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Tra guerra, noir e ninfe

La questione Marlon Brando

Tra la schiera dei sostenitori di Kubrick si poteva annoverare di certo un mostro sacro quale Marlon Brando. Il divo disse di essere stupito di come il regista di Rapina a mano armata «fosse riuscito a progettare uno stile così originale pur avendo un'esperienza di regia così scarsa. Era la tipica storia poliziesca a episodi, non c'era nulla di insolito nella trama, ma Stanley aveva fatto una serie di scelte bizzarre e interessanti che, rafforzate e abbellite, avevano trasformato una storia ordinaria in un film eccitante»; apprezzò molto anche Orizzonti di gloria. Furono proprio la stravaganza e la genialità dell'emergente talento di Kubrick che spinsero Brando a chiamarlo affinché contribuisse ad un progetto che aveva in mente, un western basato sul mito di Billy the Kid. Si stava creando quella che per un breve periodo si sarebbe potuta chiamare la Harris-Kubrick-Brando production; Kubrick ricevette l'incarico sia di dirigere il film, sia di revisionare la sceneggiatura di Sam Peckinpah, che fu ad un tratto estromesso dal progetto. Fu probabilmente il primo mattone che portò alla costruzione del muro di competizione che i due registi, entrambi affermatisi negli anni '60-'70, avrebbero da lì in poi portato avanti. L'ex cognata di Peckinpah ricordò: «Su "Esquire" c'era un articolo che parlava di Stanley Kubrick; mi ricordo che Sam si arrabbiò moltissimo perché dedicavano tanta attenzione a Kubrick e non a lui […] Sentiva di essere bravo quanto Kubrick se non addirittura di più e ovviamente tanto importante quanto lo era lui». Gli incontri in casa Brando furono per lo più eccentrici; il divo pretendeva che si entrasse nella sua dimora togliendosi le scarpe per non rigare il parquet in legno di tek, cosa che non rappresentava un insormontabile problema per Stanley, che era solito lavorare in mutande. Brando, seduto nella posizione del loto, dirigeva le discussioni a fianco di un gigantesco gong, che batteva quando l'impeto degli scambi d'opinione fra astanti eccedeva la capacità di sopportazione del divo. Pare che il gong risuonasse spesso.

In un colloquio telefonico con Frederic Raphael, Kubrick disse: «Come attore è un grande. Ma faceva anche il produttore. Non riusciva a prendere determinate decisioni e non voleva lasciarle prendere a nessun altro. Non riuscimmo mai a mettere a punto la storia. Non riuscimmo mai a mettere a punto niente. Si cominciava e… non si sapeva quando ci si sarebbe fermati. Dopo due anni, Marlon decise di prendere in pugno la situazione. Ci riunimmo tutti intorno a un tavolo. Brando aveva comprato un cronometro, lo mise sul tavolo e disse che era venuto il momento di prendere delle decisioni e che avrebbe concesso a ciascuno di noi tre minuti per dire la nostra sui problemi del film, così ci saremmo trovati con un bilancio in base al quale decidere cosa fare. Cominciò il giro. Io ero seduto al suo fianco, e quindi avrei dovuto parlare per ultimo. Cominciò l'operatore, poi il responsabile delle location, poi l'addetto al casting, e tutti parlavano per tre minuti e poi, avessero finito o meno, il cronometro suonava e loro passavano la parola. Così si fece tutto il giro fino ad arrivare a me, e Marlon mi guardò e mi chiese: "Stan, quali sono i tuoi problemi?" E schiacciò il pulsante del suo cronometro. "Hai tre minuti". "Dai Marlon, -dissi io- è stupido condurre la cosa in questo modo". E lui: "Adesso hai due minuti e cinquanta secondi". Allora iniziai a dire cosa pensavo dalle prime pagine della sceneggiatura, ed ero arrivato più o meno a pagina 5 quando il tempo finì. "Ok, -disse Marlon- hai avuto i tuoi tre minuti". E allora io dissi a lui: "Marlon, perché non vai a farti fottere?"». La crescente invadenza di Kubrick nel progetto di Brando, sommati a scontri e incomprensioni, portarono il divo alla secca decisione di estromettere il "ribelle del Bronx" dal film, che sarà girato nel '61 dallo stesso Marlon, con il titolo di I due volti della vendetta. Kubrick e Peckinpah, due illustri vittime del signor Brando.


Torna suSpeciale a cura di cash - aggiornato al 26/10/2004