quo vado? regia di Gennaro Nunziante Italia 2016
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quo vado? (2016)

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locandina del film QUO VADO?

Titolo Originale: QUO VADO?

RegiaGennaro Nunziante

InterpretiChecco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli, Paolo Pierobon, Lino Banfi, Antonino Bruschetta, Azzurra Martino, Lilia Perno, Diego Verdegiglio, Giuseppe Ansaldi, Henrik Braekhus, Giustina Buonomo, Manuela Ventura, Luciano Montrone, Emmanuel Dabone, Kristine M. Opheim, Giovanni D'Addario

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2016
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2016

•  Altri film di Gennaro Nunziante

Trama del film Quo vado?

La storia di Checco, un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c'è riuscito, voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l'ha fatta, ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca. Con questa meravigliosa leggerezza Checco affronta una vita che fa invidia a tutti. Un giorno però tutto cambia. Il governo vara la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province. Convocato al ministero dalla spietata dirigente Sironi, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Per metterlo nelle condizioni di dimettersi, la dottoressa Sironi lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta rincara la dose e lo trasferisce al Polo Nord...

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Voto Visitatori:   6,44 / 10 (174 voti)6,44Grafico
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Voti e commenti su Quo vado?, 174 opinioni inserite

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BlueBlaster  @  15/01/2023 12:48:21
   7 / 10
Mi approccio solo ora al cinema di Checco Zalone (mi è sempre stato sulle palle a pelle) ed ho cominciato con questo film.
Devo dire che siamo stati piacevolmente sorpresi perché ci siamo divertiti parecchio, la trama e le critiche sociali non saranno originalissime ma sono intelligenti e funzionano senza mai essere pesanti.
Il film dura il giusto, Checco è molto bravo e divertente (canta e si "trasforma"), il ritmo è incalzante senza perdersi per strada, le location sono piacevoli e nel complesso tutto funziona al punto giusto.
A questo punto vedrò anche gli altri suoi film.

GreatJohn96  @  12/08/2021 15:57:19
   6½ / 10
Come film Zaloniano tipico, se la cava, anche piuttosto bene. Un solito chiaro messaggio al pubblico medio, Zalone colpisce nel profondo con le risate, su questo nessuno come lui ci riesce in questi tempi (forse solo i primi Fantozzi con Villaggio o i più vecchi film di Toto). Tuttavia, rispetto ai suoi primissimi successi, questo "Quo Vado" ha un grosso difetto, così come lo aveva anche "Sole a Catinelle": prendersi troppo sul politico. La politica è un chiaro repertorio che bisognerebbe sempre lasciare a chi se ne intende, Zalone in tal caso è un po come tutti, un solito ignorante in materia che cerca di metterci la faccia a tutti i costi, pur di risultare irriverente

Jumpy  @  12/08/2021 13:59:13
   2 / 10
Parere sintetico: una fregatura. Segue spiegazione.
Già dai titoli di testa, al limite dell'amatoriale, si intuisce che non c'è da aspettarsi un livello altissimo.
Musiche messe a casaccio, trama approssimativa (sostanzialmente un insieme di forzature per costruire intorno al comico di turno, in questo caso Zalone, ma potrebbe essere chiunque altro, un contesto dove poter fare battute, esaurite le idee, altra catena di forzature per creare un nuovo contesto dove poter fare altre battute, e così via, fino alla fine)
L'impressione globale, come ormai nella quasi totalità di commedie italiane, è di una serie di gag, buone da vedere magari in un varietà in tv, appiccicate alla meno peggio per dare l'idea di un film... mi dispiace ma fare cinema è tutt'altra cosa.
Il riferimento più diretto che a me è venuto in mente, pensando al soggetto, è Fantozzi, l'impiegato statale sfigato per eccellenza.
Mentre però con Paolo Villaggio la comicità (divertente ma di solito non volgare) faceva poi riflettere (a volte con amarezza), qui non c'è nulla, assolutamente nulla.
Zalone mi sta anche simpatico, ma non fa ridere, battute banali, a volte volgari o di cattivo gusto

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Nella parte centrale poi il buonismo è talmente ostentato, falso, ipocrita, forzato e costruito da trasmettere l'esatto contrario di quello che vorrebbe dire.
Vorrebbe trasmettere l'idea dellitaGliano che si trova in un contesto sociale "evoluto" con una sottintesa critica sociale all'Italia (e gli spunti ci sarebbero pure) ma è presentato talmente male che ne risulta un protagonista sessista, classista, razzista (e anche un filino omofobo... su questo si è salvato in calcio d'angolo) che si sforza di fare finta di non esserlo, risultando irritante e fastidioso.

DarkRareMirko  @  11/07/2021 20:58:12
   6½ / 10
Film abbastanza godibile e che ben fotografa la leggerezza del popolo italiano, che a me a volte fa imbestialire.

Ottimo Banfi (purtroppo poco sfruttato), indicatissima la Bergamasco e Zalone fa più volte sorridere; saggia la decisione di aver limitato tutto a 80 minuti, comunque abbastanza vari e pieni di idee.

Tecnicamente non si grida al miracolo ma almeno le volgarità sono meno marcate rispetto a Sole a catinelle; ancora una volta, comunque, non mi capacito del successo planetario di Medici, anche internazionale.

Di sicuro il film della coppia Nunziante/Medici che meglio inquadra sociologicamente i personaggi ed i temi trattati; più che mostrare verità, comunque, si mostrano situazioni consolidate e/o immodificabili (coem sulla pubblica amministrazione, ad esempio).

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/01/2021 16:21:58
   7 / 10
Zalone si conferma un asso nel far ridere portando sul grande schermo i viziacci italici. Una comicità semplice e per questo popolare, che però non scade mai nella volgarità da cinepanettone.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  03/01/2021 00:16:56
   7½ / 10
Sapevo che la comicità di Checco non mi avrebbe deluso, un comico veramente unico nel suo genere e con la capacità rara di far ridere su tutto e tutti, sui cliché per prima cosa ma anche autoironia, inventiva, leggerezza, insegnamenti e bravura alla regia, e pensare che anni fa non avrei dato una lira a questo attore.
Il modo in cui si cambia continuamente location fra Italia, Africa e Norvegia è un punto a favore, non scontato perché poteva venir fuori un film confuso e forzato, invece il risultato finale è piú che soddisfacente. Un buon lavoro da tutti gli interpreti e dal cast tecnico, molto bella la fotografia ad esempio.

LucaT  @  25/02/2020 14:15:44
   6½ / 10
Di tutti i film con Zalore fino ad ora
nella sua interezza questo film
è quello che personalmente ho gradito di +
anche se verso la fine tende al ribasso
in altri ho trovato -parti specifiche- anche migliori
ma nella sua totalità questo lo trovo sufficentemente migliore

Jokerizzo  @  31/01/2020 09:56:29
   9½ / 10
Divertente e riflessivo!

barcella88  @  02/01/2020 21:30:58
   7½ / 10
Visto più volte e mi diverte sempre.

vagare  @  26/08/2019 05:01:12
   3 / 10
Primi tre film media voto 7+
Quarto film da dimenticare, caricatura di se stesso, esaltazione del personaggio.
Davvero brutto, speriamo in un futuro migliore, di un comico che ritengo ancora una delle poche vie di fuga allo zero del cinema di adesso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  28/06/2019 19:01:23
   3 / 10
Ogni tanto fa anche ridere, lo ammetto pure. Ma nel complesso veramente poca roba. Se questo deve essere ciò che sostituisce i cinepanettoni voltando pagina, direi che siamo messi decisamente poco bene. Non è assolutamente un tipo di commedia nuovo e ogni tanto (proprio come i tanto bistrattati cinepanettoni) si lascia andare a qualche volgarità, che però gli si lascia passare probabilmente per il contorno patinato e ovattato e per la finta critica sociale. Personalmente a me Zalone neanche dispiace come comico, ma trovo che i suoi film, oltre a non essere nulla di innovativo rispetto a ciò che si propongono di sostituire, siano anche girati spesso piuttosto male. Capita più di una volta che diverse gag siano rovinate da una regia non al servizio di ciò che viene rappresentato.
Se questo film venisse percepito per ciò che è, ovvero l'ennesima (e solita) commediola italiana senza troppe pretese, probabilmente mi ci accanirei anche meno. Il discorso è che se questo film ha più pretese dei cinepanettoni, allora mi aspetto più dei cinepanettoni, e se non lo ottengo il mio parere non può che essere negativo.

mauro84  @  16/01/2019 23:47:56
   7 / 10
Serata di recupero, ultimo film di Checco, trama carina, molto interessante il concetto di fondo, vagabondo, del lavoro, del posto fisso già... Finale carino, fa ridere anche quando dovrebbe far molto riflettere e lo fà in alcune parti.

Checco Zalone, ottima prova, interpretazione sua, difficile far meglio!
Eleonora Giovanardi, giovane attrice italiana, emergente, buona prova

Il regista narra una semplice storia di un italiano medio, che lavora, che ama il suo paese e che ci tiene al suo lavoro ovunque sia. Svariate location ed in parte curate, particolari ed suggestive. Piaciute anche le 2 canzoncine tipiche nel film.

Film consigliato, la vera commedia italiana passa da Checco Zalone, un signore attore ed un signor comico!

ValeGo  @  27/08/2018 20:05:40
   6 / 10
Divertente e azzeccato capitolo sulla comodità del posto fisso e su quanto valga la pena (o no?) combattere pur di difenderlo.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  23/07/2018 07:36:19
   6½ / 10
Il principale merito di Zalone è stato l'aver spazzato via in in poche semplici mosse sia i cinepanettoni che Pieraccioni, che per motivi diversi avevano significato la morte della commedia italiana. Non che Zalone e Nunziante siano Sordi e Monicelli, però sono mestieranti capaci che hanno fatto un sacco di gavetta e propongono comunque una comicità più solida, con alcuni spunti obiettivamente molto divertenti ed una maschera (quella di Zalone) calce di restare credibile film dopo film. Insomma lunga vita a Zalone, finché ci tiene al riparo dalla comicità rutti e scuregge.

Cinemaworld  @  06/02/2018 19:26:40
   4 / 10
Questo film é il più visto della storia del cinema italiano? I poveri Sordi, Totò, Gassman, Mastroianni ecc...Si staranno rivoltato nella tomba!!...tanto a Zalone gli di al massimo un altro film di successo, poi crollato come Pieraccioni. ...La gente non ê stupida!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/02/2018 21.52.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  09/01/2018 14:03:00
   6½ / 10
simpatico il giusto.
Più che sufficiente.

Qwertyuiop  @  14/08/2017 19:00:06
   10 / 10
Il 10 viene dato per due motivi. Il primo è che, nonostante gli anni, le battute e l'ironia di Medici non stancano. Il secondo è che, mai come ora, la critica verso la mentalità del piccolo italiano è più profonda che mai: l'italianetto è così, per lui avere un posto fisso equivale a vincere al Ein for Life, e guai a chi gli tocca i suoi privilegi da mediocre! Si tratta davvero di un sociologo da studiare. Lode per questo quarto capitolo, continua così.

yeah1980  @  04/07/2017 09:57:01
   8 / 10
Sarò io ingenuo, ma trovo molto più efficaci, a livello di critica sociale, i film di Zalone, rispetto a tanti altri titoloni d'autore.
Inoltre riesce a farmi ridere.
Checco fa lo scemo, ma non è scemo per niente.

VincVega  @  21/06/2017 17:35:21
   4½ / 10
Io non ci voglio credere. Capisco che l'italiano medio una volta andava in massa a vedere i film di Neri Parenti e Carlo Vanzina, spegneva il cervello, nessuno pretendeva chissà che cosa, si sapeva che erano c****e. Ma adesso si fanno passare i film di Zalone come risate di qualità.
Una delle maggiori fortune del nuovo sbanca botteghini è sicuramente uno sceneggiatore esperto e navigato come Gennaro Nunziante, già autore di pellicole di D'Alatri e Comencini, capace di trattare temi d'attualità tipicamente italiani, con le gag (poche passabili) e il one man show di Zalone, ma ahimè, non c'è l'ombra di una risata e addirittura qualche momento di noia, per non parlare di un buonismo presente in buona parte del film. Personalmente l'ultimo di Maccio Capatonda è un esempio, di gran lunga migliore, di prodotto italiano che coniuga la critica alle tipiche cose di casa nostra con gag di ottima fattura.
Un tempo c'era Sordi che faceva tot. film all'anno, capace di spaziare su tutti i fronti, adesso c'è Zalone che fa un film ogni 3 anni. Un abisso tra attori (già chiamare Zalone attore è un azzardo) di due diverse generazioni. Mi sembra di vedere in questi film di Zalone proprio un riciclo di alcune commedie dell'Albertone, trasportate ai tempi d'oggi, senza la caratura e il carisma di Sordi.

daaani  @  02/04/2017 20:30:37
   8½ / 10
Io voglio fare il posto fisso!!!! Ahahahaha muoio già dall' inizio

lapatti  @  29/01/2017 18:51:55
   7 / 10
Mi è piaciuto e mi ha fatto anche ridere molto. Il protagonista è ben caratterizzato, l'italiano medio viene qui esasperato e messo a nudo. Tutti i pregiudizi sono ribaltati e oggetto di battuta con la solita intelligenza di Zalone. Da vedere assolutamente

Juza21  @  08/01/2017 11:06:31
   6½ / 10
Sufficienza piena per questa commedia di Checco, non così esilarante ma che comunque diverte. Naturalmente va valutato per il tipo di film che è..

Goldust  @  29/12/2016 16:53:45
   6 / 10
Solito filmetto leggero di Zalone in cui attualità, retorica e facile umorismo vanno a braccetto. Il primo tempo non è affatto male - per quanto il racconto sia impossibile da prendere sul serio - poi però accumula troppi luoghi comuni e scade nel qualunquismo. Micheli e Banfi avrebbero potuto dare una mano ma si trovano purtroppo a fare tappezzeria.

floyd80  @  09/12/2016 14:51:53
   5 / 10
Commenti entusiasti da una parte e dall'altra, persone che se ne escono con frasi tipo: "Ti fa ridere ma anche riflettere".
E allora in quel momento fai un esame interiore e ti dici: "Sei tu quello sbagliato, se tutti ridono, tutti applaudono e tu invece sbadigli sei tu quello sbagliato"
E tu allora controbatti alla tua coscienza:
" Si ma che palle sto buonismo di fondo, lui che si innamora, il cliché dei cannibali che s'inteneriscono..."
" Sei sbagliato"
"Molti dicono non è volgare, ma uno che mast... un elefante non è volgare?"
" Sei sbagliato "
" Ma vuoi vedere che la gente è proprio superficiale e l'accontenti con qualche battutina e un paio di personaggi tagliati con l'accetta?"
" Si è così"
"Allora hai ragione, sono io quello sbagliato"

James_Ford89  @  13/11/2016 03:57:47
   5 / 10
Nettamente inferiore ai precedenti. Visto appena 7-8 mesi fa e molte scene già rimosse..non è mai un buon segno. Passate oltre.

Colibry88  @  06/10/2016 22:41:04
   5 / 10
E' (già) cominciata la parabola discendente di questo personaggio super sponsorizzato. Filmetto pieno di retorica e buonismo al limite dell'irritante. Storiella che in molte parti è ingabbiata nelle rigide regole del politically-correct, anni luce dalla comicità spontanea. Inoltre si gioca ancora una volta sui soliti cliché dell'Italia meridionale; il chè risulta davvero irritante, oltre che banale. Le gag sono contate e spesso fanno appena sorridere. Non mi è affatto piaciuto.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/08/2017 21.58.47
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Nic90  @  20/07/2016 21:56:43
   5½ / 10
Sicuramente è il film "piu' impegnato" fatto fin ora da Zalone,ma non mi è piaciuto totalmente.
Zalone è bravo e su questo non ci piove,ma mi aspettavo un film molto diverso,poche gag divertenti,escluse quelle dell'integrazione,della cucina italiana e quella alla fine sul significato del nome Ines che mi ha fatto ridere,per il resto niente di eccezionale.
Il tutto condito dalla solita storiella d'amore.
Peccato.

davmus  @  03/06/2016 10:42:20
   8 / 10
Molto divertente, lui al momento è il mattatore della risata italiana al cinema....

KINGLIZARD  @  19/05/2016 15:37:57
   6½ / 10
Premessa..odio i cinepanettoni..in ogni caso il successo d'incassi di questo film è da spiegare con il fatto che l'italiano medio che va 1 una volta all'anno al cinema, va a vedere il cosidetto "cinepanettone".
L'ho visto a casa con tutta calma, a me Zalone sta simpatico ed ha una comicità molto efficace..si capisce che è uno che spara ******* con naturalezza...se lo paragono ai film di Vanzina merita 10..per me quei film sono inclassificabili..vi giuro non li ho mai potuti soffrire e mai mi hanno fatto ridere...Zalone qualche sana risata te la estrae..anche se lo preferisco nella classica comicità spiccia da 5 minuti..

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  11/05/2016 13:10:15
   4 / 10
Se questo film è stato record d'incassi la dice lunga sul tipo di spettatore che in Italia va al cinema e, più che altro, spiega perchè questo Paese va male. Non direi di aggiungere altro se non il più grave difetto che ho trovato a questo film, non fa ridere...E non mi sembra cosa da poco, e su Zalone che fa le facce alla Jim Carrey stendiamo davvero un velo pietoso.
Caro Luca Medici sei fortunato che ti ritrovi un pubblico come quello italiano, nel Nord Europa le tue braccia non sarebbero state sottratte all'agricoltura...

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2017 08.45.28
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sagara89  @  07/05/2016 15:24:32
   6½ / 10
Non e' sicuramente al livello dei predecessori ma anche perche' si e' incentrato un po' piu sulla riflessione dell'italiano che vive all'estero. Bellissime fotografie nei paesaggi norvegesi e delle isole Svalbard. Alcune battute molto divertente altre molto scontate e banali.

tavullia86  @  05/05/2016 10:40:58
   7 / 10
esilarante e (purtroppo) molto vicino alla realtà

Alex2782  @  22/04/2016 17:32:40
   4½ / 10
Questo film ha superato gli incassi di AVATAR?
Ma stiamo scherzando?
Si qualche risatina , che parliamoci chiaro , sta anche iniziano a stufare Zalone, declino totale, ma ormai si è sistemato la vita la sua e della sua prole...

peppe87  @  20/04/2016 18:47:53
   6½ / 10
un checco in versione piu riflessiva, poche risate però

barebone  @  18/04/2016 20:00:30
   6 / 10
Normalmente adoro Checco Zalone, ma come è già successo per altri comici (vedi Pieraccioni o Aldo, Giovanni e Giacomo), il repertorio di gag accumulate con la lunga gavetta si assottiglia ad ogni film, lasciando il posto a gag sempre più ripetitive e trame quasi imbarazzanti e buone (forse) per il classico cinepanettone per famiglie...
La maschera di Zalone riesce ancora a far ridere, ma solo qua e là, perchè manca l'entusiasmo degli esordi, mancano le idee e soprattutto pare che il nostro stia cominciando a convincersi che basti esserci perchè qualunque film-******* finisca per diventare un campione di incassi. Vero magari all'inizio, ma come per tutti gli altri che già l'hanno provato sulla propria pelle, sappiamo bene che il fenomeno non dura per sempre, e anche sulla schiena di Zalone-attore ora comincia a intravvedersi la data di scadenza.

Film che segna l'inizio del declino di Zalone. Si ride poco e per gag telefonate che chiunque sarebbe in grado di prevedere almeno 5 minuti prima che escano dalla bocca del protagonista. Tutto il resto è noia, improbabile buonismo e un "politicamente corretto" che fa letteralmente a pugni con la stessa essenza di ciò che sarebbe lecito aspettarsi dal nostro Checco.

Oltre che per lo straordinario successo al botteghino, questo film andrebbe ricordato come uno dei più sopravvalutati dell'intera storia del cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/04/2016 00:19:43
   6 / 10
Si ripropone la formula consolidata e non si cambia registro, dopotutto finche gli incassi parlano da soli, perchè cambiarla. E' innegabile che qualche risata la fai, i caratteristi di contorno forse non sono sfruttati appieno (vedi Banfi e Micheli), ma la maschera di Zalone regge sulle sue spalle il peso del film con disinvoltura. Certamente le meschinità dell'italiano medio con la tiratina buonista del finale non è cosa nuova, ma finchè gli incassi ci sono perchè cambiare? Ovviamente se gli incassi cominciano a vacillare, la formula non funzionerebbe più ed il rischio di una deriva alla Pieraccioni sarebbe reale.

freddy71  @  16/04/2016 19:51:50
   7 / 10
bello bravo Zalone....mi devo ricredere non me lo aspettavo ...rispetto a tante stupidaggini che ci sono in giro...almeno queste ti fanno pensare.

topsecret  @  08/04/2016 22:12:38
   6½ / 10
Chi si aspettava il solito Zalone dalla comicità truce non è rimasto deluso poichè il comico pugliese ci mette la solita carica comica, anche se in questo film appare più profonda e meno caciarona, riuscendo a colpire con una certa cattiveria e una "civiltà" evidente. Si ride per l'irriverenza della retorica e dei luoghi comuni purtroppo attuali e si ride anche per le gag imbastite, merito degli interpreti che appaiono affiatati, divertenti e divertiti.
Un altro record d'incassi per il buon Checco.

Signor Wolf  @  08/04/2016 00:16:33
   4 / 10
4, come 4 sono le gag telefonate che fanno ridere in questo film, peccato, Checco Zalone è già finito

Interista90  @  02/04/2016 18:11:30
   6 / 10
La sufficienza è dovuta al fatto che c'è comunque qualche battuta che si salva, ma nel complesso Zalone sta iniziando a stufarmi.
Trama pesante...basta con questo pessimismo di attualità, che è eccessivamente amplificato da ogni mezzo di comunicazione, il quale non aiuta le persone.
Non capisco come abbia fatto a fare così tanti incassi....
Il suo miglior film è stato il primo, cioè "Cado dalle nubi". Poi il livello dei suoi film è sceso di volta in volta....

Slich  @  28/03/2016 03:36:30
   2½ / 10
i piccoli scricchiolii che si sentivano in "sole a catinelle" non sono stati un caso...
le puntine di megalomania si stavano avvertendo ma complessivamente il film si salvava in battute all'altezza.
in questo non si salva niente, checco sta navigando nel suo successo cullandosi in un filmaccio brutto, fotocopia sbiadita dei precedenti.
sono rimasto davvero male, perchè per carità, si può non far uscire un prodotto all'altezza anche se magari ci credevi, ma secondo me un attore intelligente non può pensare di fare questa ******.
e poi che cosa vuol dimostrare? solo un esagerazione della realtà vana e accantonabile
Inoltre gli attori sono davvero penosi anche a guardarsi

sbracalone  @  22/03/2016 01:37:50
   1 / 10
Deprimentissimo... filmaccio ridicolo e noioso della "Star nazionale"
fatevi un esame di coscienza e ditemi se questo film può valere il record di incassi.
Ma state a casa! andate ai giardini, cosa andate al cinema a pomiciare

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/10/2016 22.52.12
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polarsun  @  13/03/2016 03:18:02
   8 / 10
Mi è piaciuto questo film girato con un attore che neanche seguo. Riesce a mantenere con le sue battute stile Aldo Giovanni e Giacomo, ma senza grandi esultanze, un tono sufficiente al film per non farlo diventare noioso, visto che ti temi trattati sono dell'attaccamento al posto fisso e anche al lavoro inutile e alle comodità. Il film presenta delle derive sessuali che anche se in un contesto appunto da cabaret possono disturbare un attimo

Arkantos  @  10/03/2016 08:19:09
   3½ / 10
ATTENZIONE SPOILER!!!

Già… Sono ancora qua.
Nella mia breve carriera su questo sito recensisco film: film che mi piacciono e film che non mi piacciono. Ma c'è una particolare categoria di film che non rientra in nessuna di queste due: sono i "film italiani odierni passatisti deprimenti"!
Qualcuno si chiederà il significato di questo… "genere", ve lo spiego brevemente:
-Sono film italiani.
-Sono film italiani prodotti a partire dagli anni 2000.
-Sono film che elogiano il passato come una divinità.
-Sono film che mi hanno fatto piangere non per la drammaticità, ma perché sono orrendi.
Su questo pentolone ci ho buttato molti film italiani che comprendono commedie e drammoni strappalacrime e sono il risultato di delusioni galattiche o di film talmente orrendi che il loro unico scopo non è altro che l'autoannichilazione.
Ma attenzione, non tutti i film italiani rientrano in questo genere: Alex l'Ariete non rientra in questa categoria.
È orrendissimo, diretto male e recitato male, ma non rientra in questo genere perché non è un film passatista e, nella sua immane bruttezza, riesce a coinvolgere lo spettatore.
Qual è invece un perfetto "film italiano odierno passatista deprimente"? Non esiste il film perfetto, ma l'autore che ha raccolto più elementi in un singolo prodotto è sicuramente Checco Zalone.
Cerco di spiegare il più brevemente possibile qua i primi 3 film:
-Cado dalle nubi (quello meno peggiore) = Guardare questo film è come bere della camomilla e poi iniettarsi nelle vene del cloroformio: non ho mai fatto così tanta fatica a guardare un film (D'INTRATTENIMENTO!!!), e ve lo dice uno che si è visto Intolerance del 1916 con la pellicola in condizioni pessime! Perché è noioso? Non è altro che un DIVAGARE CONTINUO di argomenti: prima la musica, poi la cucina, poi l'amore, poi gli emo, poi sempre sta cippa di conflitto Nord-Sud; scusami eh, una fetta di cu.lo no?! Tra l'altro, per essere un film incentrato su un cantante ha pochissime canzoni (giusto un paio).
-Che bella giornata (la bomba a orologeria) = Il primo film di Zalone che abbia mai guardato, infatti me lo ricordo pochissimo, quel poco che mi ricordo è dovuto alla mia recensione; fatto sta che l'ho trovato fastidiosissimo, tedioso, lagnoso, orribile, il perfetto rappresentante del "nulla": esatto, se un film lo dimentico subito dopo la relativa recensione, non è altro che un film composto di aria fritta.
-Sole a catinelle (il filosofo tuttologo autore di miracoli): IL PEGGIOR FILM CHE ABBIA MAI VISTO IN TUTTA LA MIA VITA!!!! O almeno, lo era, ITALIANO MEDIO DI ME.RDA!!! E non è questione di pregiudizi! Questo film non è altro che Fuga di Cervelli, ha praticamente gli stessi difetti: è orribile, recitato ancora più da cani dei precedenti etc. con un'unica differenza; ci mette la FILOSOFIA!!! Sorbirsi la filosofia di questo film è come smaciullarsi le dita con dei tronchesi, e non solo: cerca di spiegare tutto di tutto, come Cado dalle nubi! La crisi, la vacanza, il reddito, l'economia (avranno fatto tutti la laurea in Economia per capire ciò che dice…), la FFFFAMIGLIA, il passato che è meglio del futuro (du' palle!)… Anche qua: una fetta di cu.lo no?!
Per non parlare poi dei BUCHI DI SCENEGGIATURA E DELLE CONTRADDIZIONI, di cui io ho enunciato solo una minima parte. Vorrei aggiungere, a proposito, una scena che non avevo descritto: lui non solo parla di tutto facendo il fig.o strimpellando parole a caso, ma è pure diventato una sorta di semid.io in grado di fare miracoli degni di Ges.ù; una su tutte, la scena del bambino sordo, lui gli urla contro e… Adesso sente benissimo!!! Adesso, però, vorrei chiedere a Zalone di eliminare la mia miopia!

… Doveva essere breve, ma tutto ciò serve per capire su quali basi poggia il tanto caro Zalone. Ed eccoci su questo quarto film (ormai è diventata la nuova tassa!), che mi ha fatto gelare il sangue fin dall'alba dei suoi tempi, e che già dalla trama mi pare bucato.
Prima su tutte la famosa scenata di questo film contro Star Wars 7, che doveva essere distribuito un mese dopo; per fortuna Aiace, grazie alle numerose minacce, ha permesso di risolvere questa magagna.
Successivamente si è scoperto che il titolo di sto film è "Quo vado?", così, a muzzo, solo perché Allevi ha fatto l' inno calcistico mettendo insieme italiano, inglese e latino (credetemi, nel ritornello dice "non le sento più a letto quelle chiappe da mign.otta!").
Quello che esigo da Zalone è la MER.DA: Zalone è il maestro dell'orrido (attenzione, non del trash, è una cosa diversa), ha fatto 3 tra i film più brutti che abbia mai visto in vita mia, insomma un vero campione! Voglio che questo quarto film sia ancora più brutto dei primi 3, perché Zalone non può essere sconfitto da un novellino come Capatonda, quindi iniziamo, dopo tantissimo tempo...

"La fantastica avventura di Arkantos contro i film italiani odierni passatisti deprimenti" CAPITOLO 12:
"Quo vado? Ad pugnettar!" (accento zaloniano annesso)

Si inizia il film... In Africa?!?! CHE?!?! Qua vediamo Zalone in macchina con una guida turistica.
G: "Prima volta in Africa signore?"
Z: "Sì, sì, è la prima volta."
G: "Ti piace l'Africa?"
Z: "Beeeeeeella."
G: "E il paesaggio?"
Z: "Bello pure quello, la macchina fa cag.are KATO..."
Appena ha detto Kato, ho subito pensato a Kato del Calabrone verde con la tipica maschera.
"Ma non è vero, Arkantos, in realtà è un intercalare, non lo puoi storpiare perchè altrimenti non ci capisci una bega!"
Eeeeh no, caro rega! La guida turistica si chiama proprio Kato, anche se l'hanno chiamato così in onore a un personaggio della Pantera Rosa. Dove l'ho letto? Da Sorrisi e Canzoni... E poi Zalone non è volgare? Con "cag.are" abbiamo già la prima parolaccia! E pure nel primo dialogo, aggiungo!
Z: "...Avevano detto NCC ora..."
G: "Tranquillo, signore! Questa è la bomba, trent'anni con me e non mi ha mai tradito."
[La macchina ha un guasto]
G: "Dobbiamo procedere a piedi."
Wow, una gufata alla Gianfranco Mazzoni! Chissà come mai riesco a prevedere tutte le battute...
G: "Dai, signore! È pure una bella giornata no?"
[Piove a dirotto]
G: "Non pioveva così da mesi."
ANCORA?!?! Perchè ***** bisogna usare la stessa identica struttura della gag di prima? Non poteva per caso ispirarsi ad Aigor per renderla un pochettino differente?!?! NO, perchè quel film è pure troppo intelligente rispetto a sto aborto! ("Show up, throw up into the womb!")
Z: "Ma dov'è che stiamo qui?"
G: "Qui siamo nel territorio dei Kazoo, tribù molto pericolosa."
Z: "Pure?"
G: "Ma tranquillo signore, è impossibile incontrarli in questi orari."
[E porca put.tana arrivano a fiotti!!!]
… COSA?! MI VUOI PROVOCARE?! Porca tro.ia, usi la stessa struttura per la terza volta di fila! Non hai manco la voglia di diversificare, NO, è la stessa identica battuta con la premessa e la conclusione diverse! Checco dice qualcosa, ma non riesco a capire a causa della sua tipica parlata borbottante:
G: "Tranquillo, signore, parlo io..."
Z: "NO NO NO, TU GHE CIT KATO!!! Parlo io, buonasera veniamo in pace." (NO NO NO, TU DEVI CITARE KATO!!!)
Signore e signori, dopo tanto tempo, IL DIALETTO DELL'INCROCIO!!! Ovviamente vengono catturati perchè la tribù si sente offesa dalla pessima recitazione di Checco (manco un minimo d'impegno dai!!!), li incontra direttamente il capo tribù, che lo ha catturato come intruso, l'unico modo che ha per evadere è raccontargli la storia e farsi il segno della croce sperando che essa lo renda degno di attraversare il loro territorio.

E da lì, ragazzi, caz.zate inanellate una dietro l'altra!
Checco, fin da bambino, desidera il posto fisso (sì, insomma, lo stereotipo del "bambino-divertente-perchè-sa-cose-che-altri-bambini-non-sanno" non faceva ridere con la Minaccia Fantasma, figuriamoci con Quo vado), poi a ritmo di "Felicità" (CHE MINC.HIA CENTRA?! Non è che se lui vede qualcosa che gli piace, pum sta canzone!) vede i posti fissi con suo papà, quest'ultimo gli dice che c'è un angelo custode che lo aiuta ad avere un posto fisso, da lì lo vedi timbrare, telefonare e compagnia bella.
Molto tempo dopo Checco da una licenza a Liuzzi e lì riecco gli incubi: LE DIVAGAZIONI.
Z: "Ecco la tua licenza di caccia, Liuzzi."
L: "Checco, ti ho portato una quaglia."
Z: "La quaglia... No, Liuzzi, tu sei un mito, lo sai che proprio oggi stavo pensando che..."
L: "Checco, ma non è che è corruzione questo?" (Perchè gliela dai se non sei sicuro?!)
Z: "(na psicosi in giro) Allora Liuzzi, la corruzione è se tu non hai diritto di caccia, vieni da me, che sono il pubblico posto fisso, e mi di: "senti, ti do la quaglia, mi dai il permesso di caccia?", non abbiamo fatto questo accordo, dammi qua... Questa è frollata Liuzzi? Perchè certe vol OH!"
L: "Ma non è che è concussione Checco?"
Z: "... Liuzzi, la concussione è se tu hai il diritto al permesso di caccia, però io ti dico "NO! Mi devi dare la quaglia!", ti ho fatto per caso quest'imposizione? No, tu di sponte signori della corte (???) mi hai dato la quaglia, Liuzzi. Siamo convinti? Dammi qua..."
L: "E non è che..."
Z: "E VATTENE A VAFANGUL TE E LA QUAGLIA, OH LIUZZI!!!"
L: "Scusa, ma la televisio non si fa altro che parlare di corruzione, concussione..."
Z: "Educazione, si chiama questa, e per educazione ognuno porta qualcosa al posto fisso. Eh ok? Dammi qua."
L: "Ma sai come la devi far cucinare questa?" (NO, PURE LA CUCINA NOOOOOO!!!)
Z: "La mia suocera la fa mondiale." (fiuuuu, scampato pericolo.)
Perchè ***** devi spiegargli la corruzione e la concussione?! Bastava dire "No, Liuzzi, non è corruzione/concussione, ma è semplice educazione", invece gli spieghi per filo e per segno tutto, ma che è, una commedia o un documentario di giurisprudenza?! Devo per caso pure prendere degli appunti per degli esami?!
Alla fine la quaglia vale 6--, ma ascoltate attentamente:
1: "E' stopposa e manca il sale."
2: "ZITTO!"
Z: "Manca un po' di sale ed è stopposa."
2: "E' vero, è stopposa."
E si scopre che in realtà è stata fatta dalla partner?! La madre della partner si giustifica dicendo che così, quando si sposerà, non si lamenterà. WHAT?! Ma che caz.zo di filosofia è? Se un piatto non mi piace non mi piace, neanche se lo cucinasse Aiace o Reginleif!
Checco si vuole preparare per calcetto (evvai, citazioni a random sul calcio!), le donne acconsentono subito senza fiatare a fare le valigie.
"Noi posti fissi eravamo venerati come dei!" ("è mondiale quest'uomo, UN SERVITORE DI D.IO!" cit. Alessandro Orlando)
Vengono mostrate scene di calcio (evvai, citazioni a random sul calcio!), ma si scopre che in realtà lui ama un'altra: sua madre. Sì, anch'io l'ho intesa maliziosamente, però sì, in un certo senso è il classico mammone passatista deprimente.
Z: "Beh, chi si è reincarnato in me aveva avuto un gul pazzesco ragazzi! Ma evidentemente tutta questa fortuna dava fastidio a qualche divinità lassù. Ricordo ancora quella mattina... Mi recai al lavoro in anticipo."
Ma che tragedia è?! Dai, è meglio anticipare anziché essere assenteisti! Ed è da qua che ho deciso definitivamente di mettere Arkantos dentro il film cercando invano di distorcere gli eventi a Checco, erede del superuomo dannunziano. Non lo finirò subito, perchè ci impiegherò molto tempo, ma lo farò.
"Per il resto sembrava una mattinata come tutte le altre, esco di casa in bici, una bella pedalata verso l'ufficio, prendo il badge già timbrato, entro nel bar e lì incontro i miei colleghi."
Da lì nota che avverrà una rivoluzione della pubblica amministrazione (con annessa smorfia di Checco), puntata alla modernità, che in TUTTI I FILM ITALIANI DI MER.DA è negativa!
"I morti esistono nel passato... Io devo tendere al futuro!" (cit. Lord Shen)
Z: "Noi siamo i posti fissi, non ci fa niente nessuno, state tranquilli!"
Quanto ci scommetto che sarà la quarta gufata? Anzi, lo è.
Nel mentre vengono nominate le categorie non interessate alla rivoluzione, rimangono tre persone e lì parte una musica da quiz show: CHE MINC.HIA CENTRA?! LE MUSICHE, QUESTE SCONOSCIUTE, PORCA CIPPA!!!
"Chi tra queste persone verrà eliminata?
A = Checco
B = L'elegantone
C = Il vecchio
D = L'elegantone e il vecchio
Potete usare il 50:50, la telefonata e l'aiuto del pubblico."
Veramente, mi immaginavo un voice-over che dicesse queste parole!
Io personalmente scelgo L'elegantone.
"La risposta esatta..."
Sì?
"... E'..."
Dai dimmi che ci ho preso prima che mi prenda un infarto!
"Il vecchio."
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!Fanc.ulo! Noooo! Lo sapevo che dovevo usare il 50:50! Comunque il prossimo è l'elegantone!
E il mio fiuto non ha sbagliato! Inutile dire che nella famiglia di Checco succeda un macello simile a quello successo tra Moccia e la ragazza nerd (VIVA I NERD!!!), tant'è che non si capisce niente di quel che dicono (ecco, i loro difetti di recitazione mi fanno ridere, lo ammetto! XD), l'unica cosa che si capisce è che Checco considera la mamma egoista solo perchè cura le malattie tempestivamente e non ha alcuna invalidità, mentre io considero spocchioso Checco con la sua sete di potere. E qua sono costretto a citare un'altra volta l'immenso Lord Shen.
"I miei genitori... Mi odiavano... Lo capisci? Mi hanno fatto un torto e... Io.. Vi porrò rimedio!"
E' l'unico film italiano dove ho citato due volte Lord Shen!
Checco prova a sposare la partner, ma, chiedendo a qualcuno, nota che sarà inutile (in poche parole doveva essere già sposato)... Non aveva il tempo di chiederglielo prima, giusto per evitare dei dubbi amletici che poteva avere la donna? No, in realtà devi fare un altro macello, perchè i macelli fanno ridere!... Non me, ma agli altri sì! Da lì decide, con la donna, di andare in un altro posto, con una guerra lampo di Dialetto dell'Incrocio:
"Vettisetti mott a pid da carrozza, trecent eur GNAM GNAM, non sti mac retroattiva sei!" (Ventisette botte ai piedi dalla carrozza, assaggio con molto piacere i trecento euro, sto Mac non è manco retroattivo!)

La tribù è indignata di questo comportamento (come è giusto che sia!):
Z: "Ragaz, lelin, lei non amava me! Amava fisicità di posto. E non la lasciai certo digiuna quella sera, non è nel mio stile."
Non a caso, c'è la scena dove mangiano da "Tutto al cofano" (fa più ridere l'insegna che le sue gag, tanto per dire).
Z: "Allora se mi ami, va a pij na birra."
Z: "E così, dopo quindici anni al servizio della mia nazione, mi costringevano ad abbandonare il mio ufficio, perchè la legge è arida e non tien conto dei sentimenti."
Uno strano mix tra un documentario di propaganda e un monologo di The Lady! Da lì Checco borbotta di nuovo, rendendo incomprensibili le parole, e vai con la musica melodrammatica di mer.da!
Z: "Arrivai a Roma, avevo impresa negli occhi l'immagine triste del volto della mia fidanzata, chissà come era in pena per me."
Un attimo che prendo un foglio e una penna...

… PDNC!!!!!! Ancora una contraddizione?!?!
Tu volevi sposare la ragazza solo per tenere il posto fisso, a parte un sentimento di amicizia non provavi vero amore per lei, che stai dicendo!!! C'è già la prima violazione del PDNC in agguato! Checco cerca di contattarla, ma viene fermato da sua madre: infatti lei si è già fidanzata con... un sosia di Checco (veramente, è uguale!).
M: "Cosa ti colpisce di una donna?"
S: "La sincerità, signora."
Beh, è sicuramente un valore più nobile di quello di Checco. Saputo ciò, lui scrolla in maniera anormale le spalle e sviene.
Z: "Adesso ero davvero solo, in balia di un destino avverso. Ma l'angelo custode non abbandona i suoi posto fissi. Sì, ragazzi, non era un miraggio, era lui."
E l'angelo custode non è altri che Lino Banfi che, ahimè, qua non recita così tanto bene: quella che doveva essere la guest-star è stata sfruttata in maniera ignobile FACENDOLA URLARE A CASACCIO AD OGNI INQUADRATURA. E poi succede una roba strana: si vedono delle persone che firmano per gli assegni e poi Checco che fa il politico nella tribù:
Z: "I ricatti veri e propri e la gente che ci cascava! E ci cascavo anch'io se non incontravo lui!"
B: "NON BESTEMMIARE! IL POSTO FISSO E' SACRO!"
Z: "E aveva ragione il senatore, non dovevo essere penetrato come tutti gli altri."
E vabbeh, dopo un iniziale titubanza nel notare che è la donna che è dirigente... Ah, un attimo: questo personaggio, che chiamerò "dirigente stron.za", è di gran lunga il personaggio migliore in tutti e 4 i film di Checco. Fatto sta che lei propone un buono di 35000€: beh, non male; firma, che problema c'è?
Z: "Ma lei sta scherzando?"
d: "No, non sto scherzando."
Z: "Invece io sì, bleeeeeeh! Secondo te lascio il posto di lavoro per 7000€ dem***** (35000, correggo) di più, so fatti er feve..."
Dialoghi accurati mi dicono....
Da lì Checco imita il suo mestiere dando pugni sul tavolo.
d: "Sai dove la mando?"
Z: "Non me lo dire, amo le sorprese."
Da lì sarò io a dare i pugni sul tavolo: mi mettono la musica di Heidi solo perchè l'hanno messo in montagna, così, a muzzo!
Zalone rifiuta ogni proposta della dirigente stron.za, pure a costo di cambiare di continuo posto di lavoro, inclusa la Sardegna e il centro d'accoglienza per immigrati.
La dirigente stron.za è arrivata ai 50000, Checco resiste, lei si incazza come una iena, imitando malamente O-Ren Ishii quando ha tagliato la testa del boss Tanaka.
d: "MI DITE UN POSTO DI *****!!! MA COSI' DI ***** CHE PURE UN RIFIUTO RADIOATTIVO, UN PARASSITA SI SENTA A DISAGIO, AVANTI, SU!!! UN CESSO VOGLIO!!!"
Mettilo in Molise! Così lo elimini pure!
Z: "IO NON LO LASCIO IL POSTO FISSO, HAI CAPITO?! NON LO LASCIO! NON LASCERO' MAI I MIEI PRIVILEGI!!! CAPITO?!?! Pensano che io cedo, devo cedere per loro solamente perchè mi hanno portato qui. Immmummut, dal Polo Nord? PARLIAMONE!!! ANCHE UN PART-TIME VA BENE!"
E la dirigente stron.za è di gran lunga il personaggio più stron.zo mai apparso in un film di Zalone, finalmente un cattivo coi contro********, caz.zo! Rende sempre la vicenda più interessante. È così stron.za che non risponde neanche alle sue chiamate! Vedere Checco Zalone, il superuomo, non trovare una soluzione mi rende sempre felice, e tira fuori delle perle anti-recitative paragonabili a quelle di Costantino Vitagliano (come lui che prega alla bandiera della Norvegia che, devo ammetterlo, è abbastanza carina come gag)!
Z: "Aiutami, Gesù, dammi un segno di vita!"
E guarda caso arriva uno con un gatto delle nevi. Ed è pure qua che c'è la "bellissima" battuta del trailer dove "grado" viene cambiata in "carato", come se lui fosse arrivato in una miniera. Il lavoro che deve fare Checco è difendere un ricercatore dagli orsi polari... Ti prego, mettili in CGI, voglio gli effetti alla Antonio Ricci! Ciò lo preoccupa non poco (anche se prova più tristezza quando vede il ghiaccio sciogliersi), e qua mi sono cascate le braccia: il ricercatore voleva una persona determinata, lui rifiuta, ma appena vede la ragazza... Ahh... Cambia subito idea e accetta. VAFFANC.ULO!!! VAFFANC.ULO!!!!!!!!! Il film stava prendendo una buona piega, pensavo che tu avessi capito gli errori commessi nei film precedenti, e invece AAAAAH DI.OOOOO!!! Un'altra contraddizione (è questa è troppo palese per essere nascosta, non ditemi di no!).
"Tira di più il sorriso di una donna che un rinoceronte."
CHE COSA SCUSA?!?! E' per caso entrata allo sbaraglio Lory del Santo a sputt.anare tutto?

Da lì, dopo una musichetta alla Alex L'Ariete sui paesaggi, Checco dice alla ragazza (che è quella che recita meglio) che è lì per tenere il posto fisso, gli viene un colpo appena vede un lemming (già io mi immaginavo i Lemmings della serie videoludica morire come imbecilli), e man mano si fa un altro spiegone sull'effetto serra e le sue conseguenze, però almeno questo ha un senso rispetto alla lezione di giurisprudenza. Da lì Zalone prende un abbaglio per lei (che scommetto saprà prevedere tutto ciò)...
"... E un simpatico lemming gh'era na zocc.ola perchè è quello il lemming."
Per favore spiegatemi cos'ha di bello sta battuta che non capisco... Forse la parola "zocc.ola"?
Checco, essendo superuomo, riesce a sbalordire tutti coi suoi poteri, notando pure l'arsenico sfuggito dalla torta dei due architetti di Asterix e Cleopatra (no tranquilli, quest'ultimo dettaglio l'ho aggiunto io), e poi la famosa scena delle foche, che è stata fatta quando la sceneggiatura era già completa. Io prevedevo che fosse inutile... E infatti è una scena inutile! Come poteva essere altrimenti?
Dopo una scena dove lui non capisce le indicazioni della ragazza (dicendo che Mattarella si nutre di foche), va a vedere un orso polare... ed è fatto con un orribile CGI, YEH!!! GRAZIE MEDUSA, GRAZIE PER QUESTI EFFETTI!!! Rimanendo seri, avete un budget di 10 milioni di euro e non sapete fare una singola scena con la CGI? E poi vedo prodotti più economici fatti con effetti migliori! Continuando, Checco, che l'ha preso e sedato, si esalta con una vocina di mer.da che non riuscivo manco a capire ciò che diceva, la dirigente stro.nza lo chiama, sperando nella sua resa, lui dice (roba molto "comica" da quel che vedo) che è felice perchè "sta facendo una pugn.etta a un orso polare"... BUUURP!!! MA CHE SCHIFO!!! Veramente, pure nei cinepanettoni è difficile trovare una gag così disgustosa! Dai ammettetelo, vi piacciono le battute sui rasponi e sullo sperma!
Da lì scopriamo che la ragazza è onnisciente (riesce a leggere nel pensiero di Checco pure lei! Ed è la quarta ad esserlo!); dopo qualche immagine da documentario e una canzone di mer.da mezza-inglese mezza-italiana (alla Franco Columbu) dove capisci giusto i nomi e la parola "fuck" che rima con Margherita Hack ("Ahahah, che bella, però adesso voglio che la consideri un hacker perchè c'è Hack ahahahah!!!111!!!11!"), la mamma di Checco lo chiama di continuo ficcando il naso di continuo sulla ragazza: a una persona del genere le avrei dato le sculacciate con la katana come fa Beatrix! Cioè: che ca.zzo ti importa?! Lui descrive il suo aspetto:
"Com'è... Com'è... Hai presente Cameron Diaz? Me, ficcaci dentro Margherita Hack, dacci una spruzzatina di Licia Colò e lì."
Ma non centrano un ca.zzo!!! Lei è totalmente diversa, sia nei capelli, nel viso, negli occhi, IN TUTTO!!! Vabbeh, si scopre che ha avuto varie relazioni e figli: questi ultimi, notando che Checco è ancora mammone, se la sganasciano di santa ragione, un po' come me, ma in maniera più diretta. Dopo ciò vanno a fare un giro, si guardano una partita di calcio (evvai, citazioni a random sul calcio!), da lì Checco nota la sua stranezza (solo adesso? Sono meno strano io che ascolto canzoni con donne che urlano a sguarciagola e treni che sbuffano!) e tenta di cambiare: per la prima volta in 4 film tocca un ideale futurista, quanto ci scommetto che non ci riuscirà?
"I morti esistono nel passato... Io devo tendere al futuro!" (cit. Lord Shen)
Sarebbe una bella decisione, se non fosse per le DIVAGAZIONI!! STANNO PER MINUTI INTERI A PARLARE DELLA PARITA'!!! Per carità, è una bella cosa, MA NON C'E' BISOGNO DI SPIEGARLA E DI FAR VEDERE SCENE INUTILI A RIGUARDO!!!
"E anche il mondo della scienza cominciò ad apprezzare il mio NOHAU."
Che ca.zzo è sto NOHAU?! Ho fatto delle ricerche ed è uno studio creativo multidisciplinare, quindi... Il mondo della scienza apprezza la sua creatività multidisciplinare? Sì, credo che vada bene. Quindi alla fine la ragazza lo ama (anche se lo aveva già predetto, data la sua onniscienza), quindi vai con scenari da cartolina, bacetti inutili, ma...
"Però qualcuno s'accorse che io, oltre al mio stipendio base di 1600€, prendevo in più 900€ d'indennità di trasferta..."
Più 1200 di quelli d'indennità di rischio, sì, la dirigente stro.nza l'ha sgamato. E da lì, altre urla a ca.zzo di cane che mi hanno forato i timpani.
"RIPENSA!!!!!!!!!!!! COSA CA.ZZO PENSAVA!!!!!!!!!!! COME CA.ZZO LAVORA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! LA FOTOGRAFIA SUL GIORNALE!!!!!!!!!!!! IL MINISTRO DELLO SPRECO!!!!!!!!!!!!!! Pensi a risolvere SUBITO questa vicenda, E LO MANDA SUBITO A CASA!!!!!!!!! ALTRIMENTI A CASA CI VA LEIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
COME ***** TI PERMETTI DI OFFENDERLA!!!!!! E' IL MIGLIOR PERSONAGGIO DEL FILM, PORCA PU.TTANA!!!!!!! DALLE TEMPO!!!! E' FUTURISTA! TU INVECE FAI CA.GARE!!!! Scusatemi, dovevo sfogarmi, CHE CA.ZZO URLA!!!
Checco rivede la dirigente *******:
d: "Mi fa molto piacere che lei abbia trovato l'amore tra i ghiacciai, purtroppo deve rientrare in Italia."
Z: "Ma dottoressa, io qui sto dando il mio contribuito alla ricerca."
d: "La scienza se ne farà una ragione, l'Italia ha bisogno di lei."
Z: "Maaaa non c'è una maniera per restare qui?"
d: "Una sola..."
Gli da la dimissione da 60000€ da firmare (con annessa musica da quiz show e rallenty a casaccio). Quanto è stro.nza sta qua?! AHAHAHAH!!! Dai Checco, ti voglio vedere!!!
Z: "No, chiedo l'aiuto a casa."
E IO CHE CA.ZZO HO DETTO!!! Con sta musica puoi usare pure il 50:50 e l'aiuto del pubblico (eh no, lo switch non c'è!)!
d: "Zalon, Zalon ehm, Zalone dove va, DOVE VA?! ZALONE!!!"
Z: "... E ora mi vogliono ritrasferire in Italia, e l'unica occasione per restare è firmare le dimissioni..."
B: "NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! IL POSTO E' SACRO, RICORDATELO!"
Scusatemi, è urgente, devo andare...
[qualche ora dopo...]
… Funziona? Sì, sembra di sì. PERCHE' CA.ZZO DEVI URLARE?!?! MI HAI FORATO IL TIMPANO, CONSTRINGENDOMI A METTERE STO CA.ZZO DI AMPLIFON, VERRO' LI' E TI ASSORDERO' A SUON DI URLA!!! TANTO IO NON LE SENTIRO'!!!!!!
Z: "... E come devo fare però, senatore?"
B: "Giocati il bonus: aspettativa."
Ecco, già così è meglio. Da lì Checco non sceglie nessuna delle due strade e avrà una tregua. Da lì ancora, ommiodd.io, le divagazioni sulla differenza dei pesci dell'Adriatico e di quelli del Mare del Nord (wow, il nuovo Gordon Ramsay!), la ragazza incontra Carl.
Z: "Quando credevo di essere diventato finalmente un uomo civile, si presentò un nuovo ostacolo: la gelosia."
Oppure è semplice ossessione? Da lì Checco piange in una maniera talmente irrealistica da... Non so, giudicate voi! Da lì lei vuole visitare Carl, ma lui non sta bene per le emorroidi (sì, è proprio così) e lei va da Checco. Quanto ci scommetto che in realtà "l'elaborazione del dolore" che ha avuto nella notte consisteva nel testare i suoi poteri per farle venire a Carl? Checco reincontra i suoi genitori e cosa fa? Esatto, sfo.tte gli italiani! TUTTI!!! Appena vede qualcosa che non va lui dice "è colpa di un italiano", quando si sveglia male dice "è colpa di un italiano", quando è ammalato dice "è colpa di un italiano", si, insomma, è Italiano Medio di Capatonda ribaltato: dal 2% del cervello è arrivato ad usare il 2,0% (sarebbe 20%, ma era un evidente errore di scrittura), assumendo pure lo stesso aspetto di Jamie dei Mythbusters. La mamma, per tutto ciò, piagnucola chiedendo un fazzoletto, lui tira fuori la foresta amazzonica (sì, condivide pure gli stessi ideali ambientalisti), imita a pappagallo in norvegese ciò che dicono gli altri in italiano.
M: "C'è una cosa insopportabile, il pizzetto di mio figlio."
Ancora: CHE CAZ.ZO TE NE IMPORTA!!! Sono cavoli suoi se vuole imitare quello dei Mythbusters! Devo darti altre sculacciate stile Beatrix?
E lui le da pure corda! Bah... Checco decide di restare, senza tener conto dell'inverno (è lì presente da tempo, dovrebbe saperlo!), è felice per il ritorno di Albano e Romina Power, agli altri poco importa, ciò lo rende triste, sente la mancanza dell'Italia, e via con altre urla a casaccio per chi deve andare prima a pagare al supermercato.
Z: "Non nominare l'Italia invano, VICHINGO!!! SEI UN VICHINGO!!!"
Se lo sentisse Reginleif ne sarebbe molto orgogliosa. Dovrebbe essere un imprecazione, ma non è altro che un buffetto e, lo ammetto, mi ha strappato un sorriso. Poi altre urla a casaccio per un auto che sta ferma col verde (l'avrei suonato anch'io il clacson, lo ammetto). Ormai la dirigente stro.nza ha fatto il suo effetto: Checco ritorna in Italia con la ragazza e i figli.
d: "E' PAZZO!!! E' FUORI DI TESTA!!! LO ODIO!!!!! LO ODIO!!!!!!!!!"
u: "Dottoressa, che c'è? Che succede?"
d: "ZALONE!!!! GLI HO OFFERTO 70000€!!! HA RIFIUTATO 70000€!!! E adesso dove lo mando eh?! Serve un posto dove lui si sente in pericolo, si senta minacciato!"
u: "Dottoressa, lo mandi dalla parte mia."
Quindi lui diventa uno della Forestale che deve sequestrare gli animali detenuti illegalmente; inutile dire che coi suoi poteri non ha alcun problema. Succede un piccolo casino con l'immobile che verrà subito dimenticato, dato che si costruirà un posto per curare gli animali prima di riportarli al loro habitat (l'onnisciente non ce la fa, quindi si affida al superuomo che ci riesce nell'impresa in un secondo, insomma, il braccio e la mente), ma ciò porta un altro casino (atti vandalici) che verrà subito dimenticato perchè C'E' LA PARTITA DI CALCIO TRA BAMBINI (evvai, citazioni a random sul calcio!)...
Z: "Emily, no! Il paradosso no! Ci sono degli equilibri mondiali!"
PERCHE' NO? Nel film precedente ne hai messi talmente tanti che hai forato pure la quarta dimensione! Dopo gli atti vandalici c'è un altro macello ancora per il posto che hanno costruito (ahimè, questo è importante) dovuto alla mancanza di entrate e a Checco che incita i bambini a dare le merendine agli animali. La ragazza sta perdendo la pazienza, se ne sta andando, ormai è pronta per scatenare la guerra... SEGUI LA RAGAZZA NERD!!! TE CHE SEI ONNISCIENTE DEVI SEGUIRE LEI!!!
Checco le ha trovato un lavoro stagionale...
R: "Un lavoro stagionale?" (che sguardo, ormai è lì!)
Z: "Poi diventa fisso però."
R: "Aaaaah, grazie, mi stavo preoccupando... CHECCO, CHE COSA GLI INSEGNO AI MIEI RAGAZZI EH? AD ACCETTARE TUTTO COME FAI TU!"
Z: "Cosa accetto io, Valeria? Dove vai? Valeria? Valeria? Valeria?! Ooouh Vale, e ascoltami."
R: "Dimmi?"
Z: "Io non posso vivere senza di te."
R: "Ah sì? E allora togliti quest'ossessione del posto fisso e vieni via con me."
Z: "Ok, lo faccio perchè ti amo, Valeria."
… Ma no!!! Lo volevo vedere tutto solo!!!
Ciò però al capotribù non va bene e comincia a preparare il fuoco, il capotribù infatti è il primo caso di uomo onnisciente (solitamente lo è la donna) in un film di Zalone, ciò mi ha rincuorato, infatti, andò così...
R: "Ah sì? E allora togliti quest'ossessione del posto fisso e vieni via con me."
Z: "Matrà scemunit ouh! Bella mia, la vita è fatta anche di cose concrete!"
R: "Andiamo."
Z: "Eh sì! Di stipendi sicuri! Di tutte le sindacali, permessi retribuiti, ferie pagate, assegni familiari... "
R: "Ma vogliamo andare sì o no?"
Z: "Valeria dove vai? Lo sai che i fondi di garanzia previdenziali sono ricongiunti all'anno del militare, caro mio? Io ho versato troppo per dimettermi, VALERIAAAAAAAAAAAAAA!!!!!"
Un misto tra il pianto di Dawson cricca e l'Adrianaaa di Rocky, trashosissima! QUANTO CAZ.ZO CI HO GODUTO! Ciò lo ha reso arido, pignolo, alcolizzato etc... Ma dov'è la dirigente stro.nza? Ah eccola! In questo caso vuole essere dominata da lui, un piano diabolico per firmare i 100000€, ma anch'esso non funziona fingendo una malattia.
Nel mentre Checco scende nella depressione, la dirigente stro.nza tenta e ritenta, ma ormai ha fallito, il cog.lione la mette a Bolzano: NOOOOO, NON PUOI FARMI QUESTO SUL PERSONAGGIO MIGLIORE DEL FILM!!! SEI EGOISTA, AVIDO, CORROTTO!!!
Checco ha comunque vinto il suo posto fisso, ma riceve una chiamata da una ragazza, lui si mette gli occhiali e canta "La 1° repubblica": orribile, ha pure il doppiaggio fuori sincronia! Dopo ciò, lui sente la mancanza di una persona, quindi chiama Liuzzi per avere la quaglia (quello a cui ha fatto la lezione di giurisprudenza), dopo la ragazza lo chiama dicendogli che è incinta di un figlio che appartiene a lui, da qua capiamo il perchè del suo passaggio in Africa. La storia va bene al capotribù, quindi può proseguire e ovviamente non può mancare la gufata della guida che dice "avrai un bel maschietto" e PUM ha una femmina! E Checco ha pure firmato le dimissioni! Ma tutto ciò non funziona: la ragazza non vuole andare con lui; quindi lui telefona la dirigente stro.nza per avere i soldi e firmare, così usa i soldi per prendere i medicinali; ovviamente ciò funziona e c'è il classico lieto fine sciroppato da film melodrammatica passatista deprimente dove viene presentata la bambina pure ai genitori, ma con tutta sincerità pensavo a un'altra persona...
1: "Dottoressa Sironi, benvenuta nel mio staff!"
SIIIIIIIIIIIIIII'!!! HANNO ASSUNTO LA DIRIGENTE *******!!!! ORA MI SENTO FELICE!!! PER LA PRIMA VOLTA UN FUTURISTA, IN UN FILM ITALIANO, HA UN LIETO FINE!!!
Poteva finire così? NO, CARI RAGAZZI, CONDIAMO IL FINALE CON UN RASP.ONE A UN ELEFANTE!!!
… Vom.ito collettivo...

Che dire? Molto meglio di quello che pensassi! Mi sono divertito un mondo a stroncarlo! Per carità, è fatto male (povero Banfi, che ti hanno fatto?! CHE TI HANNO FATTO?!?!), ha le canzoni messe totalmente a caz.zo, ha una storia prevedibile, ma ha vari elementi positivi: un numero ridotto di divagazioni e contraddizioni (3 e 2 rispettivamente), ha un modo di raccontare su più piani spazio-temporali reso pure in maniera discreta, un paio di gag (ma giusto un paio) strappano un sorriso (mentre per le altre la fantasia sta allo spettatore) e, PORCA PUT.TANA, FINALMENTE HA UN CAZ.ZO DI SVILUPPO!!! L'HO CHIESTO PER 3 FILM E 37 PAGINE, FINALMENTE MI HANNO CAPITO!!! Infatti io lo dico, questo è il film di Zalone di gran lunga più "cinematografico" e meno cabarettistico: ciò ha giovato parecchio al ritmo, che è molto più spigliato (anche se nella seconda parte si perde un po' con le scene inutili). Però, un piccolo appunto: meno urla, per favore, questo è stato il difetto più fastidioso, ogni personaggio urla pure per una caz.zata! Aggiungo inoltre che molte gag condividono la stessa struttura, diventando ben presto prevedibili, perdendo l'effetto comico.
E aggiungo una cosa: BASTA CON STI PIPP.ONI FILOSOFICO-POLITICO-ECONOMICI SUI FILM DI ZALONE!!! NON SONO FILM NEOREALISTI!!! Ve lo dice pure Checco che ha fatto sto film solo per far strappare risate, E NON PER I MESSAGGINI FILOSOFICI!!! (Anche se alcune volte nei film si atteggia troppo da politico, ma vabbeh...)

Meglio Alex l'Ariete, almeno lì ridi per qualcosa!... Però ammettiamolo, non è così orrido, sempre meglio questo che i suoi precedenti, il film dei The Pills o Italiano Medio.

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Ultima risposta 01/10/2017 02.42.38
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Crabbe  @  08/03/2016 20:21:39
   7 / 10
Quarto film dell'accoppiata Nunziante-Medici. Sulla linea dei precedenti, simpatico, scorrevole e con il solito retrogusto amaro inerente al modus vivendi dell'italiano medio.

starnjan  @  07/03/2016 21:49:33
   1 / 10
AHAHAH e questo film avrebbe fatto il record di incassi????ahahah certo che è proprio vero che siamo un popolo del menga! anzi checco avrebbe potuto mettere questa gag! italiano medio che va a vedere i film di checco zalone!
Ricordo una puntata dei Simpson dove Bart faceva sempre la stessa battuta, gli spettatori ridevano sempre solo per quella battuta, fino a che una volta non rise più nessuno...
Noioso, odioso, e spesso anche squallido.... questo film è un brodo fritto
-
Ah, talmente pessimo che almeno nei film spazzatura italiani qualche gnocca la si vede

9 risposte al commento
Ultima risposta 01/10/2017 02.43.47
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Asso92  @  03/03/2016 19:12:14
   7½ / 10
Altro passo in avanti nella commedia di Checco sempre più divertente e intelligente. Meritato il successo per le gag e il ritmo

Strix  @  24/02/2016 02:01:59
   7 / 10
Checco non sbaglia mai.

Per un'analisi più approfondita rimando al commento di Jolly Roger, poco più giù.

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Ultima risposta 24/02/2016 14.52.23
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pontypool  @  20/02/2016 02:41:11
   1 / 10
Mi permetto di giudicare questo film andando decisamente controcorrente. dopo una pubblicità asfissiante, una campagna massmediale imponente, spinto anche dalla curiosità mi sono recato, in gruppo, a vedere questo film di zalone.
I miei precedenti di questo autore risalgono a sole a catinelle, film piacevole ma nulla più.
In 5, in cinema ci siamo messi a guardare questo film fino in fondo. Sono rimasto un po' stupito dall'apologia intensa e quasi fanatica che è stata praticata nei confronti di questo Zalone.
quasi quasi mi attendevo la sua candidatura agli oscar. Peccato che all'estero nessuno se lo fila e ora capisco il perché.
Si tratta di una moda, una delle tante.
Il film non è un film nel vero senso della parola ma un puzzle di scene più o meno comiche che ruotano intorno a Zalone.
tutti gli altri attori sono comprimari, o meglio commedianti di quart'ordine messi decisamente in secondo piano da una regia che ruota intorno a Zalone allo stesso modo di come i pianeti ruotano intorno al sole.
Solo che il sole ha un suo significato, un suo calore, una grande importanza.
Questo invece è tutto fumo e basta.
Il re è nudo anche se gli italiani vedono un imperatore riccamente addobato.
Sotto la patina non c'è nulla.
La trama è adatta a produzioni amatoriali da caserma
le battute sono ultra pecorecce con qualche spunto triviale e volgarmente razzista. Le ambientazioni ricordano molto alcuni spot pubblicitari degli anni '80.
NOn me la sento di fare paragoni con altri film perché non ci sono film, neanche raschiando il fondo, in grado di competere con quo vado.
Ho paura persino di chiamare film un'accozzaglia di scenette di questo genere.
paragoni con comici del passato risulterebbero poi impossibili. Paragonare un Sordi, un Manfredi o un Totò a Zalone sarebbe come bestemmmiare.
Da camicia di forza paragonarlo ad attori d'oltreoceano.
Evidentemente la melodia ipnotica ha portato a dei risultati visto i commenti che ho letto sulla stampa e sui media. Commenti che vorrebbero Zalone addirittura alla pari di Chaplin.
Evidentemente non si conosce Chaplin.
Chaplin era indiscusso maestro del cinema comico.
qui non c'è né il cinema né la comicità.
Un voto adatto sarebbe n.p. o -0.25 ma poiché non è possibile non posso che assegnargli il minimo consentito per quello che - in quarantacinque anni di vita - mi ricorderò per sempre come il peggiore film che abbia mai visto in assoluto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/03/2016 00.05.35
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toniobr  @  18/02/2016 23:27:19
   8 / 10
Assolutamente da vedere si ride in continuazione non ci si annoia mai ed in più come sempre per i film di Zalone si riflette!
Non il migliore dei suoi film ma rimane comunque un ottimo film

The BluBus  @  17/02/2016 22:55:29
   6½ / 10
Più strutturato dei precedenti, ma si ride meno.

Jolly Roger  @  17/02/2016 16:32:53
   7½ / 10
Zalone ci traghetta di fuori dal pantano della comicità da cinepanettone, fatta di volgarità, battute squallide, te.tte, cu.li, rutti e score.gge. Questo già di per sé mi sembra un salto di qualità notevole.
Ha fatto un film in cui si ride per una battuta di spirito, per un dialogo ingenuo o per una situazione comica. E non venitemi a dire che la scena dell'orso polare è volgare :-)
E' sciocca sì, sciocca lo è di sicuro, ma non esageriamo.

Zalone ha intercettato un tipo umano, esattamente come in passato hanno fatto grandi nomi del cinema comico come Paolo Villaggio (l'impiegato servile), Abatantuono (il terrone appena arrivato al nord) o Pozzetto (il nuovo borghese del ceto medio).
Il tipo umano intercettato da Zalone è l'itagliano. Attenzione, non l'Italiano (che è tutt'altro), ma l'itagliano, quello con la g.

L'itagliano qui rappresentato è quello che mira al posto fisso per avere zero responsabilità e zero preoccupazioni.
Nello specifico, il protagonista del film ha un posto fisso nella pubblica amministrazione, ottenuto grazie a raccomandazioni politiche. Egli considera sacra questa posizione: il posto fisso non è un lavoro, ma è come un titolo nobiliare. Significa appartenere ad una casta. Significa trascorrere la giornata non facendo nulla, a sbafo dello Stato. Stipendiato, ma oltre allo stipendio egli si lascia pure corrompere (riceve regali dai cittadini, ma non è "corruzione" dice lui, bensì "educazione"), è un modaiolo (ha un pigiama da 600 euro), razzista ("il bambino bianco è superiore"), maschilista e ignorante: la battuta che fa alla bambina, quando le dice che deve essere lei a pulire il vetro e non il maschietto perché occorre "rispettare i ruoli", è abbastanza becera da far storcere il naso.

Il fatto è che purtroppo l'itagliano è così.
E' quello che quando sente la battuta della foca e Mattarella, ride, ma non sa nemmeno chi è Mattarella…Ride solo perché sente che tutti ridono e allora pensa che la cosa faccia ridere e allora gli viene automaticamente da ridere.
Un ignorante opportunista e fannullone, ma che, peraltro senza alcun fondamento, crede di essere più furbo degli altri. Un parassita che pretende di vincere facile, un individuo che fugge da ogni responsabilità e da qualsiasi autocritica, con la scusa pronta per qualsiasi cosa. Egli nega ogni sua responsabilità per i problemi che gli accadono intorno, tanto non è mai colpa sua ma sempre "colpa del governo ladro", tanto "fanno tutti schifo" e soltanto "quando c'era lui i treni arrivavano in orario". Il film però - sia chiaro - non si spinge a questi livelli, peccato!
Ci sarebbero state altre numerose caratteristiche e difetti da sbeffeggiare o con cui semplicemente confrontarsi, magari anche ridendoci sopra, ma Checcho Zalone non affonda mai il colpo, anzi… alla fine nasconde pure la mano, dietro ad un finale che più buonista ed ipocrita non si poteva fare.

Il tema è: fa più bene o fa più male un film così?
Non lo so.
Certamente questo film, rappresentando l'itagliano e rivestendolo di simpatia, in un certo senso lo sdogana. Lo pasce. L'itagliano potrebbe rispecchiarsi e addirittura incrementare la propria autostima, sentendosi simpatico e crogiolandosi nella propria..."orgoglioneria".

Per fortuna la maggior parte di noi non si farà particolari elucubrazioni mentali perché è solo un film comico. Anzi, magari una fetta del pubblico, rispecchiandosi nell'itagliano, comincerà a prendere le distanze e a identificare certe proprie caratteristiche come difetti. Chissà!
Per me è solo un film che mi ha fatto ridere e che contiene un po' di sarcasmo.

La locandina però fa schifo.

fabio57  @  16/02/2016 14:28:22
   6½ / 10
Giudicare un film che ha sbaragliato tutti i record d'incasso è impegnativo. Se lo si affossa sbrigativamente, si rischia di apparire snob e sufficienti, d'altra parte tesserne le lodi tout-court, è comportamento altrettanto superficiale. Dunque che si può dire? Onestamente io credo che la naturale e spontanea simpatia di Checco Zalone, insieme alla grande voglia di evasione che hanno gli italiani soprattutto oggi in periodo di crisi, hanno fatto il successo di questa pellicola che anche se infarcita di luoghi comuni, è comunque divertente e riesce a strappare qualche risata.

crimal9436  @  15/02/2016 11:33:36
   7 / 10
Il primo film di Checco che vedo, comico che apprezzo molto da tempi lontano.
Trovo che la trasposizione della sua comicità dalla tv al cinema sia più difficoltosa di altri, come ad esempio Aldo, Giovanni e Giacomo per cui qualcosa non mi convince.
Risulta cmq un film divertente ma trovo esagerato il clamore che solleva

elnino  @  09/02/2016 16:19:50
   7 / 10
Non proprio all'altezza delle pellicole precedenti, ma sicuramente godibile

Max_74  @  08/02/2016 21:17:45
   7 / 10
Quarto lungometraggio di Zalone e di non semplice valutazione. L'attore non è certamente in un film di Vanzina ma non è neanche Woody Allen o Troisi. Ha il pregio indubbiamente di non avere mai momenti di stanca e tra tanti sketch e situazioni, alcuni sono azzeccati ed altri decisamente banali o di dubbio gusto. Banalità, genio, estro, paradosso, stereotipi. Zalone mischia abilmente tanti 'clichè' creando comunque, insieme sempre all'ormai collaudata regia di Nunziante, un film divertente e a tratti esilarante ma che non riesce (o non vuole) mai ad andare fino in fondo o ad essere veramente cattivo. Fastidioso il messaggio un po' qualunquista di fondo con un furbo 'accanimento' contro il posto fisso (al giorno d'oggi ad averne di posti fissi, l'unica sicurezza per un futuro almeno dignitoso e stabile) e finale fin troppo accomodante del tipo 'vissero felici e contenti' . Comunque un po' di risate ancora le strappa ma aspettiamo di vedere il prossimo.

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Edredone  @  07/02/2016 23:20:53
   6½ / 10
Bel film per gli amanti della comicità di Zalone

Trixter  @  07/02/2016 23:10:04
   6½ / 10
Stavolta Zalone punta il dito contro il posto fisso, anzi, ad esser più corretti, contro il posto pubblico. Non è il primo a farlo, e qualche clichè non manca. Tuttavia, il film funziona e regala risate e relax, senza essere opportunamente graffiante e concedendosi un pò di buonismo che, si sa, nel panorama italico, fa sempre centro. Quo Vado è frizzante, opportunista, godibilmente superficiale e sapientemente divertente.
Nel complesso, è sicuramente un buon film per il quale, tuttavia, mi pare un pò eccessivo l'enorme successo ad oggi riscontrato, soprattutto in termini d'incassi.

marimito  @  07/02/2016 12:12:32
   5½ / 10
Sono andata al cinema scegliendo questo film per concedermi un po' di sano umorismo senza pensieri o comunque a pensieri anestetizzati ed invece ho riso poco, ho trovato il film a tratti troppo retorico e noioso e con pochi slanci satirici di rilievo; certo rispetto al genere di commedia italiana cui appartiene per fortuna ha qualcosa in più, ma nulla di così straordinario; la fotografia della location norvegese meritevole.

Invia una mail all'autore del commento Daniela Puledra  @  05/02/2016 02:03:27
   6½ / 10
Solita furbata, fa ridere manda prende in giro l italiano medio.

luis 98  @  05/02/2016 01:07:13
   4½ / 10
Tanto scalpore per un terrone che fa il coglio**.. PURE LA RIMA HO FATTO..
La solita commedia italiana non ci vedo nulla di nuovo e nulla di esaltante..e per di piu il messaggio del film mi sembra una grande paraculata....ma va be apparte questo qualche risata la fa fare ma nulla di più..

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2017 09.39.34
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werther  @  04/02/2016 08:23:26
   7 / 10
Un po' in calo la comicità un po' in salita il sarcasmo, Zalone fa ridere ma allo stesso tempo spara a 0 su ciò che in Italia non funziona, lo fa con il dovuto modo e cercando sempre di strappare un sorriso, al tempo stesso tende una mano agli animalisti e se l'estero ci sembra l'orto del vicino poi alla fine l'orto di casa tua resta sempre l'orto di casa tua. Insomma ne ha per tutti, con intelligenza, ironia e sarcasmo pungente. Altri film suoi hanno fatto più ridere di questo ma la qualità resta sempre alta. Promosso.

The Legend  @  01/02/2016 22:53:29
   7½ / 10
Film spassosissimo, il merito dei film di Zalone è che non ci sono praticamente mai tempi morti, e la maggior parte delle gag riesce a strappare un sorriso senza sconfinare nella volgarità.

L'unico, piccolo, neo, è nel finale sempre buonista con inevitabile ricongiungimento familiare: un po' di pepe e di cattiveria in più nella chiusura delle storie non guasterebbe di certo.

Prof  @  31/01/2016 22:58:55
   7 / 10
Un bel filmetto. Zalone ha trovato la chiave, poca spesa e tantissima resa... Bravo!

daniele64  @  30/01/2016 22:46:31
   6 / 10
Si conferma il continuo calo di livello dei film di Zalone , anche se sono ancora accettabili ed abbastanza divertenti . Sempre politicamente scorretti , a tratti volgarucci , ma divertenti , almeno a tratti . Ed è già qualcosa . Speriamo però che l' involuzione non prosegua ...

drobny85  @  30/01/2016 20:42:08
   7 / 10
Una commedia divertente, a mio parere la migliore di Medici.

totty  @  30/01/2016 19:07:18
   7 / 10
è un simpatico film, ma sopravvalutato. Quello che mi fa ridere il DOPPIO delle caz.zate del film è che adesso lui prende per il cu.lo l'italiano medio, fa tanta critica sociale mescolata con l'ironia (chiamatela satira se volete, ma la VERA satira è un'altra) e l'italiano medio della situazione sente il nome "COMICODIZELIGMUAHAHAH" legge le (false) recensioni su internet (ovviamente i recensori sono sinistroidi come il buon kekko e non odio i sinistroidi sia chiaro) in più la logica dell'italiano medio Film che incassa tanto=capuolavoro quindi anche questo sarà un fot.tuto capuolavoro.
Un bel film, ma che infinocchia tutti con logiche perverse e nazifasciste di stocaxo. Andare al cinema e divertirsi ormai equivale ad andare nel parlamento delle macchiette. Quindi, o ci ridate Pozzetto e co. (con la fìka abbondante eh) o ci guardiamo Crozza che è meglio.
Basta segh.e mentali su questa caz.zata, per favore!

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Ultima risposta 08/02/2016 20.18.52
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alexus  @  30/01/2016 10:50:44
   4 / 10
Solo i primi due film belli di Zalone. Gli ultimi due....nulla di che

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Ultima risposta 07/03/2016 21.52.25
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Norgoth  @  30/01/2016 00:20:35
   7 / 10
Da non fan di Zalone (non l'ho mai seguito né in TV né cinematograficamente), devo dire che il film intrattiene piacevolmente. Credo non meriti il successo bomba che ha avuto, ma è meglio di quanto credessi. Ho visto di peggio.

cyberalek  @  29/01/2016 15:13:15
   5½ / 10
Zalone non in forma, a mio avviso, come i precedenti film...ho trovato un po di situazioni ripetute rispetto agli ultimi film e lui mi sembra un po la macchietta di se stesso, "recita" troppo la parte dello zalone invece ritengo dovrebbe rimanere naturale al 100%.. cmq godibile, un paio di risate le strappa

Justify27  @  28/01/2016 12:52:15
   6 / 10
premetto che ho visto tutti i film di Zalone e ho sempre riso un sacco.
Stavolta secondo me ha è calato molto. Si ride un paio di volte ma per il resto si sorride. La storia è molto interessante e innovativa ma ci sono dei buchi di sceneggiatura grandi come una casa. Tutti i soldi che hanno investito per le location potevano spenderli per rafforzare il comparto sceneggiatura e produzione.

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Ultima risposta 28/01/2016 12.52.45
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ste88  @  27/01/2016 17:58:24
   8 / 10
Che dispiacere vedere i voti in base alle fazioni, alti o bassi che siano.

E' un film leggero, fa sorridere, e la cosa che mi colpisce -più che le battute- è la storia. Checco sa cosa ci vuole: "sfruttando" la fotografia italiana fa i miliardi.
Potrà dare fastidio, ma il suo lavoro lo sa fare: promette e regala film godibili.

Lo considero geniale, nel suo campo.

ragefast  @  24/01/2016 02:43:58
   7½ / 10
Storia carina e piacevole, con svariate gag simpatiche e imperniata sullo stereotipo del posto fisso (e non solo). Lo svolgimento è più o meno come quello dei film precedenti, quindi abbiamo il solito e inimitabile Checco alle prese con delle disavventure, con una storia d'amore...


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L'ironia del protagonista strappa più di qualche risata in particolare perché capace di affrontare alcuni stereotipi e caratteristiche dell'italiano medio (tristemente vere) senza finire nel banale o nel volgare, salvo qualche eccezione. E il suo personaggio risulta assolutamente naturale e ingenuo, a differenza di altri del cinema italiano che sono vistosamente costruiti (quelli di De Sica, tanto per fare un esempio). E anche una battuta sciocca come quella...


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sembra assolutamente spontanea e riesce a strappare una risata.

Molto probabilmente il film più completo di Checco Zalone, da vedere al di là del fatto che abbia sbancato i botteghini.

billieray  @  22/01/2016 13:47:56
   9½ / 10
il film fa ridere ............ basterebbe questo a giustificare il mio voto .
Ma bisogna dire qualcosa....ok . Innanzitutto non capisco quelli che dicono che è mal recitato , la bergamasco è una signora attrice , la giovanardi una fantastica scoperta! attrici brave., non figone da cinepanettone .
Il film mette a nudo prutroppo! siamo noi quelli li'!!!!!!! . checco zalone è una spanna sopra gli altri!

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Ultima risposta 02/04/2016 17.56.38
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Buba Smith  @  22/01/2016 12:48:46
   6 / 10
Dai, tutto sommato non è così male. Pensavo peggio.

E' abbastanza divertente, un po' deludente l'ultimo 1/3 del film.

Burdie  @  21/01/2016 12:20:06
   6½ / 10
...una spannina sopra i film comici italiani...che riescono ad essere molto molto più volgari ed insulsi. Più che guardabile!

Everts76  @  19/01/2016 17:31:05
   6 / 10
commedia ormai tipica di zalone....divertente e strafottente, ma sotto tono rispetto a quelle del passato....il film è troppo incentrato su un unico argomento di ironia , e risulta anche mal recitato...tra i 4 film che ha fatto è al penultimo posto...
in classifica metto al primo posto come opera piu' matura sole a catinelle a pari merito con cado dalle nubi per la sua freschezza e spontaneita' della prima volta...ma questo è sicuramente inferiore anche per inventiva. come ripeto, non ho visto nemmeno ispirati gli attori...la protagonista femminile recita da schifo...la sufficienza la merita, ma non dice nulla a livello di crescita del comico zalone a mio avviso...SOPRAVVALUTATO

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Ultima risposta 19/01/2016 17.32.24
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enigmista  @  18/01/2016 14:15:51
   6 / 10
Qualche risata la strappa, soprattutto nella canzone alla Celentano. Per il resto non un capolavoro, chiaramente, ma neanche una schifezza inguardabile.

Giovans91  @  18/01/2016 12:38:29
   6½ / 10
Mi piace molto Checco Zalone, ma che tristezza vedere un film del genere in cima alla classifica dei film più visti in Italia. Questo sta a significare quanto pochezza c'è nelle persone oggi, non più in grado di distinguere opere cinematograficamente belle da altre, lasciandosi trasportare dalla massa e dal marketing pubblicitario. Il film in parte rispecchia questo.
In Quo Vado si ride di meno rispetto ai suoi precedenti film, ma ci sono momenti in cui si vede un'idea di critica sociale che sta dietro alla storia, tratteggiata attraverso i tanti aspetti dell'Italia contemporanea che sono presi in giro da Checco con ironia e satira.
Il migliore rimane sempre il primo, Cado dalle nubi.

Rob_  @  17/01/2016 16:47:43
   2 / 10
mediocrità assoluta, sinceramente si ride o meglio, sorride, veramente a stento. noioso in alcuni passaggi questo film per il resto sembra più una di quelle sitcom italiane scrause del sabato pomeriggio che dava mediaset... con l'aggiunta di più "attori" di basso livello ma con lo stesso stucchevole e immancabile buonismo sotteso.
Mi chiedo, ma chi l'ha visto si sarà reso conto della pochezza di questa pellicola o solo perchè fenomeno di massa sarà convinto di aver assistito ad un capolavoro della comicità italiana?

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Ultima risposta 24/01/2016 23.07.38
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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