dagon - la mutazione del male (2001)

Premio senz'altro ambientazione e atmosfera nonché il tentativo d'ispirazione a Lovecraft, ma la realizzazione a mio avviso è deludente in gran parte. Non è mai facile portare su grande schermo l'immaginario lovecraftiano o comunque "richiamarlo". Solo Carpenter con il suo "Il seme della follia" è riuscito perfettamente in questa impresa titanica... e dal momento che ho visto di peggio in tal senso non mi sento di affossare questo film. Ne apprezzo il coraggio e le buone intenzioni. Peccato perché "Dagon" inizia bene, ma la seconda parte è un grosso buco nell'acqua.

Naufragati sulle coste spagnole , due giovani americani si trovano in un villaggio abitato da strane creature ... L' accoppiata Brian Yuzna - Stuart Gordon dà vita ad un' altra trasposizione filmica degli scritti di Howard Phillips Lovecraft . Stavolta l' ispirazione è presa dai racconti brevi " Dagon " e soprattutto " La maschera di Innsmouth " , amalgamandoli ed apportandovi qualche modifichetta . Come noto , trasferire su pellicola le atmosfere orrorifiche e soprannaturali create dal solitario di Providence è un' impresa quasi impossibile . In questo caso specifico non aiuta nè la poveristica produzione spagnola nè l' adattamento della storia ai giorni nostri . Gli sviluppi tecnologici dell' ultimo secolo rendono infatti difficilmente accettabile una vicenda di isolamento totale come quella narrata nel film . Per di più , la trama è messa in scena in maniera parecchio ingenua ed il protagonista compie talmente tante idiozie che diventa subito antipatico . D' altro canto , c' è da riconoscere che la coppia di autori cerca di rispettare la pagina scritta e dimostra tutta la sua passione per l' opera del sommo HPL . L' atmosfera malsana del piovoso villaggio con i suoi mostruosi abitanti ciondolanti e cantilenanti è resa molto bene e pure il finale , con qualche inatteso ma riuscito momento splatter , risulta d' effetto . Punti dolenti sono indubbiamente gli effetti speciali in una scadentissima computer grafica ed il cast , specialmente l' imbambolato protagonista Ezra Godden . Le ragazze per lo meno sono carine e piuttosto sexy , mentre c' è da segnalare la presenza dell' unico nome noto , il vecchio Francisco Rabal ( qui al suo ultimo film ) , che fa una fine orribile . Facendo le necessarie tare per le tante ingenuità dovute soprattutto alla scarsità di mezzi , il suo 6 se lo merita tutto .

Ennesimo adattamento moooolto libero di racconti del grande Lovecraft. Qui ci si ispira non solo a quello omonimo ma, ancor di più, a "La maschera di Innsmouth". Portato ai giorni nostri e ambientato in Spagna (immagino per ragioni produttive), ricrea, per una buona metà, abbastanza bene le atmosfere putrescenti e macabre del solitario di Providence. Ambientazione putrida e marcia ed una certa malsana inquietudine. Qua e là si mette qualche citazione (vedi la fantomatica Miskatonic University sulla felpa del protagonista) anche caruccia... poi però il film prende una deriva eccessiva, sconfina nel gore

SPOILER e diventa scalcinato e confuso.
Purtroppo il maestro ancora deve avere un adattamento di serie A di una delle sue opere. Temo che non lo vedremo mai, anche se Del Toro ci aveva illuso...

L'opera più impegnativa e personale di Gordon è quella che maggiormente delude,intendiamoci il film non è un disastro ma è inferiore a gran parte dei lavori passati (e anche futuri) di questo regista.
Anche questa volta l'ispirazione viene da Lovecraft,ma la storia per quanto intrigante ed originale sulla carta presenta uno sviluppo un po troppo prevedibile salvandosi fortunatamente in extremis,proprio nel finale, grazie ad un discreto e (sopratutto) inaspettato colpo di scena.
Non malaccio la caratterizzazione dei personaggi,buona la regia che grazie anche all'ottima fotografia riesce a creare un atmosfera alquanto oscura ed inquietante (che alla fine diciamocelo è una delle poche cose che resta in mente di questa pellicola).
Di buon livello alcuni effetti speciali,mediocri invece altri.
Appena sufficiente la recitazione.
Alla fine è una pellicola godibile, certo, ma dalla squadra Gordon-Yuzna mi aspettavo qualcosina di più.....

Tra gli appassionati è rinomato principalmente per l'ambientazione tetra e lugubre, ed a ragione.
Un buon horror che mantiene l'inquietudine costante per come sfrutta con intelligenza le possibilità offerte dal contesto e per le raccapriccianti figure che lo infestano, protagoniste di svariati teatrini gore realizzati decisamente bene (uno in particolare fa davvero impressione).
La storia poi, cambiano i dettagli ma gli sviluppi restano quelli, vero, però il destino dei personaggi comunque non è così prevedibile come si potrebbe pensare.

Un altro buon passo nella carriera di Gordon, e ultimo film per Francisco Rabal.

Pensavo peggio! Non molta paura ma una buona idea per un film che ho scoperto per caso! Per una serata in cui si vuol vedere un horror un po' diverso dal solito!

Un film molto particolare, cosi come sono particolari i racconti di Lovecraft, l'ambientazione è fatta benissimo, da proprio l'idea di cupo, marcio, e malsano, cosi come i personaggi.
Col passare del tempo vengono fuori delle cose strampalate ma, secondo me, gestite molto bene, fino al finale quando si capisce quello che vogliono gli abitanti del paesino Spagnolo.
Un film che mi è piaciuto e che consiglio solo agli amanti veri del genere.

Portare H.P. Lovecraft sullo schermo è un'impresa difficile, perché i racconti di quello scrittore hanno una tale peculiarità, sono così lugubri, malsani ed onirici, che mal si prestano ad essere rappresentati graficamente. Le ambientazioni e le suggestioni ideate da quel geniale scrittore sono perfette per essere lette, perché rapiscono totalmente il lettore nell'oscuro mondo dell'ignoto. Tuttavia, le stesse storie rappresentate in un film perdono molto del loro fascino, perché ci privano dell'elemento più forte che hanno i suoi racconti, cioè la capacità di farci viaggiare con l'immaginazione.
Ho letto tutti i racconti di Lovecraft in gioventù e la Maschera di Innsmouth è uno di quelli che mi aveva colpito di più, insieme a Il Colore venuto dallo Spazio e I sogni della Casa Stregata.
Ma il primo mi ha colpito più degli altri.
L'aver visto questo film mi ha fatto venire una voglia matta di rileggere quei racconti, nei quali mi immergevo totalmente fino a non riuscire a staccarmi dal libro.
Chissà che effetto mi farebbero, leggendoli ora a distanza di più di vent'anni…alcuni di loro me li ricordo come agghiaccianti, chissà quanto pesa l'età in cui li ho letti, con tutta la differente suscettibilità che ne deriva…
Comunque. Veniamo al film!
Mi ha sorpreso la straordinaria ambientazione e l'atmosfera in cui sono immersi gli eventi: il paesino di pescatori è rappresentato in modo spietatamente uguale a come me lo ero immaginato ai tempi in cui lessi il racconto di Lovecraft – e me l'ero immaginato in modo così forte da ricordarmelo tutt'ora. L'albergo del paesino, le stradine, il movimento goffo e arrancante dei suoi abitanti….ibridi, dediti a culti ancestrali di cui si è persa memoria nel tempo (per dirla alla Lovecraft ;-)
Il film trae soltanto spunto dal racconto, ma dopo i primi minuti segue una trama sua propria, originale e dotata di un ottimo ritmo. Un soggetto così strano (anzi proprio strambo) ben si presta a sfociare nel ridicolo involontario, tuttavia – secondo me – ciò non accade mai, grazie alla bravura degli sceneggiatori che hanno saputo – nei momenti in cui il film correva maggiormente quel rischio – inserire un briciolo di ironia, strizzando un po' l'occhio allo spettatore, ricordandomi un po' lo stile di Riami (è una mia impressione o, soprattutto nella parte finale, anche la figura del protagonista appare impostata su atteggiamenti molto simili a Bruce Campbell?).
Inoltre, non mancano simpatiche citazioni di altri horror (le facce appese, come nell'"ufficio" del Leatherface) e una scena splatter davvero insostenibile.
Dagon è un horror forse non per tutti, ma i veri amanti dell'horror non potranno esserne delusi.

COMMENTO SPOILEROSO

Stuart Gordon è un regista che ha tirato fuori sempre cose dignitose, occupandosi per gran parte di horror, genere dove l'asticella della media è sotto la sufficienza, spesso con storie rischiose che in mano di molti altri sarebbero risultate ridicole. Non fa eccezione questo Dagon, basato su un racconto di Lovecraft, ha una trama inquietante ma appunto non così certa di scostarsi dalla classica buffonata. Quando ho pigiato il tasto "i" per conoscere ciò che mi apprestavo a vedere, alle parole uomini-pesce mi stavo già leccando i baffi perché ero proprio in vena di boiate. E l'inizio non faceva che confermare le mie ambizioni quando la ragazza butta in mare il computer dell'amato (dove a quanto pare c'erano tutti documenti importantissimi) come fosse una lattina di Fanta, giustificandosi che lui deve ammirare il bellissimo tramonto! Con me c'era il rischio del primo cadavere... e non sono uno che dà particolare valore alle cose.
Non passa molto tempo prima che mi ricreda e capisca che sono davanti a qualcosa che con la mèrda del cinema non ha niente a che fare; l'arrivo a terra cambia le carte in tavola, il primo dettaglio delle dita palmate stabilisce definitivamente il mio nuovo approccio al film, sto guardando un horror sopra la media. L'ambientazione è ottima, il villaggio spagnolo è bellissimo ed è davvero un peccato che sia stato sfruttato così poco e quasi sempre con la pioggia. Non avrei nemmeno dato quella spiegazione superflua con il flashback, il mistero funziona sempre di più, ma a conti fatti Dagon non annoia mai, non ha grandi difetti e a volte sorprende con degli effetti niente male come alcuni mostri o la terribile asportazione del viso di Ezequiel, pover'uomo...
Già, povero Ezequiel... oltre a fare una fine atroce, è interpretato da Francisco Rabal, attore morto poco dopo, a cui è dedicato questo lavoro come si legge prima dei titoli di coda.
Un'ultima chicca: nel finale si scopre che anche Pablo è un figlio di Cambarro (il leader di questa stirpe), come prova ha delle branchie sui fianchi; la chicca non è questo sciocco "colpo di scena", è il fatto che Gordon ce lo aveva sbattuto in faccia già al risveglio in barca all'inizio del film, infatti controllando si notano dei segni rossi nel corpo del protagonista.
Ora, non sto certo dicendo che sia un capolavoro, dico solo che ne vorrei vedere molti di più di horror così. Umili, che fanno il loro compito, senza promesse di qualcosa più grande di loro e senza cadere nel ridicolo, pur camminandoci vicino.

Per essere un B-movie, devo ammettere che è fatto abbastanza bene. Il vero punto di forza è l'ambientazione, molto suggestiva e curata. La trama è rispettata abbastanza bene, ma avrei preferito che si basasse solo sulla "Maschera di Innsmouth", senza andare a scomodare "Dagon". Ovviamete sarebbe stato un film diverso, più thriller e meno horror.
Purtroppo il cast e gli effetti speciali sono penosi: con un pò di soldi in più.. mi meraviglio che, in un periodo cinematografico poverissimo di idee nuove, nessun produttore di livello medio o alto abbia pensato ad adattare i racconti di Lovecraft, che si presterebbero benissimo al piccolo o al grande schermo.

Tratto da ben due romanzi del maestro del terrore HP Lovecraft , "Dagon" è un film di Stuart Gordon forse fin troppo bistrattato.
Girato a basso budget , l'opera parte seguendo a grandi linee il libro "La maschera di Innsmouth" e vede una serie di sventurati personaggi attraccare , causa tempesta , in un isolato paesino alquanto inquietante. Tutta la prima fase è davvero entusiasmante ,Gordon riesce a ricreare un'atmosfera sinistra e tetra trascinandoci in questo villaggio abitato da strani esseri umani dediti a culti molto particolari. Varie vicissitudini scateneranno degli eventi in un incubo crescente di paura fra le sporche stradine del luogo.
L'ambientazione e l'atmosfera sono fantastiche e molto simili al romanzo , cosi come i misteriosi abitanti. Tutta la prima fase è ottimamente realizzata e la tensione è buona.
Nel secondo tempo il regista si distacca parecchio dai racconti originali (riallacciandosene però perfettamente nel finalissimo) concentrandosi su delle novità di sceneggiatura che non ho apprezzato molto e che fanno perdere parecchia tensione alle pellicola scadendo sovente nel grottesco. A salvare questa fase sono i sorprendenti effetti artigianali (da dimenticare quelli visivi pessimi).
Una pellicola quindi spezzettata in due tronconi di diversa qualità,che però nel complesso funziona adeguatamente.
Scadenti purtroppo gli attori e un po sciatte alcune situazioni , mentre come detto detto si salva il finale ripreso dallo scritto di Lovecraft.
In sintesi un titolo da rivalutare , pieno di difetti ma non da buttare via totalmente.

Film dagli SFX di serie B , tratto da un racconto di Lovecraft ... bisogna guardarlo senza troppe pretese , alcune scene sono davvero carine , interessante conoscere la popolazione ''Pesce'' , nulla di esaltante , però non mi ha annoiato , interessante ... ps : non ho letto il racconto , ma suppongo sia fantastico .

Ed ecco un altro film tratto stavolta da due opere letterarie del grande H.P. Lovercraft , un racconto tipicamente cupo, una storia che mischia sapientemente macabro e fantastico e una buona ambientazione sono i punti di forza di questo film che sinceramente non è la schifezza immonda che tutti dicono che sia.La trama parte bene all'inizio , nella parte centrale un po si perde ma rimonta alla fine , la musica è niente di che diciamocelo chiaramente e gli attori sono i classici personaggi di un film horror , che bastano sinceramente.Unico difetto di questo film sono alcuni effetti speciali in computer grafica che , siccome il film venne realizzato nel 1999 , non è delle migliori anzi a volte stona un po troppo , ma fortunatamente non si spreca e il film non ne risente troppo .
Consiglio questo film solo agli amanti di stuart gordon e agli amanti di hp lovercraft.
Regia:6,50
Trama:6,50
Musica:5
Attori:6,50
Longevità:6
Evil Forces:6
Effetti speciali:5,50

Parte come tutti gli horror, si crea una situazione isolata da cui non è proprio possibile scappare, e i poveri protagonisti saranno soli contro tutti i vari mostri.
Però questo è S.Gordon, e qualcosa di originale lo riserva sempre!! Quindi dopo mezz'ora è tutto finito, e si aprono nuovi scenari, fra il mistico e il fantasy; cambiano anche i punti di vista e le opinioni dei protagonisti.
Purtroppo si mettono in questo calderone un pò troppe cose, e si rischia di cadere un pò nella confusione e contraddizione, oltre a spaesare troppo lo spettatore.
Comunque un ottimo film di intrattenimento, con forse troppo pretese per il genere, ma piacevole.

Un buon inizio, splendida l'ambientazione nella comunità di pescatori, ma la pellicola non rende appieno la cupezza del racconto di Lovecraft anche per il carattere ostico della trasposizione dell sue opere su grande schermo. Malgrado il basso budget, il risultato è tutto sommato dignitoso e buoni sono effetti di make up. Un piccolo rimpianto: ho sempre associato La maschera di Innsmouth al volto di Michael Berryman, un peccato non vederlo.

Bel film ispirato a uno dei racconti di lovecraft di maggior successo! il trucco degli uomini pesce era un pò ridicolo !

Proprio un bel raccontino,più che altro per la maestria di Gordon nel creare atmosfere e personaggi sinistri,sempre con caratterizzazioni ottime e mai banali.

SPOILER

Fanta-horror sufficientemente godibile, non in possesso di un grande ritmo ma comunque abbastanza scorrevole. Gli effetti grafici non sono eclatanti, il fattore gore non è altissimo e gli interpreti non fanno parte dell'elite mondiale, ma nel complesso non è un film da buttare.
Ovviamente poteva essere migliore.

Dagon è sorprendente.
Mi sono accostato alla visione di questo film con enorme diffidenza, poichè definirmi un lettore accanito di Lovecraft (e compagnia oscura) è poco.
La diffidenza era però del tutto ingiustificata: questo è un bel film!
E' difficile ricostruire un'atmosfera cupa ed esoterica, facendo riferimento a mostri ormai troppo distanti dalla sensibilità comune.
Tale difficoltà, però, è stata egregiamente superata con l'utilizzo di buone trovate registiche che lungi dal fare riferimento a effetti speciali pacchiani, ha puntato molto sui tempi dell'azione.
Si rallenta quando è necessario creare nell'ordine: curiosità, dubbio, attesa di rivelazione, e infine paura.
Si accelera quando è il momento di aggredire lo spettatore.
Davvero bello, non c'è che dire.
Credo che chi ha apprezzato, negli anni, i bei vecchi film dell'orrore puro, troverà di che saziarsi...

Simpatico miscuglio di generi: horror, fantasy, avventura.
Può essere questa la pecca che non gli fa ottenere un maggiore consenso, ed è giustificato.
Diciamo che la storia è simpatica, e senza andare in questioni di spoiler... si può dire che comunque non ti aspetti una evoluzione del genere.
Frose sarebbe da rifare in una veste più curata, e conu n budget più alto per gli effetti speciali...
Merita la visione a parer mio, almeno una.

Non male, anche se gli effetti al computer sono tremendi.

Stuart Gordon dimostra come fare un gioiello senza soldi (infatti gl' effetti digitali sono ridicoli). Il film crea un mondo ed una atmosfera unica riuscendo a far immedesimare completamente il pubblico nell' incubo vissuto dai protagonisti. Dario Argento insegna che a volte nell' horror è fondamentale una sospensione della credulità (in questo caso è utile) e tralasciando alcuni errori siamo di fronte ad un capolavoro.

Avendo letto il racconto di P.H. Lovecraft - fuga da innsmauth- da cui questa pellicola prende ispirazione, e avendolo amato molto; sono stato molto soddisfatto da questo rifacimento, certo un po' diverso dal libro, ma che mantiene bene la storia e l'atmosfera

questa volta Gordon si ispira a due racconti dello scrittore di Providence, "La maschera di Insmouth" e "Dagon", cercando di rimanere il più possibile fedele alle atmosfere dei racconti. anche se non è proprio il mio "horror genus" (in questo senso, mi trovo più vicino a "Re-Animator" e "From Beyond"), devo dire che, forse, è la migliore trasposizione di una novella di Lovecraft e la più vicina allo spirito e all'orrore che vuole trasmetterci lo scrittore: "un orrore più ancestrale, che scientifico, psicologico o fisico". la fotografia è davvero splendida (mai aggettivo fu più azzeccato come in questo caso). le musiche e le scenografie appropriate. peccato per Ezra Godden, completamente fuori ruolo (nel racconto ha un ruolo molto più "attivo"). un horror nel vero senso della parola!! L

voto: 8,5

Insomma una bella sorpresa questo film! era da tempo che non riuscivo a guardare un film con un po di tensione e con scene di sangue fatte discretamente bene. Come inizio per quello promette bene: un atmosfera ottima e un ambientazione veramente buona.
La storia del film tutto sommato non e male, l'ho trovata di grande interesse e di buon auspicio.
Per quanto riguarda le cose deludenti di questo buon film e inutile star li a ripeterlo, ma l'interpretazione degli attori e soprattutto del protagonista sono molto scadenti. Invece per quanto riguarda il finale non l'ho trovato cosi male sinceramente, anzi l'ho aprezzato devo dire la verita.
Infine un film veramente buono che consiglio agli amanti del genere horror.

Un horror riuscito per metà.
Ai talentuosi Yuzna e Gordon l'avventura spagnola non sembra ancora aver raggiunto i risultati sperati.
Tornando al film, il tutto parte benissimo, poi si perde nella seconda parte a partire dalla solita scena di sesso gratuita a metà del film (quasi un marchio di fabbrica ormai, vedi Rottweiler), che, nonostante si possa perdonare, avvia il film verso un finale che delude all'insegna del solito motivo del "prescelto".
Assolutamente da non perdere, specialmente per i fan di Lovercraft la prima parte, con una bellissima resa della cittadina "anfibia" e una fuga dalla locanda via tetto che farà sobbalzare i fan dell'Ombra su Innsmouth...

Tuttosommato un Horror carino , particolare

ottime ambientazione , buona atmosfera , un pò scarsina la recitazione e calante nella parte finale .......

Da vedere.

Considerando che è un film a basso budget merita...la trama è interessante, l'ambientazione inquietante del villaggio e i suoi abitanti pallidi,zoppi e con quei vesiti neri mi son rimasti impressi.
Questi sono i pregi...ma i difetti nella pellicola ce ne sono e anche abbastanza evidenti,tanto per cominciare le interpretazioni scadenti degli attori,poi i dialoghi in spagnolo evitabilissimi ed infine la scena finale del mostro-polipone che fuoriesce da quella sorta di pozzo ...in conclusione :
trama : 7 Attori : 5 Ambientazione : 8 ....direi che 6 e mezzo è l'ideale.

Dagon è stata una vera sorpresa all'inizio ero un pò scettico ma mi sono ricreduto subito, certo non ha fatto la storia del cinema e non la farà ma a chi piace il genere horror non resterà di certo deluso.
Gli attori non sono un granchè però la trama (non la solita minestra) e la buona dose di splatter rendono questo film davvero interessante.
Consigliato!
Mezzo punto in più per la media troppo bassa e perchè oggi mi sento generoso ;-)

Buon film. La trama è buona..l'inizio è forse la parte migliore..poi il film scade un po'. L'ambientazione del villaggio di pescatori fatiscente è azzeccatissimo..le atmosfere ti coinvolgono. Un voto in meno per gli attori pessimi ed alcune scene un po' demenziali..tutto sommato però si fa vedere.

Voto:7

Grandissimo Gordon!
Uno degli ultimi artigiani dell'horror!
Pellicola senza grosse pretese ma con un'atmosfera e un'ambientazione stupende.
Idee geniali e mostri crudeli che abitano un villaggio inquietante.
Veramente eccellente!

Prima scena (evito di spoilerare in quanto è ininfluente per il prosieguo della vicenda) da "censurare": lei che fa volare il portatile in mare. L'avesse fatto a me giuro l'affogavo...con tutto quello che c'era dentro oltretutto...questa scena era decisamente da cambiare, poi solo per giustificare che non avevano modo di contattare nessuno...ma ddddai (alla Mughini)... quindi sono partito a guardare questo film con il piede sbagliato. Addentrandomi nel film, non entusiasma più di tanto e poteva essere migliore anche nel finale.

SPOILER
La ragazza è scandalosa nella recitazione: utile nella scena finale, per il resto deciamente sostituibile.

Prodotto dalla Fantastic Factory (fondata da Yuzna e Fernandez) questo horror a basso budget diretto da Stuart Gordon è uno dei migliori film del genere uscito negli ultimi anni… La pellicola prende spunto da un paio di racconti di H.P. Lovercraft e a tratti le cupe atmosfere del grande scrittore di Providence sono raccontate in maniera efficace (soprattutto per quanto riguarda la scenografia del paesino o gli interni) grazie anche ad un’ottima fotografia… Va però ammesso che la sceneggiatura poteva essere migliore, il cast non è proprio il massimo, gli effetti speciali non sempre sono convincenti ma lo splatter (comunque non troppo eccessivo, se non per una scena) è di buon livello… Particolare il finale… Da vedere, se si è appassionati di horror, anche perché questo film perlomeno si discosta parecchio dalle storie tipiche propinateci dallo star system hollywoodiano…

Gli horror di S. Gordon, B. Yuzna , C. Band.... collaboratori un tempo alla Trimark hanno sempre qualcosa di interessante...... Gordon, padre di Re-Animator è un artigiano genialoide e amante di estetiche sotterranee.... i suoi film non sono mai capolavori ma attraggono per le trovate mai banali e per il senso dell'ignoto...... inoltre è un ottimo regista.... Questa Dagon conferma tali caratteristiche ma i non-horroristi è meglio che si astengano.

nel genere horror un nove pieno.
tratto da "la maschera di innsmouth" di lovecraft e diretto dall'ottimo stuart gordon,che si prende parecchie licenze rispetto al libro ma ricrea splendidamente le atmosfere descritte dal re dell'orrore cosmico.
il film è noiosetto all'inizio ma poi mi ha preso tantissimo,altro che saw o simili.
ho trovato ben realizzati anche gli effetti speciali,la scarsezza del budget è ben mascherata e non inficia minimamente la pellicola.
insomma un horror "old school" che invoglia,anzi obbliga,alla visione ogni fan del genere.

Gli do sette xkè è stato l'unico horror di tanti ke ne ho visti ke mi ha fatto venire la nausea x le tremende scene di scuoiamento!

Tratto dal libro" L'Ombra su Innsmouth" di Lovecraft.
Non mi ha entusiasmato particolarmente , di buono c'è l'atmosfera che viene a crearsi in alcuni momenti ,grazie anche all'ambientazione ben costruita .Da notare alcune scene splatter veramente strong .
Diciamo che nel complesso si poteva fare molto meglio (forse il budget era troppo striminzito),comunque la suff. la merita.

mi è piaciuto molto, non è un filmone ma si può guardare

Ho visto il film qualche sera fa. Io lavoro nel campo della comunicazione quindi di riprese e cose del genere un po' me ne intendo. A mio giudizio le ambientazioni e la fotografia sono ottime. Gli effetti speciali lasciano un po' a desiderare ma non inficiano la resa complessiva del film. La storia è davvero ai limiti del paradossale e quasi onirica, tant'è che non mi sarei stupito se alla fine del film il protagonista si fosse svegliato sudato, rendendosi conto di aver solo fatto un brutto sogno (io l'avrei finito così: in effetti il finale mi è sembrato deboluccio). Mi è dispiaciuto per la protagonista (la splendida Raquel Merono) che, pensavo, sarebbe stata salvata in qualche modo. UNA RAGAZZA COSì BELLA DOVEVA ESSERE SALVATA!!

con il dagon di H.P.Lovecraft non centra niente ma cmq si fa valere in un mondo, quello dell'orror, dove i film migliori sono delle schifezze colossali!

Mi aspettavo un vero schifo, invece sono rimasto molto sorpreso.
Esprime davvero l'universo di Lovecraft, di cui io sono un fanatico. Se solo gli horror prendessero di più da lui....

Trama: Due coppie di turisti giungono con la propria barca in un misterioso villaggio sulla costa spagnola… Un incidente costringe due di essi ad andare a chiedere aiuto a terra…. I due scopriranno che in quel paese accadono cose strane. Gli abitanti subiscono strane mutazioni, tanto da essere metà pesci e metà umani, e venerano una misteriosa divinità… DAGON.

DAGON - la mutazione del male è uno dei prodotti della fantastic factory, società fondata dal produttore yulio fernandez, insieme con il regista Horror, autore di “SOCIETY”, brian Yuzna.
I due hanno dato vita a una società di produzione per il cinema horror – fantastico, dalle diverse facce. Loro è infatti il secondo film del regista Jaume Belaguerò, “Darkness”, che nonostante abbia notevoli difetti, è stato molto apprezzato sia in patria che all’estero.
Le altre produzioni della fantastic factory vanno da “Faust”, diretto dallo stesso Yuzna, all'orribile “Arachnid”, al + recente "L'uomo senza sonno" di Brad Anderson.
E infine “Dagon”, diretto con mano sicura dal regista di re-animator, e tra l’altro amico e collaboratore di vecchia data di Yuzna, Stuart Gordon.
Quest’opera è indubbiamente la migliore tra quelle presentate dalla Fantastic Factory. Ovviamente da noi il film non è passato in sala, ma è stato distribuito direttamente sul mercato dell’home video.
Si tratta di un film molto appassionante, secondo me uno dei migliori esempi di Horror degli ultimi tempi, come non se ne vedevano da anni.
La pellicola è girata purtroppo in economia e si vede chiaramente, ma questo non va ad intaccare minimamente sul fascino del film di Gordon, che invece punta sul lavoro di atmosfera. Tutti gli avvenimenti si verificano in uno sperduto villaggio della Galizia, avvolto dall’oscurità, e abbattuto da un temporale costante. Quasi un mondo a parte, dove si verificano degli eventi strani e incomprensibili agli occhi umani. Insomma Dagon ci parla di alcuni umani catapultati in un incubo, in un mondo diverso dal proprio, in cui tutte le abitudini, i vizi terreni sono del tutto irrilevanti.
La splendida fotografia assume dunque un ruolo fondamentale per ricreare questo mondo, oltre all’idea dei produttori di girare per davvero in un villaggio sulle coste della Galizia, territorio molto piovoso che ben si adatta alle esigenze della storia.
A questo si devono aggiungere degli ottimi effetti speciali, che ancora una volta sono molto utili per creare il mondo fantastico dove approdano i due protagonisti, e che sono visibili nelle mutazioni che subisco gli abitanti del paese, che a poco a poco, in maniera irreversibile, si trasformano in pesci, e anche in un paio di belle sequenze sanguinolente. Gordon punta il meno possibile su effetti creati al computer (pessimi), che diventano però fondamentali in alcune scene, nell’incipit ( il temporale), e nella drammatica sequenza finale.
“Dagon”, tratto liberamente novella del maestro H.P.Lovecraft, “l’ombra su Inshouth”, è una pellicola da non perdere, soprattutto per gli amanti del genere. Certo le nuove generazioni amanti dei recenti teen-horror di pessimo livello, potranno non amarlo. Tuttavia in Dagon ci sono almeno tre sequenze da antologia, quella dell’assedio all’hotel, non da meno quella del flashback in cui si ritorna indietro nel tempo, e in cui vengono svelati i misteri del villaggio, e infine la sequenza shock della tortura in cui muore il compianto Francisco Rabal.
Bel ritorno dunque di Stuart Gordon!

Voto 8 perchè di horror simili a questo non vi è più traccia.

Devo dire che mi aspettavo di peggio ed invece è un film che si lascia vedere dall'inizio alla fine ed è anche piuttosto originale.