il racconto dei racconti (2015) regia di Matteo Garrone Francia, Italia 2015
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il racconto dei racconti (2015)

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locandina del film IL RACCONTO DEI RACCONTI (2015)

Titolo Originale: IL RACCONTO DEI RACCONTI

RegiaMatteo Garrone

InterpretiSalma Hayek, Vincent Cassel, John C. Reilly, Toby Jones, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Alba Rohrwacher, Stacy Martin

Durata: -
NazionalitàFrancia, Italia 2015
Generefantasy
Al cinema nel Maggio 2015

•  Altri film di Matteo Garrone

Trama del film Il racconto dei racconti (2015)

I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.

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Voto Visitatori:   6,72 / 10 (100 voti)6,72Grafico
Miglior regista (Matteo Garrone)Migliore direttore della fotografia (Peter Suschitzky)Migliore scenografo (Dimitri Capuani, Alessia Anfuso)Migliore costumista (Massimo Cantini Parrini)Migliore truccatore (Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d'Andrea e Leonardo Cruciano)Migliore acconciatore (Francesco Pegoretti)Migliori effetti digitali (Makinarium)
VINCITORE DI 7 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior regista (Matteo Garrone), Migliore direttore della fotografia (Peter Suschitzky), Migliore scenografo (Dimitri Capuani, Alessia Anfuso), Migliore costumista (Massimo Cantini Parrini), Migliore truccatore (Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d'Andrea e Leonardo Cruciano), Migliore acconciatore (Francesco Pegoretti), Migliori effetti digitali (Makinarium)
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Voti e commenti su Il racconto dei racconti (2015), 100 opinioni inserite

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Wendy66  @  18/05/2024 20:42:17
   9 / 10
Mi ha piacevolmente sorpreso, intenso, mai banale...ho conosciuto Matteo Garrone tramite questo film. Ottimo regista italiano!

topsecret  @  08/08/2023 13:58:59
   6½ / 10
Visivamente apprezzabile, dotato di costumi, scenografie e fotografia degne di nota, interpretato da un buon cast, diretto senza grosse incertezze ma un po' statico nel ritmo dove, in alcuni frangenti, la visione cala d'interesse. Il finale non mi ha entusiasmato ma, nel complesso, il film di Garrone appare discretamente tratteggiato.

Filman  @  30/08/2022 10:35:15
   8 / 10
Con alcune parti ottime ed altre un po' meno ottime, IL RACCONTO DEI RACCONTI è un lampo che abbaglia il genere fantasy, nonostante i suoi difetti, per una serie di motivi che nascono dalla pochezza che attanaglia il genere stesso, su tutte le storie originali, dalle venature macabre, finalmente libere dalla tradizione cinematografica-videoludica occidentale e le location dall'Italia più remota e meno scontata. Matteo Garrone sembra essere l'unico a poter dirigere qualcosa di favolistico in Italia, nonostante il sapore di acerbo che hanno alcuni quadri. Il saltare molto velocemente da una scena all'altra ha radici nella letteratura del genere ma il film non ne fa una forma personale, distinguibile e di rimando alla tradizione. L' "assurdo" che le singole vicende regalano allo spettatore rende il film quasi unico.

markos  @  29/12/2021 14:45:56
   7½ / 10
Non me intendo per dire se tutti quei David siano meritati oppure no.
A me è piaciuto, molto godibile e divertente. Buon fantasy italiano.

DogDayAfternoon  @  26/09/2021 16:20:19
   6½ / 10
Tanto di cappello a Garrone per essersi buttato in un genere cinematografico, quello del fantasy, non avvezzo al cinema italiano ma che sposa pienamente le qualità tecniche del regista. Il risultato è un film di ottima fattura, con dei buoni interpreti, che però non mi ha più di tanto colpito a livello di trama: aldilà del fatto che non sono un grande estimatore del fantasy, ho proprio trovato le storie di scarso interesse, anche perché non ho colto il punto in comune tra le tre storie e onestamente trovo privo di senso rappresentare tre storie diverse se non vi è un filo conduttore che le lega tra di loro. Probabilmente leggere l'opera cartacea potrebbe dipanare i miei dubbi.

AMERICANFREE  @  25/01/2020 20:11:38
   7 / 10
Bel film fantasy, location bellissima, regia di Garrone perfetta e recitazione di alto livello.Consigliato

Goldust  @  27/07/2019 11:22:09
   7½ / 10
Abbandonata la contemporaneità della sua solita produzione Garrone si cimenta in un genere lontano dai suoi canoni, firmando tre storie fantasy che si intrecciano tra di loro per dare forma ad una fiaba decadente. Grande lavoro sul colore, le locations e perchè no anche su taluni personaggi, che diventano messaggeri di un'epoca terribile e spietata e che assomigliano molto ad alcuni "mostri umani" già ben fotografati nelle sue opere precedenti. Qualche cedimento nel ritmo qua e là perchè ovviamente le storie non sono tutte interessanti allo stesso modo; ma anche una direzione d'attori ammirevole ed una capaità di racconto che non viene mai meno. Una conferma insomma per uno dei nostri migliori cineasti.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/06/2019 00:17:56
   7½ / 10
Garrone mette in scena un medioevo fantasy tratto da fiabe napoletane cinquecentesche; tre racconti indipendenti che vanno a formare un insieme organico e concettualmente connesso.
Produzione tecnicamente ottima che dimostra come il cinema italico possa ancora fare grandi cose, se solo si trovasse un po' di coraggio di osare, perché il talento non manca, e Garrone lo dimostra a ogni nuova pellicola.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  13/09/2018 00:17:22
   7½ / 10
Inconcludente ma fascinoso e torbido, forse Garrone più a suo agio nel "suo" realismo ma apprezzabile questo affondo nel fantasy.... regia efficace e, a tratti, addirittura grande cinema.... notevole la prova di Bebe Cave e fantastica la musica di Desplat.

Thorondir  @  30/08/2018 22:58:08
   7½ / 10
Fiaba decadante dal tono fantasy medievale che racconta i desideri umani traslandoli in una realtà magica dove sembra poter accadere anche l'impossibile. Che venga raccontata l'avidità, l'egoismo, l'amicizia, il desiderio, la sessualità, l'amore, siamo noi a plasmare le nostre scelte e anche ciò che ci sembra dato come realtà può non esserlo. Si salverà solo chi non ha scelto e non ha lasciato se stesso alla superbia. E se il film pecca qua e là di un'effettazione computerizzata che stona con il realismo tutto italiano delle splendide location, Garrone porta a casa un film originale, nuovo, personale, coraggioso e per nulla italiano. Bravo.

horror83  @  17/07/2018 21:15:07
   4 / 10
Apprezzo il tentativo del cinema italiano di fare un film fantasy (in questo caso in collaborazione con la Francia) ma a me non è proprio piaciuto!

Romi  @  14/06/2018 10:39:28
   8½ / 10
Non capisco perche' tanti voti cosi' bassi. Finalmente un prodotto italiano degno di nota! Una fiaba raccontata in modo molto elegante, raffinato e non infantile. Infatti non e' un film per bambini. E questo perche' non e' un vero fantasy, la lentezza del film non piacera' a chi si aspettava un fantasy. Ma la lentezza non e' un aspetto che distingue proprio la realta' che ogni uomo vive ogni giorno? Cio' fa comprendere come il cinema di Garrone sia profondamente realista.
Mi ha veramente sorpreso in modo positivo. Bravo Matteo Garrone!

mauro84  @  15/05/2018 23:22:36
   7 / 10
Grazie al canale raimovie, recupero sto gran perla di film italiano, già, non sembra vero, qualcosa di affascinante, trama bella, sembra banale non lo è. Ambientazione italiana molto bella, fotografia, tutto molto fiabesco ma in perfetto modo narrato. Uno dei migliori film fantasy italiano visto oggi.. davvero meritevole.

Salma Haykek, diva e bella, ottima scelta, recita bene, ha carisma e fascino. (cambio radicale notevolmente visivo, ottimo!!)
Vincent Cassel, prova ottima, sempre ottima e piacevole la sua presenza
(il resto del cast non lo conosco, tutti quasi emergenti, ma bravi, consapevoli di aver svolto il loro compito, un gran compito!)

Regista italiano, ha fatto firma con un meritevole fantasy italiano, non avrei giurato che è capace di svolger il suo compito, di narrare con fascino, dettaglio, particolari la sua storia, vero che si tratta di un remake degli anni 70, ma oggi fa il suo effetto. ottima prova alla regia targata Garrone!

I 7 premi David Donatello meritevoli !!!

film consigliato a tutti chi amino il mondo fantasy, diverso dalle solite fiabe e dal solito stereotipo. Gran film!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  16/04/2018 20:36:42
   7 / 10
Bel trittico in salsa fantasy (la storia delle due vecchie un po' al di sotto delle altre due) che spicca soprattutto per la bellezza visiva e più in generale per tutto l'aspetto tecnico veramente di alto livello. Pecca invece sotto l'aspetto delle emozioni che non sempre raggiungono il cuore dello spettatore facendo sembrare "Il Racconto dei racconti" soprattutto un bel esercizio di stile da parte di Garrone.
Ottimo il cast su cui a mio avviso spicca la prova di Toby Jones nella parte del re di Altomonte.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/04/2018 20.47.51
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polbot  @  14/01/2018 16:49:33
   8½ / 10
Garrone trasferisce perfettamente la sua cinematografia "torbida", quasi fastidiosa, nel genere fantasy, interpretato con spirito italico. Scelte dele location azzeccatissime. Sorprendente.

AlessandroRM  @  03/01/2018 19:49:28
   8 / 10
Fiabesco ed incantevole. Grande cinema!

biagio82  @  13/10/2017 23:27:34
   7 / 10
è bene chiarire che "il racconto dei racconti" è una delle raccolte di fiabe più antiche d'europa e purtroppo questa antichità nello svolgimento dei racconti si sente, anche pesantemente in alcuni punti, per tutto il film.
questo punto a sfavore è molto penalizante per un film che vuole essere la risposta italiana a film fantasy ad altissimo budget e stra-commerciali fatti in america, ma garrone riesce comunque a realizare un prodotto più che dignitoso che si salva con un lato tecnico davvero mostruoso, fotografia, costumi, scenografie ed anche effetti digitali davvero sorprendenti (non per nulla questo film si è portato a casa un'infinita di premi per la qualità tecnica ).
nel complesso questo film merita una visione, anche se potreste rimanere delusi dalle storie proposte, difficilmente rimarrete delusi dalle splendide immagini messe in scena.

ZanoDenis  @  20/10/2016 16:47:16
   7 / 10
Ottima trasposizione delle storie fantasy, Garrone é bravo nel ricreare l'atmosfera e a livello tecnico il film é ineccepibile, fotografia, scenografia, costumi, trucco, tutto ottimo. Il film fatica un po nella prima parte poi si riprende benissimo nella seconda.
Consigliato

Niko.g  @  30/08/2016 16:25:07
   5½ / 10
Probabilmente quello che si rimprovera a questo film di Garrone, cioè una narrazione che non crea sufficiente empatia con lo spettatore, è dovuto al fatto che il regista si è concentrato più sull'estetica che sul racconto, disperdendo il patrimonio folklorico dell'opera di Basile e quei codici fiabeschi che avrebbero meritato semplicemente di essere traslati fedelmente sul grande schermo, magari con l'aggiunta di una bella voce narrante.
Al contrario, Garrone perde le tracce di quello che è un mondo fantastico pieno di vitalità e contrasti*, di drammaticità e comicità, di bruttezza e bellezza, di vizi e virtù capaci di innescare un esplicito risvolto morale; tende piuttosto ad appiattire tutto nell'ambiguità e nell'afflizione, nella bruttezza e nell'oscenità (anche gratuita), che non creano nessun rapporto dinamico con le rispettive controparti, cosicché il racconto quasi perde di senso e restituisce freddezza, monotonia, nonostante la qualità delle inquadrature, la potenza delle immagini e il fascino di un cinema in buona parte artigianale.


* Emblematica è la rappresentazione della bellezza femminile. Perfino la più bella delle fanciulle risulta anonima (Stacy Martin). Eppure Basile era stato chiaro: "La sua faccia era tornata quella di una ragazza di quindici anni, così bella che tutte le altre bellezze sarebbero sembrate ciabatte scalcagnate al confronto di una scarpina attillata e calzante".

3 risposte al commento
Ultima risposta 31/08/2016 10.20.42
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cort  @  18/08/2016 14:47:24
   5½ / 10
comparto tecnico eccelso per uno svolgimento piatto e a mio avviso con poche emozioni. manca la dualità bene o male nei personaggi che risultano indistinti. Nelle scene ci sono molte forzature fino ad arrivare ad alcuni nonsense.
Consigliato a chi ama la fotografia e un ottima regia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/08/2016 09.42.18
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fabio57  @  07/06/2016 09:45:30
   6½ / 10
Premesso che ho una grande considerazione di Matteo Garrone, non capisco il motivo per cui ha girato un film che sicuramente non appartiene al suo genere. Il risultato non è dei migliori, per quanto l'ambientazione sia buona , belli anche i costumi e suggestiva la location, la storia non prende, sembra un esercizio di stile e nient'altro. Da questo regista ci si aspetta di più

Mildhouse  @  02/06/2016 11:45:13
   7½ / 10
A livello tecnico davvero nulla da eccepire, inoltre è immersivo e affascinante, fortunatamente non privo della cruenza che caratterizza numerose delle storie di Basile.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  31/05/2016 00:11:23
   2 / 10
Merita zero questo film. Davvero inutile , senza una trama decente. Praticamente ridicolo e a mio avviso abbastanza volgare. Altro che Fantasy. Mah

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/04/2019 16.40.06
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marcogiannelli  @  13/05/2016 11:00:26
   7 / 10
sicuramente un buon fantasy, qualcosa di diverso dalla nostra solita cinematografia
onestamente non mi spiego le critiche negative, la regia e tutto il comparto tecnico è perfetto, la sceneggiatura si mantiene in piedi per essere un fantasy, e le recitazioni sono ben ponderate

antoeboli  @  05/05/2016 02:25:07
   8 / 10
Garrone alle prese col fantasy, mia croce e delizia , visto che odio la maggior parte di questi film .
Invece quello di Garrone mi ha saputo colpire . Perchè per prima copsa non ci annoia con la solita storia che dura due ore , ma ne mette in mezzo tre ben distinte e separate , che non andranno mai a intrecciarsi tra di loro , e soprattutto offre una regia che per il nostro cinema rompe il sedere a tanti cineasti del bel paese .
Panoramiche mozzafiato e fotografia molto curata la fanno da padrone , con un uso smodato delle inquadrature larghe per mostrare il mondo variegato che ci circonda in questo film .
Mondo che non è altro che i più bei posti d'Italia , dove la troupe ha girato diverse regioni per riprendere queste bellezze.
Costumi magnifici , e un uso degli effetti speciali di tipo artigianale con una computer grafica solo abbozzata . Praticamente il tipo di tecnica che più adoro .
Cast incisivo , con una bellissima e brava Salma Hayek , un ottimo V.Cassell nelle vesti di un re Casanova , per poi passare a T.jones , conosciuto per tantissimi film di spessore negli USA .
Mi ha invece colpito molto i vari camei , tra cui quello di Franco Pistoni , attore caratterista con lunga gavetta teatrale che io adoro , conosciuto al pubblico per essere lo iettatore del programma avanti un altro , che in questo contesto si adatta molto bene , e riesce ad essere parecchio inquietante (sembra il dottore del film la bella e la bestia della disney).
Se invece bisogna elencarne i difetti , si può citare una storia dove non va mai a toccare punti profondi nei personaggi e scavarne delle informazioni , o sul mondo che non viene mai accennato come si chiama o in che anno siamo . Cosa che sarebbe risultata più gradevole .

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  21/04/2016 22:16:24
   4 / 10
Il nulla. Uno spreco infinito per un film che non ha una drammaturgia seria, nè una vaga storia interessante. voto 4 perchè ancora non capisco come si siano potute sprecare tante risorse per niente. Scenografie e location stupende, anche se tutto risulta scenografico, finto. Costumi eccelsi, una fotografia divina, ma che non si allinea con il racconto di Garrone. Niente fabia, nè atmosfere. Niente di niente. Attori e personaggi piatti. Un pool di 5/6 sceneggiatori (tra cui Chiti e Gaudioso) che sono riusciti a produrre il nulla.
E non pensiate che sia un film sperimentale, di ricerca. Semplicemente è uno sfoggio di tecnica e talento, senza nè corpo nè anima

A chi non l'ha visto consiglio il trailer, una visione più che sufficiente per un film inutile e noioso.

19 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2016 19.32.21
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vinicio  @  02/04/2016 13:16:27
   7½ / 10
Film che ho visto per curiosità e che mi é piaciuto parecchio, forse la prima oretta é abbastanza lenta ma pian piano il film ti rapisce completamente con tre storie intrecciate molto belle, una in particolare mi è piaciuta qualla della figlia del re le altre due sono leggermente piu deboli soppratutto nel finale.... Pochi effetti a computer grafica e questo l ho apprezzato parecchio, bellissime le location e recitazione ottima: in pratica un film da vedere consigliato!!!

Macs  @  13/03/2016 15:31:06
   8 / 10
Questo film rappresenta una ventata d'aria fresca per il cinema italiano. Garrone prende 3 delle 50 fiabe italiane scritte da Basile nel 1634 in lingua napoletana, e tramandate da generazioni per lo più oralmente. Il film è una sorta di fiabesco, è errato definirlo fantasy, un po' alla "Fantaghirò" ma realizzato con un'attenzione per le scenografie, le musiche e la fotografia che lo collocano diverse spanne sopra qualunque produzione televisiva. Il cast è ottimo, perfetto per una sceneggiatura che contribuisce a rendere queste storie come sospese nel tempo, in un "quid" spazio-temporale che le rende immortali, come è nella natura della fiaba tradizionale. Le storie si intrecciano nella loro crudezza e realismo, dominate da un tema che le accomuna e che le rende poco adatte a un pubblico di bambini: la cupidigia in molte delle sue sfaccettature, e la violenza a cui questo sentimento egoistico può spingere chi ne è vittima. Mi piace infatti pensare che i personaggi sia della Hayek sia di Cassel sia di Toby Jones siano a loro modo, delle vittime di una sorta di morbo dell'egoismo che a poco a poco li divora, cresce nel loro interno e li spinge a loro volta a divorare metaforicamente - la Hayek anche fisicamente, col cuore di drago - tutto quello che li circonda, causando violenze, dolore e morte. Splendido anche il personaggio del negromante interpretato da Franco Pistoni, caratterista formidabile che contribuisce all'atmosfera sospesa e quasi mistica del film. Stupende e azzeccatissime le musiche. Spero che di film così se ne producano ancora, meglio se a dirigerli ci sia ancora Garrone o qualcuno col suo talento (già, chi altri?). Straconsigliato a chi ama il cinema di "evasione letteraria", d'autore e raffinato.

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IL GATTO  @  07/03/2016 02:53:45
   7½ / 10
Il racconto dei racconti è un film bellissimo. Non perfetto,ma ipnotico ed estraneante. Tre fiabe che si sfiorano in un mondo in bilico tra onirico e realtà. È una di quelle opere che lascia il segno più nella sfera emotiva che in quella celebrale. Bisogna fare un patto tacito con Garrone e lasciarsi trasportare nelle tre storie senza pensare,ma solo farsi avvolgere da quei colori e da quei personaggi fiabeschi. Dopo il bel "Reality" Garrone si dimostra uno dei più grandi registi italiani in circolazione,andando a pescare un genere, il fantasy, raramente toccato da produzioni italiane. Si puo dire che abbia vinto la sfida.

Liz_801  @  07/03/2016 00:47:32
   8 / 10
Mi dispiace vedere che questo film sia stato apprezzato così poco in generale. Io e il cinema italiano andiamo assai poco d'accordo quindi per me è stata una doppia sorpresa!
Fotografia, effetti speciali, recitazione e soprattutto la regia e la sceneggiatura asciutta ed essenziale, ho amato tutto di quest'opera e ho comprato il bluray appena disponibile.
Le storie poi sono state una sorpresa, crude, cattive e senza i finali rassicuranti a cui ci hanno abituato le produzioni fantasy americane.
È questo il cinema italiano che vorrei vedere sempre.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  28/02/2016 16:19:41
   5½ / 10
Non direi brutto, ma sicuramente eccessivo, quasi inconcludente. Forse stavolta Garrone ha forzato un po' la mano, lo preferisco realista.

Vlad Utosh  @  29/01/2016 14:53:41
   7½ / 10
Non è facile produrre fantasy qui in Italia, per questo un plauso a Garrone per aver realizzato, finalmente, qualcosa di diverso dal solito cliché nostrano. Il ritmo narrativo non è sempre fluido, ma le tre storie, che hanno per comune denominatore un suggestivo mondo fatato, sono ben congegnate e si seguono con interesse. Ottimi i costumi, le scenografie e gli effetti speciali e notevole anche il cast internazionale.
Ben vengano produzioni di questo tipo.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  21/12/2015 21:40:29
   4 / 10
Garrone, regista che già apprezzo poco, si cimenta nel genere fantasy, aimè con pessimi risultati. Film lento, con una trama a dir poco risicata che a fine visione non lascia assolutamente nulla. Voto 4!

Vax87  @  14/12/2015 21:50:34
   9 / 10
Grandissimo Garrone che si mette alla prova proponendo un fantasy riuscitissimo, con attori internazionali di alto livello, girato però in varie regioni d' Italia, come Toscana, Sicilia, Lazio, Puglia..grandiosa anche l'idea di adattare "lo cunto de li cunti" vecchio di 400 anni di Basile ai giorni nostri, modernizzandolo lievemente, Per me è riuscito soddisfacentemente in un ardua impresa, ho amato molto il suo lavoro, da vedere.

ilmoro88  @  09/12/2015 13:08:43
   2½ / 10
Imbarazzante. Un noia mortale arricchita da un "nonsense" che pervade tutto il film...
Era da parecchio che non vedevo un film così brutto.
Ammetto che i fantasy non sono la mia passione, ma qui sconfiniamo del abominio cinematografico.
Pessimo. Da evitare come la peste...

Mezzo punto in più solo per i costumi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/04/2019 16.41.00
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Invia una mail all'autore del commento kampai  @  23/11/2015 09:32:35
   7 / 10
garrone firma un fantasy, genere insolito e pericoloso qui in italia. visivamente è meraviglioso, costumi, musica, location e interpreti azzeccati.ma c'è un ma. sebbene i tre racconti siano molto affascinanti, il film non decolla mai.personalmente ho amato episodio pulce.

massy1979  @  23/11/2015 01:02:31
   3 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/11/2015 12:03:14
   6½ / 10
Con "Il racconto dei racconti" Matteo Garrone riformula la propria idea cinematografica mostrando ambizione e coraggio, proponendo così un fantasy con tutti i crismi del caso senza ovviamente sforare nel genere decamerotico, piuttosto in voga sino a qualche decennio fa nelle sale italiane. Qui i pruriti sessuali sono rari e le gentil donzelle difficilmente appaiono discinte, l'erotismo c'entra poco o nulla, c'è giusto l'ambientazione medioevale unita ad una forte connessione di stampo barocco al mondo delle fiabe.
Il fantastico si fonde con il dramma, con la commedia e in alcune sequenze addirittura con l'horror. Il trittico narrativo si esalta su sfondi scenografici mirabolanti tra castelli da sogno e boschi lussureggianti, specchi bugiardi di un mondo in realtà decadente, in cui egoismo, avidità e brama di potere hanno avuto ragione dei valori positivi.
Gli episodi -tratti da "Lo conto de li cunti" dello scrittore seicentesco Giambattista Basile- sono bizzarramente tetri, cantano il surreale e la meschinità umana con un Garrone attento ad evitare il ridicolo, abile nel dar tangibilità, quasi fosse un Peter Jackson alle prese con il suo Tolkien, a orchi, draghi marini, negromanti, gemelli albini e pulci giganti (!).
Le storie però coinvolgono relativamente, forse il voler spezzettare destrutturando la narrazione non sortisce gli effetti sperati. Il potere del narrato è variabile, mai realmente trascinante. Il tutto giunge gradevole, anche se, trattandosi di Garrone, uno si aspetterebbe qualcosina in più di un film semplicemente simpatico o originale.
Dei tre episodi quello a me maggiormente gradito è l'ultimo, con un re deciso a tenere la figlia con se, per questo motivo indice un torneo-farsa convinto che nessuno possa vincerlo. Lo attende una bruttissima sorpresa di cui sarà vittima principale la principessa.
Un pelo più sotto il secondo segmento, in cui un regnante dai forti appetiti sessuali si invaghisce di una donna dalle straordinarie doti canore. L'erotomane ignora l'identità della proprietaria di quella voce così irresistibile. Immagina, sbagliandosi di grosso, che appartenga a un'affascinante giovinetta.
La pellicola sia apre con una coppia di sovrani crucciati per l'assenza di eredi. Dopo un rituale grandguignolesco la regina resta incinta ma ben presto scoprirà che nei dintorni del castello si aggira un doppio del figlio. I due paiono molto legati, ma lei disapprova.
Buon cast, per lo più internazionale, fastosa messa in scena e cura del dettaglio maniacale, manca un po' di impeto narrativo. Un 'operazione ardita e nel complesso meritevole soprattutto per un cinema pigro come quello italiano, in cui osare pare pura follia.

Palestrione  @  09/11/2015 22:06:02
   6 / 10
"Gomorra" era un film che andava visto una volta e basta. E così è stato (non credo che lo rivedrò mai più, considerato che è tutto in napoletano...).
Lo stesso discorso vale per questo film, che alla fine non decolla mai e non va a parare da nessuna parte. La storiella dei gemelli era prevedibile e le altre pure. Non riesco a capire la natura dell'operazione. Buon cast, buona fotografia, belle le scenografie, carina la colonna sonora ma che cosa resta di questo fantasy d'autore, ammesso che questa definizione vada bene?
Garrone è bravo alla regia e con un cast così buono si vede che riesce a fare cose migliori ma qui ci sono pecche nella sceneggiatura, che secondo me è troppo frivola.
E' carino, si può guardare con leggerezza, ma attenzione: non è un filmone, non è un capolavoro, non è un kolossal. E' un film che va oltre la mediocrità dei film italiani, per originalità, per argomento e per cast. Ma niente più.
Insomma, Garrone ha messo in saccoccia un po' di soldini con "Gomorra", che era fatto in economia (e si vedeva). Con questo ha fatto un salto di qualità con il budget ma quando finisci di vederlo non rimane proprio nulla. E poi la tecnica: perché usare il montaggio alternato? Non è troppo televisiva? Sono perplesso.
Per questo la sufficienza la merita, di stima. Ma non si va oltre e non è uno di quei film indimenticabili che quando li finisci di vedere dici: "Ah, questo sì che è un film di grande livello".
Non ci siamo, Garrone, ritenta.

guidox  @  07/11/2015 11:13:20
   4 / 10
ed ecco qua che si arriva alla fine della parabola discendente di questo regista, con un film che non ha capo nè coda.
intendiamoci, Garrone è bravo, anzi bravissimo, ma forse sarebbe il caso che lui non lo sapesse, almeno eviterebbe di saturare qualsiasi cosa che fa per autocompiacimento.
altrimenti questi sono i risultati: scene veramente memorabili (a partire dai primi 5 minuti del film), ma film nel compesso sgangherato, che più si va avanti nella trama, più si vedono distrutte le cose che funzionano di più.
peccato, veramente peccato; è lecito aspettarsi di più, specie considerando anche il cast e le locations.
occasione buttata al...le ortiche.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  06/11/2015 12:38:08
   4 / 10
Non bastano una buona fotografia e dei bei paesaggi per fare un gran film.
Sceneggiatura ridicola, favola per bambini che si atteggia a racconto per adulti inserendo sequenze che vorrebbero risultare scabrose ma nel contesto in cui sono inserite risultano solo ridicole.
Soldi buttati, cast sprecato, mi chiedo quanto avranno pagato John C. Reily per recitare 5 minuti di film.
Peccato perchè da garrone una minchiata del genere non me la sarei mai aspettata.

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Ultima risposta 19/03/2017 18.09.07
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TheLory  @  29/10/2015 18:20:11
   7 / 10
Arkantos  @  02/10/2015 22:31:48
   7 / 10
ATTENZIONE SPOILER!!!

Di sicuro quelli che mi conoscono si sarebbero aspettati il solito 1 da parte mia...
E invece no, non lo faccio, e sapete perchè? HO TROVATO UN FILM ITALIANO NON SOLO DECENTE, MA PURE BELLO!!!
Se vi chiedete "Arkantos, con cosa intendi cinema alternativo?" io intendo questo: voglio fantasy, western, horror, fantascienza e peplum, anche brutti, io preferirei guardarmi mille volte un Zorro contro Maciste anziché la classica commediuola che non solo è vecchia, ma si decompone pure! Questa è l'unica salvezza per il cinema italiano (e purtroppo i suoi incassi sono stati risicati).
Bisogna scrivere inni, lodi e elogi (per quanto abbia i suoi difetti) verso questo film per il suo coraggio, che ha attirato il mio interesse fin dal suo annuncio, ma anche un po' dubitato.

Il primo dubbio è venuto sul regista: Matteo Garrone. Nonostante io abbia apprezzato la sua regia in Reality, al tempo stesso mi ha lasciato alquanto furioso con Gomorra, ma il dubbio è venuto più che altro al suo stile registico distaccato e freddo. L'altro dubbio è venuto con la storia, che presenta tre dei 50 capitoli del Cunto de li cunti; infatti il cinema italiano è famoso nel presentare a ogni santo film 10^infinito storie che non si concludono e intrecciate malissimo, quindi avevo un po' di strizza.
Per fortuna il trailer prometteva molto, mostrandomi scenografie estranee da quelle che si vedono nei classici filmacci italiani e un sapiente uso della fotografia.

Data sta enorme premessa, parliamo del film.
Le tre storie si rivelano interessanti da seguire:
1. la prima riguarda la nascita di due sosia totalmente identici, uno figlio della regina e l'altro figlio della vergine che ha cotto il cuore, legati da una profonda amicizia che viene ostacolata dalla regina (buona l'interpretazione di Salma Hayek). Tutto interessante e carino, ma mi è venuto un dubbio nel suo finale: perchè quel mega pipistrello si è trasformato nella regina? Era proprio questo l'alto prezzo che ha detto il negromante?
2. La seconda storia, quella che personalmente ho detestato di più, è quella della pulce, ma non la storia in sé, che ancora una volta riesce a interessare, ma ho odiato con tutto il cuore la figlia del re, di una lagna insopportabile e stridente col carisma di gran parte dei personaggi presenti in questo film, veramente! Addirittura mi veniva la voglia di darle delle badilate! Capisco che quell'orco non sia un modello da Magic Mike, ma è comunque un fenomeno, e pure immortale (o almeno in parte): riesce a indovinare al primo colpo di quale animale è la pelle di pulce e poi, della serie "vivo, muoio e vivo ancora", lui cade da un precipizio di almeno 300 metri senza subire alcun danno e subito dopo riesce a resistere pure alle fiamme di un giocoliere che ha aiutato la figlia! Veramente, non capisce la sua reale utilità...
3. Quelle delle due vecchie è, a parer mio, quella resa meglio, dove il re, IDENTICO A CESARONE del Sangue e la Rosa con la barba un po' rasata (vedere per credere), è attratto dal canto di una delle due e... sì, la vuole nel suo letto, perifrasando. Dopo un primo tentativo fallito, lei viene ringiovanita da una maga diventando la regina, ma nel finale l'incantesimo terminerà, mentre l'altra tenta in ogni modo, senza successo, di avere la sua bellezza.
Le storie, proseguendo col film, si intrecciano bene, ma i finali della prima e della terza storia mi sono sembrati un po' troppo troncati.
A livello tecnico, finalmente, non ho rimpianto la scena del vulcano di Cabiria: la fotografia e le location sono eccellenti, ma anche i costumi e gli effetti speciali, per quanto non siano perfetti, rimangono su livelli molto alti, specialmente per i film italiani.
Tuttavia il difetto principale del film è la sua freddezza in alcuni momenti inopportuna, vedasi ad esempio al funerale del re morto a causa della lotta col drago, dove il film l'ho trovato fin troppo distaccato, facendo mancare l'emozione allo spettatore.

Comunque sia, il mio voto reale sarebbe 6,5, ma do mezzo voto in più per incitare le produzioni cinematografiche italiane a prendere questa strada, solo con film come questi l'Italia può far rinascere il suo cinema.

Giovans91  @  22/09/2015 13:16:47
   7½ / 10
Presentato al Festival di Cannes insieme ad altri due film italiani in concorso, quelli di Sorrentino e Moretti.
Matteo Garrone con Il racconto dei racconti ha avuto la mirabile capacità di fondere il racconto favolistico, con striature comiche e sentimentali, al genere horror che guarda al dramma. A fine film emerge un chiaro messaggio: la vita è una mescolanza di amore e morte e gli esseri umani non possono sottrarsi a questo ciclo.
Il racconto dei racconti è un film audace, paralizzante e simbolico, con costumi e inquadrature sublimi, ma manca quel tocco da rendere la pellicola maestosa. Resta un film valido e da vedere, un prodotto italiano che si differenzia dalle solite pellicole italiane che escono sempre al cinema.

TheLegend  @  20/09/2015 13:11:05
   6 / 10
Ennesimo film che mostro tutti i limiti di questo regista,capace di creare opere visivamente fantastiche ma allo stesso tempo per nulla emozionanti.
Gridare al capolavoro mi sembra alquanto eccessivo.

dagon  @  13/09/2015 16:48:19
   6½ / 10
Film di grandissimo ed innegabile fascino visivo che, purtroppo, non è sostenuto da una sceneggiatura allo stesso livello. La fotografia del grande Suschitzky è assolutamente meravigliosa, così come le location italiane (molti avrebbero realizzato tutto nella solita merdòsissima computer grafica). Garrone è anche bravo a non cedere a compromessi e a rendere il tono fiabesco anche nei suoi aspetti più orrorifici e macabri. Peccato che la sceneggiatura lasci non poche perplessità e, alla fine, un po' di noia affiori. Nel complesso però, preferisco questo tentativo di Garrone, che comunque osa, alla narcisistica pseudoautorialità da esportazione di Sorrentino.

Oskarsson88  @  02/09/2015 02:47:28
   7½ / 10
Visivamente piacevole, storie originali (grazie a Basile) e attimi dark e cattivi. Due ore e spicci passate piacevolmente.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  28/08/2015 10:42:32
   4 / 10
Media alta, critica entusiasta, otto minuti di applausi a Cannes e pure su filmscoop gente che grida al capolavoro per questa presa di giro... non ho parole.
A mio modesto parere solo un ingiustificato sciovinismo può difendere questa roba.
12 milioni di euro per un film che avrebbe potuto essere girato con un quarto di questa cifra e magari perdendo anche il tempo necessario a scrivere una sceneggiatura degna di essere chiamata tale.
Il film è lento, noioso e pullula di scene che non servono in nessun modo a mandare avanti la storia.
Ricordiamo che la storia di un film è il suo soggetto (nella fattispecie alcuni racconti di Basile) e la storia di questo film è ottima.
Ricordiamo poi che la sceneggiatura è il modo in cui la storia è raccontata. Ecco Tale of Tales è un'ottima storia raccontata malissimo. Anche la confezione estetica non è poi così affascinante visto l'enorme budget speso. La regia di Garrone non valorizza né la storia né i personaggi, ma si limita a raccontare (male come la stessa sceneggiatura) gli eventi. Forse per rendersi più cinematografico rifugge volutamente i molteplici tagli in ogni scena, evitando spesso e volentieri il ricorso al dettaglio, al primo e al primissimo piano e prediligendo i totali e alcuni velleitari insipidi piano sequenza. Roba che se davano la regia a Sorrentino (il paragone è d'obbligo visto che questi due autori sono sempre appaiati dalla critica e anche dal pubblico) avrebbe regalato virtuosismi e suggestioni visive forse indimenticabili (anche se incomprensibilmente l'estetica di Sorrentino continua a far storcere il naso a molte persone, quando in vece dovrebbe essere altro a far storcere il naso).
Alla fine un film anonimo, che si fregia di un cast internazionale che però resta anonimo a parte Salma Hayek, che comunque non verrà ricordata dai posteri per questa interpretazione. Addirittura il personaggio di Vincent Cassel avrebbe potuto essere interpretato da chiunque e questo non perché Cassel non faccia bene il proprio lavoro, ma a causa sia della struttura anonima e superficiale del personaggio sia a causa dell'occhio, anch'esso anonimo) della regia.
Uno spreco di soldi e una perdita di tempo per una cartolina patinata di alcune splendide località italiane che però si può acquistare dal tabaccaio per pochi centesimi.

GianniArshavin  @  14/07/2015 22:14:04
   7½ / 10
La situazione del cinema italiano è ormai nota ai più , ristagniamo sempre nelle solite produzioni e i pochi che cercano di fare film diversi e di qualità vengono ostracizzati dalla massa o relegati ai margini anche da produttori e sponsor.
Garrone dal suo piccolo mostra coraggio e voglia di fare andando a creare questa pellicola fantasy a tinte oscure , esemplare più unico che raro nella cinematografia nostrana moderna.

Malgrado qualche sbavatura (ritmo un po impantanato , le tre storie forse fin troppo sfilacciate fra loro) il giovane regista di Gomorra trova la formula giusta,raccontando con eleganza e padronanza tre storie puramente fiabesche che sfoceranno nel dark più crudo in maniera inaspettata ma calzante.
Un plauso va fatto agli straordinari effetti speciali e visivi, un tripudio di scenari magici e creature fantastiche , che non risultano mai fastidiosi o invasivi. Benissimo anche i costumi e le location , senza dimenticare le ottime prove attoriali , salvo forse quella di Cassell, un po sacrificato in un ruolo non scritto al meglio secondo me.

I tre racconti che formano l'ossatura del film sono interessanti e accattivanti , un tris di storie che mescolano saggiamente tutti gli elementi tipici del fantasy,del gotico, della favola e anche dell'horror , in un mix vincente e gustosissimo degno delle migliori produzioni estere.

Infine chiudo sottolineando gli stupendi finali, davvero sorprendenti e coinvolgenti.

Insomma, un esperimento riuscitissimo per Garrone, che conferma coraggio e talento andando ad esplorare generi cinematografici qui da noi ormai dimenticati.

gekyman  @  02/07/2015 12:16:37
   5 / 10
Boh...Credo in questo sito ci siano forse parecchi addetti ai lavori, critici ecc ma io che sono un comune utente cinefilo trovo questo film osceno, poco comprensibile, soldi biglietto davvero sprecati. Se non fosse per costumi e belle ambientazioni gli avrei dato 1, ma ci hanno speso soldi, regista italiano voglio dargli un 5 di incoraggiamento.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  19/06/2015 17:23:20
   5½ / 10
Parte benissimo poi la narrazione si perde un pochino per strada e diventa abbastanza lento nella parte centrale fino a culminare in un finale che, a mio giudizio, poteva essere di miglior riuscita.

marimito  @  19/06/2015 17:07:56
   7 / 10
Magari le storie potrebbero apparire poco connesse fra loro e senza senso, ma ad una visione più attenta così non è. Garrone racconta favolescamente e favolosamente i mali che attanagliano l'uomo e che si ritrovano ben riproposti nelle tre vicende del film..
L'avidità delle due sorelle orrende, l'egoismo della regina, la follia cieca ed insana del re sono il leit motiv del film e della vita di ogni uomo con le conseguenze disastrose che tutti ben conosciamo.
Inoltre non trattandosi di un genere di film per cui impazzisco, pur non considerando quanto suesposto, potrei comunque dire che solo la fotografia vale tutto il film.

Axel  @  12/06/2015 13:43:50
   3½ / 10
A Matteo Garrone piacerebbe essere il Pasolini regista... non ci riesce.

paride_86  @  12/06/2015 10:26:52
   7 / 10
Matteo Garrone ci aveva abituati a tutt'altro genere di film e stupisce con una scelta insolita e originale, inedita per il cinema italiano.
Questo film è un intreccio di fiabe per adulti, storie ambigue e a volte crudeli che poco hanno da spertire con le fiabe tradizionali.
Il risultato è un film spettacolare a livello visivo - complici i paesaggi italiani da cartolina - ma freddo sul fronte emotivo.

alescar84  @  10/06/2015 16:25:36
   8 / 10
Trasposizione fiabesca con bellissime ambientazioni e note di colore. Nel merito delle 3 storie scelte da Garrone, ho preferito "Le due vecchie", per quel finale estremamente simbolico in cui chiaramente si sottolinea come il tempo non possa essere ingannato. Forse avrei preferito che le diverse fiabe non venissero narrate in concatenazione, ma una dopo l'altra.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  10/06/2015 12:51:24
   7½ / 10
Fantasy all'italiana? Per fortuna no. Garrone si lascia andare a poche inquadrature "internazionali" ricercate a bella posta, è invece concreto cercando di far parlare le immagini da sole. La storia è solida, gli attori sopra le righe ma senza eccessi, il ritmo controllato. Il nuovo "Decameron" raffredda la fiaba ma non i sensi, sovraeccitati dai colori vivaci e da principesse prigionieri di orchi. Non tutto fila liscio, e il finale lascia l'amaro in bocca, ma ciò che poteva essere un esercizio di stile, è invece il nuovo tassello di una poetica personalissima.

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Ultima risposta 10/06/2015 14.52.40
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El merendero  @  09/06/2015 18:50:48
   6 / 10
Nel desertico panorama italiano del "fantasy", poche gocce d'acqua rappresentano oro colato, manna, cuccagna. Ed è evidente come i più assetati qui sotto si siano lasciati prendere la mano con i voti, mano che comprensibilmente prudeva da tempo immemore.
Basile tratta temi complessi con materia fiabesca in 50 novelle. Garrone fa quel che può con 3. La potenza iperbolica e grottesca dell'opera originale è castrata da scelte di produzione orientate al breve sensazionalismo da festival. Scelte che sarebbero state ben più lungimiranti se si fosse trattato di una serie tv, d'altronde il taglio è quello.

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Ultima risposta 06/05/2016 16.56.31
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Leonardo76  @  07/06/2015 20:40:56
   7½ / 10
Film dignitoso, attori e caratteristi in parte, effetti speciali non ridicoli inoltre le 3 storie hanno degli sviluppi inaspettati. Da vedere.

JOKER1926  @  05/06/2015 16:16:36
   6 / 10
L'ultima fatica di Garrone si focalizza sulla rappresentazione di fiabe, "Il racconto dei racconti", effettivamente, non potrebbe avere un titolo di benvenuto più chiaro e netto.
Questa produzione attirerà, fisiologicamente, un tot di persone, allo stesso tempo, una cerchia resterà distante, insomma il genere fantasy attira quando sei piccolo, visionare ed analizzare tale film in determinati periodi della vita non è il massimo.
Certamente si tratta di preconcetti, dopotutto il film di Garrone, si avvale di tante scene non semplici e alcune di sovente ironia nera; ma in quanti sanno questo?

"Il racconto dei racconti" ha delle forze oggettive, anzitutto si fa rispettare nella sua lavorazione tecnica che riguarda praticamente la fotografia e le musiche. Fortunatamente non si abbonda mai con l'uso/abuso degli effetti speciali; il film acquisisce dunque uno stile elegante e sotto alcuni aspetti sobrio, è una grande cosa.
A inizio film il combattimento nei fondali del mare si avvale di una pacatezza rara, la musica sale (climax) affianco ad una scena che gradualmente cresce per tensione ed interesse.

Ciò che invece non convince risiede nella trama e nei suoi sviluppi discutibili. A trainare le dinamiche del prodotto italiano ci pensa l'humour di alcune sequenze, ma è poco.
Se lo scopo di Garrone fosse stato quello di proporre qualcosa di artisticamente alternativo allora (forse) ci siamo; se lo scopo era quello di proporre un qualcosa che avesse a che fare con la brillantezza narrativa allora siamo lontanissimi dalla riuscita.

Hana Tsukishima  @  04/06/2015 02:10:28
   8 / 10
Ottimo esempio di come si possa fare cinema fantasy anche con un ritmo lento e centellinati effetti speciali, decisamente più credibili e meno finti di altra roba forse più quotata e pubblicizzata.
Le storie che compongono questo "Racconto dei racconti" sono ben amalgamate e profonde nella loro morale (anche se a volte, come resa finale, un po' troppo artificiose e ingarbugliate nel loro ping pong tra cattiveria e bontà da attribuire ai vari personaggi) e gli attori fanno il loro onesto lavoro (con una principessina che spicca su tutti).
Ben fatti anche i costumi e gli scenari, con tocchi pittorici coerenti con la tipologia di pellicola fiabesca, accompagnati da una regia asciutta, minimale, ma sapiente ed elegante. Infine, valida anche la fotografia, dove i colori sgargianti diventano l'icona quasi marmorea scolpita nei tessuti di quelli che sono i sentimenti e i personaggi portanti della vicenda.

Qualcosa, ad ogni modo,non funziona benissimo, e nonostante abbia lodato la chiave lenta della pellicola, in alcuni frangenti il prodotto risulta eccessivamente rallentato, non appagando perfettamente lo spettatore che incuriosito dalla vicenda (personalmente la pellicola non mi ha mai stancato o fatto sbuffare) vorrebbe andare avanti con più velocità.
Anche certi passaggi narrativi a livello visivo non sono il massimo, con certe fonti di luce che potevano essere maggiori, ma nulla di grave.
Concludendo, un film ottimo, da vedere, che porta in alto finalmente a livello di budget importanti il vessillo ( e mi sembra proprio in tema) italiano nelle opere cinematografiche di genere.
Bravissimo Garrone.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  03/06/2015 10:34:38
   9 / 10
Era dai tempi di Fantaghirò che l'Italia non si dedicava al fantasy tout court e chi ha rispolverato le favole napoletane de "Lo cunto de li cunti" se non il più realista cineasta italiano?
E' veramente sorprendente l'ecclettismo che dimostra Matteo Garrone nel rievocare il mondo magico barocco del Basile, "Il racconto dei racconti" è un film visionario che non perde mai il suo contatto con la realtà, la drammaticità dei suoi personaggi.
Le storie vengono mescolate come in una ricetta di alta cucina, con attenta maestria e pur nel racconto e nella fiaba non si perde mai l'umanità di un mondo parallelo.

L'elemento maggiormente interessante di "Tale of the tales" sta nello stile adottato, due eranno le possibilità o puntare sulla messa in scena di un mondo incantato o su quello della fiaba dark che tanto va di moda ad Hollywood e che effettivamente si sarebbe adattato ai toni cupi de "Lo cunto de li cunti".
Garrone, come tutti i grandi registi, riesce a trovare un proprio compromesso, riuscendo a destreggiarsi in modo magistrale tra dramma e terrore e tra sogno e commedia. Come non restare affabulati da piani sequenza costruiti all'interno di un labirinto, da immagini che sembrano usciti da un quadro del seicento o da paesaggi che rievocano il romanticisimo? Come restare indifferenti allo struggente amore di madre di una fantastica e addolorata Salma Hayek oppure all'incredibile cambiamento di Bebe Cave?

"Il racconto dei racconti" è uno dei film più belli della stagione, uno dei lavori che esprimono maggiormente la maturità di un regista, se narrativamente le fiabe, pur essendo interessanti , mancano di un filo rosso narrativo e non hanno la potenza visiva dei kolossal americani, dimostrano comunque la capacità di Garrone nel sapersi innovare.

Lo stile al servizio della storia e non l'inverso,un film che è una grande lezione a Paolo Sorrentino.

Trixter  @  01/06/2015 09:06:09
   7½ / 10
Ridurre su schermo delle fiabe senza l'uso di particolari effetti speciali non è detto che sia cosa semplice, ed allora ecco che Garrone sa usare alla grande ciò che di speciale viene offerto: luoghi, paesaggi, veri e propri paradisi che emergono magnificamente in questa pellicola.
Vere protagoniste, insomma, sono le sublimi location italiche che Garrone è riuscito a scovare e ad esaltare, complice una fotografia riuscitissima.
Per il resto, a parte i costumi di prim'ordine, le tre storie di Basile s'intersecano e si amalgamano sapientemente, senza mai annoiare, pur nella loro crudezza (tipica nelle fiabe dell'epoca) e nonostante nessuno degli attori offra un'interpretazione memorabile. A mio parere, comunque, Il racconto dei racconti è un bel film che merita la visione.

franz91  @  01/06/2015 01:06:46
   5 / 10
Garrone passa anche lui alla lingua inglese, riserva a noti attori americani i ruoli più importanti e relega a semplici comprimari i nostrani Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini su tutti, entrambi sprecati e completamente ininfluenti per gli eventi del film. Che almeno avesse dato spazio alle doti comiche di Ceccherini, invece neanche quello, solo una misera parte sia per l'uno che per l'altra. Mi domando allora perché sceglierli.
Fosse stata una produzione interamente italiana forse non l'avrei bocciata, perché comunque il cinema d'immagine di Garrone è visivamente bello e lui ci sa fare. Ma siccome non lo è, il mio giudizio è negativo.
Comparto tecnico a parte, le storie sono inconcludenti e anche poco accattivanti. Voleva essere un film fantastico d'autore; per me missione NON compiuta.
Bravissima Shirley Henderson, mentre la giovanissima Bebe Cave dimostra di avere un roseo futuro davanti. Gli altri svolgono il compitino.

Crystal_89  @  31/05/2015 17:59:01
   3 / 10
Recensione parzialmente ispirata a (http://www.lungoibordi.it/il-racconto-dei-racconti-1/)

Dopo un film semplice ma grazioso come "Il ragazzo invisibile", ero ben disposto ad applaudire il coraggio di un regista italiano che è uscito dalle onnipresenti opere "comiche" o impegnate.
Il lato tecnico, molto decantato, non mi ha convinto. Le musiche sono sempre uguali e buttate lì a caso, un irritante e perpetuo carillon. I paesaggi hanno una base bella, ma vengono rovinati da una scenografia troppo pittorica e surreale (come l'incredibile Ponte del diavolo a Bagni di Lucca deturpato da un contorno rosso come se fossimo nel Grand Canyon). Salvo giusto i costumi.
Per quel che riguardo l'aspetto narrativo, il disastro è totale. Il film risulta molto lungo, spezzettato e confusionario. Di fantasy c'è poco: tolto il drago marino iniziale, tutte le altre "trovate" sono repellenti e disturbanti (il pasto a base di cuore, l'amplesso con la vecchia, lo scorticamento dell'altra vecchia, la pulce gigante). I personaggi si comportano tutti in maniera assurda, risultando irritanti e impedendo qualsiasi empatia dello spettatore. Se non altro il cast si comporta bene.
In conclusione, un film grottesco e noioso, che cerca di salvarsi con forti contrasti cromatici e preziosismi di regia.

MonkeyIsland  @  31/05/2015 16:00:15
   7 / 10
Non è perfetto e alle volte tende ad essere un po' monotono, ma come ho letto in una recensione altrove va premiato per il fatto di sdoganare la moda attuale di film serio italiano = film piagnone.
Per essere una produzione a non alto budget (si parla all'incirca di 10-12 milioni) c'è da dire che esteticamente non si notano grandi differenze rispetto a produzioni d'oltreoceano, e mi sento di premiare anche il cast che se sulla carta sembra di seconda scelta e composto perlopiù da ex glorie in realtà riesce a funzionare assai bene, e mi è piaciuto in particolare Cassel.
Non è una rinascita per il cinema di genere italiano ma registi che osano come Garrone o Salvatores vanno sostenuti.

KinGZoneAlE  @  31/05/2015 11:36:30
   7 / 10
Bella l'idea di unire queste 3 storie ma secondo me il film si prolunga troppo fino anche a diventare noioso .
Molto bello il finale .
Film da andare a vedere ma da non aspettarsi un capolavoro .

jiko  @  31/05/2015 11:01:53
   7 / 10
Un film coraggioso e insolito, il compito di adattare tre fiabe del '600 su grande schermo non è un'impresa facile, Garrone riesce a evitare il rischio di cadere nella facile trappola del visto e stravisto. O peggio ancora della fiction televisiva a sfondo fantasy. Esteticamente impeccabile, lo sviluppo narrativo delle fiabe della tradizione popolare è solo il pretesto e l'occasione per rappresentare tutte quelle passioni e ossessioni che da sempre tormenano gli uomini: l'invidia, la gelosia, l'egoismo, l'ossessione per la bellezza e l'eterna giovinezza, la sfrenata lussuria, altro non sono che i "mostri" e le insidie con cui la natura umana si deve confrontare. Cast di ottimo livello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/05/2015 16:59:33
   8 / 10
Forse ricordo male ma è dai tempi di "Fantaghiro'" che non viene prodotto in Italia un Fantasy e con questo stile Internazionale poi penso sia la prima volta.
Garrone? Siamo sicuri? Allora complimenti, riempie d'orgoglio vedere al festival di Cannes una "nostra" invenzione cosi' magica e fantasiosa. Poco importa se non ha vinto nessun premio, resta l'idea e il coraggio.
Il film racconta tre storie che si sfiorano tra di loro in pochissimi momenti, non sono favole da lieto fine ma crude realta' di mondi fantastici.
Difficile scegliere la migliore delle tre, tutte sono affascinanti e avvincenti allo stesso modo.
Dalla Madre disposta a tutto per avere una gravidanza alla lotta tra due brutte sorelle per avere i favori del re del luogo, passando da un piccolo re che alleva una pulce... Questo è solo l'inizio dei racconti che con il passare del tempo si trasformano in qualcosa di piu'.
Impossibile vedere il film senza immergersi in questi luoghi fantastici, plauso quindi alla fotografia, scenografia ed effetti speciali.
Non do il massimo perche a volte le scelte dei protagonisti risultano tanto assurde quanto banali...come togliersi la pelle di dosso...

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/05/2015 15:42:01
   8 / 10
Nell'epoca di GOT, magistrale serie televisiva sul potere, accattivante storia infinita piena di humor, violenza, sesso, distopia e gioco delle parti, un film fiabesco e narrativamente piatto come "Il racconto dei racconti" rischia di annoiare. Lungo, lento, spesso insistente nell'osservare il nulla, tendente a una dimensione ritualistica, canonica della lettura, del piacere di narrare per il piacere di ascoltare-in-mancanza-d'altro, della ossessività infantile dei libri divorati milioni di volte da piccoli (lo stesso pentamerone basiliano è destinato a questo pubblico) - a me è venuto in mente, grazie a un ottimo suggerimento, la raccolta di fiabe italiane di Gozzano, libro stranissimo e inquietante come le storie di Basile qui rivisitate -, senza nessuna logica vediamo il dipanarsi di questo film. Attendiamo, come attenderemmo per GOT, che tutte queste storie si intreccino tra loro in una dimensione che le dia significato. E invece tutto termina con una sorta di "... e vissero", un matrimonio. Credo che il punto di forza del film stia proprio in questa antinarratività, che a volte affascina, a volte annoia. Ma non si ha mai l'impressione di essere davanti a un film stupido, o insipido. E' un modo diverso di fare cinema. Specie nel Paese, concedetemi un po' di prospettiva contestualista. Ho dunque, come in ogni libro di racconti che si rispetti, preferito alcune linee ad altre, alcune interpretazioni ad altre (penso a quel fantastico Toby Jones), alcuni mostri ad altri. Innegabile che l'ambientazione federiciana della storia della fanciulla e dell'orco - e del suo papà che da quando è morta mamma è sempre più strano - raggiunga vette di inaspettato stupore. Eco kafkiane, eco di tutta una serie di tradizioni romanzesche che si riassumono nell'incantevole personaggio di Viola, un po' calviniano (postmodernismo), un po' cavalleresco, nella illusione perduta della fanciulla in fiore che si è letta troppi romanzi (tema tipico dal romanzo di corte in poi, passando per la Nouvelle Heloise e l'invenzione richardsoniana, fino a toccare nevralgicamente l'Educazione Sentimentale, l'amore di Swann e Odette, quello tra Angiolina ed Emilio in "Senilità" e poi tutta una tradizione novecentesca che si interroga sull'opportunità della lettura romantica nell'età dell'individualismo e delle follie, e che giunge alle riscoperte per l'appunto calviniane). Garrone ha dunque il merito già riconosciuto di riattizzare un immaginario, più che di creare una storia innovativa e un narrare accattivante la cui prerogativa il medium seriale ha già ampiamente sottratto al cinema. Lo fa riesumando un capolavoro che finora solo l'Accademia ha notato e amato. Eppure ci immergiamo con semplicità e leggerezza, ma anche con appassionante terrore, in mondi che non esistono più, mondi popolari e di corte, un fiabesco che come tutti i popoli abbiamo, ma che il soffocante grigiore del cinema italiano, sempre in lotta con se stesso, ha dimenticato di tenere in considerazione. D'altronde lamentava Tomasi di Lampedusa che dello spirito delle corti quattro-cinquecentesche è rimasto solo un trattatello paludato e noioso come "Il cortegiano" di Castiglione. Il cinema, lavorando a fianco di storici competenti (e pagati come meriterebbero), potrebbe colmare questa lacuna.

mignigro  @  27/05/2015 18:46:26
   3½ / 10
Partito con ottimi presupposti deluso per lo scarso intreccio delle tre storie, vanno bene significato e costumi ma stavolta Garrone non ci siamo. A me non è assolutamente piaciuto.

djciko  @  26/05/2015 17:42:28
   7 / 10
Visto stasera, Garrone è coraggioso, poliedrico e tira fuori prodotti curati (qui l'impegno si vede, alcune scene sono molto suggestive) ma non riesce a centrare in pieno l'obiettivo. C'è qualcosa che non funziona, e per me non è lo scorrere delle 3 fiabe, che ho trovato abbastanza fluido, ma il raggiungimento di uno standard fantasy elevato, quello a cui ci ha abituato Lord of the rings e Lo hobbit, che non avviene. Forse l'italia è ancora una spanna indietro.
Sarà, ma io nel vedere Massimo Ceccherini anche per due secondi sono tornato alla realtà.
Vale una occhiata, ma non convince appieno.
È da apprezzare però il coraggio di Garrone nel cimentarsi in qualcosa di così diverso dal suo riuscito Reality

alesfaer  @  26/05/2015 13:34:44
   2 / 10
non do 1 per ambientazione e costumi davvero impeccabili ma per dio...non ricordo 1 film piu' brutto e sconclusionato di questo negli ultimi anni. che immondizia

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/06/2015 16.18.33
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adrmb  @  26/05/2015 00:16:56
   7½ / 10
Merita una visione, apprezzabilissima messa in scena di tre fiabe condite da un'inedita (almeno per me) atmosfera cupa, cruda e grottesca. Lo spessore narrativo delle suddette non mi ha preso più di tanto, ma la novità della rappresentazione è stata una boccata d'aria fresca. Consigliato.

Manticora  @  25/05/2015 09:45:41
   8 / 10
Garrone si reinventa e ancora una volta stupisce,con un trittico di favole interconnesse tra loro che celebrano le fiabe di Giambattista Basile. La forza del film è oltre che nei racconti,nella messinscena, vedere uno scontro subacqueo tra il re(un John C.Reilly in armatura da palombaro) e un inquietante drago marino non delude,inoltre

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Salma Hayek ha la prima parte per importanza e il suo personaggio freddo ed egoista ha una carica reale,che ostenta con rabbia e forza,bellissimi i costumi con cui veleggia nel palazzo. Vincent Cassel è nel ruolo a lui più congegniale,un re sessuomane che preda qualunque bella donna, schiavo dell'immagine che lo trarrà in inganno con la brutta popolana Dora.
E qui il racconto si infarcisce di un pizzico di magia,bellissima l'ambientazione del bosco. Infine un re affezionato più ad una pulce che alla figlia Viola imparera a sue spese che la scelta di un marito deve essere libera ed imparziale,scevra da indovinelli che possono rivelarsi pericoli. La terza storia è la più dura,e la morale è semplice ma anche attuale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Altri attori che compaiono sono Massimo Ceccherini e Alba Rohrwacher,anch'essa in un ruolo inedito,Toby Jones,come sempre un perfetto caratterista,nella parte del re. Inoltre il valore aggiunto sono le location, stupende, di castel del monte, delle Apulie,della sicilia e della toscana, e la veduta di Roccascalegna,sita in Abruzzo. In definitiva un film bello e maturo, che racconta in maniera non scontata e merita una visione.

suzuki71  @  24/05/2015 20:13:06
   8½ / 10
Un film che è contemporaneamente un altrove e un "qui e ora": un perfetto tempo antico dipinto da un fantasy che ha una innovazione eccezionale nel calarsi in posti reali (tutti italiani) talmente belli da sembrare finti: se Sorrentino aveva fatto uno spot alla città eterna, chissà se verrà riconosciuto a Garrone di aver tentato uno spot di straordinarie e spesso sconosciute bellezze architettoniche italiane.
Tre storie accattivanti e dal ritmo perduto, passioni indicibili e guizzanti fantasie mediterranee per un film che - è vero - forse non ha un finale, ha alcuni punti appesi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
ma riassume ed esaurisce la propria bellezza in sè stesso, nei troppi momenti di perfezione stilistica, in una insperata estatica ricostruzione di una fantasia seicentesca, eterna.
Infine, Garrone: ma quant'è poliedrico questo nostro regista?

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Ultima risposta 26/05/2015 12.18.03
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Wilding  @  24/05/2015 13:47:53
   7 / 10
Non male, bello e grandi interpreti. Un pò lenta la narrazione forse e pertanto qualche volta parte uno sbadiglio.

Miss Beatrix00  @  24/05/2015 10:34:54
   8½ / 10
Il racconto dei racconti è un film sorprendente in cui il fantasy, la storia, l'arte, la letteratura, l'architettura, il cinema si fondono con un risultato davvero unico.
Partirei col dire che questo film segna una rivoluzione per il cinema nostrano, dato che nessun regista italiano prima di Matteo Garrone si era spinto così in là da realizzare un film fantasy fatto COSI' bene e soprattutto con un'impronta davvero internazionale.
Il rischio di partenza era quello di cadere nei soliti cliché dei filmetti fantastici ambientati in epoca medievale in cui tutto appare messo in scena con approssimazione (non so se avete presente il filone).
Invece questo lavoro è così originale e ben realizzato che non sfigura per niente dal punto di vista della qualità e della potenza visiva se messo a confronto con film di caratura internazionale anche di genere ben diverso.
Garrone ha messo in scena un testo mai esplorato prima, Il racconto dei racconti, e in più ha dedicato un'attenzione maniacale all'estetica, che diventa uno dei punti di forza del film. Le storie scelte sono avvincenti e risvegliano quelle emozioni di avventura, stupore, senso del fantastico che troppo spesso gli adulti ignorano o dimenticano di aver provato. Ma non lo definirei un film per tutti. Direi che NON è un film per bambini, dato che si tratta di storie un pò crude (ed è anche questo il bello secondo me, perché non c'è alcun freno o buonismo nel raccontarle) e ci sono alcune scene esplicite che non è il caso far vedere ai bimbi, decisamente.
Ma i ragazzi e gli adulti di sicuro non si annoieranno e la maggior parte uscirà dal cinema con gli occhi e la mente pieni di suggestioni pazzesche.
Salma Hayek è molto azzeccata per il ruolo che interpreta e anche gli altri attori sono tutti eccellenti (per la maggior parte sono stranieri, tranne alcuni caratteristi italiani e Alba Rorwacher che fa una piccola parte).
Insomma, voto 8 1/2. Non do di più solo perché non si tratta di un'idea "originale" (nel senso che prende spunto da un'opera letteraria già preesistente).
In ultimo, qualche curiosità. Il film è in gran parte girato in Puglia, in questi stupendi avamposti e castelli appartenuti a Federico II di Svevia con la tipica forma ottagonale. Nel film compare anche il simpatico personaggio dello Iettatore di Avanti un altro, nei panni di... un altro iettatore! (se vedrete il film capirete).
Consigliatissimo.

Light-Alex  @  24/05/2015 02:04:18
   5 / 10
L'idea di fare un film fiabesco, però da grandi, non favolettistico, ma maturo, a tratti surreale e grottesco, quasi sgradevole, era in effetti un buon punto di partenza. Originale.
La regia, il comparto tecnico, gli esterni e gli interni sono tutti di ottimo livello. Infatti la vera bellezza del film sono le immagini: potenti, curate, ricche.
La colonna sonora sarebbe buona, però va un po' sopra le righe rispetto ad una trama che non la sostiene a dovere.
Con questa esaurisco le note positive. Per il resto ho trovato il film, spezzettato, senza una precisa idea di fondo nel lavoro. Le favole erano abbastanza piatte e il modo in cui sono state raccontate non mi ha emozionato quasi per nulla. Il finale ci prova un pochettino ad alzare il ritmo ma è troppo poco e troppo tardi. Ci si è già annoiati abbastanza prima. Purtroppo secondo me il materiale di base non era all'altezza e il film vorrebbe portare in un mondo evocativo con le sole immagini ma senza una valida sostanza sotto, va poco lontano.
Il film è da gustare nell'ambito visivo, ma non sono riuscito a sentirmi coinvolto in nessuna vicenda, nessun personaggio. Tutto troppo distante, artificioso, troppo estetico e poco umano.

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Ultima risposta 25/05/2015 10.36.34
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filobor7  @  23/05/2015 15:34:35
   8 / 10
Ottimo film.
Cast sensazionale, perfetto per fisicità e capacità espressiva(Cassel Re pornografo e Viola principessa sfortunata, su tutti).
Fotografia strepitosa, alcune scene sembrano rubate a quadri fiamminghi del 700.
A tal proposito leggo che il direttore della fotografia è il fido di Cronenberg, Suschitky, ecco io, in un rapporto multidisciplinare tra lui e Garrone vedo nel risultato un film di Cronenberg un po' 'terrone'(con tutta la positività che sottende questo termine).
E non poteva essere altrimenti visto che le storie ispiratrici sono napoletane del '600!
Ma l'attualità dei temi trattati è strabiliante, nell'episodio delle vecchie e il Re, per esempio, uno ci può benissimo leggere, se volesse, la vana rincorsa della giovinezza tramite chirurgia estetica o la ricerca del proprio piacere tramite siti d'incontri su Internet!... se volesse... infatti queste sono favole nere, ma non le famose favole dark marcate Disney, qui non c'è buonismo, non si cerca lieto fine, le favole propongono sempre diverse chiavi di lettura, a seconda del gradi di sensibilità di chi le legge o le guarda. E sono favole truci, dove gli istinti, l'egoismo, i vizi, prendono il sopravvento; la nobiltà è solo un titolo, dietro ci stanno le bassezze umane mostrate senza filtri(gomorra non è lontana).
Io in molte scene e parti del film mi sono emozionato, chi era con me lo ha trovato disturbante(riecco che riappare un aggettivo tipico cronenberghiano).
Ovviamente anche sulla lentezza ribadita da alcuni, mi trovo in totale disaccordo, il film ha un ritmo mirabile, perfetto per dare respiro ai personaggi e farci entrare nelle sale dei Castelli o farci usmare l'odore del muschio del sottobosco...anzi, se vogliamo dirla tutta, una critica potrebbe essere il finale un po' 'tirato via'.
Persino le scene d'azione hanno un taglio personalissimo, la scena della lotta sottomarina con il drago albino ne è un esempio lampante.
Quindi mi sento di consigliarne la visione, anche il tentativo di Garrone di dare al film un respiro internazionale è apprezzabile, questo mantenendo per quanto possibile uno stile proprio, unico.
Forse qualche forzatura qua e là, ma niente che mi impedisca di affermare che per ora questo è il film dell'anno.

filobor7  @  23/05/2015 13:47:56
   8 / 10
Ottimo film.
Cast sensazionale, perfetto per fisicità e capacità espressiva(Cassel Re pornografo e Viola principessa sfortunata, su tutti).
Fotografia strepitosa, alcune scene sembrano rubate a quadri fiamminghi del 700.
A tal proposito leggo che il direttore della fotografia è il fido di Cronenberg, Suschitky, ecco io, in un rapporto multidisciplinare tra lui e Garrone vedo nel risultato un film di Cronenberg un po' 'terrone'(con tutta la positività che sottende questo termine).
E non poteva essere altrimenti visto che le storie ispiratrici sono napoletane del '600!
Ma l'attualità dei temi trattati è strabiliante, nell'episodio delle vecchie e il Re, per esempio, uno ci può benissimo leggere, se volesse, la vana rincorsa della giovinezza tramite chirurgia estetica o la ricerca del proprio piacere tramite siti d'incontri su Internet!... se volesse... infatti queste sono favole nere, ma non le famose favole dark marcate Disney, qui non c'è buonismo, non si cerca lieto fine, le favole propongono sempre diverse chiavi di lettura, a seconda del gradi di sensibilità di chi le legge o le guarda. E sono favole truci, dove gli istinti, l'egoismo, i vizi, prendono il sopravvento; la nobiltà è solo un titolo, dietro ci stanno le bassezze umane mostrate senza filtri(gomorra non è lontana).
Io in molte scene e parti del film mi sono emozionato, chi era con me lo ha trovato disturbante(riecco che riappare un aggettivo tipico cronenberghiano).
Ovviamente anche sulla lentezza ribadita da alcuni, mi trovo in totale disaccordo, il film ha un ritmo mirabile, perfetto per dare respiro ai personaggi e farci entrare nelle sale dei Castelli o farci usmare l'odore del muschio del sottobosco...anzi, se vogliamo dirla tutta, una critica potrebbe essere il finale un po' 'tirato via'.
Persino le scene d'azione hanno un taglio personalissimo, la scena della lotta sottomarina con il drago albino ne è un esempio lampante.
Quindi mi sento di consigliarne la visione, anche il tentativo di Garrone di dare al film un respiro internazionale è apprezzabile, questo mantenendo per quanto possibile uno stile proprio, unico.
Forse qualche forzatura qua e là, ma niente che mi impedisca di affermare che per ora questo è il film dell'anno.

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