borioso, impalpabile e irritante dove non succede praticamente nulla, anzi alla fine diventa pure di cattivo gusto


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La sceneggiatura non convince specialmente all'inizio dove dopo pochi minuti assistiamo già all'incontro tra i due nel pub, senza avere il tempo di familiarizzare con il personaggio di D.D.Lewis ! Quest'ultimo poi, sebbene sia evidente il lavoro di caratterizzazione, sembra lontano anni luce dal pubblico e sembra recitare solo per se stesso, avvolto e chiuso nella sua introspezione.

Un film poco "attraente" e senza il minimo "interesse" per lo spettatore (comune?). Mah.

stef123  @  18/07/2018 10:26:24
   6½ / 10
Attori: voto 9, grandissima Lesley Manville nella parte della sorella del protagonista
Fotografia: voto 8, curata e raffinata
Sceneggiatura: voto 7, talvolta avvolta su sè stessa, ma la psicologia dei personaggi è molto approfondita
Regia: voto 6, inutili lungaggini e piuttosto pesante.
Giustissimo Oscar per i migliori costumi e per la comprensione di come grandi risultati si ottengono con grande dedizione.

Direi un tentativo di emulare il maestro Bergman, ma con scarsissime probabilità di lasciare tracce nella storia del cinema.

jek93  @  20/06/2018 09:37:37
   7½ / 10
Recitazioni da Oscar, costumi altrettanto fantastici ed eccellente fotografia.
Sfortunatamente, però, l'incontro tra i due protagonisti sembra DECISAMENTE troppo frettoloso e il finale non convince appieno.
Nel complesso si tratta comunque di un buonissimo film, che però poteva essere migliore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/06/2018 17:18:51
   7 / 10
Amo questo regista ed anche ne Il filo nascosto lui si rivela talentuoso, attento, intelligente.
In alcuni aspetti mi ha ricordato The Master, che ho amato, o Il petroliere che ho adorato; però qui qualcosa mi è mancato. non so cosa, forse empatia? Non saprei, Comunque il coinvolgimento è stato inferiore rispetto ad i suoi lavori precedenti.
Ottima la scenografia, sublime Daniel Day-Lewis.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/03/2018 14:21:36
   7½ / 10
Di gran classe, come gli abiti mostrati durante la visione. Impegnativo ma sostanzialmente bello.

gandyovo  @  23/03/2018 22:53:42
   7½ / 10
un bel film, visivamente bellissimo con qualche bel dialogo e una fantasioso equilibrio dell'amore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  21/03/2018 23:07:29
   4½ / 10
E' un film freddo e asettico. Non c'è pathos e nemmeno alcune brillanti trovate delle sceneggiature riescono a sollevarne il tono monotono, a cui contribuisce non poco il carattere fastidioso dei due protagonisti : lo stilista borioso, dal cinismo disarmante, e l'insopportabile Alma, verso i quali raramente si riesce a provare empatia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/03/2018 08.04.02
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Invia una mail all'autore del commento marlamarlad  @  18/03/2018 03:17:24
   10 / 10
Novità assoluta. Bello da guardare, da ascoltare. Raffinatissimo e originale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  11/03/2018 10:31:34
   3½ / 10
Davvero un polpettone insopportabile, nel suo stile, nei suoi attori, dall'inizio alla fine. Che il cinema di Anderson non sia facile è risaputo, raffinato ma molto rigoroso e a tratti accademico da risultare spesso freddo e asettico se non sostenuto da attori in stato di grazia.
In questo caso Daniel Day Lewis toppa alla grande nella resa di un personaggio scritto male ma che un attore del suo calibro avrebbe dovuto dargli maggiore appeal.
Il protagonista è un insopportabile trombone, maniaco del lavoro che non ci sta simpatico nemmeno un minuto, che mantiene le distanze non solo con le persone ma proprio con il pubblico che dopo 30 minuti di film comincia già a guardare l'orologio. Non ce ne frega niente di lui mentre dei personaggi più interessanti del film, la moglie e la sorella, ci viene detto poco e soprattutto quest'ultima resta nell'ombra.

Davvero una delle pellicole più noiose, anzi pallose, degli ultimi anni, tanta maniera restituisce un film freddo, distaccato e saccente in una parola: insopportabile.

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Ultima risposta 28/07/2018 00.47.21
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marcogiannelli  @  10/03/2018 12:30:26
   7½ / 10
http://ilbuioinsala.blogspot.it/2018/02/recensione-il-filo-nascosto-phantom.html
Non saprei esprimermi meglio. Io sono uno di quegli spettatori che pensa di non essere in grado di capire appieno PTA.

mrmassori  @  08/03/2018 11:32:33
   8 / 10
Era da tanto che non vedevo un film così. Nel senso di vedere puro Cinema al Cinema. E' un film che trasuda arte nei vari fotogrammi, nelle musiche, nei dettagli e nelle interpretazioni degli attori. Non è il fatto della trama della storia di un amore malato,
SPOILER
che si evolve piano piano fino a svelarne il ciclo "allucinato", ma proprio quel senso di Cinema che nei film di adesso non esiste quasi più. Non sarà magari un capolavoro ma comuque tra i nove film candiadti all'oscar di quest'anno e i quali ho visto tutti, questo sicuramante è quello che si avvicina di più ad essere ricodato proprio perchè testimonianza pura della settima arte.

VincVega  @  06/03/2018 18:52:20
   8½ / 10
L'implosione di emozioni che riguarda Reynolds Woodcock, perennemente alla ricerca della perfezione nel proprio lavoro, si riflette nella sua realtà quotidiana, ma l'incontro con Alma potrebbe sconvolgerlo, con autentici lampi di sensazioni nuove.
"Phantom Thread" è una di quelle pellicole che ti prende piano piano, come tutti i film di Paul Thomas Anderson, grande cineasta che difficilmente sbaglia tono e impostazione dei propri lavori. Le critiche ad una certa freddezza, le ho trovate inappropriate, in quanto è il personaggio principale ad avere una indole di intrattenimento delle proprie emozioni. Potrebbe sembrare un film freddo, ma in realtà non lo è. Bellissima la parte finale.
Grande Daniel Day Lewis come sempre, ottime le due co-protagoniste.
Insieme a "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" il miglior film di quelli nominati alla stagione dei premi (e finora del 2018).

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Ultima risposta 06/03/2018 21.04.44
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anthony  @  06/03/2018 18:40:33
   9½ / 10
Capolavoro estremo del maestro Paul Thomas Anderson; il film più bello dell'anno, a ora.
Una regia pazzesca che, con il solo ausilio di inquadrature e primi piani, riesce a raccontarti tutto delle sensazioni, delle sfumature caratteriali dei suoi personaggi.. in particolare il buio della pazzia, il grigiume della follia, della distruzione e dell'autodistruzione. Nel mezzo, un amore infinito ed enorme che esiste e si nutre di questo buio, con il suo ausilio: il prezzo della validità e della conferma di questo Amore assoluto.

Attori che enormeggiano, una fotografia e una scenografia mozzafiato.
Una perla.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  06/03/2018 12:17:04
   9 / 10
Premetto che con "Vizio di Forma" mi sono quasi addormentato e se dovessi dargli un giudizio a freddo, senza rivederlo, sarebbe sicuramente insufficiente. Quindi chiunque pensi "pipipignignigni ecco un altro voto alto solo perché è PTA" può andare tranquillamente a pescare cozze in Tibet.

Detto ciò, questo è un film stupendo, un vero a proprio affresco (vedi l'incontro fra i due nella caffetteria) di un uomo alla ricerca della propria umanità.

L'amore ai tempi dei funghi allucinogeni.

kafka62  @  05/03/2018 21:39:17
   8½ / 10
Paul Thomas Anderson, tra tutti i registi odierni, mi sembra l'unico che possa essere a buon diritto considerato l'erede di Stanley Kubrick. I suoi film sono di fattura formalmente ineccepibile e frutto di un lungo lavoro di preparazione tecnica, sono diversissimi gli uni dagli altri per ispirazione, storia e ambientazione, e soprattutto tutti quanti, pur nella loro leggibilità immediata, sono anche veicoli di interpretazioni e significati "altri" rispetto a quello che vediamo scorrere sullo schermo. "Il filo nascosto" rispecchia emblematicamente tutte queste caratteristiche (ed inoltre mi sembra che, nelle sequenze degli spostamenti in auto del protagonista, citi esplicitamente "Arancia meccanica"). La storia, ambientata nella Londra degli anni '50, del sarto Reynolds Woodcock, perfezionista e maniacalmente dedito al suo lavoro, i cui virtuosistici talenti sono contesi da nobildonne inglesi e principesse straniere, e della indossatrice Alma, da lui scelta come musa e modello di perfezione cui ispirarsi, plasmata giorno dopo giorno dalle sue intransigenti e pedantissime regole fino a farla aderire come un guanto alla sua vita quasi claustrale, questa storia – dicevo – si fa latrice di un discorso sui rapporti di forza e di potere, basati sul dominio psicologico e la sottomissione inconscia, che si instaurano normalmente in qualsiasi coppia. Alma, che al suo ingresso nella casa, accolta dalla fredda e inquisitrice sorella-direttrice Cyril, assomiglia alla prima moglie dell'hitchcockiano "Rebecca", ben presto entra in una spirale fassbinderiana di sottile sadismo e di impercettibili crudeltà psicologiche (come nella scena in cui viene rimproverata per il suo modo rumoroso di fare colazione, disturbando la concentrazione di Reynolds). Dentro inquadrature raffinatissime che sembrano "tableaux vivants", Alma sembra così destinata ad essere la vittima predestinata di una lotta impari e già decisa dai rapporti di forza iniziali, lui ricco, affascinante, sicuro di sé, sentimentalmente tetragono e indisponibile a cambiare foss'anche di una virgola la propria routine quotidiana, lei giovane, ingenua, adorante e soprattutto innamorata. Il film di Anderson scarta però in maniera inaspettata dai classici binari che parevano destinati a condurlo verso un tradizionale finale da elegante melodramma alla James Ivory. "Il filo nascosto" si erge invece a intelligente e inedita metafora del rapporto amoroso tout court, in cui desideri di supremazia e istinti di sottomissione, sadismo e masochismo, passione e morbosità, volontà di controllo della vita altrui e passiva regressione a stati di infantile impotenza, si mescolano tra loro in maniera del tutto imprevedibile, accompagnando il film verso esiti originali e sorprendenti. Dopo una prima metà molto controllata e apparentemente statica, fatta di inquadrature di una perfezione quasi calligrafica, la pellicola esplode in sequenze di straordinaria tensione emotiva (soprattutto la scena in cui Reynolds e Alma si incontrano alla festa di Capodanno e quella in cui Reynolds mangia la frittata di funghi cucinatagli dalla ragazza), che la macchina da presa di Anderson ritrae con una sensibilità quasi alla Wong Kar-wai e in cui Daniel Day-Lewis ci delizia, probabilmente per l'ultima volta, con le sue straordinarie qualità di attore. Con l'apporto fondamentale di una freschissima Vicky Crieps a fare da deuteragonista, una musica che tra la partitura originale di Johnny Greenwood e brani classici come il trio n° 2 di Schubert crea una atmosfera di estenuata raffinatezza, e una sceneggiatura tanto perfetta che si stenta a credere sia una creazione originale dello stesso regista e non sia tratta invece da un romanzo di Henry James, "Il filo nascosto" è un capolavoro destinato a rimanere nel tempo come una delle più audaci e psicologicamente convincenti riflessioni sulle complesse e intricate dinamiche sentimentali di coppia mai raccontate sul grande schermo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/03/2018 21:24:50
   8 / 10
Non tragga in inganno che Il filo nascosto sia ambientato nel mondo della moda pre-Swinging London. L'aspetto fashion di questo mondo è totalmente assente. Vero che fornisce la cornice, altrettanto vero che ha una sua precisa valenza metaforica e simbolica. Il mondo a cui Woodcock appartiene è questo, lo conosce nei minimi dettagli ed allo stesso tempo è un creatore di modelli e vestiti. In maniera frequente la regia di Anderson si sofferma sui dettagli delle misure, dei tagli o delle cuciture in un contesto quasi sempre ambientato in interni, se non addirittura fuori dal mondo.
E' un film che riprende in parecchi aspetti le tematiche di The Master o Il petroliere. Rapporti che sembrano ben definiti da chi conduce il gioco e chi deve sottostare alle regole del gioco. Il fattore Alma è l'elemento anomalo, il filo nascosto, la trama del tessuto anomala che si insinua sottilmente nell'esistenza di questo sarto. Di conseguenza i rapporti di forza mutano, a volte si capovolgono, senza tralasciare il terzo personaggio della sorella di Reynolds, Cyrill, presenza tuttaltro che marginale. La trama é meno scontata di quello che può sembrare ed Anderson inserisce svolte non certo prevedibili, oltre naturalmente ad una padronanza di mezzi che ne fanno giustamente uno dei migliori registi in circolazione. Degli attori poco da dire: sono veramente bravi ed interagiscono alla perfezione. Day Lewis darebbe dignità anche ad un elenco telefonico, se lo recitasse, La Krieps una sorpresa assoluta anche perchè reggere il confronto con un attore del genere non è cosa da poco e bravissima la Manville in un ruolo equilibratore tra i due protagonisti.

dagon  @  05/03/2018 19:39:35
   7½ / 10
PTA si conferma un regista che segue un percorso tutto suo, fuori dagli schemi, molto personale. Un film che incrocia "L'età dell'innocenza" con "Un cuore in inverno", su un tipo di amore che nasce e si nutre di dinamiche malsane (ammesso che il termine abbia un senso, in questo contesto). FIlm di altissima eleganza formale, algido e frenato come il suo protagonista. Ancora una eccellente prova di Day-Lewis (non mi è piaciuto per niente il doppiaggio di Lodolo, rivisto poi in versione originale). Nel complesso mi ha lasciato con l'idea che manchi qualcosa.

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Ultima risposta 06/03/2018 22.04.43
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TreAsterischi  @  05/03/2018 17:09:04
   8½ / 10
Grandissimo film!!

All'inizio si presenta come il più semplice dei melò prevedibili e scontati... ma sterza subito e diventa via via un melodramma hitchcockiano!

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I personaggi trattengono in sè un uragano di emozioni, mostrandoti sempre la quiete prima della tempesta, facendoti assaporare tutta la tensione che si crea ed è pronta a sprigionarsi tra loro, che si tratti di un litigio, un battibecco, una dichiarazione d'amore (malatissimo!!) o semplicemente una colazione in cui non si parlano, ma al contempo si dicono tutto...

Per quanto mi riguarda gli avrei dato 14 oscar, tutti per la sceneggiatura XD
Miglior sceneggiatura originale, miglior sceneggiatura di un film con dentro Daniel Day Lewis, miglior sceneggiatura hitchcockiana, miglior sceneggiatura stupenda, miglior sceneggiatura perchè lo dico io ecc...

Un "melodramma" (termine improprio!) non mi travolgeva così dai tempi di Relazioni Pericolose, con Glenn Close e John Malkovich... un filmone!

kadhia  @  28/02/2018 10:49:45
   4 / 10
Film deludente, cornice perfetta ma senza anima. Bello lo spazio in cui si muovono i personaggi ma questi senza anima. D. Day- Lewis forse talmente in parte da risultare freddo e scostante tanto da non far interessare lo spettatore a dove si andrà a parare dopo più di due ore di un film lento e noioso. Sconsigliato

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ValeGo  @  27/02/2018 21:58:57
   4 / 10
Sinceramente avevo aspettative molto alte ma sono rimasta molto delusa. L'ho trovato estremamente freddo, privo di qualsiasi coinvolgimento. Si regge sulla bravura dei protagonisti ma non trasmette nulla. Non si percepisce minimamente la passione nè il sentimento. Forse l'interpretazione è stata talmente ben eseguita che risulta un esercizio tecnico.

FABRIT  @  26/02/2018 19:51:20
   7 / 10
un film che si regge in piedi grazie a uno strepitoso Daniel Day-Lewis.

76mm  @  26/02/2018 11:31:55
   8½ / 10
- Drin…drin…drin
- Pronto?
- Ciao M, sono S
- Ciao S, tutto bene?
- Sì grazie, tu?
- Si tira avanti

(dopo vari convenevoli di nessun interesse per chi legge):

- Allora, come andrà secondo te la notte degli oscar? Ci sono dei bei filmoni eh?
- Mah…se lo dici tu…
- Ma come, non hai visto che varietà di proposte, che scelte coraggiose e anticonformiste? ci hanno messo dentro anche l'horror!
- Scappa…
- Perché dovrei?
- …
- Ah già, che scemo…è il titolo…è che io preferisco chiamarlo Get Out, all'americana…bello eh?
- Insomma…
- Ma dai!
- Come pellicola di genere non è male…ma addirittura miglior film…è uno dei tanti epigoni del sottogenere torture porn usciti sulla scia di Hostel e Saw…non ti ricordi quanti ne abbiamo visti insieme ai bei tempi?
- Ma no…questo non è un semplice horror…c'è il discorso sullo sfruttamento dei neri…
- Eh…appunto…
- Appunto cosa?
- Non ti viene il dubbio che…
- Credi che sia solo per quello che è stato candidato?
- Non è che lo creda io, è così
- Sarà…va beh passiamo ad altro…hai visto Guadagnino? Dai che forse quest'anno ce la facciamo a portare a casa qualche statuetta.
- Ce la facciamo chi?
- Noi…noi italiani…
- Ah…ok…ma l'hai visto il film?
- Sì…bello!
- Trovi? A me non è piaciuto per niente…e poi non ti pare che questi film sul cosiddetto "coming of age" siano tutti troppo simili? la scoperta della sessualità, i primi turbamenti, il confronto coi genitori…un po'di originalità no eh?
- Sì ma qui è tutto in salsa omo
- Ecco, anche stavolta hai toccato il punto
- In che senso?
- I neri…gli omosessuali…inizi a capire?
- Eh…ma si sa che a Hollywood sono molto attenti a certe tematiche…
- Dovrebbero essere più attenti alla qualità dei film invece.
- Ho capito, anche Guadagnino è bocciato…che mi dici di Lady Bird? Sei già riuscito a vederlo?
- No e onestamente non so se ci andrò…a meno che non mi ci tirino…
- Dal trailer sembra interessante
- Eh già, si sentiva proprio la mancanza di un bel film indie su una famiglia disfunzionale, un'adolescenza problematica e i rapporti conflittuali fra genitori e figli…non credo che certi argomenti siano stati mai trattati prima in un film…
- Noto forse un pizzico di ironia?
- Ma no, cosa vai a pensare…
- Secondo me sarà carino
- Sì, sarà sicuramente "carino"…è che io mi sarei anche rotto un po' il caz.zo di film "carini"
- Lo ha diretto una donna…
- E anche stavolta siamo arrivati al punto!
- Vuoi dire che…
- Ti pare che con tutto il casino che c'è stato negli ultimi tempi potevano lasciare fuori le donne? Avranno scelto il meno peggio…
- Ok dai, questi me li hai stroncati…adesso però arriva l'artiglieria pesante!!
- Sentiamo
- L'ora più buia!
- Classico biopic di stampo hollywoodiano, anche se è inglese…corretto, scolastico e inerte…non è il mio genere…
- Lui è bravissimo però.
- Lo credi davvero o lo dici perché è da mesi che i media ci bombardano per cercare di convincerci di quanto sia bravo?
- Perché? non è bravo?
- Ma sì, ma sì, è bravo…
- Non ti vuoi sbottonare eh? Ok adesso ti frego…Dunkirk!
- Ma per favore…
- Neanche Dunkirk? Ma hai visto che c.ulo che si è fatto Nolan per ricostruire tutto il più fedelmente possibile? Ha anche usato le vere imbarcazioni che parteciparono all'evacuazione e gli aeroplani d'epoca.
- Sì ma il film dove l'ha lasciato? per quelle robe lì ci sono i caz.zo di musei…avrei preferito che curasse un po' meglio la drammaturgia e la caratterizzazione dei personaggi invece…
- Mamma mia che pesante che sei…immagino che avrai qualcosa da ridire anche su The Post
- Ma cosa vuoi che ti dica su The Post? Un film di denuncia così moscio era da un po' che non lo vedevo…
- E allora cosa l'hanno candidato a fare secondo te?
- Spielberg…Hanks…Streep…loro tre da soli hanno messo insieme circa la metà delle nomination assegnate negli ultimi 30/35 anni…potevano lasciarlo fuori?
- Va beh ho capito…vediamo se hai qualche rimostranza anche su The shape of water allora…
- E' una favoletta sulla diversità con moralina da terza elementare… averlo saputo prima ci portavo anche mia figlia…
- Ma no dai, cosa dici? E' un film molto originale
- Ti sei bevuto il cervello?
- Il rapporto fra la donna emarginata e il mostro…il mostro che è molto più umano degli umani, mentre gli umani "normali" sono i veri mostri…
- Ok, ti sei bevuto il cervello…
- No, ti sto solo prendendo per il cu.lo…ci eri cascato eh?
- Ma vaff…
- No dai, su questo film sono d'accordo con te…davvero non capisco tutto questo entusiasmo
- Meno male…iniziavo a pensare che dovrei essere un po' più selettivo nella scelta delle amicizie
- Però una certa originalità bisogna riconoscergliela
- In che senso?
- Qui la donna e il mostro scopano
- C'era proprio bisogno di ricordarmelo? Starei cercando di rimuovere la cosa.
- Va beh dai però me li hai distrutti tutti…non si può…e i Tre manifesti a Ebbing? Pure questo mi vuoi stroncare?
- No dai, questo lo salvo…non è certo il capolavoro per il quale è stato spacciato da molti ma è un film interessante…ti dirò che prima di ieri sera era il mio favorito…
- Perché ieri sera che è successo?
- Sono andato a vedere Il filo nascosto
- Ah già, allora è uscito…non ho seguito le uscite di questa settimana…com'è?
- Corri a vederlo
- Sì ma dimmi qualcosa di più
- Corri a vederlo
- Dai non fare lo splendido…tanto lo so che con certi nomi non sei mai obiettivo…per P.T. Anderson hai sempre avuto una venerazione…ricordo ancora come lo difendesti a spada tratta per quelle mezze ciofeche di The Master e Vizio di forma
- …
- Sei ancora lì?
- Sì
- Ti dicevo, ricordi come difendesti The Master mentre tutti noi lo spernacchiavamo? Per non parlare di..
- Ricordi quando dicevo che dovrei essere più selettivo nella scelta delle amicizie?
- Va beh lasciamo perdere và, tanto con te non si può parlare…quindi dici che vincerà?
- No
- Ma come? avevo capito che…
- Non vincerà…non parla di tematiche socialmente rilevanti, né narra di vicende storiche che possano dare lustro alla Nazione, né rappresenta in qualche modo una minoranza discriminata…si limita a raccontare, meravigliosamente, una storia di cui a quelli dell'Academy non potrebbe fregare di meno.
- Quante seghe mentali che ti fai però…
- Lo sai che sono fatto così, porta pazienza
- Va beh dai, adesso devo salutarti…ci facciamo una birra una di queste sere?
- Volentieri
- Niente pistolotti sul cinema però eh? Si parla solo di calcio e di f…
- Approvato
- Allora ci sentiamo
- Ok, buona serata

Questo, opportunamente romanzato ed epurato dalle parti non attinenti al tema, è grossomodo il sunto della conversazione telefonica intercorsa ieri sera fra me e un mio caro amico che notoriamente non capisce una fava di cinema (e che spero non sia iscritto a filmscoop)…vi lascio indovinare quale dei due sono io.

Lo so, non ho detto niente sul film in questione, comunque correte a vederlo.

6 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2018 17.12.10
Visualizza / Rispondi al commento
Manticora  @  26/02/2018 11:04:20
   7 / 10
Film interessante ma certo non un capolavoro, andiamo con ordine. Paul Thomas Anderson è un regista poliedrico, capace di raccontare storie, dopo Ubriaco d'amore, Magnolia, Boogie Nights, il petroliere, The master e Vizio di forma dirige questo film. E non è esattamente la stessa cosa...
Intendiamoci il comparto tecnico, le location( quando Daniel-Day Lewis mangia alla locanda è incorniciato dalla finestra, che mostra il mare, la luce, con Alma che lo guarda dall'altro, praticamente un quadro vivente)i vestiti e soprattutto gli attori sono tutti perfettamente in parte. E la storia che non è gran che, la vita di un viziato, borioso, arrogante e mellifluo uomo-sarto, che vive nel suo lavoro, ma è un egocentrico, misantropo, misogino( a tratti) e insicuro uomo nella Londra di fine anni 50. La storia d'amore ha alti e bassi, ma nel finale forse si risolve troppo facilmente secondo me...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Insomma sarà anche l'ultimo film di Daniel-Day Lewis, ma certo non è una prova comparabile a quella di Billy il macellaio e del Petroliere. Spero non vinca l'oscar perchè onestamente non lo merita. Comunque un bel film, spero ardentemente che Paul T. Anderson ritorni al più presto con una storia degna di questo nome.

Spera  @  26/02/2018 08:58:10
   5½ / 10
Presenza di spoiler.
Ma due ore e passa di film per dirmi che questi due:



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

No, non mi è piaciuto per niente.
Buona la regia, riconoscibile lo stile del regista e Day-Lewis sempre ai massimi livelli (tra l'altro pare sia il suo ultimo film) però mi sembra di rivedere le centinaia di film su un tema visto e stravisto.

Fino a un certo punto è ancora plausibile ma il finale l'ho trovato ingiustificato, illogico e stupido. 2 voti meno.
Qui su Filmscoop la media film per il regista è discendente nel tempo quindi, avendo visto ancora poco, credo inizierò dai suoi primi lavori.

jonquerido  @  25/02/2018 22:51:29
   5½ / 10
Il film si regge tutto sulla magistrale interpretazione di D.D.L.
Ho trovato il film privo di una trama interessante, noioso, sempre in attesa che succeda qualcosa che non succede.
Forse non l'ho capito ma mi sembra solo la storia di un uomo molto originale, maniacale, elegante e misurato in tutti i suoi più minimi gesti senza però che venga mai data una spiegazione o qualche indizio su quali possano essere stati i motivi che hanno forgiato un carattere così particolare.
A parte l'interpretazione mi ha molto deluso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  24/02/2018 12:53:36
   8½ / 10
Ogni gesto è un contrappeso bipolare di calma e ghigno, sorriso e ossessione, inutile dire qualsiasi altra parola su Daniel Day-Lewis il migliore attore di tutti i tempi e su Paul Thomas Anderson che da anni addito come il nuovo Kubrick [le inquadrature durante i viaggi in auto?!].

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