Recensione il mio vicino totoro regia di Hayao Miyazaki Giappone 1988
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione il mio vicino totoro (1988)

Voto Visitatori:   8,40 / 10 (163 voti)8,40Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IL MIO VICINO TOTORO

Immagine tratta dal film IL MIO VICINO TOTORO

Immagine tratta dal film IL MIO VICINO TOTORO

Immagine tratta dal film IL MIO VICINO TOTORO

Immagine tratta dal film IL MIO VICINO TOTORO

Immagine tratta dal film IL MIO VICINO TOTORO
 

"Alienazione è un termine che, allontanandoci dal suo significato letterale, viene utilizzato per indicare genericamente il disagio dell'uomo nella moderna civiltà industriale, nella quale l'artificio che gli è proprio lo fa sentire lontano dalle proprie radici naturali." 1
Una malattia sociale, quindi, contro cui l'animatore giapponese Hayao Miyazaki si è spesso scagliato, tanto a parole quanto nei fatti (i suoi lavori cinematografici) nel corso della sua lunga carriera.

Il distacco da una società industrializzata e artificiale (ritratto di quella giapponese), che spesso spinge i più giovani ad alienarsi da una realtà soffocante e ingerente attraverso il mezzo di televisione, fumetti (i "manga") e videogiochi, è vista dal regista nipponico, vera leggenda in patria ma per molto tempo snobbato in occidente (un certo tipo di riconoscimento lo ha avuto nel 2003 grazie all'Oscar ottenuto per il film "La città incantata" e nel 2005 con il Leone d'Oro alla carriera ricevuto alla Mostra del cinema di Venezia), come un vero e proprio problema ultra-generazionale a cui ha sempre cercato di opporre un riconciliamento con la natura nel più intimo e giocoso dei sensi.
Proprio su questo (la purezza della natura in aperta opposizione con le più corruttrici attività dell'uomo) verte gran parte della produzione dell'artista, a partire da "Nausicaa della valle del vento" ("Kaze no tani no Naushika", in originale) per arrivare al suo ultimo lavoro, "Ponyo sulla scogliera" ("Gake no ue no Ponyo") e passando per "Il mio vicino Totoro" ("Tonari no Totoro"), lungometraggio del 1988 ma approdato nelle nostre sale solo nel 2009.

"Totoro, Totoro
qualcuno segretamente
semina ghiande nel sentiero
quando un piccolo germoglio cresce
troverai una parola d'ordine segreta
la parola segreta per il bosco
una meravigliosa avventura inizia
Il mio vicino Totoro, Totoro
"

Tokyo, anni 50. Due bambine, Mei e Satsuki, rispettivamente di quattro e undici anni, si trasferiscono con il padre fuori città, nel villaggio di di Matsu no Gô, per essere più vicine alla madre malata e ricoverata in ospedale. Vanno così a vivere in una villa circondata da una foresta che, con somma sorpresa, scopriranno essere abitata da varie creature magiche, tra cui spicca Totoro, un leggendario "tororu" (accomunabile al troll della cultura occidentale), spirito della natura e custode della foresta stessa.

Lungometraggio di animazione basato su tecniche di disegno tradizionali, come da sempre lo Studio Ghibli (studio cinematografico d'animazione fondato da Miyazaki e da Isao Takahata) ci ha abituato, "Il mio vicino Totoro" è il primo film dell'artista sol levantino ad essere indirizzato esplicitamente ad un pubblico infantile.
Caratterizzato da un uso naturale dei colori senza però rinunciare alla loro brillantezza, nonché da una caratterizzazione dei personaggi che rende il lavoro una vera e propria "favola moderna e poetica", "Tonari no Totoro" riesce esattamente nell'intento di ammaliare i più piccoli senza per questo annoiare gli adulti. Non a caso molti degli elementi soprannaturali dell'opera si rivelano spesso inquietanti, come da tradizione nipponica.

Al centro del film ci sono due bambine, sorelle tanto unite tra loro quanto diverse, e la loro scoperta della natura e dei tesori in essa nascosti.
Satuski, diligente e amorevole ma allo stesso tempo impegnata nel difficile compito di crescere e avvicinarsi all'adolescenza, è il prototipo della bambina dei film di Miyazaki. Una ragazzina vissuta in città e quindi già toccata, anche se non integrata, dal processo di alienazione metropolitano e che per forza di cose (la malattia della madre, elemento autobiografico del film) viene trasportata in un contesto a lei estraneo che insieme la spaventa e la eccita.
Diversa è invece Mei, una bambina che a causa dell'età si ritrova non completamente immersa nei meccanismi che coinvolgono la sorella. Ciò la pone in una posizione privilegiata: Mei è una bambina allegra, vivace e coraggiosa che, pur non comprendendo bene il contesto in cui si viene a trovare e il cambiamento rispetto al vecchio, può porsi in maniera assolutamente nuova rispetto a quello che ha attorno. Lo stesso atteggiamento nei confronti delle creature che la circondano (e che si ritrova persino in casa, come i "nerini del buio" graziosi esserini fatti di fuliggine che ritroveremo nel successivo "La città incantata") è puramente infantile ma assolutamente innocente e genuino.
Le due bambine, per quanto diverse, sono complementari tra loro: si tratta quasi di un unico personaggio scisso in due, unità richiamata anche dal nome di entrambe: "Satsuki", in giapponese, vuol dire "maggio", mentre Mei richiama la pronuncia inglese di May.

Inutile negarlo, l'intento di Miyazaki è quello di porre l'accento su un processo di riavvicinamento alla natura, nel modo più giocoso e genuino possibile. Una natura alla base del sentire umano, non più contorno ma fondamento del processo di crescita dell'individuo. Anteponendo la natura stessa al mondo degli uomini, e in particolare a quello degli adulti, il regista si pone dubbioso verso le azioni di quest'ultimi, pronte a minare l'equilibrio del nostro pianeta: una natura che, se anche a causa del proprio aspetto può spaventare (Totoro è un essere spaventoso come lo è un altro personaggio dell'anime, il Gattobus) non fa altro preservarsi e preservare l'uomo moderno dalla propria smania di controllo e dalla propria natura autodistruttiva.
Gli unici in grado di fare da tramite tra i due sono, ovviamente, i bambini: gli unici in grado di cogliere le sfumature di entrambi i mondi. Saranno infatti Mei e Satuski a riuscire a coniugare assieme il mondo fatato in cui vive Totoro (che in quanto divinità naturale si pone in maniera tanto giocosa quanto protettiva nei confronti delle due bambine) con quello dei loro genitori, un padre  dolce ma indaffarato con il proprio lavoro e una madre malata e costretta a letto in ospedale. Il risultato è uno dei più grandi capolavori dell'animazione mondiale.

Discorso a parte va fatto per il personaggio della "Nonnina", una vecchia signora del villaggio che si porrà subito in maniera amorevole nei confronti della famiglia appena trasferitasi e che cercherà di rendere la difficile situazione di entrambe le protagoniste più accettabile. Andrebbe fatto notare, prima di tutto, che lei è l'unico essere umano nel film a non avere un nome, il che la rende simbolo archetipico più che vero e proprio "characters", come da tradizione favolistica. Inoltre è unico esempio di essere umano completamente integrato in un sistema naturale.

"Il mio vicino Totoro" è un anime dai molteplici influssi, risalenti non solo alla tradizione nipponica ma anche a quella occidentale, guardata sempre da Miyazaki con occhio curioso e mai critico. Al di là infatti dei riferimenti alla tradizione shintoista, di cui comunque il Totoro non fa parte, essendo un personaggio di fantasia nato dalla fusione di diverse caratteristiche di diversi essere magici, il regista prende a piene mani da cultura popolare (la già nominata figura del troll) e letteraria del nostro emisfero, citando persino l'Alice di Carroll, che come la piccola Mei viene catapultata in un mondo fantastico in cui sogno e realtà sembrano confondersi continuamente.
Il film fonde perfettamente elementi comici e drammatici, suscitando il riso e le lacrime, commuovendo e divertendo, senza dimenticare però di far riflettere.
Narrato con poetica delicatezza, ben rappresentata dal tratto dell'animatore, "Tonari no Totoro" è un'opera d'arte complessa, scritta e disegnata appositamente per un pubblico infantile ma dai diversi livelli di lettura, che non disdegna di parlare anche di famiglia, dello stare insieme e dell'importanza di una quotidianità non contaminata.

Tratto dal romanzo omonimo, "Il mio vicino Totoro" ha permesso al suo personaggio-simobolo di diventare molto popolare in Giappone, tanto da essere scelto come mascotte dello stesso Studio Ghibli. Nel 2002 Miyazaki stesso ha realizzato un cortometraggio tratto dal film, "Mei and the Kittenbus".

Nel tardivo passaggio nei cinema italiani il regista stesso ha curato il doppiaggio e la scelta delle voci italiane, permettendo ai dialoghi di essere il più possibile simili a quelli originali.

"Totoro, Totoro
puoi visitarlo solamente quando
sei un bambino
un meraviglioso incontro.
La pioggia cade alla fermata dell'autobus
se c'è una creatura inzuppata
apri il tuo ombrello per lei
La parola segreta per il bosco
porte magiche apre
Il mio vicino Totoro, Totoro...
"


1 Tratto da Wikipedia

Commenta la recensione di IL MIO VICINO TOTORO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Zero00 - aggiornata al 17/02/2011 11.22.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoia complete unknownal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladi
 NEW
anoraarmandbabygirlback in actionbagmanbetter manblitz (2024)captain america: brave new worldcarry-on
 NEW
cherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocompanionconclavecortina expresscriaturediamantidiva futurado not expect too much from the end of the worlddog mandove osano le cicogneduse, the greatestemilia perezfatti vedere
 NEW
follementefrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigrand tourhayao miyazaki e l'aironehello! spank: il film - le pene d'amore di spankherehey joe
 NEW
i am martin parril corpo (2024)il giorno dell'incontroil mestiere di vivereil mio giardino persianoil monaco che vinse l'apocalisse
 NEW
il seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimindagine di famigliainterstella 5555io e te dobbiamo parlareio sono ancora quiio sono la fine del mondoitaca - il ritornokraven - il cacciatorela nostra terra (2024)la stanza accanto
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliole deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale occasioni dell'amoreleggere lolita a teheran
 NEW
l'erede (2025)lilianall grande natale degli animalil'orchestra stonataluce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)me contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
monte corno - pareva che io fussi in ariamufasa: il re leonenapoli - new yorknina e il segreto del ricciono other landnon dirmi che hai paura
 HOT R
nosferatu (2024)oceania 2oh, canada - i tradimentiops! e' gia' nataleoverlord: il film - capitolo del santo regno
 NEW
paddington in peru'pellizza pittore da volpedoper il mio benepiccole cose come questepiece by piecepino daniele - nero a meta'presencericardito lo squalo?
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasimone veil - la donna del secolosolo leveling reawakeningsolo per una nottesonic 3 - il filmsquid game - stagione 2stella e' innamoratastrange darlingsulla terra leggerithe bad guy - stagione 2the beast (2024)the brutalistthe calendar killerthe devil's baththe girl with the needlethe last showgirlthe opera! - arie per un'eclissithe shroudsthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet easttofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotornando a esttoys - giocattoli alla riscossauna barca in giardinouna notte a new yorkuna terapia di gruppouna viaggiatrice a seoulwickedwolf man

1058905 commenti su 51706 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

AMERICAN HEARTBAMBOO DOGSBOLIDI NELLA NOTTEBUTCHER'S CROSSINGC'ERA UNA VOLTA A… MONTECARLOCITTA' DI NOTTEFIRST SHIFTFLASH! CRONACA NERAGHOST GAME (2024)GOTHIC LOLITA BATTLE BEARHER BODYHIGH HEATI TRE DEL MAZZO SELVAGGIO - PANCHO VILLAIL PECCATO DEGLI ANNI VERDILA BAMBINA CON LA VALIGIALA SIGNORA IN GIALLO - APPUNTAMENTO CON LA MORTELA SIGNORA IN GIALLO - LA BALLATA DEL RAGAZZO PERDUTOLA SIGNORA IN GIALLO - L'ULTIMO UOMO LIBEROLA SIGNORA IN GIALLO - VAGONE LETTO CON OMICIDIOLA VOCAZIONE DI SUOR TERESALUPI MANNARINIGHTBITCHPETER PAN'S NEVERLAND NIGHTMAREPROTOTYPEPUZZLE BOXSICCIN 7THE ISLAND (2023)UNA PERICOLOSA ILLUSIONEUNTIL DAWN - FINO ALL'ALBAV/H/S/BEYONDVAMPIRES ANONYMOUSVISHERWE LIVE IN TIME - TUTTO IL TEMPO CHE ABBIAMOWEEKEND IN TAIPEIWOODLAWN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net