avengers grimm: time wars (2018)

Periodicamente la nostra casa delle schifezze (l'Asylium, of course) ci offre la sua versione serie z di Avengers infilando a caso i personaggi delle favole per bambini come il precedente capitolo. Mi è sembrato più scarso del primo, nel senso che le risate involontare sono stato quantitativamente più basse. Per il resto nulla di particolare da segnalare. Regia, sceneggiatura, recitazione ed effetti speciali sempre al solito livello: una m3rda.

Con questo film la Asylum realizza il suo mockbuster della saga Marvelliana degli Avengers e quindi si ricollega (per la verità in maniera alquanto sconclusionata) alle sue due precedenti pellicole "Avengers Grimm" e "Sinister squad"; però ci mette di mezzo pure qualcosa della DC tra Aquaman e Wonder Woman...diciamo Acqua Woman che facciamo prima. C'è pure una citazionona ad Ant-man ma, parlando del personaggio di Alice, devo dire che ci stà alla stragrande. Ho già detto che è carina l'idea di rappresentare le protagoniste delle fiabe dei fratelli Grimm come eroine toste e spaccakiappe in nome del girl-power ma, ovviamente, siamo sempre dinnanzi ad un prodotto Asylum con effetti speciali realizzati alla bell'e meglio, combattimenti coreografati da un non vedente e dialoghi scritti da Barbara D'Urso; la storia parte in maniera accattivante ma poi scivola nel noioso e nel confusionario. Dato che gli atlantidei vengono spesso apostrofati con epiteti come "pesci", "merluzzi", "calamari" sicuramente i buonisti di sinistra giudicheranno questo film "razzista"! :)