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Praticamente un instant movie sulle imprese criminose del "solista del mitra". Lizzani si pone la domanda se Lutring era così pericoloso come lo descrivevano o se si trattava di un comune bandito le cui gesta erano state enfatizzato e strumentalizzare da polizia e stampa. La risposta che da la pellicola è decisamente la seconda, senza entrare nel argomento trattato (di cui personalmente so poco o niente) devo dire che ci si trova davanti ad un film caratterizzato da un ritmo frenetico che non va praticamente mai calando, enfatizzato anche dalla bella colonna sonora di Morricone. Di contro viene penalizzato da una durata eccessiva, a tratti da l'idea di essere tirato troppo per le lunghe. Recitazione non eccezionale, discreto Hoffman, sprecato invece Volonte. Nel complesso un buon film, ben confezionato nonostante i difetti.
Interessante come un criminale di mezza tacca diviene senza volerlo il pericolo pubblico numero uno, frutto di un'attenta manipolazione della polizia con la complicità, inconscia o meno, della stampa che ne alimenta il fenomeno. Lutring si ritrova ad essere protagonista da prima pagina senza volerlo (e ciò ovviamente a scapito del "lavoro"), un classico personaggio imprigionato in un meccanismo più grande di lui e di cui non ha alcun controllo. Molto brava Lisa Gastoni.