un giorno perfetto regia di Ferzan Ozpetek Italia 2008
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un giorno perfetto (2008)

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locandina del film UN GIORNO PERFETTO

Titolo Originale: UN GIORNO PERFETTO

RegiaFerzan Ozpetek

InterpretiIsabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Federico Costantini, Monica Guerritore, Angela Finocchiaro, Stefania Sandrelli, Christian Serritiello, Fausto Maria Sciarappa

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Tratto dal libro "Un giorno perfetto" di Melania Mazzucco
Al cinema nel Settembre 2008

•  Altri film di Ferzan Ozpetek

Trama del film Un giorno perfetto

Il film racconta la giornata di nove personaggi che abitano a Roma, e l'evolversi della loro quotidianità, segnata in alcuni casi da eventi che presi uno ad uno, costituiscono per i protagonisti dei momenti importanti e significativi...

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Voto Visitatori:   5,70 / 10 (64 voti)5,70Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su Un giorno perfetto, 64 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Strix  @  14/09/2021 02:19:53
   4 / 10
Inutile, inconcludente.

La storia non attecchisce, coi personaggi non empatizzi, tant'è che non ti importa dell'epilogo.
Nessun messaggio, nessuna rappresentazione degna, davvero il nulla.
E poi è lento, ma lento che aoh, non sei Kubrik, non te lo puoi proprio permettere.
Finale tra l'altro telefonatissimo per via dell'inutile flashforward iniziale.

Scialbo

DarkRareMirko  @  06/04/2021 22:37:02
   7 / 10
Film per certi versi incompiuto, almeno riguardo a potenzialità espresse (ma magari il libro della Mazzucco non era così facile da porre in immagini); buon cast (la Ferrari è come al solito sensuale, convincente Mastandrea), temi importanti ma la commistione thriller (un pò accennata) e dramma (per lo più presente) non è riuscita molto bene.

Comunque di sicuro sottovalutato e, come già detto, già sulla carta un soggetto difficile/impegnativo.

Prende, interessa, finisce ma, poi, lascia un senso di incompiuto.

Wilding  @  08/04/2020 11:19:27
   3½ / 10
A mio avviso è la pellicola più brutta di Ozpetek, regista che adoro e che raramente ("Napoli velata") mi aveva deluso, ma mai così tanto. Un polpettone lentissimo (basta la prima sequenza a capirne l'andazzo!!), apatico e scontato, mal diretto e peggio interpretato (Mastrandrea a parte). Una autentica delusione!

eruyomè  @  07/07/2015 13:55:39
   2½ / 10
Da quando ho "scoperto" Ozpetek, so da chi andare a pescare quando ho quella malsana e masochistica voglia di guardare film brutti e trash.

Devo dire che non mi delude mai.

Un polpettone confusionario pomposamente melodrammatico e, al solito, autoreferenziale e fintamente e autoriale. Qui poi ci sono interi segmenti narrativi e personaggi del tutto inutili e senza scopo nè significato che, poveri, vagano tra un dialogo improbabile e gesti incomprensibili e vuoti. Boh.

Woodman  @  17/08/2013 21:34:51
   6 / 10
Film anomalo nella filmografia di quel montato di Ozpetek, capace di un solo film davvero riuscito e buono soprattutto a fare il pruriginoso e il moralista, tenendo validi gli insegnamenti di chi da lui non si farebbe nemmeno lustrare le scarpe (Almodovar, risaputo).
Nel suo cinema leccatissimo e d'imitazione si scorgono anche tracce di spiate nipponiche, con quella interessante concentrazione sui dettagli e sugli sguardi.
Molto bene il fatto che per una volta Ozpetek proponga un adattamento. Assai positiva la temporanea infatuazione della recitazione (invecchia come il vino) della Ferrari.
Bellissima la fotografia e il ritratto (non certo inedito) dell'alienazione cittadina.
Peccato però che:
1) la trasposizione del romanzo della Mazzucco sia scandalosamente superficiale;
2) il talento dei Costantini, Paolino, Murgia è quanto di più improponibile il regista potesse andare a scoperchiare. Detto fatto, almeno il primo sembra meritatamente dimenticato;
3) La Sandrelli per 60 anni non abbia mai saputo cosa significhi recitare;

Sceneggiatura media, una parte centrale bruttarella in cui non sono ben alternate le varie vicende e di conseguenza non si ha il tempo per capire o interessarsi davvero ai personaggi (esclusa la fantasmatica Finocchiaro, la Guerritore non è minimamente sviluppata, pessima anche l'idea di cambiare sesso al professore omosessuale del romanzo, per poi suggerire un fondo lesbo, davvero esecrabile, e il politico di Binasco se non fosse interpretato splendidamente suonerebbe inutilissimo, e infatti è approfondito male e disegnato approssimativamente, sfiorando più volte il ridicolo).

Si salvano i minuti finali, che sono davvero splendidi, e il finale degno, ma siamo ben lontani dalle intenzioni del romanzo.

Ozpetek è solo un bugiardino sterile e ripetitivo.
Il film delude tutti e resta un'ennesima pacchianata, stilisticamente più italiana di quanto la fata turchina non voglia far sembrare.

ghigo buccilli  @  24/06/2013 19:26:16
   5 / 10
magistrale ritratto della piccola borghesia che ammorba l'italia da un ventennio, peggio di ricordati di me di muccino...sì, ma perché trarne un film? se non c'è una tempesta che vi impedisce di fare due passi, non c'è altro motivo per vedere questo film (e basta con le comparsate della Sandrelli, possibile che non si possa fare un film in italia senza la sua partecipazione?)

Regista Ricky  @  20/03/2012 12:59:53
   1 / 10
elmoro87  @  13/06/2011 12:08:00
   3½ / 10
Non ho letto il libro della Mazzucco, ma questo Ozpetek mi ha fatto davvero schifo... Un film insulso, pesante, privo di qualsiasi motivazione, solo una lenta e inesorabile discesa verso il dramma, svelato inoltre all'inizio del film... Un film grigio, brutto, insignificante, che fa comparire personaggi irrilevanti nella storia (o magari non l'ho capito io..) come tutte le persone al di fuori della famiglia di Mastandrea (il politico, il figlio, la ragazza ecc...), tutte presenze fuori dal contesto che male si integrano in un terremoto di immagini mal connesse... La Ferrari secondo me dovrebbe andare a lavorare in una tintoria, mai vista attrice peggiore, con quel labbretto leporino che irrita da morire... In sintesi, una schifezza colossale... Dispiace per un bravo attore come Mastandrea.

outsider  @  24/05/2011 21:07:56
   7½ / 10
Una pellicola ben interpretata, triste, irritante, agghiacciante, che fa innervosire, rabbrividire, rattristare.
Da vedere e dimenticare, almeno per quanto mi riguarda.

Kymmy  @  07/07/2010 12:47:53
   8 / 10
Sottovalutato, comunque inferiore al bel libro della Mazzucco, Ozpetek si distacca dai suoi clichè per dirigre il suo primo film non partito da una sua idea originale. Mastandrea è bravissimo. La Ferrari è veramente superba, un vero salto di qualità, che sguardo intenso, che carattere, che tenerezza che fa anche...., poi ci sono continue gare di bravura: la Guerritore, ombrosa, sospetta e ambigua, nella sua disponibilità (probabile un'attrazione verso la protagonista), la Sandrelli che dice le parolacce al telefono, la De Cicco che parla in campano stretto con il commissario, Binasco presuntuoso e rovinato, la bellisima Grimaudo e i 5 secondi della vukotic per cui mi son pres6 la briga di acquistare il dvd (una SIGNORA ATTRICE!)... costantini ci ha dimostrato (ma non ce ne era così bisogno) non soltanto di non saper recitare, di non avere un briciolo di fascino o stile, ma anche di non saper parlare. e poi c'è la mitologica finocchiaro in un ruolo-sorpresa che si dimostrerà fondamentale per il continuo della storia, che gira che ti rigira la pappardella buia e carica di tensione esplode in un finale tragico (è dir poco) e in un'allucinante primo piano finale sulla ferrari, mentre il telefono squilla risuonando per le deserte vie del centro anticipando un messaggio che cambierà per sempre il resto della sua vita, concludendo un tremendo e angosciante giorno perfetto.

Bellissime musiche di andrea guerra.
Da vedere. uno dei migliori lavori del regista turco.

Burdie  @  30/06/2010 12:46:26
   5½ / 10
...più che un dramma...una tragedia...

Lory_noir  @  09/01/2010 19:58:45
   7 / 10
Mi è piaciuto. Un Ozpetek che stravolge i temi di solito trattati nei suoi film ma mantiene il gusto del suo stile. Non è ovviamente un capolavoro ma lo consiglio. Attori molto bravi.

gandyovo  @  17/12/2009 18:58:50
   5 / 10
che peccato questo Ozpetek, invece che migliorare, peggiora.

kierkegaard1000  @  10/12/2009 00:04:35
   8 / 10
A me è piaciuto davvero tanto...angosciante, con una ferrari che non mi aspettavo, drammatico allo stato puro...di ozpetek avevo visto le fate... e saturno contro, ma non mi avevano impressionato più di tanto. Anche questo non è un lavoro allucinante, lo so, però mi ha preso di più.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/10/2009 15:32:49
   5 / 10
Il film parlando di diverse storie affronta svariati temi interessanti e in particolare quello relativo ai problemi di coppia...affronta tanti temi ma quasi tutti in modo superficiale!
Tempi morti,dialoghi brevi e lunghissimi primi piani e svolgimento scontato...Non capisco perche Ozpetek abbia voluto svelare subito il finale...
Il regista Turco continua a deludermi è ad annoiarmi...

NandoMericoni  @  17/10/2009 10:09:57
   5 / 10
mah, sicuramente il peggior ozpetek, i cast non rende minimamente i personaggi descritti nel libro, misteriosa la presenza della finocchiaro, misteriosa la presenza della tanica di benzina in macchina, recitazione scomposta, personaggi poco approfonditi...

nick9001  @  14/10/2009 21:27:44
   6½ / 10
Mi ha interessato, da vedere.

Tuonato  @  12/09/2009 00:19:30
   7½ / 10
Ozpetek a mio avviso è uno dei migliori registi "italiani" in attività e con questo lavoro lo dimostra. Non so niente del libro da cui è stato tratto, ma il regista ci regala un film vero, intenso, cupo, disperato, duro e delicato allo stesso tempo. Mai ruffiano. Mi ha sorpreso vedere Mastrandrea in una parte insolita per lui - e se l'è cavata egregiamente - ma sono bravi tutti gli attori incluso la Ferrari che solitamente detesto anche solo incrociare sulle solite fiction che trasmettono in tv.

roy d'arcy  @  04/09/2009 18:06:30
   2 / 10
La Ferrari è una vera cagna, capace di fre soltanto il visro contrito. Situazioni improbabili fino ridicolo, come l'incontro fra la Guerritore e la Ferrari. La Ferrari che intuisce la tragedia con il sesto senso da una mamma degna di un feulleton. Scopiazzatura da Alodovar, senza averne il senso del sarcasmo. Questo Opzetek non mi è mai piaciuto, ma guai a dirlo! Mi sfogo qui

Macs  @  07/04/2009 23:53:59
   5½ / 10
Non convince l'ultimo lavoro di Ozpetek. Soprattutto dà l'impressione di incompiuto: molte sottotrame non vengono sviluppate (l'episodio dell'onorevole e di suo figlio sembra campato in aria), la regia è troppo televisiva. Non emoziona quasi mai. Buona l'ambientazione romana, ma l'impressione complessiva è di un film troppo freddo, che non approfondisce i personaggi e non trasmette emozioni vere. Brava la ragazza che interpreta Valentina; il personaggio della Guerritore molto incerto e mal costruito (si vede che non è originale dal libro).

vale1984  @  29/03/2009 17:12:23
   6 / 10
Molto lento e drammatico, non da alcune spiegazioni su personaggi che lo potevano rendere più interessante, con un finale che viene atteso dall'inizio anche se si capisce marginalmente quel che accadrà. Lento...non male ma piatto.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  22/03/2009 01:11:05
   4 / 10
pesante, pesante e ancora pesante...e dire che i film precedenti di opzetek mi piacciono molto!

antonellina  @  01/03/2009 16:11:21
   7 / 10
sono rimasta scioccata dal finale...

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  18/02/2009 19:10:59
   6 / 10
Il film racconta la storia di alcune famiglie intrecciate tra loro e di come in un casuale giorno accadono fatti drammatici.
L' inizio è in effetti molto lento e il finale chiuso troppo in fretta però a mio dire la sufficienza è il voto migliore.
Non ho letto il libro.

everyray  @  15/02/2009 14:10:00
   5 / 10
Decisamente inferiore alle aspettative questo dramma apatico e inusuale con un inizio davvero molto lento,la parte centrale buona e un finale assolutamente deludente!
Mastrandrea è a mio giudizio inadatto al ruolo a cui è stato chiamato...strano,sembra che tra il cast ed Ozpetek non ci sia il feeling giusto e il risultato nel complesso è del tutto insufficiente!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  28/01/2009 00:01:47
   6 / 10
Leggermente deludente questo ultimo lavoro di Ozpetek sebbene io non lo abbia trovato un disastro totale come ho letto in molti commenti precedenti. Le note positive sono le prove di Mastandrea e di Isabella Ferrari. Decisamente bella la scenografia romana, ottimo il finale. Le note negative sono l'inutilità di alcuni personaggi, come quello della Sandrelli, la sceneggiatura che non cura a sufficienza i dialoghi e alcune sottotrame appena accennate. Nel complesso la sufficienza la merita.

giandr  @  22/01/2009 00:23:47
   4 / 10
Sono un po' prevenuto con Ozpetek che concordo nel definire il regista piu' sopravvalutato in Italia, ma con questo film ha fatto un casino pazzesco. come prima sceneggiatura non originale sceglie il libro della Mazzucco, bellissimo e difficilissimo con personaggi molto ben delineati soprattutto sul piano emotivo. Ozpeteck non riesce assolutamente a trasmettere i piccoli e grandi drammi che si consumano leggendo il libro e sbaglia totalmente la scelta degli attori, Mastrandrea con tutta la simpatia che ho per lui e' assolutamente fuori luogo, e inspiegabilmente cambia il maestro gay del libro con Monica Guerritore.
Insomma un film totalmente sbagliato. Per chi non lo avesse fatto, leggete il libro e conservate i soldi per qualche cosa di meglio.
Rimango del parere che quando si sceglie di trasporre un libro su pellicola o lo si fa fedelmente, vedi 1994 o il Signore degli Anelli, o si deve stravolgere totalmente la storia, non si possono assolutamente fare le cose a meta' come in questo caso.

Nergal85  @  20/01/2009 10:41:01
   5 / 10
il tema d fondo nn è male, parte da una buona idea, ma il colpo resta in canna. mastrandrea sembra troppo incatenato nell'interpretazione del personaggio affidatogli. carine le musike. per il resto la storia è piatta ed a tratti scontata, ma soprattutto nn capisco le apparizioni flash d attrici brave come la finokkiaro e la vukotic ke avrebbero meritato largo spazio. e poi il finale mi sembra ridicolo...

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freddy71  @  17/01/2009 20:32:11
   7½ / 10
Il film forse poteva essere fatto meglio visto il romanzo da cui è stato tratto,ma non è facile.Comunque ozpetek ha voluto richiamare l'attenzione su un fatto di cronaca nera in ambito familiare che sono i delitti più diffusi in italia quindi per questo va premiato.

paride_86  @  17/01/2009 15:01:17
   7½ / 10
Ozpeteck racconta una storia drammatica in maniera delicata e "intima", senza essere sguaiato. Il film l'ho trovato molto coinvolgente anche grazie ad alcune scene parecchio intense e alle ottime prestazioni degli attori; non mi ha convinto molto l'intreccio con le storie secondarie, ma nel complesso mi ha emozionato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/01/2009 11:25:29
   4½ / 10
Clamoroso passo falso di Ozpetek, volenteroso ma incapace di affrancarsi dai noti argomenti che ne hanno fino ad oggi caratterizzato la filmografia,seppur anche in questo caso collocati nel consueto ed elegante panorama romano con la periferia solo lambita in poche sequenze.
L’errore del regista risiede nell’impalpabile approfondimento psicologico dei protagonisti,il bravo Mastandrea è costretto ad interpretare un uomo che parla e si muove per luoghi comuni,la sua figura è troppo banale per essere vera,ma in generale tutti i personaggi del film sono delineati allo stesso modo.Ozpetek procede con un taglio da fiction in cui gli spessori delle figure in scena sono ristrette in facili omologazioni,il tema trattato è duro ma si perde troppo in ghirigori inutili,tra personaggi superflui e soprattutto con la parallela storia del politico,atta ad evidenziare l’idea pessimista della società attuale da parte dell’autore,ma completamente fuori contesto e usurpatrice di scene che avrebbero potuto fornire maggiori delucidazioni sulle dinamiche di tragici accadimenti che purtroppo fanno sempre più parte del vivere quotidiano.
Patetici i tentativi di stemperare i toni mediante siparietti in cui sono i bimbi ad essere protagonisti,nonostante siano bravi,finiscono a loro volta con il risultare innaturali e modellati su stereotipi di cui ne abbiamo le tasche piene,tanto quanto le solite musiche che nei film del regista finiscono con l’essere tutte uguali.
In mezzo a tutto ciò è giusto sottolineare la buona regia insieme alla delicatezza di fermare il film dove è giusto che termini,senza andare oltre,rischiando di maneggiare malamente situazioni limite come ampiamente dimostrato nello sviluppo della pellicola.

bucci  @  11/01/2009 16:40:45
   7½ / 10
Ozpetek ormai maestro di traggedie, lo vorrei vedere alle prese con un film leggero, con una commedia per dare completezza.. comunque questo un giorno perfetto coinvolge, e tanto.. bel cast, buone interpretazioni, film intenso e doloroso.

minut  @  18/12/2008 23:21:24
   8½ / 10
Ozpetek offre ancora una volta un'opera intensa e inquietante, andando a scavare all'interno dell'animo di chi soffre un distacco dalla persona amata.
finale drammatico ma senza scene di sangue che vengono terribilmente immaginate dal pubblico, senza che il regista debba necessariamente mostrarle.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/01/2010 05.08.21
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Invia una mail all'autore del commento Axel  @  24/11/2008 16:47:14
   4 / 10
Mi dispiace.
Ormai le voci che definiscono Ozpetek con l'Almadovar dei poveri mi sembrano davvero azzeccate.
Siamo in caduta libera!

Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  @  15/11/2008 10:45:13
   8½ / 10
A me è piaciuto tantissimo. Ho letto anche il libro e alcune cose sono state modificate, purtroppo anche nei sentimenti dei personaggi (e anche la professoressa della ragazzina che nel libro è un proff gay, sinceramente non capisco il cambio). Il cast non è malvagio, soprattutto il padre dei due bambini. Da vedere.

Ps. Non è assolutamente leggero, molto crudo.

a_raffa  @  23/10/2008 17:48:54
   7 / 10
Cast ottimo , storie intrecciate firmate Ozpetek.

DiReCtOr  @  16/10/2008 00:58:34
   4½ / 10
Non so voi ma io c' ho visto tanta banalità in questo film.
I dialoghi sono assolutamente ridicoli, Isabella Ferrari la trovo insopportabile... secondo me recita da schifo.
Alla fine di Ozpetek mi è piaciuto solo la finestra di fronte e se non leggo critiche avvincenti prima del suo prossimo film non ci spreco neanche tempo!

monty morgan  @  29/09/2008 23:06:21
   5½ / 10
Abbandonata la dimensione corale che ha contraddistinto il suo film più famoso ("Le fate ignoranti"), Ozpetek si dedica nuovamente a registrare la quotidianità, come aveva fatto ottimamente in "La finestra di fronte" e, in maniera suggestiva ma meno convincente, in "Cuore Sacro". Purtroppo in "Un giorno perfetto", il regista arranca, perdendo la lucidità finora dimostrata, pur confermando l'attenzione ai particolari, ai volti, ai piccoli gesti quotidiani. Eppure, il film non convince. Ed è un peccato. La storia c'era, era interessante, ma chissà per quale ragione, Ozpetek decide di strafare, e di seguire due diverse storie, una delle quali, quella del politico corrotto e del figlio ribelle, è francamente risibile, degna della peggiore telenovela, mal recitata, incapace di generare la minima emozione. Per osmosi, perde così smalto anche la storia principale (quella della coppia in crisi) che avrebbe potuto essere affrontata con maggiore analisi, dando più spazio alle rispettive posizioni dei due ex coniugi, ai sentimenti dei ragazzi, al disagio familiare che è il disagio di molte coppie nella medesima situazione. E l'escalation verso la violenza, amaramente scelta da Mastrandrea quale ultimo rifugio per una realtà che non vuole accettare, poteva essere seguita con maggior pathos. Invece, il film diventa un'occasione mancata, in bilico fra momenti di gran cinema e momenti da pessimo sceneggiato televisivo. A salvare il film, una grande Isabella Ferrari (che sorpresa !): il suo sguardo dopo lo stupro è da antologia. E quella sua camminata finale per i vicoli di Roma emoziona, mentre consuma un effimero piacere, ignara della crudeltà del suo destino. La quiete, seppur venata di malinconia e solitudine, prima della tempesta. Bravo anche Mastrandrea (anche se il suo personaggio è poco delineato, e la sua sofferenza interiore è spesso caricaturale), sprecata la Guerritore in un ruolo anonimo, grandiosa la Finocchiaro (che sguardo !), decisamente insulsa la Sandrelli. Peccato, di carne buona al fuoco ce n'era, ma qualcosa è andato bruciato…

Invia una mail all'autore del commento Daniela Puledra  @  23/09/2008 15:11:20
   10 / 10
gli attori sono tutti molto bravi, tranne i bambini, anche quello che è stato osannato a Venezia( ma per cosa?) . Isabella Mon amour. Diciamo che è il film è è pesante crudo e realistico..affronta sommariamente temi veramente agghiaccianti perchè aihmè sono tutti veri. Comunque nn mi trovo con i commenti molto negativi che hoi letto qui sopra...

folletto007  @  22/09/2008 18:02:48
   5 / 10
A malincuore do un 5 a Ozpetek in quanto ho trovato un grande capolavoro il suo "Saturno Contro" per non parlare poi delle "Fate Ignoranti" e "La Finestra di Fronte" ai quali personalmente commento con un 8 ...ma in questo film ha davvero dato il peggio di sè..... personaggi vuoti e insulsi come i loro dialoghi trama inesistente...... l'unica scena bella la cartomante ;) mitica la Stefy Sandrelli coem sempre ;) !!!

bussisotto  @  21/09/2008 10:42:05
   6½ / 10
Assistere alla proiezione di una pellicola di Ozpetek non è mai una perdita di tempo: ci troviamo di fronte ad uno dei registi più sensibili ed empatici degli ultimi anni.
Ciononostante , "Un giorno perfetto" rivela pecche e limiti di sceneggiatura consistenti.
Le 24 ore di alcuni individui (le cui vite, in un modo o nell'altro, tenderanno ad incrociarsi) scorrono troppo lentamente. Talvolta sopraggiunge la noia.
Tra gli attori, un bravo ad Isabella Ferrari, Monica Guerritore e Nicole Grimaudo (Ozpetek, si ricordi, è anche uno dei rari registi a dare largo spazio alle figure femminili).
Su Valerio Mastandrea, un giudizio è quasi impossibile: il suo è un ruolo decisamente difficile, sopra le righe, ma non sempre riesce a prendersi sul serio.
I bimbi sono dolcissimi.
Angela Finocchiaro, una presenza fondamentale.

carla80  @  20/09/2008 11:25:10
   6 / 10
Per una sostenitrice di O., questo film è veremente deludente.
I contenuti della storia sono emozionanti e d' impatto perchè comunque attuali, reali ed estremamente drammatici.
Interessante l'idea del far incrociare la vita di più persone, in un giorno perfetto, ma nulla a che fare con film come Babel.
Ciò che salva il film sono alcune sfumature peculiari della sensibilità e dello stile del regista, vale a dire, il lasciare intendere, il non essere mai troppo esplicito, evitando, così, delle pesanti ridondanze.
Altra caratteristica, l'uso del linguaggio simbolico; dalle periferie romane, disperate, degradate, clastrofobiche come un matrimonio che arriva alla fine , che ossessiona , che si sgretola, che inaridisce,che strazia, ai palazzi romani antichi, lussiosi, rappresentativi di una vita benestante apparentemente felice, ma dominata dallo stesso dolore che serpeggia fra le periferie. La finestra ricorre in più punti sia come simbolo di chiusura, di trappola , sia come idea di fuga come in Madame Bovary.
Mediocre l'interpretazione degli attori, un Mastrandrea deludente, ingessato come Fabio Volo nel film Il Bianco ed il Nero, pessima scelta, avrei visto bene in quei panni un Castellitto, apprezzato nel film Non ti muovere.
Anche la colonna sonora non è nulla di eccezionale, poco emozionante.
Conclusasi la proiezione del film, ho avuto modo di assistere ad un dibattito a cui ha partecipato lo stesso regista.
O. è consapevole della non riuscita del suo film, sa di non ottenere lo stesso successo avuto con Saturno contro o Le Fate Ignoranti, ma è contento di essersi misurato con una storia diversa da quelle raccontate nei suoi film precedenti; adesso non so se questa sua consapevolezza è effetttiva o è dettata dal massacro della critica.

veeeellllaa  @  19/09/2008 13:24:32
   5 / 10
Prima volta che vedo Ozpetek.... mah....... sarò sintetico:

1) Dialoghi latitanti e, quando presenti, assolutamente banali

2) personaggi stereotipati, luoghi comuni cinematografici

3) trama inesistente

4) storie parallele inutili (o utili solo per allungare il brodo)

5) l' avvenimento principale è molto pesante e serve a colpire lo spettatore che altrimenti dopo 3 o 4 ore si dimenticherebbe di essere andato al cinema.... ma è di una banalità estrema

6) noioso


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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/09/2008 11:47:42
   5½ / 10
Non mi ha convinto pienamente: se da una parte Ozpetek dimostra ancora una volta notevoli capacità tecniche, l'intreccio della storia è confusionario, alcuni personaggi superflui, sottotrame appena accennate senza sufficiente approfondimento e dialoghi a volte imbarazzanti per banalità. Bravi comunque Mastrandrea e la Guerritore.

giumig  @  18/09/2008 23:40:20
   5 / 10
il peggior film del regista turco, dialoghi scontati e poveri di contenuti, personaggi poco approfonditi, trama quasi inesistente, si salva soltanto in parte pe rl'emozione che, cmq, riesce a dare. Belli gli ultimi 10 minuti

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  16/09/2008 11:26:24
   3 / 10
Alla fine me lo son visto pure io. Il pacchetto "serata domenicale" prevedeva partita di hockey e cinema tutto compreso a 10 euri...

Sapevo cosa mi aspettava, quindi la morte è stata volontaria. Un film inutile, naturalmente pessimo, che sebbene trasponga un romanzo (chissà che altro capolavoro!), ripropone pedissequamente dei quotidiani fatti di cronaca nera intrafamiliare, senza aggiungere assolutamente nulla alla semplice struttura della cronaca. Stereotipi, storie e personaggi inconcludenti e concettualmente miseri, dialoghi inverosimili, interpretazioni di mer.da (Valerio Mastandrea: non è colpa sua, pure Al Pacino ne sarebbe uscito malconcio qui), tutto il peggio del cinema italiano insomma.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  16/09/2008 00:32:49
   5 / 10
Bene che dire, penso che Ozpetek sia un regista decisamente sopravvalutato, e anche come sceneggiatore (qui insieme a Petraglia) lascia a desiderare: dovrebbe essere una tragedia ma non c'è nessun rispetto per i personaggi, trattati alla stregua di marionette, non bastano delle musiche ridondanti per un coinvolgimento emotivo, troppo carico per piacere, doveva essere più leggero nel raccontare questa tragedia giornaliera, il sovraccarico piagnone non va bene. Di banalità poi ce ne sono molte, come quelle riguardanti il figlio dell'onorevole. Un mezzo punto in più per il finale, che è davvero ben fatto.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  12/09/2008 21:59:04
   6½ / 10
Un film interessante che però mi ha lasciato abbastanza insoddisfatto. Il tema svolto è quello più congeniale a Ozpetek, cioè quello della famiglia e del modo con cui le persone sopravvivono sentimentalmente nella società di oggi. Il regista non è riuscito però ad andare a fondo, a “spiegare” e approfondire appieno i personaggi nei loro meccanismi psicologici. Nella storia ci sono tra l’altro situazioni e personaggi francamente inutili e quasi strumentali (come tutta la parte legata al personaggio politico). Ho avuto la sensazione di forzatura, che si volessero seguire certi schemi e sensazionalismi di moda oggi. La vicenda rappresentata, ad esempio, è di quelle che fanno scalpore in tutti i giornali e i TG. Il modo con cui vengono presentati e fatti agire i personaggi assomiglia a quello medio e manierato in uso nella fiction televisiva, con un misto di attori di grido e di semidilettanti della recitazione. A me è sembrato che, nonostante il pathos e le emozioni, si volesse soprattutto strizzare l’occhio al mercato. La realtà vissuta è diversa, più dura, più brutta. Gli attori di De Sica e Rossellini avrebbero reso la situazione con un altro piglio, molto più grezzo e meno raffinato, vivendo più che recitando certe situazioni. Insomma, secondo me Ozpetek sta pericolosamente perdendo il contatto con la cruda realtà per approdare a una specie di “maniera” cinematografico/televisiva.
Probabilmente Ozpetek voleva trasmettere un messaggio ben preciso e ha trovato in un romanzo ciò che gli serviva. Questo messaggio è rivolto a dare della vita sociale italiana attuale una visione molto più pessimistica rispetto al passato. Il cardine della società italiana, la famiglia, non è più in grado di reggere o assorbire gli stress e le tensioni della vita di tutti i giorni. L’atmosfera di paura, sfiducia, prepotenza, quasi di violenza che si respira (neppure i bambini ne sono esenti) fa sì che vengano a galla i peggiori istinti dell’animo umano, non più leniti, non più controllati. C’è da dire che il personaggio che rappresenta il “perturbatore”, il “distruttore”, non è per niente spiegato e sviluppato. Così è e così sembra che sia sempre stato. Perché? Di base c’è senz’altro un gusto per la violenza, le maniere forti, evidenziato dal mestiere, ma questo non basta. Dipende dalla natura umana o dall’ambiente in cui si è cresciuti? L’unico accenno a esperienze passate è il fatto che “non ha mai fatto volare un aquilone” e quindi non è mai “diventato un uomo”. Sinceramente troppo poco per spiegare il personaggio. Mastrandrea esercita tutta la sua arte recitatoria (encomiabile senza dubbio) per esprimere il personaggio, ma il tutto rimane in superficie, l’animo non è minimamente rivelato. Il personaggio recitato dalla Ferrari è quello meglio descritto e sviluppato, anche se rimane un po’ smorto, passivo e quasi ingenuo, certamente è quello più adatto per far cadere addosso ogni tipo di disgrazia in un giorno solo. Insomma, anche lei è un po’ “strumentale”.
Intorno a questa storia, se ne intreccia un’altra basata su di un personaggio politico a dir poco inverosimile (il deputato che piange …), una storia inutile e tra l’altro non bene recitata. Serve più che altro a intensificare il messaggio pessimistico dell’opera e dare la sensazione di impossibilità ad essere felici. Se ne poteva però fare anche a meno. Il miglior attore del film è il bambino che ha recitato Kevin. E’ lui l’unico che recita in maniera diretta e spontanea. Bravo davvero.
Il messaggio pessimistico è accentuato dal fatto che stavolta gli amici non possono fare proprio niente per aiutare o almeno lenire. Assistono impotenti e addirittura quasi ignorati, forte com’è l’isolamento e l’incomunicabilità della nostra vita urbana moderna. Questi esseri angioleschi, quasi sovrannaturali (la dottoressa/Finocchiaro), guardano affranti lo sfacelo del convivere moderno. Forse solo un miracolo può salvarci.

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dukessa  @  12/09/2008 12:17:19
   3 / 10
ma per piacere, siamo seri!!! chiunque abbia letto l'appassionante libro della Mazzucco, si sentirà offeso dalla interpretazione da fiction degli attori e del regista. Gli attori? Nomoni rindondanti per personaggi sbagliati. Il personaggio di Antonio non trasmette nemmeno l'ombra della rabbia, della depressione, dell'ossessione dell'Antonio della Mazzucco. Non è credibile. Il personaggio dell'onorevole non si capisce bene che c'azzecca... mentre nel libro soffre, patisce, è la vittima della sua stessa ipocrisia. La Finocchiaro poi, ancora devo capire che c'azzecca anche lei. E la ferrari? Basta, per l'amor di Dio, con questa Ferrari. Bravissima come ispettore in distretto di Polizia, ma la sua inespressività glaciale mi ha proprio stufato. E poi il regista ha stravolto - anzi, rovinato - il ruolo di quel grazioso professorino giovane e gay di italiano, barbaramente sostituito da una Monica Guerritore (quindi professoressa) che non c'azzecca proprio niente. Quindi pollice in giù, mi dispiace tanto che anche questo straordinario romanzo della Mazzucco sia stato scempiato da un regista che ne ha fatto una specie di Fiction televisiva.

Lady Agnew  @  11/09/2008 20:50:52
   6 / 10
Di alcuni personaggi, tipo la Finocchiaro, proprio non ho capito la funzione;
di altri, tipo il deputato, il senso nel racconto;
di altri, tipo la Grimaudo e il figliastro, la vicenda mi è apparsa poco credibile.
Molti, comunque, in attesa di qualcuno: Mastandrea della moglie, il deputato del presidente, la Grimaudo del marito, la Guerritore dell'amante.
Il personaggio di Mastandrea forse doveva essere sviluppato meglio.
O sarà che io non riesco ad identificare Mastandrea in un marito violento.
Ho avuto la sensazione che tutti recitassero la parte, non fossero il personaggio.
Tranne Kevin, troppo carino e bravo.
Mi sono piaciuti molto i lunghi e frequenti primi piani sui protagonisti.
Secondo me la Ferrari è andata dallo stesso chirurgo plastico di Francesca Neri: hanno la bocca uguale.

Nel complesso, però, coinvolgente, soprattutto la scena di violenza.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  11/09/2008 20:10:03
   7 / 10
Film difficile da giudicare, perché l'intreccio non è mai a fuoco, si segue male, ma le scene drammatiche sono superlative, stordiscono, ti immettono nel dramma che quella famiglia divisa stava vivendo in quel momento, costringendoci a prendere coscienza dal vivo di una realtà così frequente che nella vita quotidiana preferiamo non prendere in considerazione perché la percepiamo lontana dal nostro sentire.

Ci vuole lo shock delle scene di un film per essere obbligati a pensare a quei fatti di famiglia proposti da Ozpetek. Dò un sette di incoraggiamento al tema trattato.

Ozpetek è un regista turco-italiano di grande sensibilità al sociale più in crisi e si candida con le sue tematiche ad essere il prossimo rappresentante artistico della cultura extracomunitaria presente in italia.

Invia una mail all'autore del commento luk2001  @  10/09/2008 17:17:24
   1 / 10
UN GIORNO PERFETTO? IL PEGGIOR FILM IN ASSOLUTO CHE HO VISTO, UNO SCHIFO, UN FILM AI LIVELLI DI UNA FICTION CHE QUOTIDIANAMENTE TRASMETTONO IN TELEVISIONE, UN FILM CHE ANDAVA VIETATO AI MINORI, UN FILM CHE LA CRITICA NON HA VOLUTO "CRITICARE", UN FILM CHE NON ANDAVA FATTO. LA DOBBIAMO DIRE TUTTA.. QUESTO FILM E' "UNA ****** PAZZESCA".. Ferzan Ozpetek ??? ha finito le idee è ora che si prenda una pausa di riflessione, abita vicino dalle mie parti, non credo che gli stringerò la mano dopo aver fatto un film da ARANCIA MECCANICA. Si deve Vergognare!!! essendo io che pago il prezzo del biglietto voglio sapere a cosa vado incontro, il film doveva essere vietato ai minori. C'è chi si scandalizza per i giochi della playstation (troppi cruenti ecc ecc) che per altro vengono vietati ai minori, ma almeno lì c'è l'opzione di scegliere per la visione del sangue o meno. personaggi: La Finocchiaro che cammina con le gambe di una suora voto 4+ (per la simpatia), Isabella Ferrari voto 4-- (svampita e brutta copia di Penelope Cruz in NON TI MUOVERE), Valerio Mastandea voto 5 perchè sei della Roma (ahime cosa mi tocca scrivere per trovare una nota positiva), Stefania Sandrelli voto 5 (non sà recitare e non riesce nemmeno ad essere convincente quando dice le parolacce.. meglio tomas milian), Monica Guerritore voto 6 per la stima. Gli altri personaggi inconcludenti e trama intrecciata con la coccoina. Risparmiatevi i soldi e affittate UNA VITA DIFFICILE DI Sordi... mi ringrazierete

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Ultima risposta 13/09/2008 18.03.39
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  09/09/2008 14:11:53
   4½ / 10
Francamente non credo che la pur notevole perizia tecnica di Ozpetek sia un'attenuante per l'imbarazzante pochezza dei suoi contenuti; provo anzi un certo dispiacere nel constatare come un regista capace di piani sequenza notevoli ed azzeccatissimi (come quello che apre il film) nonchè in grado di far recitare ottimamente gente come Luca Argentero o Ambra Angiolini (con Accorsi ha fallito, ma lì siamo a livelli di incapacità subumana) si ostini a sceneggiare roba simile.
"Un giorno perfetto", dall'omonimo romanzo della Mazzucco che purtroppo non conosco, è il solito pippone pretenziosamente autoriale ma realmente vuoto, superficiale ed inconcludente, che vorrebbe denunciare qualcosa ma senza sapere bene cosa, come o quando.
La coralità cui Ozpetek non rinuncia mai, poi, in questo film è una forzatura che si arrovella su se stessa senza imboccare alcuna direzione: la sottotrama dell'onorevole corrotto che antepone la propria carriera a tutto il resto, famiglia inclusa (maddai? Uao, che personaggio profondo. Peccato che con "Il divo" Sorrentino abbia posto la parola fine su ogni possibile ulteriore approfondimento del ruolo) è totalmente decontestualizzata: vien fuori dal nulla, non ha un obiettivo e scompare nel nulla così come era iniziata, senza che a nessuno spettatore freghi nulla, col picco kitsch del

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Idem dicasi per la sottotrama della Finocchiaro, una dottoressa che guarda con occhi gonfi di lacrime chiunque la incroci per strada, senza un perchè, e della (bravissima) Guerritore, professoressa lesbica (OOOOOOHHHH what a surprise!) che in una notte di astinenza saffica diventa la migliore amica della Ferrari, senza che a nessuno importi di lei.
Quanto al nucleo familiare protagonista, qualcuno spieghi ad Ozpetek un paio di rudimenti di assortimento di coppia: la Ferrari, gran bella donna, per carità, potrebbe essere la zia di Mastandrea. Pur sorvolando su questo dettaglio, comunque ben più evidente in quell'altro pacco di Saturno Contro, non si possono tacere gli altri mille difetti della vicenda: la scena di

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è posticcia, superflua, girata male e sopra le righe; la continua ansia della Ferrari è fastidiosissima, tanto che si è naturalmente portati a tifare per Mastandrea dall'inizio alla fine; senza contare che la stessa ansia è comune a tutti i personaggi femminili, che risultano totalmente intercambiabili.
Lo stesso Mastandrea, infine, nonostante emerga di gran lunga assieme alla Guerritore come il migliore del cast, grazie alla sua stropicciata espressività, è fin troppo istrionico per una parte così banale, vuota e priva dell'approfondimento necessario.
Come già detto da altri più sotto, poi, Ozpetek ha francamente stancato con questi maledetti primi piani ogni 3x2, con tanto di occhioni lacrimosi & sviolinata in sottofondo e relativi monologhi a profusione su aneddotica sparsa che dovrebbe far trapelare le origini del disagio di ogni singolo personaggio: emblematica la scena kitsch già citata sopra, in cui la bellissima Nicole Grimaudo - giovane maestra sposatasi con l'onorevole 20 anni più vecchio, ERGO sgualdrina - parte con un pippone sulla sua infanzia felice in Sicilia cui nella vita reale si sarebbe risposto con un sonoro pernacchione.
Ok, mi sembra di aver detto tutto.
Ah, no: non ho capito per quale motivo il cicciobombo figlio di Mastandrea debba parlare come un mentecatto. Non sembra più simpatico, sembra un idiota.

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Ultima risposta 15/09/2008 15.37.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  09/09/2008 09:50:29
   6 / 10
Non mi ha convinto molto questa tragedia familiare, nonostante l'indubbia bravura dei protagonisti. Una storia di cronaca nera un pò fine a sè stessa, che non mi ha lasciato altro che una grande angoscia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  09/09/2008 09:31:28
   6 / 10
Una sufficienza più per l'aspetto tecnico del film e la prova di qualche componente del cast più che per la storia in sè.
Se "Un giorno perfetto" conferma ancora una volta la bravura di Ozpetek dietro la macchina da presa e la sua capacità di fotografare Roma in maniera estremamente suggestiva, l'adattamento del romanzo è decisamente non riuscito.
Il risultato è una storia raccontata con toni forzatamente drammatici dove gran parte dei personaggi sono solo abbozzati e inconcludenti, muovendosi in un contesto che sembra uscito da un film TV.
La solita sequenza del regista turco primo piano-occhi lucidi-sottofondo di violino inizia a perdere la sua componente emotiva e diventa ridondante per il numero di volte che si ripresenta nel film.

Tornando al cast, bravi Mastandrea e la Ferrari, anche se le dinamiche amorose per Ferzan dovrebbero virare anche verso rapporti più veritieri che quelli tipici suoi tra donne di mezz'età e uomini di almeno una decina d'anni più giovani.
Nonostante tutto, alcune sequenze sono decisamente coinvolgenti e il film si lascia guardare anche se alla fine una certa insoddisfazione rimane.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  08/09/2008 22:33:28
   7 / 10
Che finale!!!!!!!!!!!!!!!!Ozpetek ci raconta una storia molto drammatica.Storie di tutti i giorni,drammi che la vita ci mette davanti,con la speranza di essere solo in un brutto sogno.Sono uscito soddisfatto dalla sala,non è il solito Ozpetek,ma è riuscito anche questa volta a darmi emozioni.

FABRIT  @  08/09/2008 17:55:16
   6 / 10
Ho visto tutti i film di Ozpetek e devo dire che è sempre una grande emozione,anche se a mio avviso questo film risulta essere il suo più debole,forse il fatto che sia tratto da un libro non giova alla cinematografia di Ferzan che ha bisogno forse, per esprimersi al meglio, di ampio raggio d'azione sulla storia!Mi è sembrata inutile la presenza della Guerritore(che nel libro era un omosessuale)che sembra capitata nel film per caso un po come accade al personaggio del politico!Brava la Ferrari,così così Mastandrea in un ruolo che non sembra fatto apposta per lui!Anche per me poteva essere un film migliore,decisamente un occasione sprecata!!

maghetto  @  08/09/2008 11:31:05
   7 / 10
Premesso che ho visto tutti i film di Ozpetek penso che il regista abbia perso un occasione per fare un grande film...a volte sembra che alcune situazioni siano state affrettate.altre vengono lasciate senza una risposta sempre che una risposta si voglia dare...rimane comunque un film che prende lasciandoti la sensazione di un pugno nello stomaco,con un ottima fotografia e un buona interpretazione di quasi tutto il cast...Voto come a scuola..E'bravo ma potrebbe fare molto di piu...

Invia una mail all'autore del commento stefano  @  08/09/2008 10:32:59
   6 / 10
Pur senza raggiungere punte critiche dei giudizi precedenti, non posso definirmi entusiasta. Ogni tanto provo a vedere se il cinema italiano è cambiato, ma ogni volta ne esco deluso. Stavolta puntavo sul fatto che il film è tratto da un romanzo, ed infatti la storia è la cosa migliore, ma la regia... Quanto sarebbe bravo Ozpetek... a teatro! Il cinema ha bisogno di ben altri ritmi, di ben altre riprese, immagino un bravo regista americano (che so, Scott...) quali emozioni avrebbe aggiunto a quelle già trasmesse dalla vicenda in sè. E' ovvio che poi gli attori si adeguano, privilegiando una recitazione di tipo teatrale.
Ho apprezzato la scelta di aver trasformato il professore gay del romanzo in una donna, non quella di inventare il personaggio della Finocchiaro, francamente inutile...
Nel complesso interessante, ma è l'ultimo film di Ozpetek che andrò a vedere.

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carmus  @  08/09/2008 08:37:16
   6½ / 10
Un pugno nello stomaco: un film senza speranza, tranne il piccolo spiraglio sul finale, dove pare che ogni vita sia destinata al peggio.
Eppure, trama a parte, mi pare che il film non abbia quel tocco ispirato che aveva ad esempio Saturno contro così come la scelta del cast non sempre mi è parsa azzeccata (Isabella Ferrari per non fare nomi.............)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/09/2008 22:46:17
   6 / 10
Beh diciamo che raramente mi sono trovato tanto confuso... il film di Ozpetek affronta per la prima volta un tema ad alto rischio, cfr. un fatto di cronaca e lo fa con il linguaggio della fiction, vero, ma dubito sinceramente che si possa parlare nelle fiction di certe tematiche... e questo è un punto in favore.
Bistrattato a Venezia molto più del dovuto (con qualcuno bisogna pure prendersela) poteva essere la sua prova più matura, ma non è così.
Dopo l'apprezzabile "Saturno contro" il regista enfatizza la sua abilità tecnica senza tenere conto dei dialoghi convenzionali e di parecchi schemi (v. il cast corale la dimensione temporale del film) davvero poco riusciti.
Se dico che mi ha emozionato, dovrei estrarre un doveroso 8, ma non è tanto semplice.
Buona la prova di Mastrandrea - che però sembra lì come per dirti "nvedi che faccio bene anche il padre e marito psicolabile e depresso", mentre le passeggiate notturne della Ferrari (ma chi le consiglia il trucco da usare? Morticia Addams?) rasentano il ridicolo.
Senza contare il personaggio del politico corrotto, pure ben recitato, che sembra una minestrina di chi ha visto troppo in ritardo "Il portaborse".
Confezione impeccabile, un film riuscito in parte.
Passi il 6 (il film è sicuramente coinvolgente) nell'attesa di una prova più calibrata e matura.

Vedi recensione

ansedonia  @  07/09/2008 20:22:17
   7½ / 10
Premessa: mi piacciono tutti i film di Ozpetek, quindi il commento potrebbe essere di parte.
Secondo me è un film che vale assolutamente la pena di vedere, crudo e reale... purtroppo.... non sono fatti che sentiamo ogni giorno al TG? Non mi sono annoiata e non è un thriller, è realtà! Domandiamoci dove sta finendo l'uomo, questa forse è l'unica domanda che vale davvero la pena porsi alla fine. Ed agli attori sostituiamo le facce dei nostri vicini di casa, o dei nostri amici, o della nostra famiglia. Grazie alla scrittrice ed a Ozpetek!

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  07/09/2008 00:09:58
   4½ / 10
A differenza dell'esordio al commento sottostante:

Giorno perfetto per un film IMperfetto per non dire proprio brutto.

Se, pur restando fedele al proprio stile narrativo, già negli ultimi suoi due lungometraggi OzpeteK aveva vacillato insinuando il dubbio che il suo cinema si alimentasse unicamente del successo di Le fate ignoranti, in questo drammone confuso e trasandato lontano dal suo genere, capitombola.
Le storie sono mal sviluppate( almeno questa è l'impressione) e paiono riaffiorare da qualche episodio di Distretto di polizia o Don Matteo; i personaggi, poco e male approfonditi, s'ingarbugliano in dialoghi scialbi o in continui giochi di sguardi inconcludenti. Peccato per Mastandrea, notevole interprete, a disagio in un ruolo che non lo convince per niente e si vede; peccato per la Ferrari, che comunque è l'unica a comunicare un soffio d'emozione; peccato per la Guerritore, che avrebbe potuto regalarci un ritorno degno della sua professionalità e che invece è rinchiusa in un ruolo indecifrabile.
Peccato per la sottostoria dell'avvocato-onorevole, appiccicata al resto senza alcun nesso logico, cosa vuole comunicare, cosa vuole denunciare? Non si riesce a cogliere.

Che poi, possibile che Ozpetek non riesca a fare a meno del solito riferimento becero al mondo omosessuale, anche se solo in una battuta, e della presenza dell'attrice turca Serra Yilmaz, anche se solo in un cameo?

19 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2008 19.46.18
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Lorenzo Bellucc  @  06/09/2008 15:07:59
   10 / 10

Un giorno perfetto…un film perfetto.

Se non fosse per la scritta in sovraimpressione all'inizio del film: regia di Ferzan Ozpetek, non sembrerebbe un altro capolavoro del cineasta italo-turco, ormai più italo che altro. Una storia forte, commovente, dove la gelosia ossessiva di Antonio (Valerio Mastandrea) marito depresso per il divorzio dalla moglie Emma (Isabella Ferrari) bella, seducente e vittima indifesa del suo ex-compagno,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Un film dove tanti personaggi, con le loro storie si incontrano, sullo sfondo di una Roma d'oggi molto variegata, ognuno con i propri problemi e con una disperata voglia di trovare amore, perché in fondo è questo ciò che cerca ogni personaggio: amore. Protagoniste in assoluto le donne, con la loro tenacia nell'affrontare la vita, si dimostrano più forti degli uomini.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Eccellenti tutte le interpretazioni. Mara (Monica Guerritore) con il suo carisma pacato e la grande espressività dello sguardo, dimostra di essere una vera guida per la protagonista Emma. Adriana (Stefania Sandrelli) la madre di Emma, è un concentrato di affetto, sarà lei ad assistere la figlia dopo il divorzio, lei con la sua bontà di nonna a crescere i due nipoti. Bellissima anche l'interpretazione della dottoressa (Angela Finocchiaro) semplice nei modi, poche battute, occhi celesti come il cielo:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER


Ottimo l'esordio di Federico Costantini, figlio stanco di avere un padre non comprensivo e ipocrita, alle prese con una futura candidatura politica, ruolo egregiamente interpretato da Valerio Binasco. Sublime la bellezza e l'interpretazione di Nicole Grimaudo, moglie infelice del politico. I bambini figli di Emma e Antonio (Nicole Murgia e Gabriele Paolino) sono semplicemente simpatici, nella storia sono molto più maturi e comprensivi degli adulti, anche se alla fine saranno delle vittime. Nel complesso il film è stupendo.

Lorenzo Bellucci
eraclelb@tiscali.it

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/09/2008 23.19.29
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