Recensione drive (2011) regia di Nicolas Winding Refn USA 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione drive (2011)

Voto Visitatori:   7,48 / 10 (287 voti)7,48Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
Miglior regia (Nicolas Winding Refn)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Nicolas Winding Refn)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film DRIVE (2011)

Immagine tratta dal film DRIVE (2011)

Immagine tratta dal film DRIVE (2011)

Immagine tratta dal film DRIVE (2011)

Immagine tratta dal film DRIVE (2011)

Immagine tratta dal film DRIVE (2011)
 

Un giovane senza nome si interessa al basket NBA. E non per ragioni sportive. Lo Staples Center di Los Angeles, città con oltre 100.000 strade, è un ottimo rifugio per confondersi con i tifosi all'uscita della partita e per sfuggire agli inseguimenti della polizia.
Il mestiere scelto dal trentenne dalla faccia pulita è piuttosto complicato: un driver, ovvero una specie di taxista in appoggio a rapinatori che da soli non saprebbero come fuggire col bottino, e allora richiedono le sue prestazioni. Anonime (perché usare tutte le volte un cellulare differente quando il lavoro sporco lo si fa senza coprirsi il volto?), silenziose (il Nostro non parla mai), chirurgiche (cinque minuti esatti è il tempo concesso per l'attesa in auto, prima della sgommata di congedo).

Lo chauffeur compassato (che per comodità di scrittura chiameremo Ryan, come l'attore che lo interpreta) non appartiene a nessuno. Il volto rasato al culmine del disincanto lo pone, socialmente accettabile, come meccanico in un'autofficina, alle dipendenze dello sciancato Shannon (Bryan Cranston), una sorta di padre putativo pronto a difendere Ryan e a sostenerlo con i mezzi che ha a disposizione.
Le auto permettono piccoli lavori di arrotondamento, come lo stuntman nelle più pericolose scene di inseguimento dei film, o il pilota nelle corse da competizione.

Cranston è l'attore dal valore aggiunto: il suo personaggio dall'indole protettiva e complice è intrinsecamente legato alle più chiare chiavi di lettura simboliche del film.
Gravitano intorno al suo territorio un ritrovato Albert Brooks in un ruolo ingrato, una solare Carey Mulligan molto impegnata a togliersi il ricciolo dall'orecchio, e Ron Perlman nel ruolo di Nino, l'ovvio proprietario di un'ovvia pizzeria con tanto di foto della Torre di Pisa (?)
Perlman, magnifico volto gibboso medioevale, si affanna mentre sgomita nel tentativo di trovare un posto al sole nell'odierna cinematografia. Quasi mai gli sono stati affidati ruoli degni di uno spessore tale da essere preso in considerazione. Anche qui sorge il dubbio sull'opportunità di inserirlo nel cast: le sue apparizioni sono poche, e comunque troppo sopra le righe, come se il personaggio si fosse fatto attore scalmanante, con la voglia di ritornare alla nostalgica e splendida penitenziagite dolciniana.

Oltre alla Torre, a pendere è il magnifico antefatto thriller. Dopo un'introduzione da manuale, ottimamente misteriosa, asociale, con tanto di lusinga verso imminenti propositi nevrotici e squilibrati, ecco l'entrata in scena della bella Irene (Mulligan), la quale apre a lunghi silenzi fatti di sguardi, mezzi sorrisi, musiche adulatrici in sottofondo.
C'è un'inattesa impronta più sentimentale che maledetta, un tono più da commedia che da noir, più da famiglia di fatto che da misfatto. Poi, l'ulteriore avanzamento emotivo costruito sullo schema conflitto-concordia-conflitto. Squarci di romanticismo illuminato da luci soffuse, dentro un auto così come a un appartamento, o a un ascensore infido.

È anche per questo che l'esplosione di violenza arriva un po' così, come fortuita. Una sorta di sollecitazione dell'estetica veemente, in perfetto e gratuito linguaggio barbarico.
Refn tenta di rassicurarci che è tutto sotto controllo, inquadrando ambiguamente una faccia piena di sangue illuminata da un raggio di sole. Ah, il romanticismo devastato dall'orrore improvviso... Si potrebbero scrivere interi tomi sull'argomento, tanto il cinema ha abusato (molte volte anche con risultati maiuscoli) di questa suggestione.

La verità è che sono lontani i crani sfondati dal cuore selvaggio di Sailor. A lui non si può rubare la giacca in pelle di serpente sperando di fare il duro con uno scorpione spuntato sul retro della casacca. Almeno non senza ricorrere al grottesco, all'umorismo, a temi portanti come la conquista della sessualità o ad altri segni distintivi della personalità.
Refn non crea un mondo proprio, individuale, a sottolineare la possibile autorialità di chi si vuol distinguere dalla massa. E confeziona inutilmente una serie di lirismi dell'ultimo minuto, rigorosamente al ralenti (non sia mai che lo spettatore non abbia il tempo per una premura tardiva), in un processo di standardizzazione metafilmico (con tanto di ritorno alla maschera indossata sui set) non rassicurante, certo, ma prevedibile e perfino un po' vigliacco.
Vorrebbe rendere angoscianti i suoni e i rumori, prediligendo le atmosfere e le riprese notturne di scorsesiana memoria: ma il retroterra di Ryan non è quello di Travis. Nessuna demonizzazione politica, nessun Vietnam a traumatizzare la mente, a offendere gli occhi con la luce degli abbaglianti, dei neon e dei lampioni. La supposta discesa agli inferi si tramuta in un action intermittente, un fascio di luce di un faro automobilistico o marittimo, in una rincorsa nella notte per vedere chi è capace di tamponare per primo: "Last & Furious" con sottofondo ipnotico anni '80.

Come già visto nelle sue precedenti opere, gli eroi criminali con la faccia scoperta non possono esistere: sono fuori dalla società, dalla vita affettiva, da una qualsiasi apertura conciliatoria. Sono chiacchiere senza distintivo; che Refn se ne faccia una ragione.
È in questo modo che, guidando egregiamente la macchina (da presa), arriva al capolinea cinematografico. Si pregano i signori viaggiatori di scendere.

Commenta la recensione di DRIVE (2011) sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 06/10/2011 15.50.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa different mana real paina working manamichemaianoraapril, come she will
 NEW
arsaattack on titan: the last attackbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcome se non ci fosse un domani (2025)death of a unicorndi noi 4diciannovedreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofiume o morte!follementeg20gen_generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantiheretichokage - ombra di fuocohollandi colori dell'anima - the colors withini peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil nibbioil seme del fico sacro
 NEW
in viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conosco
 NEW
julie ha un segretokaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la fossa delle mariannela gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandil'albero (2025)
 NEW
l'amore, in teoriale assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americanolove (2024)l'ultima sfida (2025)mickey 17misteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononostanteoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'prophecypuan - il professorequeersconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darling
 NEW
the accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe woman in the yardtornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardino
 NEW
una figliauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbaglio
 NEW
until dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!

1060734 commenti su 52013 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ANUJADICK JOHNSON E' MORTOHACKS - STAGIONE 2HACKS - STAGIONE 3IL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIMEGALOPOLIS (2008)THE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRA

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net