oro hondo - se sei vivo spara regia di Giulio Questi Italia, Spagna 1967
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oro hondo - se sei vivo spara (1967)

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locandina del film ORO HONDO - SE SEI VIVO SPARA

Titolo Originale: ORO HONDO - SE SEI VIVO SPARA

RegiaGiulio Questi

InterpretiTomas Milian, Marilù Tolo, Roberto Camardiel, Ray Lovelock, Piero Lulli, Milo Quesada

Durata: h 1.55
NazionalitàItalia, Spagna 1967
Generewestern
Al cinema nel Novembre 1967

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Trama del film Oro hondo - se sei vivo spara

Tradito dai suoi compagni dopo una rapina, Hondo viene giustiziato insieme ai suoi altri amici messicani, dato per morto dai suoi traditori, viene trovato da due indiani e salvato dalla morte. Inizia cosě la caccia ai suoi assassini che intanto si sono rifugiati in una cittadina devastata dalla violenza. La presenza dei banditi e del loro oro, infatti scatena l'avidità della gente, che giustizia i banditi e s'impossessa dell'oro. Intanto anche Hondo arriva nel villaggio e ben presto si troverà costretto a scatenare una guerra privata.

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Voto Visitatori:   7,35 / 10 (13 voti)7,35Grafico
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Voti e commenti su Oro hondo - se sei vivo spara, 13 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/11/2022 15:35:58
   7½ / 10
Giulio Questi traspone in questo western tutta la violenza vista durante la guerra civile italiana, vissuta in prima persona nelle fila della Resistenza. Il risultato è un film iperviolento di grande impatto. Pellicola cult.

Wilding  @  05/01/2021 11:03:30
   6½ / 10
Sufficiente spaghetti western che però da questo filone tende quasi di distanziarsi per via di scene eccessive e patetiche inquadrature. La regia è infatti mediocre e altrettanto la trama. Non male Milian, se parlasse lo potremmo anche giudicare però.

76eric  @  04/04/2016 13:26:12
   8 / 10
Premetto che sono sempre stato un fan dello spaghetti western, genere che come il poliziesco all' italiana, andava per la maggiore quando sapevamo fare il Cinema... Eravamo dei maestri in tutto e per tutto: commedia, thriller/horror, western per l' appunto, polizieschi....

Tornando al genere western, che dire..., la filmografia nei due decenni 60-70 è talmente vasta che ci si perde... Qualche tempo fà per esempio ho avuto il piacere di vedermi un ottimo film crepuscolare con Fabio Testi, che nel genere è familiare ( "Amore piombo e furore" del 1978 ), che molti non conosceranno ma che è molto piacevole da seguire. Lo consiglio. Ma ce ne sono molti di belli, il fatto è che ci si limita a citare i più noti, quelli MONUMENTALI made in Sergio Leone che hanno ridecodificato i canoni, o le parodie in stile Trinità. Il fatto è che molte volte sono stati etichettati come produzioni di Serie B, a basso costo e non hanno goduto di molta visibilità, proprio perchè se ne producevano due al giorno.. Un pò come tutti i generi italiani sopra menzionati o come i celeberrimi cappa e spada orientali post Bruce Lee....

Dopo questa doverosa celebrazione, passo al film in questione consigliatomi da un amico. ;-)
Il film non mi era nuovo a cominciare dal titolo Oro Hondo. Solo che, visti i problemi di censura, alcune scene vennero tagliate ovviamente. Su Thomas Milian c' è poco da dire, sebbene molti lo ricordino per Nico Giraldi o nei panni der Monnezza, lui ha fatto una miriade di film di diversi generi, trovandosi molto a suo agio. Come qui nei panni di un mezzosangue... Dicevo una storia piuttosto lineare in pieno stile Leoniano ( Per un pugno di dollari ), con qualche diffettuccio nella trama, e che si differenzia rispetto a tanti altri titoli per alcuni innesti piuttosto truculenti..., e, se si pensa al periodo, piuttosto seminale. Un autentico western/thriller/horror. Anche qui non c' è molta confidenza col personaggio protagonista, si sà poco o nulla di lui e del suo passato. Un personaggio tormentato dagli incubi di quella rapina e da brutte visioni... Molto bella in questo senso la parte onirica, o ancora il faccia a faccia con il traditore, che verrà bucherellato con pallottole d' oro....
Il film come già detto è anche disturbante, viste alcune sequenze esplicite, ma è anche dove non mostra che fà il suo notevole effetto,

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O ancora


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Se vogliamo, proprio per queste caratteristiche, cerca di estranearsi dai canoni del genere ed è sicuramente uno dei molti titoli del filone da riscoprire.
Pescate nel filone del western all' italiana: i film di Django, Sartana, Sabata, di Ringo, la trilogia di Colizzi, Quien Sabe e tantissimi altri titoli.... Tolto il Clint Eastwood leoniano, Lee Van Cleef, Giuliano Gemma, Fabio Testi, Gian Maria Volontè, Thomas Milian, Franco Nero e tanti altri celebri attori.... Motivi che ne giustificano la visione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2016 21.19.38
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DogDayAfternoon  @  04/06/2015 13:42:47
   7 / 10
Western ben fatto, anche se troppo simile nello stile a Leone; che se da un lato può essere visto come un pregio, dall'altro l'ho trovato come una mancanza di originalità. Va anche sottolineata però una certa dose di violenza abbastanza atipica per i western dell'epoca.

Tante scene e situazioni andrenaliniche, intrattenimento garantito, anche se lo svolgimento della storia presenta qua e là qualche punto interrogativo: non sempre infatti è ben chiaro cosa (o perché) stia accadendo. Particolarmente riuscito il finale.
Musiche eccellenti, ma anche queste di ispirazione Morriconiana.

Un buon western, che può piacere anche ai non amanti del genere.

kingofdarkness  @  07/04/2015 16:56:17
   8½ / 10
Mi chiedo....ma quanti altri western ci sono, belli come questo?
Ammetto che non sono un gran conoscitore del genere, avendo visto solo pochi importanti opere (cito i vari Leone, il Mucchio selvaggio, Gli Spietati) e nulla di più, ma mai avrei immaginato che un film considerato minore come questo mi sarebbe potuto piacere così tanto.
Uno spaghetti western totalmente fuori dagli schemi convenzionali del western leoniano/eastwoodiano, sicuramente meno epico nella regia ma molto più terra-terra, violento, cattivo, volgare, sporco....e, lasciatemelo dire, dannatamente affascinante!
Un film che mischia il drammatico all'azione al thriller in un cocktail esplosivo perfettamente riuscito.
Avvincente e spettacolare nella storia, sublime nelle musiche (in assoluto stile "Morriconiano"), ottimo nelle interpretazioni (Milian non ne sbaglia una), solido nella sceneggiatura...cos'altro posso dire?
Non ho elencato alcun difetto....in effetti non ne ho riscontrato nemmeno uno durante la mia personale visione notturna....toh, forse che dura troppo poco?

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/04/2015 17.21.34
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/09/2013 18:08:55
   8 / 10
Tradimento, vendetta, ricerca dell'oro. Un inizio classico per uno spaghetti western, solo che a Questi il genere non importa un granchè come evidenziato già nel successivo e imperfetto thriller La morte ha fatto l'uovo e l'horror in Arcana. Anzi proprio la sequenza iniziale sembra provenire da un film horror con Milian che riemerge da una montagna di cadaveri, sopravvissuto alla carneficina dei suoi compagni.
Questi cambia le carte in tavola non appena l'azione si sposta nel villaggio popolato da, cito testualmente, "gente perbene", "persone oneste e lavoratori", "buoni padri di famiglia". Un contesto piccolo borghese e protoleghista capace delle ipocrisie più meschine o scatenare la violenza più inaudita, dove la bramosia per l'oro spazza via la maschera di perbenismo sacrificando ogni cosa, persino gli affetti familiari. Un villaggio popolato da gente timorata di Dio, ma nei fatti senza Dio.
Sarebbero soltanto piccole figure di contorno in una normale pellicola western, ma assurgono al ruolo di veri protagonisti del film perchè più degli stessi protagonisti diciamo "classici" riescono a soverchiarli nel grado di violenza espressa, di andare oltre il genere stesso. Milian in questo senso è perfetto nell'assistere smarrito e impotente di fronte a tali comportamenti aberranti. Il suo personaggio, così classico da spaghetti western, mostra un senso morale profondo che si antepone a una collettività moralmente degradata e senza speranza.

benzo24  @  09/03/2013 18:04:08
   10 / 10
Straordinario film di Questi con una impeccabile sceneggiatura di Franco Arcalli. Violento, morboso, angosciante. Un film che va oltre il genere, che va considerato come un film d'autore. Magistrale Tomas Milian. Capolavoro assoluto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  25/11/2011 11:08:07
   5 / 10
La pellicola presenta delle situazioni singolari,si ravvisa chiaramente lo sforzo di dar forma a qualcosa di non ordinario ma la sceneggiatura è spesso improponibile.Il tema della vendetta guida solo inizialmente la vicenda,in realtà per il "mezzosangue" Tomas Milian la ricerca dei suoi ex compagni di scorribande è solo il principio di una nuova storia, durante la quale incrocerà le pistole con i signorotti di un sperduto paesucolo tutti smaniosi di mettere le mani su un'ingente quantità d'oro.
Il tentativo di porre l'attenzione non solo sul protagonista ma di creare un quadro corale popolato da molti personaggi rende la narrazione macchinosa,inoltre delinea figure solo sulla carta interessanti,come la donna costretta alla prigionia o il figlio del barista,purtroppo presentate in maniera talmente approssimativa da giungere scialbe.
Poca roba anche la tanto decantata violenza di cui il film dovrebbe essere permeato.Chi ritiene cruda questa pellicola dovrebbe recuperare "I quattro dell'apocalisse" o "Django" ,due titoli a caso giusto per rendersi conto dell'abisso di cattiveria che separa "Se sei vivo spara" dai sopracitati film.Che poi le scene censurate all'epoca furono appena due e riviste oggi non impressionano di certo,denotando un invecchiamento precoce della pellicola.
I temi forti non mancherebbero ma danno l'impressione di essere sviluppati a casaccio.La suggerita scena dello stupro da parte dei pistoleri gay o la profanazione del cimitero sono situazioni che trattate in altro modo avrebbero potuto giovarsi di una forza sovversiva e perturbatrice notevole,invece siamo dalle parti di un prodotto di modesta fattura.Sono abbastanza oscuri i motivi che hanno spinto qualche critico a rivalutare l'unica incursione nello spaghetti-western di Giulio Questi,arrivando addirittura a considerarlo un cult.
Sono ben altri i titoli meritevoli di recupero.

andrea90  @  18/08/2011 21:43:45
   10 / 10
Violentissimo (all'epoca fu vietato ai minori di 18 anni), ma straordinario western realista che conduce il genere cinematografico verso il punto di non ritorno. La storia di un bandito che sopravvive miracolosamente al massacro dei suoi compagni (o forse resuscita, questo l'elemento che rende il film ancora più straniante) e cerca una vendetta che diventa impossibile a causa della follia degli abitanti di un paese disposti a massacrarsi l'un l'altro pur di impossessarsi di una notevole partita d' oro. Notevoli e scioccanti ( ma a loro modo indimenticabili) le esplosioni splatter: celebre quella del bandito squoiato vivo dalla folla nel tentativo di estrarre dal suo corpo una pallottola d'oro, quella dell'indiano scotennato e i cavalli sventrati dalle bombe. La sceneggiatura del regista e di Franco Arcalli ripropone gli spunti e le tematiche rese celebri da "Per un pugno di dollari" sviluppandoli in modo ben più agghiacciante e creando uno scenario da incubo dove si muove un protagonista (a cui Tomas Milian conferisce grande intensità e sofferenza) animato da un sentimento di giustizia che risulta comunque perdente di fronte alla follia sanguinaria dei paesani. Il mio giudizio non è completamente obiettivo (potrebbe starci benissimo un punto in meno), ma ho visto dei giudizi etremamente negativi che mi hanno causato una certa rabbia. Non è assolutamente possibile ritenere questo film indegno di essere visto e attribuirgli una media così bassa. E' un'opera rivoluzionaria con un finale difficile da dimenticare, più coraggiosa dei film di Sergio leone anche se molto meno fortunata , ma ancora oggi estremamente attuale. L'analisi di un film non è cosa per tutti e non dipende dai gusti individuali. Deve essere fatta a mente fredda senza pensare ai film di oggi (molti dei quali a mio parere non hanno nemmeno un minimo della forza di queste opere). Certo le opinioni sono opinioni ma un'analisi accurata ci vuole sempre e non si deve rovinare la memoria di questi film soprattutto per rispetto nei confronti degli appassionati. Certi giudizi di questa pagina dovrebbero essere passibili di cancellazione.

HATEBREEDER  @  29/06/2011 10:38:45
   3 / 10
Capisco che i film di genere di un certo periodo abbiano sempre il loro fascino, ma far passare questa roba per un cult dello spaghetti-western è veramente da cialtroni. A dir poco inguardabile: la trama è completamente a caso, accadono in continuazione cose assurde che non c'entrano nulla con quello che è successo 1 minuto prima, il comportamento dei personaggi è ridicolo (tipo milian che scambia 2 parole con il ragazzino e inspiegabilmente ci si affeziona, o il tizio che becca milian a letto con la moglie e si incazza 2 ore dopo). La regia assolutamente pessima. Basti pensare che per mettere in scena quella che in teoria dovrebbe essere una tortura si ricorre al montaggio del primo piano di milian in preda a dolori lancinanti intervallato da inquadrature di animali esotici, che si vede benissimo che non hanno niente a che fare col film, ma sono state prese chissà da quale documentario! Per tutto il tempo non si sa mai quale sia lo scopo degli indiani, che ci deliziano con la loro utilissima presenza fin dall'inizio, poi ogni tanto vengono inquadrati per sparare due battute sui padri antenati e i verdi pascoli, infine i villici - che si comportano come farebbero dei leghisti della bassa padana, fanno lo scalpo a uno dei due, mentre quell'altro aiuta con una cerbottana a far scappare milian dalla possessione diabolica di fiammetta cicogna. In generale, in questo film milian viene costantemente sballottato qui e là (e a volte anche qua e lì) in balia degli eventi (cioè: *******), senza mai dare l'impressione che davvero gliene freghi qualcosa di quello che sta facendo o di dove sta andando; l'importante è che stia finendo. E come dargli torto, poveraccio.

Neurotico  @  17/01/2011 10:35:09
   9½ / 10
Forse il più violento spaghetti western.Bellissimi scenari,ottima atmosfera,un MIlian gigantesco,trama intrigante che scorre veloce anche grazie ad un aregia pulita e lucida.Scene sanguinarie(lo scalpo,l'operazione di estrazione delle pallottole..) da ricordare.Western cult da vedere e rivedere.

edmond90  @  10/10/2009 10:50:09
   8½ / 10
Violento,sadico e malsano,dalla regia barocca e stravagante,questo film è uno dei western all'italiana piu belli e allucinanti mai prodotti.Un must per i cultori del genere,da vedere rigorosamente nella versione integrale

testadilatta  @  06/12/2007 03:10:33
   4 / 10
Il peggior film western di Milian.
Da ricordare solo per la sequenza iniziale in cui Thomas esce da un mucchio di cadaveri.
Regia pessima.

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