la lupa regia di Gabriele Lavia Italia 1996
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la lupa (1996)

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locandina del film LA LUPA

Titolo Originale: LA LUPA

RegiaGabriele Lavia

InterpretiMonica Guerritore, Raoul Bova, Alessia Fugardi, Michele Placido, Giancarlo Giannini

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 1996
Generedrammatico
Tratto dal libro "La Lupa" di Giovanni Verga
Al cinema nell'Ottobre 1996

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Trama del film La lupa

Gna' Pina in paese la chiamavano "La lupa" perché sembrava non essere mai sazia di nulla. Le donne, quando la vedevano la scansavano, mentre tutti gli uomini ne erano ossessionati. Maricchia, una ragazza poco più che adolescente, soffriva la solitudine e l'isolamento per essere la figlia della "Lupa". Così in paese nessuno osava avvicinarsi a lei. Un giorno la "La lupa" si innamora perdutamente del giovane Nanni, che le confessa di preferirle Maricchia, perché giovane e vergine. Pur di stare vicino a lui la donna acconsente alle nozze di Nanni con Maricchia.

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Voto Visitatori:   5,29 / 10 (14 voti)5,29Grafico
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Voti e commenti su La lupa, 14 opinioni inserite

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alex94  @  04/04/2023 20:10:09
   5 / 10
Poca roba questa versione cinematografica della novella verghiana.
La Guerritore sarebbe anche bravina ma il suo personaggio è veramente eccessivo, una sorta di ninfomane folle che non fa altro che dare di matto ogni due minuti, rischia di sfiorare il ridicolo.
Bova inespressivo e poco rilevante.
Con meno esagerazioni ed un cast di un altro livello sarebbe potuto anche risultare godibile, così com'è si fa vedere con una certa fatica, non lascia il segno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/03/2023 12:27:58
   4½ / 10
Ho apprezzato poco questo film di Lavia. La Guerritore offre una buona interpretazione, tuttavia il tono del film, impostato a livello teatrale, tende ad andare sopra le righe e purtroppo Raul Bova, pur avendo il classico phisique du role, come attore mostra tutti i suoi limiti.

Lory_noir  @  04/04/2014 23:56:34
   5 / 10
Alcune scene riescono ad essere intense, altre sono del tutto scadenti. Rimane mediocre.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  06/09/2011 20:33:49
   4½ / 10
Tralasciando il giudizio sulla trasposizione dell'opera letteraria di Verga, è un film che non mi ha convinto dall'inizio alla fine, da lì il voto negativo.

DeTanzo DeTanzo  @  28/02/2010 03:26:06
   3 / 10
Oddio...sarà che non amo la Guerritore, ma questo film l'ho sempre trovato di una noia mortale, privo di verve e pathos e con dei dialoghi imbarazzanti. In sintesi: una tristezza.

Mi spiace per Placido e Giannini...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  08/09/2009 19:27:29
   4 / 10
Il film non solo tradisce lo spirito verghiano ma sterza bruscamente verso un territorio da turgida soap opera che piomba nel ridicolo. La Guerritore trasforma il personaggio in una ninfomane folle che ogni due per tre da di matto platealmente. Pessimo anche il resto del cast. Veramente atroce! Il pubblico femminile potrà consolarsi con Bova nudo che fa il bagno al chiaro di luna (sic)!

Invia una mail all'autore del commento monica83  @  21/07/2009 21:06:03
   6½ / 10
Lo devo ammettere..l'ho visto solo per roul bova perchè all'epoca lo adoravo!cmq anche il film non è malaccio..

cinemamania  @  11/12/2008 18:08:04
   6 / 10
Un Bova alle prime armi ma si può vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  17/02/2008 11:07:32
   4½ / 10
Da sempre il cinema italiano vede il sesso come qualcosa di sporco e morboso e per quanto Tinto Brass possa essere criticato, di sicuro il suo cinema ha centrato uno dei grandi limiti, classico poi, di una cultura cattolica.

Premessa che serve a capire come mai tanta attenzione per una novella verghiana di nemmeno 4 pagine.
La lupa parla della passione sessuale in un epoca in cui la repressione femminile era la missione di vita di uomini e Chiesa,
Il film in questione enfatizza troppo il ruolo della "lupa", la Guerritore è un'attrice splendida ma in questo ruolo la trovo decisamente eccessiva.
Il problema di fondo risiede nella sceneggiatura del film che cade nel clichè che poi fa travisare il film.

LUPA= NINFOMANE e si perchè Lavia ce ne parla come un'assatanata di ca....:) e permettetemi di dire che non era intenzione di Verga dipingere questa donna in questo modo, la passione sessuale era uno sfondo, una condizione più ampia di una donna emarginata e quasi imbrutita.
E' vero che in 4 pagine Verga non è che abbia potuto dire molto ma se ci si avvicina in modo maturo a una simile novella è necessario poi delineare la psicologia del personaggio in modo più complesso piuttosta di dipingerla come un animale.
Paradossalmente si finisce che film guarda e descrive la lupa con gli stessi pregiudizi che la società aveva verso di lei invece di descrivere una società tanto dolorsa come quella verghiana.

sweetyy  @  08/08/2007 21:25:00
   6½ / 10
Forse i personaggi un pò troppo volgari...Mi riferisco ai personaggi di Monica Guerritore e Michele Placido.
Il libro è sicuramente migliore del film...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/11/2006 01:00:03
   6 / 10
Eticamente non ha molto senso riportare in auge il classico (e invecchiatissimo) testo verghiano, fra l'altro già affrontato splendidamente in una magnifica trasposizione cinematografica di Mario Soldati del 1953 (con Kerima, May Birtt ed Ettore Manni),
E poi... poi Bova crede di essere in un feuilleton e la Guerritore magari enfatizza la carica sessuale e la personalità ammaliante della sua protagonista... il film, insomma, è poca cosa, sia rispetto al romanzo (e questo si poteva capire) sia rispetto al film degli anni Cinquanta...
Pero' gli regalo una sufficienza che non si merita esclusivamente per lei: questa donna sensuale, affascinante anche quando porta le rughe, incantevole in ogni centimetro del suo corpo (ehm), ovvero Monica Guerritore, ha una carica erotica che le Bellucci e le Cucinotta nemmeno si sognano

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/11/2006 01.01.13
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muSe  @  09/11/2006 19:40:31
   8 / 10
Ho letteralmente adorato questo film che mi ha tenuto inchiodato e angosciato alla poltrona fino a tarda sera. Ne è valsa la pena
La ricostruzione, l'affresco del paesino siciliano di seconda metà '800 con le sue usanze, le sue isterie di paese, le malelingue è davvero suggestivo.
Molto bella l'interpretazione della Guerritore, la Lupa randagia che tutti evitano, bravissimo (come sempre) Michele Placido alle prese con l'allucinato Malerba. Credo che a molti sia risultato eccessivo ma il fine era quello

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  09/11/2006 03:38:15
   4½ / 10
"La lupa" è una novella di quattro pagine, in cui Giovanni Verga tenta di rappresentare le passioni popolari della plebe rurale sicula. Un mondo che di fatto gli è estraneo, e cui lo scrittore si avvicina in nome di una programmatica scelta letteraria.
Ma Verga non possiede la vocazione sociologica ( per non dire la precisione quasi scientifica) di uno Zola, e così i suoi contadini e mietitori, che dovrebbero rappresentare il magma primordiale di pulsioni e riti ancestrali, finiscono per essere proiezioni della 'cattiva coscienza' della società borghese del tempo. Vi immaginate una bracciante ninfomane che pronuncia una frase come "Te voglio. Te che sei bello come il sole e dolce come il miele. Voglio te!".
Tuttavia i lettori di Verga apprezzarono la novella, che consentiva loro di tenere i propri scheletri chiusi nell'armadio, trasferendoli nei più semplici e dimessi armadi dei contadini. Così lo scrittore venne convinto a trasporre in un dramma le vicende della sciagurata "Gnà Pina".
Ma Verga non era un drammaturgo, e la pièce non ha mai avuto molta fortuna, anche se nel 1965 Zeffirelli realizzò un'apprezzata mise en scène con Anna Magnani nel ruolo della 'lupa'.
Prima di allora, Alberto Lattuada aveva diretto un film (1952) neorealisticamente ambientato nel mondo del lavoro femminile del dopoguerra, con due attrici troppo belle e sofisticate come Kerima (la lupa) e May Britt ( la figlia Maricchia). Le operaie insorgevano contro la protagonista, divenuta amante del capo, e tutto finiva con un rogo (auto)distruttivo e sostanzialmente immotivato.
Dopo alterne vicende, Lavia ottiene la palma per la peggiore "Lupa" possibile. Si salvano alcune scene di interni, ispirati a dipinti ottocenteschi (Toma?), ma nel complesso il film risulta irritante per tutta la sua durata e molto spesso perfino ridicolo, con una Guerritore costantemente a gambe aperte (e calze nere, beninteso), un Raul Bova dalla faccia da deficiente ed un Giannini/prete inserito per rendere il tutto ancora più morboso (anche se, a dire la verità, non si capisce non solo il significato, ma nemmeno la collocazione cronologica della sua presenza). Le scene 'corali' (mietitura, processioni, canti delle lavandaie) sono prive di epos, di ispirazione, di emozione. Il meno peggio è forse l'istrionico "Malerba" (Placido), volgare ed eccessivo ma almeno (quasi) credibile.
L'evidente impegno produttivo risparmia al film un voto più bssso...però, per favore, spendiamo meglio i nostri soldi.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/11/2006 13:43:03
   6 / 10
vicenda un po troppo "urlata" con una protagonista al limite della schizzofrenia...non ho letto il libro ma penso sia un'altra cosa...

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/11/2006 02.34.44
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