the creator regia di Gareth Edwards USA 2023
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the creator (2023)

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locandina del film THE CREATOR

Titolo Originale: THE CREATOR

RegiaGareth Edwards

InterpretiJohn David Washington, Madeleine Yuna Voyles, Gemma Chan, Allison Janney, Ken Watanabe, Sturgill Simpson, Amar Chadha-Patel, Marc Menchaca, Robbie Tann, Ralph Ineson, Michael Esper, Veronica Ngo, Ian Verdun, Daniel Ray Rodriguez, Rad Pereira, Syd Skidmore, Karen Aldridge, Teerawat Mulvilai, Leanna Chea, Sahatchai Chumrum, Apiwantana Duenkhao, Mariam Khummaung, Natthaphong Chaiyawong, Tawee Teesura, Kulsiri Thongrung, Charlie McElveen, Chananticha Chaipa, Sawanee Utoomma, Monthatip Suksopha

Durata: h 2.14
NazionalitàUSA 2023
Generefantascienza
Al cinema nel Settembre 2023

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Trama del film The creator

In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell'intelligenza artificiale, Joshua, un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie, viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creatore, l'inafferrabile architetto dell'intelligenza artificiale avanzata che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra e all'umanità stessa.

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Voto Visitatori:   6,06 / 10 (26 voti)6,06Grafico
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Voti e commenti su The creator, 26 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Tempest78  @  20/04/2024 14:31:13
   5½ / 10
manca di qualcosa... alla fine nonostante voglia colpire nell'animo lo spettatore.. schiva e sbaglia mira... non mi è piaciuto

Noodles71  @  03/04/2024 12:18:36
   6 / 10
Gareth Edwards ha un indiscutibile talento descrittivo già evidenziato nel suo approccio in marchi testati quali "Godzilla" e "Star Wars" ma il suo ultimo lavoro è un'accozzaglia di soliti clichè supportati da una sceneggiatura alquanto povera e per nulla originale. Nella lotta tra umani e intelligenze artificiali inserire contenuti più elevati quali il richiamo alla "guerra del Vietnam" oltre alla solita denuncia al razzismo ed all'eterofobia vanifica il risultato finale di "The Creator" che sarebbe stato un discreto sci-fi con buoni effetti speciali e scene di combattimento. Washington Junior credibile nella parte del ribelle sergente degli USA "Joshua Taylor", il resto del cast poco sfruttato in particolare il veterano Ken Watanabe. La giovanissima IA "Alfie" riesce nell'intento di creare tenerezza ed empatia, il misterioso creatore "Nirmata" intuibile. Comunque nonostante la durata il film non annoia più di tanto ma mi aspettavo qualcosa in più.

ilgiusto  @  25/03/2024 17:06:18
   5½ / 10
Un colossale spreco di risorse.
Nulla di quel che vedete ha senso, ne la trama, ne i personaggi, ne lo sviluppo.
Questo film è Il nulla cosmico girato con la maestosità di un kolossal ma se in qualsiasi momento vi liberate dalla seriosità artificiosa del contesto per domandarvi "Ma questo perchè è così?" ogni volta troverete un unica risposta, ossia "E' una ca**ata!".

Mezzo punto in più per una sottotraccia che pare alludere a una critica all'imperialismo USA, il che non è necessariamente un bene ma almeno è un argomento meritevole d'interesse e discussione.

Cinder  @  01/03/2024 21:39:41
   10 / 10
Straconsigliato.

Setter57  @  18/02/2024 10:43:34
   5 / 10
Premetto che spero - ma non ne posso essere completamente sicuro - che il mio voto non sia influenzato dalla forte presenza di cultura woke, che permea questo film (bianchi e occidentali tutti cattivi; neri, asiatici e "alieni" A.I. tutti buoni; con chiari rimandi ad una brutta pagina di storia americana con scene ricordano molto chiaramente la guerra del Vietnam).
Ciò premesso dico che mi sono semplicemente annoiato guardando questo film e non vedevo l'ora che finisse.
Anche gli effetti speciali - per quanto tecnicamente perfetti - non mi hanno coinvolto. Idem per il sonoro.

markos  @  21/01/2024 17:18:39
   5 / 10
Una lotta tra intelligenza artificiale e umani. Bah sinceramente l ho trovato molto caotico e alla fine non mi ha dato nessuna emozione.

benzo24  @  14/01/2024 19:13:10
   1½ / 10
E infine siamo arrivati al film di propaganda per l'IA che va contro l'umano....da evitare

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/01/2024 18:05:42
   6 / 10
Mi aspettavo un film diverso dal classico blockbuster di fantascienza e forse i mezzi c'erano per fare qualcosa di piu' originale.

Si viaggia invece su binari sicuri, senza mai eccedere in nulla, tutto si dimentica in fretta anche se per quelle due ore l'intrattenimento è stato adeguato.

Poca empatia con i personaggi, poche emozioni ma tanti effetti speciali...vabbe' cinema moderno che risponde alle richieste di un pubblico piatto.

Kyo_Kusanagi  @  06/01/2024 20:00:56
   6 / 10
Senza infamia e senza lodi ; Un intrattenimento discreto, una bella fotografia, musiche coinvolgenti (Hans Zimmer) scene action girate bene...insomma visivamente molto bello ,confezionato molto bene ma in sostanza poco coinvolgente. Trama non molto originale con una tematica anche abbastanza abusata senza avere un'anima sua...scorre, non annoia ma personalmente manco ha appassionato; mancano quelle scene climax che fanno gridare al filmone. Personaggi con poco spessore (vedi il personaggio di Watanabe) e/o poco approfonditi e buchi di trama che fanno perdere interesse alla storia. Peccato, dal regista del bel Rogue One mi sarei aspettato di più

maxi82  @  02/01/2024 07:39:34
   7 / 10
Film che bada più al sodo che approfondire le tematiche della trama,tutto sommato il film scivola via e intrattiene bene,nel genere e promosso

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  31/12/2023 09:40:28
   6½ / 10
The Creator è un film che divide e dividerà tra chi sosterrà a spada tratta per l'indubbia potenza visiva di questo mondo distopico, specialmente quando l'azione si sposta in Nuova Asia, trasformando il film in un ipotetico Vietnam Movie, se la guerra fosse scoppiata nel futuro e non 60 anni fa. Stride però la pochezza della storia, lineare abbastanza da non annoiare, ma così piena di spunti che non vengono mai approfonditi veramente appieno (rapporto uomo/AI, situazione geopolitica del mondo non proprio approfondita a dovere). Forse lo stesso Edwards si è reso conto della troopa carne e limita la storia nella conversione completa del presunto carnefice Joshua, soldato di un mondo imperialista che teme per un'evoluzione umana fuori controllo. il dubbio permane e rimango dell'idea di un film dalla confezione impeccabile ma che ha il difetto di dire meno di ciò che voleva fare.

biosman2010  @  25/12/2023 22:41:21
   6½ / 10
Non mi ha convinto molto in generale, comunque la sufficienza ci sta..

Thorondir  @  05/12/2023 12:05:22
   7 / 10
Certamente citazionista, narrativamente non proprio solidissimo, tendente a ricercare un certo pietismo lacrimevole in alcuni momenti (vedi scene con il bambino-arma), cedevole ad un facile spettacolarismo tipicamente hollywoodiano nel finale: eppure il tema dell'A.I. che porta l'umanità ad una guerra più o meno totale e transicontinentale mi sembra di un'attualità cinematograficamente pregnante. E mi sembra coraggiosa, anche se forse semplicistica nella sua raffigurazione, la narrazione di un mondo extra-occidentale che per una volta non è schiaccato nella classica categoria interpretativa del "dispotismo orientale" ma semmai letto nella prospettiva taoista (ma anche shintoista) dell'armonia con le cose, siano macchine come in questo caso: gli Usa si pongono alfieri della distruzione dell'intelligenza artificiale senza chiedersi cosa è questa intelligenza, cosa c'è veramente dietro (la propaganda dice l'arma per distruggere l'umanità, gli altri dicono l'arma che pone fine a tutte le guerre per la pace finale): la chiava di lettura, neanche così velata, è che gli Usa puntano su un militarismo per imporsi in quanto grande potenza al di là di qualsiasi reale cognizione umanista e morale. Edwards sembra riprendere questo direttamente dalla nostra attualità: una guerra "a prescindere" con il mondo asiatico (o almeno con una parte di esso) senza lo sforzo minimo di parlarsi e comprendersi. Interessante anche il fatto che il film ribadisca che macchine o intelligenza artificiale che siano, mai bisogna perdere i legami con gli altri. Sentimenti, da quelli partire.

BigHatLogan91  @  30/11/2023 23:05:45
   6 / 10
Mondo affascinante, ma sceneggiatura mediocre, con personaggi piuttosto piatti.

cort  @  26/11/2023 22:07:47
   5½ / 10
un ottima fotografia contorna una sceneggiatura mediocre ed una regia d'azione che mal si presta all'approfondimento dei temi inseriti, che non da spazio, ad attori e dialoghi, di salvare il film. Dimenticabile.

TheLegend  @  21/11/2023 22:22:01
   6 / 10
Tecnicamente valido ma dalla sceneggiatura incerta.
In alcune parti poco riuscito.
Tutto sommato guardabile se vi piace la fantascienza.

Mauro@Lanari  @  16/11/2023 01:01:40
   5½ / 10
"Platoon" non è "Apocalypse Now" poiché Stone era interessato alla denuncia politica mentre la critica di Coppola al militarismo imperialista era un pretesto per replicare al "Paradise Now" del "Living Theatre": risalire il fiume Nung come catabasi cercando l'origine della violenza o del male, il conradiano "Cuore di tenebra". Edwards si ferma al 1° step e altrettanto fa col tema dell'IA e della sostituzione evolutiva, fin dalla scena in cui Joshua si beve la balla sulla moglie. Alla resa dei conti il film è un "Avatar" più economico che ruot'attorno a un dramma familiare da "Mulino Bianco" (o "Esselunga"?). In OST avrei inserito i recenti Beatles taroccati di "Now and Then", fra "All You need is Love" e "Give Peace a Chance". L'ipercitazionismo non ha mai colmato la gracilità narrativa, però ammetto di non sapere cosa si poss'ancora inventare nel 2023.

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Ultima risposta 16/11/2023 12.41.22
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federicoM  @  15/11/2023 21:45:21
   6 / 10
Forse gli sceneggiatori, quando hanno iniziato a pensare a questo film, hanno avuto in mente di fare un film diverso, con tematiche di un certo spessore tipo l'intelligenza artificiale e il mondo diviso fra due fazione. Alla fine il film ha preso una piega molto più commerciale e il tema dell'AI serve solo come richiamo, ma non viene sviluppato.
La trama rimane piuttosto convenzionale e ricca di colpi di scena improbabili, perchè diciamo che spesso le scelte dei personaggi sono discutibili. Sembra di stare alla fiera dei cioccolatai.
Per il resto il film non è realizzato male.Il bersaglio gigante sul terreno ricalca l'impostazione semplice del film. I robot hanno un aspetto amichevole, in effetti stanno dalla parte dei buoni, anche se i cattivi, non sono cattivi, solo cretini.
Alla debolezza della sceneggiatura fra da contraltare un cast di tutto rispetto che porta a casa la pagnotta.

Manticora  @  24/10/2023 14:03:43
   8½ / 10
The Creator è certamente un film non facile, che partendo da un presupposto gia visto in tanta fantascienza costruisce una narrazione basata sulla convivenza impossibile tra esseri umani e A.I.
Tolto che la messa in scena è assolutamente impeccabile soprattutto dove mette in mostra un retrofuturo che lascia spazio all'immaginazione senza ricalcare in maniera pedissequa l'immaginario di qualcun altro. Ovviamente la fantascienza è sempre debitrice da qualcuno, a questo punto si vede da dove pesca The Creator, Gost in the Shell tra tutti, ma anche Chappie, blade runner, Akira, Elysium, e ovviamente tanto cinema bellico. In questo The Creator al di là di una sceneggiatura semplice e derivativa riesce a dare respiro ad una storia che funziona, John David Washington al netto delle stupidaggini che ho letto vale come protagonista. Anche il resto del cast funziona bene, ci sono momenti notevoli, vedi l'attacco ai laboratori sotterranei, la distruzione degli obbiettivi di Nomad, l'attacco alla città sul fiume con i carri armati corazzati e al finale su Nomad. Uno dei pochi difetti del film è che nel finale accellera in maniera netta e repentina, per arrivare su Nomad, per poi arrivare ad un finale forse un pò scontato ma tutto sommato giusto

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La forte accusa al sistema americano imperialista e violento, alla ricerca perenne di capro espiatorio da trasformare in nemico sembra sfuggita ai più, ma rappresenta un altro dei punti di forza del film. Poi un plauso finale a tutto quello che vediamo sullo schermo, con Edwards che riesce a costruire azione e ambienti con 90 milioni di dollari. Merito delle location asiatiche e di una cura certosina, senza contare l'assenza di super-star che inevitabilmente appesantiscono e non poco il budget dei film. Comunque nonostante l'insuccesso commerciale The creator diventerà un piccolo Cult.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  16/10/2023 19:23:22
   5 / 10
Visivamente non è affatto male (è innegabile che Edwards ci sa fare dietro la macchina da presa) ma il grosso problema di "The Creator" è lo script: apparentemente scritto svogliatamente e superficialmente, con tutti gli elementi buttati un po' lì (dai rapporti tra i vari protagonisti alle nozioni che vengono date sul futuro in cui è ambientato il film), prevedibile in ogni sua fase e con tante cosette e/o sequenze che sembrano presi a destra e a manca da altre opere - quella del protagonista che fa il suo viaggio accompagnato da un bambino/a che in realtà è una sorta di "arma segreta" (o qualche variante simile) quante volte la abbiamo vista ormai?

Jumpy  @  12/10/2023 20:25:36
   5 / 10
Dal regista di Rogue One, il più Star Wars della serie dai tempi della trilogia storica, mi aspettavo di più, molto di più. Ne sono uscito molto deluso.
L'impatto visivo e le scene d'azione sono notevoli, si vede che si è lavorato per rendere le ambientazioni futuristiche al meglio possibile.
Il punto è che tolte queste , resta pochissimo: personaggi poco carismatici, piatti, non si riesce a provare simpatia/antipatia per nessuno, un calderone di situazioni già viste, come se fosse stata una sfida di quanti cliché/luoghi comuni/stereotipi si potessero mettere tutti insieme nello stesso film.
Il risultato è che lo spunto di base (che non sarebbe neanche male... anzi... se ben sviluppato aveva potenzialità enormi) resta affogato in questa marea di idee riciclate che travolge lo spettatore per oltre 2 ore.. non ne parliamo i dialoghi... da far cascare le braccia, tanto da preferire che ricominci l'azione.

stratoZ  @  11/10/2023 12:55:34
   4 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ero curioso di vedere il primo prodotto di Gareth Edwards maturo fuori dai franchising famosissimi, purtroppo mi ha deluso parecchio per uno stile altamente borioso quanto per un calderone di tematiche buttate lì e non approfondite per nulla.

The creator spazia velocemente negli argomenti, facendo voli pindarici da tematiche evoluzionistiche, passando per drammi personali e arrivando a sottotesti storico-sociali, nessuno di questi è trattato in maniera originale, anzi sono trattati proprio come ti aspetti siano trattati, come siamo abituati da 50 e oltre anni a questa parte.

L'elaborazione del lutto é forse la parte più terribile, con lui convinto che sua moglie sia morta, con quei flashback da mal di stomaco e la musica drammatica che perlomeno hanno il pregio di fare da intermezzo alle esplosioni di qualsiasi cosa, persone/robot, astronavi, stazioni spaziali, città asiatiche, facciamo esplodere tutto. Ma in ogni caso, sono stanco, terribilmente stanco di queste scene sulla spiaggia con la musica malinconica tra sorrisi di intesa tra i due amanti che guardano i tramonti, santo cielo basta.

Poi c'è tutto il discorso della mistificazione che fondamentalmente riprende anche alcuni film sul Vietnam, quando non li cita esplicitamente, ci sono scene in cui davvero mi sembrava di guardare la versione futuristica e fatta male di film come Apocalypse now, Platoon e The deer hunter, tra palafitte bombardate da astronavi -al posto degli aerei di Kilgore - e poveri contadini maltrattati dagli invasori americani.
Come per il Vietnam vige la metafora di una guerra insensata e un orrore ingiustificato in quanto, spoiler abbastanza grosso, l'esplosione nucleare non é stata tanto colpa dell'intelligenza artificiale quanto un errore umano, e l'America come al solito ha lavato il cervello a tutto il mondo e ha convinto tutti del contrario, va bene, discorso interessante, aimé trattato talmente convenzionalmente che fra poco indovinavo i dialoghi in anticipo.

Alla fine di The Creator rimane poco, qualche esplosione - di troppo - una scrittura raffazzonata, delle discrete ambientazioni, dei colpi di scena estremamente telefonati e non mi voglio dilungare sulla bambina e sul classico rapporto col militare disilluso che inizia con un brusco allontanamento da parte di lui.

Febrisio  @  08/10/2023 13:28:33
   6 / 10
Gareth Edwards, colui che tentò di scardinare il comune immaginario dell'AI di Skynet ma che si ritrovò all'asilo con accanto una bambina tenuta per mano.

All'avvento di una miriade di AI nelle nostre vite, tra quelle per generare immagini, testi, riassunti, supercaxxole e minchi.te varie, The Creator è così attuale che non sa oltrepassare un replicante di 40 anni fa e ci fa ripensare alle domande sbagliate e non a quelle di Altman. Ma insomma questa dannata AI si è evoluta oppure no??? La risposta non è sì, è "sì caxxo", e i problemi per integrarla pure. Il film invece rimane indietro nel tempo con una veste futuristica stupenda che meriterebbe premi su premi per gli effetti speciali, ma che purtroppo s'incastra e rimanda ad una guerra dall'aspetto vietnamita in nome di libertà e coraggio, come già l'abbiamo visto centinaia di volte (e non intendo solo per il vietman). La cosa più assurda è che se sostituissimo il "popolo AI" con i cambogiani, gli ucraini, gli spagnoli, gli italiani, insomma qualsiasi gruppo di popolazione, il film funziona e rimane lo stesso. Non vi sembra incredibile? Per un film che tratta l'AI, a me sì e anche parecchio.

L'unico motivo per cui assistiamo agli americani (che in questo film sono rimasti senza bandiere da mostrarci) a sterminare innocenti, sta nella prima frase sappiatelo. Perchè mica possiamo avere questo comune immaginario che l'AI ci stermini o sia minimamente pericolosa, sennò come andiamo avanti? Quindi mandiamo questo messaggio in tutti i cinema del mondo, piena fiducia e stiamo dalla loro parte che così saremo al sicuro. Un piccolo tassello che fa la sua parte.

Eil film com'era? Beh è fatto bene, da interpreti e tecnica il risultato è abbondantemente sopra la media, ma aggiungerei che come l'AI non ha anima.

Wilding  @  07/10/2023 12:22:38
   7 / 10
Di buon livello questo film, variante al tema "guerra dei robot". Ottima la regia, la fotografia e bravi gli interpreti. Una trama di maggior respiro era più opportuna, tuttavia comprendo che sarebbe diventato un polpettone da tre ore e mezza.

Giovans91  @  07/10/2023 11:14:07
   8 / 10
Con The Creator, Gareth Edwards mette a segno un altro piccolo successo, celebrando assieme agli spettatori la sua passione per la fantascienza. Da un lato attinge ai suoi miti, da Ai a Star Wars, dall'altro porta avanti la sua poetica, con temi solidi, una rappresentazione del futuro chiara, coerente e affascinante, e una modalità di fare cinema a suo modo rivoluzionaria e produttivamente sostenibile.
Un film visivamente incantevole ma anche appassionante e interessante, che fa onore al genere e non ha niente da invidiare a produzioni ben più costose e note. E' un film di fantascienza che offre una visione stimolante del futuro e delle relazioni tra l'umanità e l'intelligenza artificiale. Un'opera che merita sicuramente di essere vista per la sua audace esplorazione di temi importanti e la sua affascinante realizzazione visiva. Emozionante e visivamente spettacolare.

Una cosa è certa: FA RAGIONARE! Come ha fatto pensare me, farà pensare anche tutti quello che lo vedranno, perciò, mi sento di consigliarvelo molto.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  06/10/2023 18:39:47
   7½ / 10
Intanto quando ho letto che la regia era firmata dall'autore del bellissimo Rogue One non ho esitato. E ho fatto bene!
Fantascienza di serie A impeccabile, credibile e pazzesca dal punto di vista scenografico. Il plot è da manuale in maniera anche troppo evidente tanto che la costruzione dell'impianto narrativo ha uno schema spesso prevedibile. Il diritto alla vita degli androidi è il tema portante; noi li consideriamo al servizio dell'umanità, ma se loro reclamassero una loro pacifica esistenza cosa succederebbe? Che gli umani, programmati per evolversi e difendersi dalle minacce(siamo parassiti, intelligenti, ma pur sempre parassiti.. è inutile girarci intorno) non esiterebbero a dichiarare guerra a costo di inventarsi un qualsiasi pretesto.
SPOILER.
E gli americani, come al solito nella fantascienza, sono caput mundi e la fanno da padrone. Subiscono uno shock(il riferimento all'inside job del 9/11 è palese da parte degli autori) e scatenano l'inferno imperialista in nome della pace.
Tutto sommato si perdonano cattivi e buoni stereotipati che putroppono rimangono schiacciati nella bidimensionalità dello schermo e rimane una nota di speranza e fiducia nell'eroina del film, veramente iconica.
Anche se il finale suggerisce un sequel, spero lo eviteranno!

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