tetsuo - uomo d'acciaio regia di Shinya Tsukamoto Giappone 1988
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tetsuo - uomo d'acciaio (1988)

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locandina del film TETSUO - UOMO D'ACCIAIO

Titolo Originale: TETSUO

RegiaShinya Tsukamoto

InterpretiTomoroh Taguchi, Kei Fujiwara

Durata: h 1.00
NazionalitàGiappone 1988
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1988

•  Altri film di Shinya Tsukamoto

Trama del film Tetsuo - uomo d'acciaio

Facendosi la barba un uomo qualunque scopre che il suo corpo si sta trasformando. Nel giro di poco tempo diventa progressivamente un coecervo di carne e metallo.

Film collegati a TETSUO - UOMO D'ACCIAIO

 •  TETSUO 2 - BODY HAMMER, 1992

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Voto Visitatori:   7,51 / 10 (76 voti)7,51Grafico
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Voti e commenti su Tetsuo - uomo d'acciaio, 76 opinioni inserite

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76mm  @  03/01/2017 09:25:04
   6 / 10
Siamo più dalle parti della videoarte che non del cinema vero e proprio, almeno del cinema come lo intendo io.
Irriverente, a tratti quasi entusiasmante, con efficaci effetti speciali artigianali, ma non sono riuscito a capire dove voglia andare a parare alla fin fine…il rapporto uomo-macchina, la spersonalizzazione dell'individuo…nel 1989 non era proprio roba di prima mano… originale sì ma solo nella forma, non nel contenuto.
Fin dai primi fotogrammi si capisce di trovarsi davanti a qualcosa di insolito e la prima parte si lascia seguire con attenzione e curiosità…nella seconda mezz'ora invece l'assenza di un vero e proprio plot da seguire e la totale mancanza di uno straccio di sceneggiatura si fanno sentire davvero tanto e il film, purtroppo, riesce ad annoiare profondamente nonostante l'esigua durata.
Nulla a che vedere con Eraserhead, a cui è stato accostato secondo me a sproposito.
La successiva carriera di Tsukamoto ha dimostrato che qualcosa di interessante da dire ce l'aveva eccome, in questo caso però manca un po' di lucidità, cosa comunque perdonabile trattandosi fra l'altro di un opera prima.
Visivamente accattivante, non me la sento di stroncarlo ma neanche di esaltarlo troppo… è davvero molto lontano dai miei gusti, nonostante sia uno che nel weird normalmente ci sguazza.

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Ultima risposta 03/01/2017 10.18.52
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Badu D. Lynch  @  17/03/2013 15:18:15
   9½ / 10
Un incubo (ad occhi aperti) metallico.. Un trip devastante e frenetico.. Filosoficamente industriale.. Un pugno (di ferro) nello stomaco.. Questa pellicola è un'esplosione sensoriale.
Tetsuo è acciaio vivo, una bomba nucleare che non cesserà di urlare, mai..

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Ultima risposta 27/03/2013 18.44.01
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marfsime  @  24/05/2010 18:32:48
   1 / 10
Come possiamo definire definire quest'opera? Film? Difficile..perchè di fatto non c'è una trama..non c'è una logica..e di interpretazioni al significato globale della pellicola non sono riuscito a trovarne..forse sarà anche un mio limite. A suo modo è qualcosa di geniale e lo ammetto..però ripeto che definirlo film mi sembra eccessivo visto che mancano i presupposti basilari per dichiararlo come tale..sceneggiatura in primis. E' una pellicola altamente delirante..disturbante e deviata..è come prendere una tela bianca e cominciare a disegnare qualcosa di astratto privo di qualsiasi reale significato logico dando libero sfogo alla propria fantasia. C'è poco da fare..questi pseudo "film" o ti piacciono e li prendi per quel che sono oppure li bocci senza appello..un po' come i film di Lynch..e per quanto mi riguarda io non l'ho minimamente apprezzato..per me da evitare.

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Ultima risposta 21/06/2010 01.23.04
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Sexy Christ  @  15/09/2009 20:22:43
   9 / 10
Sono molto soddisfatto di questa ennesima visione di questo capolavoro di Tsukamoto, il picco più alto mai raggiunto dal Cyberpunk. Per prima cosa devo dire che questo Tetsuo (鉄男) non è un lungometraggio facile da apprezzare. Infatti ha tematiche un pò "adulte" infatti mi ricordo che quando lo vidi la prima volta, a 15 anni, ne rimasi si affascinato, ma non capii niente del suo significato. Per me era solo un miscuglio di rumori e immagini insensate in Bianco e Nero, di un surrealismo estremo. Ma adesso, dopo averlo rivisto ad un età più adulta (precisamente 28 anni) mi sono reso conto di tutto ciò che rappresentava. Naturalmente è impossibile non cogliere l'evidente ispirazione dal famoso regista canadese David Cronenberg. La trama, molto strana e originale, è perfettamente bagnata da un punta di poesia. La fusione di due esseri, il feticismo estremo, le passioni indotte da strani comportamenti, significati astratti e psicologici molto profondi...Un concentrato di horror e poesia veramente indimenticabile. Le ambientazioni decadenti, la tecnica registica fuori dalle righe, il bianco e nero e il sonoro rendono ancora più bello questo capolavoro di Tsukamoto. Un vero Cult per tutti gli amanti dell'estremismo cinematografico, ma che non può mancare nella collezione di un vero videoamatore.

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Ultima risposta 15/09/2009 21.19.54
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baskettaro00  @  15/09/2009 15:35:51
   6½ / 10
non ho parole.....
un film senza il benchè minimo senso,con inquadrature a volte nella norma a volte velocissimissime,e proprio per questo geniale.
rimane un film senza senso,buttato la,peccato:si poteva fare un qualcosina in più!

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Ultima risposta 15/09/2009 21.35.07
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/09/2009 23:29:20
   8½ / 10
In poco più di un'ora da vivere completamente in apnea, Tsukamoto ci trasporta in un delirio audio-visivo alienante e malato oltre ogni immaginazione. In questa esperienza folle si assiste alla progressiva disumanizzazione dell'uomo, insensibile macchina in mezzo a tante macchine e ingrannaggi. E' un film disturbante, folle, potrà fare anche schifo, ma l'indiffernenza direi proprio di no.

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Ultima risposta 10/09/2009 23.58.23
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JOKER1926  @  05/09/2009 19:36:19
   7 / 10
"Tetsuo Uomo di acciaio" è una pellicola diretta nel 1988 dal giapponese Shinya Tsukamoto. La pellicola è diventata nel corso del tempo molto famosa, il lavoro del regista nipponico sobbalza fra vari generi dunque risulta difficile catalogare in modo irrevocabile tale prodotto cinematografico in un determinato genere, infatti "Tetsuo" potrebbe "essere" un film Drammatico e allo stesso tempo un Horror, infatti la pellicola, in parte ovviamente, rispecchia i caratteri di tale genere presentando dunque una cospicua dose di violenza intrisa (in modo praticamente sproporzionato) nello splatter.

"Tetsuo Uomo di acciaio" è fondamentalmente un film anomalo, ma nonostante l'immensa particolarità del prodotto è abbastanza palese "estrapolare" dei richiami a pellicole del passato come "La mosca" di David Cronenberg nelle sale cinematografiche due anni prima (1986), lampanti e disarmanti i richiami ad "Eraserhead" (uno dei film più grandi della storia del Cinema) di Lynch; in fine, quasi subliminali i cenni a "Persona" del maestro svedese Ingmar Bergman.

Dunque è giusto lodare Shinya Tsukamoto per il suo film ma allo stesso tempo è molto importante creare una sorta di "prefazione" e quindi è impossibile non parlare prima di stereotipi cinematografici che hanno permesso la creazione (in modo consequenziale ) di determinate pellicole.

"Tetsuo" presenta una trama molto "bizzarra" che si esaurisce subito… Un uomo scopre che il suo corpo sta cambiando… La sua carne sta creando un allarmante (e allo stesso tempo incredibile) "binomio" con il metallo; abbastanza chiaro il messaggio della regia che cerca di mostrare (e di denunciare) l'era della distruzione umana fatta dalla tecnologia , dal "non umano" ovvero dal metallo, da "sostanze sporche" che inquinano l'uomo, insomma un po' come "La mosca" la denuncia è "universale", i due registi (nei loro film) cercano di "stoppare" un allarmante pseudo progresso scientifico dell'uomo che (secondo regia) è un regresso (soprattutto per l'ambiente) per l'"Humus" umano.
Il film dopo aver enunciato una sgangheratissima trama abbandona (?) la narrazione e si precipita sui binari della pura follia, la pellicola è dunque la massima celebrazione dell'utopia mescolata sproporzionatamente con una pazza dose di "follia" e di sangue che alla lunga non solo disgusta ma stanca il pubblico. (fortunatamente il film dura poco, è "solo" un'ora di proiezione!)
Il finale del film è da repulsioni, magari ripetitivo ma pur sempre originale.
Da segnalare inoltre due/tre sequenze davvero suggestive che a tratti divertono il pubblico, divertimento accompagnato anche da una bella razione di disgusto.

"Tetsuo" presenta sul piano tecnico una serie di cose davvero importanti, gli attori non sono (ovviamente) giudicabili, gli effetti sonori sono imprescindibili come logicamente gli effetti speciali (perni imperiosi nel lavoro del regista) sono praticamente perfetti e inquietano, suggestionano il pubblico; montaggio davvero particolare con la camera che trabalza sistematicamente il pubblico con una serie di inquadrature magistralmente veloci imperniate in ritmi quasi folgoranti; fotografia (usando un eufemismo) non comune fusa in ambientazioni "viscide", il bianco e nero poco "slanciato" e molto "tarchiato" regala un'atmosfera di "sporcizia" e di claustrofobia al film.

Il film dietro una massiccia e delirante rappresentazione visiva nasconde denuncie sociali, certo è banale pretendere particolari e geniali quadri, disegni concettuali alla Bergman ma la "festa" sul piano delle immagini (sorrette da un mostruoso montaggio) non mancano; pellicola comunque molto scompaginata e con una regia a tratti troppo pasticciona, caotica e ripetitiva.

"Tetsuo" rientra in quella particolare classifica/categoria dei film "maledetti/criptici" e si posiziona in disparte, dopo la lunga lista di pellicole occidentali che (soprattutto sul piano contenutistico) hanno dimostrato un valore superiore, difficilmente raggiungibile…

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Ultima risposta 09/09/2009 18.37.23
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Guy Picciotto  @  15/02/2008 11:38:55
   10 / 10
stecca musicale innalzata ad advantgarde cinematografica, la metropoli-necropolidi di tetsuo è la stessa di eraserhead di Lynch, è quella dei throbbing gristle, le cariatidi al quarantesimo piano, i fumi infernali dei riscaldamenti sotterranei, il cielo grigio che somiglia al colore di un canale tv morto incipit poderoso del neuramante di Gibson, tetsuo rappresenta l'addio all'uomo in quanto individuo ed il benvenuto all'uomo in quanto consumatore, ovvero ferraglia precaria di tubi e cavi dell'ingranaggio bestiale della Macchina, non si sfugge alla macchina, dalla catena di montaggio non si sfugge mai, uscendo dalle 8 ore della catena di montaggio essa si fa sentire ancora più oppressiva nel quotidiano, nel privato, nel tram, in auto, poi a casa, in famiglia, si fa sentire l'oppressione della catena di montaggio, il nulla della vita, nell'amore sopratutto si sente ossessiva, e ancora di più nell'entusiasmo, questa pressione durissima, tetsuo è questo ed è è il picco del cyberpunk visivo, l'utopia laicizzata in tecnologia, introiezione e imitazione della forma produttiva industriale nella carne umana, un materialismo idraulico di macchine desideranti, rivoluzionarie, single.

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Ultima risposta 08/06/2008 16.55.02
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Kayo  @  28/11/2007 19:20:14
   1 / 10
sarà ke l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli in inglese, e ci ho capito poco, però mi è sembrato un film davvero brutto...

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Ultima risposta 23/07/2009 00.33.25
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alien1983  @  22/11/2007 19:22:56
   1 / 10
difficile vedere un film + brutto di questo...

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Ultima risposta 06/01/2010 13.44.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/11/2007 14:48:03
   8½ / 10
"Tetsuo" celebra il connubio carne/metallo,la metamorfosi dell’uomo in quella che potrebbe essere considerata una nuova angosciante evoluzione della specie che fonde le caratteristiche umane con quelle della societa’ moderna sempre piu’ tecnologica e disumanizzante.
Citta’ prive di vita percorse da esseri mostruosi a velocita’ folli,ambienti degradati dai quali la natura è stata estirpata con la forza e sostituita con il metallo,angoscianti ed ossessivi rumori meccanici di fondo che si mescolano con una colonna sonora industrial,musica della quale il regista è grande fan (in particolare dei Ministry)e che per sua stessa ammissione lo ispirera’ per il secondo capitolo della saga.
“Tetsuo” è uno dei piu’ noti manifesti cinematografici del genere cyberpunk,una pellicola delirante e sicuramente non adatta a coloro che sono abituati ad un cinema di facile comprensione e soprattutto rassicurante,vedendo quest’opera permeata da una visone pessimista ed apocalittica del mondo che ci circonda è impossibile non ravvisare delle similitudini con il modo di fare cinema di altri maestri visionari come Cronenberg o Lynch.
Tsukamoto si affida ad un montaggio frenetico da videoclip,utilizza spesso la camera a mano e studia al meglio le inquadrature affinche’ risultino ricercate e mai banali,la storia si basa su una trama da interpretare e ricostruire anche se alla fine è comprensibile nonostante si basi su molti flashback e non segua una struttura lineare.
La pellicola è resa ancora piu’ angosciante dal bianco e nero “sporco” con cui è girata,scelta che aumenta la sensazione di trovarsi in un mondo dove metallo,cavi,tubi ed olio possano realmente far parte di un nuovo essere,meta’ uomo e meta’ macchina.
“Tetsuo” è un film visivamente molto potente ma non solo,è anche encomiabile a livello contenutistico,infatti quella che potrebbe apparire come una pellicola estremamente “weird” che ha come unico scopo quello di schockare lo spettatore è invece un amaro ritratto dell’uomo moderno,ridotto ormai alla mercè delle tecnologie imperanti che si tramuta in un essere estremamente potente e di conseguenza animato da un’indole violenta e prevaricatrice.
Indimenticabile ed estremamente adrenalinica la sequenza della metropolitana,un vero cult invece quella della trivella fallica,bravissimi gli attori (tra cui vi è anche Tsukamoto nella parte dell’uomo che ad inizio film si conficca dei tubi metallici nella gamba)che in un film praticamente privo di dialoghi mostrano grandissime capacita’ espressive.
Girato con un budget irrisorio “Tetsuo” è sicuramente un’opera geniale,visionaria ed intelligente che mette in mostra mostra le notevoli capacita’ di uno dei registi nipponici indubbiamente piu’ innovativi.

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Ultima risposta 13/11/2007 11.24.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/10/2006 20:35:37
   6 / 10
avevo sentito parlare bene di questo film e mi è venuta voglia di vederlo...devo ammettere che la prima parte è a dir poco terrorizzante dove pero non mancono troppi flash(vedi sequenze in televisione o le ripetute scene di sesso)...tutto mi ricorda i film di cronemberg...
poi comincia la battaglia e si cade un po nel ridicolo con pessime scene in stop-emotion ripetute fino alla nausea e tutto si risolve con voli di qua e di la...insomma si poteva fare meglio!

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Ultima risposta 06/04/2007 21.12.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  09/10/2006 17:39:09
   9 / 10
fobie cronenberghiane in salsa cyberpunk.
questa è la prima impressione che mi fa il delirio di tsukamoto. e la cosa è naturale, tanti sono i punti in comune con i lavori del canadese.
l'incidente automobilistico (crash), sessualità morbosa e estrema (ancora crash, shivers), compenetrazione di metallo e carne (più di un esempio).
ma tsukamoto si spinge anche oltre. lo scenario post/industriale grigio e scarno è la location per una storia anche di isolamento e solitudine, sottolineata dalle epilettiche riprese negli spazi aperti e da quelle più 'normali' sui due protagonisti, la loro mutazione e il loro rapporto. lo sf.igatissimo tomoroh taguchi nella trasformazione raggiunge un io superumano, e alla fine unito al metallo si avvia alla conquista del mondo.
ottimi effetti speciali e un paio di sequenze allucinanti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
per chi non è schizzinoso e ama ogni forma di cinema.

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Ultima risposta 11/10/2006 16.53.29
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  17/01/2005 18:51:16
   7 / 10
Grandi!!! Avete messo pure questo! Non era necessario, ma vista la gentilezza dimostrata lo commenterò subito…”Tetsuo – uomo d’acciaio” è uno dei film più inguardabili della storia del cinema…La trama si riduce a parlare di “un’antisupereroe”, che, in seguito a un’incidente stradale, inizia a mutare e acquisisce il potere di fondersi col metallo…
Il tema della vendetta, alla base della narrazione, (Tetsuo vuole vendicarsi di chi, “involontariamente”, lo ha trasformato in una macchina umana) vuole essere una sorta di critica sociale implicita che può essere svelata solo attraverso un’analisi attenta della pellicola.
Girato in Bianco e Nero e diretto in modo incredibilmente innovativo, questo titolo rappresenta uno
dei “punti di non ritorno” della cinematografia moderna destinato e consigliato solo a chi ha davvero “uno stomaco d’acciaio”.


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Ultima risposta 26/06/2006 23.24.01
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