Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Negli anni 80 i film di guerra portavano avanti la grandiosità scenografica con un'impostazione ormai totalmente diversa da quelle delle piece teatrali, con molti personaggi, inquadrati da vicino, con immagini sempre molto colorate e personaggi che spaziano dall'età infantile all'età anziana per entrambi i sessi. HOPE AND GLORY non è tra i migliori del suo genere, fa della componente nostalgica uno dei suoi cavalli di battaglia e vive con la speranza che lo spettatore entri dentro alla sua storia da classico della letteratura. John Boorman è chiamato a fare un buon lavoro tecnicamente, senza mai patriotticamente legarsi alla natura britannica dell'opera.
La guerra in Hope and Glory può essere l'occasione per un bambino di avviarsi verso un percorso atipico ed avventuroso inaspettato. I soliti sobborghi inglesi non nascondono una certa monotonia del quotidiano che viene sconvolto dall'annuncio della seconda guerra mondiale. Tutti i personaggi, ma in particolare il giovane Billy, si trovano quindi a riadattarsi ad un nuovo contesto, impensanbile all'inizio, che porterà dei cambiamenti radicali. Boorman esalta proprio questo aspetto attraverso gli occhi del giovane ragazzo. Le avventure in mezzo alle macerie, la gioia per la bomba che ha distrutto la scuola, le riflessioni di una madre che rimpiange la vita prima del matrimonio, i turbamenti amorosi della sorella più grande. La guerra fa emergere dei nervi scoperti all'interno della sfera familiare ed il filtro di Boorman è efficace per delicatezza, poesia e senso dell'avventura. Da recuperare.