1) Semplicità. Brilla per la propria assoluta assenza. Volete andare al cinema e sperare che la vostra mente si plachi? Per dimenticare le fatiche della vita. C'è un'unica possibilità se volete rilassarvi. Dormire. Altrimenti la stratificazione concettuale, l'intersezione di drammi, la macchinosità dell'aggeggio manda il carico di lavoro dei vostri neuroni al 100%. Il cervello rischia l'overload, il sovraccarico. Quindi sì se un'opera d'arte è tanto più geniale quanto più è semplice, quanto più è portata all'essenziale, quanto più sa distinguere tra ciò che permane, e tra ciò che è destinato a passare senza lasciare traccia. Ecco questo film non può essere definito un'opera d'arte. Non è un capolavoro.
2) Cipolla. È tutto basato sul semplice concetto che contemporaneamente la realtà è formata da uno strato che si sovrappone ad un altro strato. Per cui se volete scendere in profondità dovete sbucciare la cipolla. E il film scende ben di 4 livelli. Pela 4 bucce. Quindi ci ritroviamo ad avere la narrazione di 5 strati di realtà, di coscienza. È un'idea molto antica. La realtà è una compresenza di molti piani. Con tempi diversi.
3) Multitasking/multithreading. La narrazione dei piani di realtà è affrontata in modo multitasking: contemporaneamente, come una tensione al limite, abbiamo narrazioni intrecciate di 5 (1 reale+4 onirici) piani temporali e spaziali (tempi che scorrono diversamente in spazi differenti). Il vostro cervello opera in modo multithread, almeno con 5 core logici che elaborano indipendentemente ogni piano. Il vostro cervello, la vostra mente è tutta impegnata a ricostruire la continuità logica di ognuno dei 5 piani e a distinguere bene uno dall'altro. Se non ci riuscite è perché siete stanchi, o state già dormendo. È una vera prova prestazionale per il vostro cervello. Un bench test. Il carico di lavoro per neurone è al massimo. Ecco se un'opera d'arte può essere definita come capace di emozionare, muovere il cuore, le suggestioni, questo film non fa parte di questa categoria di opera d'arte. E' in gran parte un trionfo del cervello computazionale, della mente. Non del cuore che immagina. Ma della mente che computa, calcola, processa dati.
4) Ismo. Be' che dire ci sono dei momenti di virtuosismo tecnico ed estetico spaventosi. Sì gli effetti speciali sono al massimo. Sono persino sovraccarichi. Le scene antigravitazionali dell'hotel mentre il furgone cade nell'acqua sono matrix-ismo puro. Spingono quasi all'ilarità. Elastic-imo. Perfezion-ismo. Gli attori devono essere impazziti a forza di sfondi blu tra cui recitare appesi ad elastici da cancellare in postproduzione. Le architetture, le distruzioni, le smaterializzazioni, i punti di ripresa…. tutto è –ismo. Grafica 3d di maniera, raffinata.
5) Coatto. Di più e ancora di più, e sempre di più….questo ha un impatto anche sulla narrazione: serrata senza pause, senza respiro. E' una cosa che piace tantissimo a Nolan, che ha costruito sul ritmo da sincope anche il cavaliere oscuro. (se la memoria non mi inganna "syncope" è tra i logo di pre-apertura della sigla iniziale del film :-) praticamente è come essere continuamente stimolati, ossessivamente, compulsivamente, è come se l'orgasmo non finisse mai, andasse sempre più su, più su :-) E' un tratto narrativo molto particolare del regista. Perché soprattutto nella seconda parte non esistono pause nella trama. E' tutto accelerato, infestato di trame storie immagini. C'è anche da dire che la prima parte del film è più impostata alla spiegazione didattico-didascalica. Come in Matrix ti deve spalmare giù una serie di concetti base sul pensiero e sul sogno, ti delinea un'impostazione concettuale da cui poi fa sorgere l'accelerazione drammatica degli eventi.
6) Pipì. Be' effettivamente alla fine il tempo vola e succede quella cosa lì: che se non andate subito in bagno potrebbe esplodervi la vescica (come in una delle morti ridicole di un famoso libro di Milan Kundera: Tycho Brahe). Non ci avete fatto caso per ore, ma adesso si rivela questa necessità in tutta la sua evidenza. Il che infondo denota una qualità notevole del film: effettivamente vi ha preso. Vi ha incollato alla sedia.
A parte queste 6 parole chiave che lo definiscono scherzosamente, il film tocca alcuni punti veramente notevoli, soprattutto sulla natura del pensare, della coscienza e del sogno. In questo sceglie un approccio filosofico, molto simile all'impostazione del primo Matrix. Ma lo fa ad un grado più diretto, più psicologico. Non si serve di un mito tecnologico: la lotta con un mondo delle macchine che ci imprigiona in un mondo di macchine. No, qui si tratta della natura dell'anima umana e di uno dei suoi strumenti più fraintesi e importanti: il sogno. E la relazione che può avere col pensiero cosciente, di veglia. Il tema è proprio questo. Come dirigere coscientemente, tramite un pensiero cosciente, il sogno. In altre parole come penetrare in modo cosciente e creativo nei sogni. Il tema è la base dell'iniziazione. Chi è iniziato è in grado di entrare nel mondo dei sogni mantenendo la coscienza di veglia e il pensiero cosciente. Non servono macchine o sedativi per farlo (come nel film) ma l'Io dell'iniziato accede al piano onirico (astrale) mantenendo il proprio pensiero cosciente e può condividere l'esperienza con altri. Un esempio su tutti l'episodio di Nicodemo che incontra il Cristo di notte, durante il sonno (uno dei vangeli). Quando dormiamo il nostro Io insieme al corpo emotivo (astrale) si separa dal corpo fisico-vitale che resta nel letto. Essere iniziati significa vivere in modo desto e cosciente questo passaggio. La domanda che Leonardo Di Pecora (.-) fa all'architetta: c'è un modo per sapere se stai sognando: rispondi: ti ricordi come sei arrivata qui, come è cominciato? E' proprio questo. Penetrare coscientemente nel mondo dei sogni significa essere coscienti del momento in cui ci si addormenta. Significa attraversare coscientemente la soglia. Il film tratta di questo e non è poco. E' un tema da vera iniziazione. Nel film lo tratta come una tecnica meccanica, che realizza con sedativi macchine endovene etc. Ma è una facoltà che l'uomo può acquisire con esercizi spirituali, senza l'uso di macchine.
Il dramma del film poi porta ad affrontare un concetto molto pervasivo della storia umana: la Maya. La realtà come illusione, e la capacità di distinguere tra il reale e ciò che non è reale. Tutto il film nuota in questo: nello sforzo continuo che la coscienza fa per riuscire a distinguere tra sogno e realtà. Non sto qui a ricordarlo e approfondirlo ma quello del rapporto realtà-illusione è un vero e proprio tormentone che percorre tutta la storia umana.
e in questo tutta la storia d'amore con la moglie defunta è la linea drammatica chiave. Il modo in cui Leonardo Di Pecora scende in profondità nell'inconscio per recuperare e liberare-liberarsi dal ricordo così potente della moglie riporta molto ad un film: al di là dei sogni. Dove il protagonista si immerge nel mondo dei sogni fino alle tenebre in cui la moglie suicida sì è imprigionata. Il pensiero che tiene in scacco entrambe le figure femminili è lo stesso. La morte mi rende libera. Che è il pensiero che Di Pecora ha innestato nella moglie per farla uscire dal sogno-illusione diventato ormai una prigione. Non considerando il fatto che questa volontà di morte la moglie se la porta poi dietro al risveglio. Per cui ancora è convinta che la realtà non sia che un sogno e che l'unica possibilità di liberarsi sia morire, uccidersi. E così fa. Salvo chiaramente che quel furbastro del regista nell'ultima scena, perché la trottolina non cade non cade non cade, ci insinua il dubbio che anche il piano di realtà non sia altro che ancora un sogno. E come diceva Shakespeare: "Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è ruotante nel sonno." Il tema della morte come strumento di liberazione dall'illusione della vita è alla base del suicidio. E' una tentazione. La tentazione di abbandonare il piano terreno perché è insopportabile o illusorio. E' una delle tre tentazioni di Cristo nel deserto. Lucifero Lo porta sul pinnacolo del tempio e gli dice: buttati non ti succederà niente perché come è scritto il Signore manderà i suoi angeli a sollevarti i piedi da terra e impedire di sfracellarti. In un certo senso è l'arroganza sottile che ci porta a credere che possiamo benissimo morire, possiamo buttarci, tanto non ci succederà niente, persino verranno gli angeli a sostenerci e liberarci. E la moglie quando si getta dal cornicione dell'hotel fa proprio questo. Si getta giù dal pinnacolo del tempio, tanto la morte è un'illusione, anzi la liberazione dall'illusione.
Lo strumento tramite cui è possibile distinguere la realtà dall'illusione viene mostrato e definito nel film come pensiero: un pensare talmente forte, un pensiero così libero e potente, talmente cosciente da creare mondi senza restarne invischiato. Il che ricorda la natura creativa della Parola-Verbo: il Vangelo di Giovanni parte con "All'inizio fu la Parola". Il Logos. La Parola, il Pensiero crea mondi. Il principio creativo sta nella natura più profonda del Pensiero-Parola. Non a caso il film è incentrato sulla figura dell'architettura-architetto: colui che crea a partire dal pensiero, dall'ideazione. Dare Eidos, dare idea e forma al mondo. Gli gnostici parlavano del Demiurgo, il Creatore del mondo sensibile come del "Grande Architetto", tra l'altro come creatore di un mondo non completamente vero, ma di un mondo di Maya, di Illusione, che bisogna superare, decostruire, riconoscere per elevarsi alla vera Realtà. Gnosticismo. E' il tema del film. Il pensiero come cratore di mondi è il centro anche, tanto per cambiare, di Matrix.
C'è poi una scena che mi ha colpito. Quando alla fine Leonardo entra a recuperare il giapponese ormai vecchio. Sembra quasi il momento in cui il nostro angelo viene a prenderci alla fine della nostra vita, che ci ha consumato, per riportarci a casa, quando saremo ancora giovani insieme. L'ho trovato un momento molto ispirato.
Questo è un film notevole. Del tipo concettuale filosofico che si sviluppa in un'azione implacabile. Con mille possibili suggestioni e rivelazioni. Impegnativo. Denso.
anthony 04/10/2010 22:58:32 » Rispondi Sei il mio nuovo mito! ;-)
Rask 04/10/2010 20:30:42 » Rispondi Il padre della meditazione trascendentale. Comunque ottimo commento.
metathron 04/10/2010 20:32:55 » Rispondi ehm ah non lo conosco (altre fonti)......comunque grazia! troppi buoni :-)
Rask 04/10/2010 20:34:00 » Rispondi A parte "Leonardo di Pecora", eh. Di un trash inarrivabile.
metathron 04/10/2010 20:38:21 » Rispondi il trash è negli occhi di chi guarda :-)
Rask 04/10/2010 20:42:36 » Rispondi No doubt, ma era una battuta. Piuttosto quali sarebbero le altre fonti? Castaneda & Co.? Nel tuo commento c'è una commistione vagamente esotica di spiritualità orientale e scientismo che neanche Philip Dick.
metathron 04/10/2010 20:48:00 » Rispondi sì era per sdrammatizzare: "leopardo di pecora" sarebbe stato ancora di + :-) esoterismo cristiano occidentale. la via dell'Io non della dimenticanza dell'Io.
metathron 04/10/2010 20:49:22 » Rispondi chi è Philip Dick ? è interesting? adesso cerco su wisky-pedia.....
metathron 04/10/2010 20:51:51 » Rispondi ho capito. sto pure tentando di leggere La Svastica Sul Sole (The Man in the High Castle), ma leggere l'introduzione iperpoliticizzata mi ha fatto completamente passare la voglia.
Rask 04/10/2010 20:53:13 » Rispondi Vai con 'Ubik'.
metathron 04/10/2010 21:00:39 » Rispondi ok memorizzato, quando lo vedo magari lo pesco in libreria.
Rask 05/10/2010 11:44:05 » Rispondi Sulla mancanza di semplicità di Inception. "Make everything as simple as possible, but not simpler"; in fondo parliamo della mente umana. ;)
KOMMANDOARDITI 05/10/2010 12:32:23 » Rispondi Ricordo brevemente che il valore di un'opera cinematografica di fantascienza non si misura in base alla sua aderenza a teoremi o modelli matematico-scientifici esistenti, Il film avrebbe anche potuto esporre tesi astruse e totalmente estranee alla realtà e ciò senza inficiare il suo livello di validità prettamente artistico. Il fatto che questo film rispecchi fedelmente studi universitari di una certa complessità (che solo in pochi, presuppongo, possono conoscere) non lo eleva obbligatoriamente al di sopra di altre pellicole dello stesso genere costruite su basi scientifiche non comprovabili. Mi riferisco ad esempio al baviano TERRORE NELLO SPAZIO o alla quadrilogia spaziale di Margheriti, opere che, senza poggiare su elementi logicamente concepibili, riescono ugualmente a risultare affascinanti, coinvolgenti e gustosamente fantascientifici. Il Cinema è passione, fantasia e calore, non freddo calcolo (onanistico). Mettendo un frettoloso 10 al film di Nolan (del quale sicuramente ti sarai poi pentito, "a mente calda") non capisco allora che voto potrebbero mai ottenere le pellicole di Bava e Margheriti pocanzi citate... Mah!
P.S.: Sempre a totale e completa disposizione per esaustivi chiarimenti ed approfondite disamine sul Cinema Fantascientifico, italiano e non, di qualsiasi epoca. Parlare della Settima Arte è sempre un modo per apprendere dall'interlocutore cose che eventualmente si snobbano od ignorano. ;-)
Rask 05/10/2010 13:03:37 » Rispondi Non mi sono affatto pentito; per i cervelli in grado di comprenderlo risulta uno dei film più intelligenti degli ultimi anni. Se vuoi baloccarti con fantascienza di serie B di profondità concettuale nulla fai pure, non ho avversioni snobistiche, tant'è che ignoro pure gli aspetti tipicamente di compromesso di Inception stesso, senza i quali però probabilmente non sarebbe mai stato girato.
Rask 05/10/2010 13:07:54 » Rispondi Inoltre l'intero presupposto su cui si basa Inception, il sogno condiviso, non ha alcuna validità scientifica.
KOMMANDOARDITI 05/10/2010 13:20:35 » Rispondi Infatti non ho detto che INCEPTION sia un film stupido, anzi è sin troppo intelligente. Ricordo brevemente che Kubrick , oltre a richiedere la collaborazione di Margheriti per il suo 2001, prese anche spunto dalla sua quadrilogia per alcune soluzioni visive (per non parlare di altri suoi film pesantemente influenzati da Bava come SHINNG).
Che qualcuno parli ancora oggi di "serie b" è alquanto irrispettoso, oltre che miserevole. TERRORE NELLO SPAZIO sarà pure pessimo (come dici) ma almeno dimostra una passione ed una artigianalità nella realizzazione che INCEPTION, nel suo freddo fascino penrosiano, non ha.
Son sempre opinioni, s'intende.
metathron 05/10/2010 14:16:55 » Rispondi personalmente non apprezzo la fantascienza anni '70-'80. 2001 odissea nello spazio lo trovo estrememante estetico, c'è dentro tutta l'idea dell'opera d'arte come forma perfetta, come eidos (idea e forma) pura. e' molto platonico. non mi piacciono i film di quella fantascienza. li trovo zoppi. in questo qua invece il pensiero la mente iniziano a concepire coscientemente ciò che quei primi film non riuscivano neppure a dire. poi insomma non tutto ciò che esiste e fa parte della vita è dimostrabile scientificamente: potete mettervi a dimostrare scientificamente l'amore? quello che opera esistenzialmente in una persona? l'insieme stesso dela vita di una persona è riducibile ad una dimostrazione scientifica? in questo film c'è qualcosa di molto all'avanguardia. si iniziano a vedere concetti, idee, principi, che una volta conosceva solo un iniziato. e che potete ritrovare nei libri di iniziazione. e per quanto possa sembrare folle si riferiscono alla realtà del mondo spirituale. veramente se volete trasformare il vostro sonno in un esperienza di sonno cosciente potete farlo: ci sono delle tecniche di iniziazione e meditazione che nel tempo operano in voi questa trasformazione. non si tratta di una questione culturale. o di una questione estetica. il film affronta la natura ontologica, dell'essere primo del pensiero, del pensiero come attività formatrice e creativa primaria. E' sbalorditivi che questo concetto sia il pilastro portante di un film. quando al massimo lo potete trovare in testi di nicchia dell'esoterismo cristiano. trovo estremamente interessante che nella coscienza di massa stiano entrando, sotto forma di contenuti di fantascienza, molto aspetti esoterici, cioè molte verità che riguardano l'anima e lo spirito dell'uomo. questo è il tratto geniale. veramente avanguardia pura (.-) del film. in questo lo trovo infinitamente oltre la fantascienza estetica, eidetica, formale, di un kubrik.
El merendero 05/10/2010 15:18:35 » Rispondi Quali sono i "testi di nicchia dell'esoterismo cristiano"?
metathron 05/10/2010 16:45:43 » Rispondi si va dalla tradizione dei rosacroce, ai testi sull'iniziazione e l'uso del pensiero vivente in R. Steiner, c'è V. Tomberg, ultimanete Von Halle con le sue esperienze del Cristo. poi ci sono tanti testi mistici: Giovanni della Croce, K. Emmerick, Swedenborg, Soloviev. ci sono i viaggatori astrali tipo Coniugi Givaudan. solo per citarne alcuni così a braccio ma sono molti altri. i temi del film sono tutti di stampo prettamente gnoseologico ed esoterico. la realtà e il sogno, il sogno cosciente, gli strati di realtà, il pensiero creativo vivente. io penso che dietro questi film ci sia un notevole lavoro di team in cui si pesca a gogo dalla letteratura esoterica e religiosa. sicuramente quando fanno la sceneggiatura utilizzano la consulenza di persone che conoscono l'esoterismo e la letteratura spirituale. la corrispondenza dei temi è troppo precisa per non essere così. il film diventa un modo velato per far passare certi contenuti come fantasy o fantascienza, ma cappero a volte i riferimenti esoterici sono estremamente precisi.
El merendero 05/10/2010 17:02:19 » Rispondi Quindi tu hai letto i libri "la scienza occulta nelle sue linee generali", "il figlio dell'uomo", "salita del monte carmelo", e "cielo e inferno"?
metathron 05/10/2010 17:53:20 » Rispondi ehm sì qualcuno sì, ho fatto male ? :-) la scienza occulta di steiner in particolare no, ma tanti altri suoi sì. il suo l'iniziazione è per me è una pietra miliare e anche le opere giovanili sulla gnoseologia e la natura del pensare e della libertà. il figlio dell'uomo di tomberg sì. ma il suo sui tarocchi, che dicono bellissimo, per esempio no. gli altri due non li conosco. di giovanni della croce notte oscura. della emmerick cronaca della vita di Cristo (curata da powell). poi penso ce ne siano molti molti altri.
Esempio accennato: 2 citazioni da “L’iniziazione” di R. Steiner. 1 - Capitolo intitolato “Modificazioni nella vita di sogno del discepolo”: “le immagini sognate dal discepolo non sfuggono più come prima alla direzione dell’intelligenza assennata, ma possono essere da questa DIRETTE e ordinatamente OSSERVATE, come le rappresentazioni e i sentimenti della coscienza di veglia. Tende cioè sempre di più a diminuire la differenza fra la coscienza di sogno e lo stato di veglia. Chi sogna, nel pieno senso della parola è sveglio durante la sua vita di sogno; vale a dire si sente padrone e guida delle sue rappresentazioni figurate” (p131) 2 - Prima tra le 4 doti da sviluppare per controllare il processo: saper “scindere nei pensieri il vero dall’illusione” (p119)
Io trovo affascinante che il film sviluppi esattamente questo tipo di contenuti. Poi se facessimo una ricerca potremmo trovare altri riferimenti ancora più precisi: il film si basa su contenuti esoterici della letteratura spirituale. Non sono creazioni estemporanee di un regista. c’è dietro un lavoro di ricerca e di costruzione dei contenuti, e le fonti degli sceneggiatori sono scritti e tradizione spirituali. Sarei curioso di vedere come hanno lavorato alla sceneggiatura, come hanno costruito l’impianto conoscitivo e narrativo.
Rask 06/10/2010 10:34:30 » Rispondi Non credo Nolan faccia riferimento a tradizioni esoteriche, le esperienze che descrivi trascendono qualunque sistema culturale; le trovi nel tuo cristianesimo esoterico, nelle meditazioni orientali e nelle vite di persone ordinarie, non catalogabili in correnti. Il fenomeno è detto dei "sogni lucidi", ed è oggetto di studio dell'"onironautica". E' uno stato mentale in cui la coscienza superiore è vigile e riesce ad osservare e modificare i processi degli strati inferiori, che invece sono in modalità-sogno. Ci si può accedere con il sogno, in particolari circostanze (esistono addirittura tecniche che massimizzano le probabilità che un sogno lucido accada) o con tecniche meditative di molti tipi. E' un fenomeno generico, non legarlo a precise correnti. Spero che la cosa non ti deluda.
metathron 06/10/2010 14:13:09 » Rispondi nessuna delusione, penso che non ci sia un copyright sulla verità o depositari assoluti. comunque seguendo gli esercizi de L'iniziazione si fanno i sogni lucidi :-) penso che sì, come dici tu, molte tradizioni "esoteriche" puntino a questo varcare la soglia del sonno in modo cosciente. io ho portato solo i pochi esempi che conosco, ma il mondo è grande :-) i modi molteplici.
El merendero 06/10/2010 16:40:57 » Rispondi a giocar con i numeri delle piramidi arriverai lontano
Rask 05/10/2010 13:33:39 » Rispondi Esiste anche l'emozione contemplativa, eh. Ho vissuto la seconda metà di Inception in uno stato di ammirazione estatica.
Rask 05/10/2010 13:44:16 » Rispondi E non esageriamo con l'antisnobismo. La serie B esiste, perché esistono delle scale qualitative di preferenza, oltre che di ambizione.
KOMMANDOARDITI 05/10/2010 13:49:52 » Rispondi "Serie b" è un'etichetta appioppata dai critici (quelli di una certa area, si capisce), per allontanare il Cinema dalle sue origini popolari , spettacolari e di puro intrattenimento, instillando il principio per cui un film che contenga messaggi profondi e socio-politici valga di più di un altro che ne sia carente. Ciò è etimologicamente e geneticamente assurdo per la Settima Arte.
Febrisio 05/10/2010 16:32:08 » Rispondi Serie b, non indica semplicemente film a basso budget?
per ora credevo nell'equazione: Tarantino+ DePalma + Cameron+ Nolan+ Scott+altri (chi più talentuoso, chi meno) = serie B + soldi (troppi)
Trattasi di evoluzione, no? (di natura capitalis... ups qualitativa e professionale intendevo!)
KOMMANDOARDITI 05/10/2010 23:31:41 » Rispondi Magari indicasse solo il budget contenuto... Il fatto scandaloso è che questa oscena definizione la si usa soprattutto per indicare tutte quelle pellicole che non recano alcun messaggio intrinseco di tipo sociale e/o politico. L'esempio che cito sempre in questi casi è il parallelismo tra due bellissimi ed imprescindibili film horror : LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI e LA MASCHERA DEL DEMONIO. Il primo si fa portavoce di istanze e problematiche attinenti la propria epoca di realizzazione ( tematiche scottanti come il razzismo e la guerra in Vietnam); il secondo invece è un opera orrorifica purissima, che basa tutto il suo valore sul macabro fascino gotico di ambienti e situazioni. Personalmente li considero sul medesimo piano in quanto ad importanza e livello qualitativo, pur essendo il film di Bava un'opera più fedele allo spirito primigenio dell'arte cinematografica : lo spettacolo popolare.
Spero di esserti stato chiaro nell'esposizione. ;-)
Febrisio 06/10/2010 21:22:31 » Rispondi Quindi queste stesse persone che tu indendi direbbero che tarantino è solo serie b, come cameron e nolan d'altronde. Non portano messaggi sociologici, o politici.
È questo che non capisco.
Rask 05/10/2010 13:04:42 » Rispondi P.S.: Terrore nello spazio è orrendo.
metathron 05/10/2010 13:56:46 » Rispondi mah sì il voto: adesso gli darei un 7 magari. al massimo un 7,5. ma effettivamente a parte un po' di ilarità e noia iperconcettuale nella prima parte, poi il film mi ha preso in alcuni punti. ma sì 9 è troppo :-)
KOMMANDOARDITI 05/10/2010 23:20:05 » Rispondi Ecco il motivo per cui i film preferisco vederli ben lontani temporalmente dal trambusto mediatico e dal tam-tam masturbatorio dei fan accecati della primissima ora. Magari me lo rivedo anche una seconda volta e soltanto dopo gli appioppo il mio tranquillissimo giudizio personale.
P.S.: Forse tra una settiamana potresti anche negargli un 6... :-D
metathron 06/10/2010 00:25:52 » Rispondi stasera mi sento che è un 8! :-)
metathron 06/10/2010 00:30:03 » Rispondi l'immancabile "less is more" di ludvig mies van der rohe, e la risposta di frank lloyd wright "Less is more when more is no good."
THEANSWER 06/10/2010 09:35:23 » Rispondi oh a me il film non è molto piaciuto ma guarda dopo aver letto il tuo commento lo vado a rivedere prendendo spunto da quello che hai scritto. Chapeaux!!
metathron 07/10/2010 00:01:04 » Rispondi è sempre bello quando un film stimola le idee e la ricerca di senso!
metathron 09/10/2010 10:02:52 » Rispondi comunque grazie, gran complimento! anch'io vorrei rivederlo ma tenterò di resistere e rivederlo in hd a casa :-)
Eratostene 05/10/2010 11:07:33 » Rispondi ti stimo infinitamente! grande commento..
metathron 05/10/2010 13:43:24 » Rispondi sono contento che vi piaccia :-) grazie
despise 05/10/2010 11:24:49 » Rispondi complimenti, un commento fantastico!