“..il mio carattere somigliava a quello di una pianta:
non pensavo ma sentivo, percepivo...”
(da “Scolpire il tempo” di A. Tarkovskij)
Andrej Tarkovskij nasce il 4 Aprile 1932 nel villaggio di Zavroz’e (Ivanovo).
Di quel villaggio, il villaggio della memoria, quello che compare in tanti suoi film, oggi rimane solo il campanile diroccato della chiesa.
“.. il Volga ha sommerso tutto.. l’infanzia è il periodo più importante della mia vita, sono cresciuto in una famiglia senza uomini e questo ha avuto una grande influenza sul mio carattere..”
Il padre Arsenij Tarkovskij, uno dei maggiori poeti del tempo, viene mandato in guerra dove perde una gamba e rimane segnato, oltre che nel fisico, anche nello spirito. Al ritorno non troverà più la capacità di condividere il quotidiano con la moglie e deciderà di separarsi, non senza causare laceranti sofferenze a lei e al piccolo Andrej, cresciuto dalla madre a forza di idealizzazioni nei confronti di un padre assente.
“..mia madre amava molto mio padre, voleva che gli somigliassi..”
Maliziosamente potremmo dire che l'artista, crescendo, è riuscito perfettamente ad esaudire i desideri materni, sposando una donna leggermente depressa, avendo un figlio da lei e infine separandosi, causa una incapacità, quasi genetica, a mantenere un rapporto di coppia stabile.
Cercando di emulare il padre, egli si dedica con passione alla poesia, alla musica e alla pittura iscrivendosi, contemporaneamente (1952), all'Istituto di Lingue Orientali. Ben presto, però, si accorgerà che lo studio delle lingue orientali non è esattamente la sua strada, favorito in questa decisione dall'incontro fortuito con un allievo del VGIK (l'Istituto Statale Superiore di Cinematografia Sovietico). Entusiasmandosi allo stile di vita e ai racconti dell'amico, dopo soli due anni abbandonerà gli studi universitari per abbracciare la vera vocazione.
Ammesso al VGIK, ben presto egli dovrà fare i conti col proprio carattere difficile, incontrando enormi difficoltà nel rapporto con gli studenti, ad eccezione di un altro promettente cineasta, Andrej Koncalovskij.
Anche con gran parte degli insegnanti dell'Istituto i rapporti non saranno facili. Legherà unicamente con Michael Il'ic Romm, con cui studierà Tecnica Cinematografica per sei anni.
“.. fu quello un periodo di accumulazione delle risorse espressive in senso professionale e di ricerca delle proprie ascendenze, dei propri padri..”
Andrej Tarkovskij si diploma al VGIK, nel 1960 con il saggio dal titolo : "Katok i skrypka" (Il rullo compressore e il violino).
Torna suSpeciale a cura di maremare - aggiornato al 05/09/2005