halloween - the beginning (2007)

Rob Zombie riadatta a suo modo il classico di John Carpenter del 1978, riuscendo in parte a non cadere nel banale e nello scontato. Buone le premesse dove viene raccontata la difficile infanzia dell'adolescente "Michael Myers" che spiega come sia nata in lui l'innata violenza e ferocia. La parte all'interno dell'ospedale psichiatrico perde un pò di sostanza per poi rientrare nei giusti schemi con il salto temporale di quindici anni. Buon cast insieme a Malcolm McDowell che interpreta il "Dottor Loomis" che fu del grande Donald Pleasance, con molti caratteristi noti al grande pubblico ed alcuni fedelissimi di Zombie tra i quali Brad Dourif, Sid Haig, Danny Trejo, Udo Kier, William Forsythe e l'immancabile Sheri Moon. Non mi ha convinto la final girl "Laurie Strode" interpretata dalla Scout Taylor-Compton, imparagonabile a Jamie Lee Curtis e poi urla troppo. Rob Zombie da una sua versione anche nell'epilogo finale. Un buon remake d'autore.

Bellissimo remake con tutti gli ingredienti che un buon horror deve avere. Cast spettacolare, musiche bellissime e le aggiunte di Rob Zombie alla storia sono davvero da brividi. Onestamente l'ho trovato perfetto. Sceneggiatura ottima per un Rob Zombie che si conferma talento assoluto.

Ci voleva un regista di fegato quale è Rob Zombie per rifare un classico seminale del cinema horror, riuscendo addirittura ad aggiungere nuove sfumature alla mitologia carpenteriana di Michael Myers. Zombie si mette in coda a tutti i colleghi che nei primi anni Duemila tentano di ri-costruire in ottica più realistica o razionale le grandi icone pop, e adatta la materia al suo stile secco e convulso (debitore di Tobe Hooper, come nel sanguigno finale).
Questa volta il "Male puro" non è più una forza metafisica fine a sé stessa, poiché le sue radici vanno ricondotte alle disfunzioni della provincia americana, tra ciclicità della violenza (accentuata dalla proliferazione delle armi) e insormontabili divari economico-sociali. L'indagine "antropologica" non snatura l'essenza dell'illustre prototipo, confluendo in un'operazione di rifacimento devota, priva di eccessi persino quando le vicende vertono nel sanguinolento, e misurato nelle accelerazioni videoclippare tipiche del regista.

Sono tra quelli a cui è piaciuto questo primo passo di Rob Zombie verso il classico di John Carpenter. La prima parte brilla perché crea un Michael Myers più psicopatico, sin dall'infanzia, facendolo prodotto del suo ambiente di crescita e non di un male innato. Ho adorato nella seconda parte, che è quella più simile all'originale, la sboccata verve e il tipico registro narrativo alla Tobe Hooper che rendono personale questa rivisitazione. Forse la pecca sta nel fatto che Michael somiglia più al Leatherface di "Non aprite quella porta" che a quello classico nel modo di agire, ma è il prezzo per la visione che il regista ci offre. Buoni i personaggi, che hanno un cast ottimo per l'interpretazione: Scout Taylor-Compton nei panni Laurie, Sheri-Moon c9me Deboraglh Myers, Malcolm McDowell in quelli di Loomis e Tyler Mane/Daeg Faerch in quelli di Michael. Senza scordarsi poi il contorno di caratteristi leggendari (tipico di Rob) tra cui cito pure la bella Danielle Harris che già da piccola vera preso parte alla saga di Halloween.

In questo primo remake troviamo Micheal meyers più umano ,dalla nascita del male in una famiglia disastrosa a quello che poi diventerà come lo conosciamo,il film e diretto bene e interpretato bene,ma e incompleto e il pizzico di buonismo e il punto negativo che stravolge un po' l'essere del protagonista

Dopo 30 anni da Carpenter, Rob Zombie ci propina quello che dovrebbe essere un pre-quel ma, tolta la prima parte un pò interessante, il film diventa semplicemente il remake del film del 1978. Il risultato è alquanto disastroso: inutilmente urlato fino oltre la sopportazione umana, mal recitato, noioso, ma quello che è peggio è che non fa paura in alcun fotogramma con dialoghi e personaggi talmente sciocchi da non vedere l'ora che arrivi Michael ad eliminarli. Tirato fin troppo per le lunghe, non trasmette mai un minimo di tensione o di pathos ed è la sagra, in peggio, del già visto. Dispiace vedere attori del calibro come Malcolm McDowell e Brad Dourif coinvolti in questo pasticcio. Il cinema horror/thriller americano riversa davvero in cattive acque negli ultimi anni.

Non impazzisco per i remake e ritengo l'originale di Carpenter un film monumentale per la filmografia horror.
Ma questo "remake" (lo chiamerei rivisitazione piuttosto) funziona molto bene, é malato al punto giusto, é sanguinario al punto giusto, non annoia ed é tutto sommato recitato e diretto bene.
Il personaggio di Myers funziona perfettamente, ed é un misto di sadicità all'ennesima potenza regalandoci sequenze splatter perfette.
Il punto a favore di questa pellicola é probabilmente la narrazione dell'infanzia problematica di Michael che riesce a narrare l'origine della sua crudeltà in maniera interessante.
Consiglio anche ai non amanti dei remake di guardarlo perché vi posso assicurare che funziona

Discreto soprattutto per la sua parte di prequel, l'Halloween di Rob Zombie riadatta il materiale di partenza per rendere il male di Michael Myers decisamente più "Terreno" rispetto alla versione di Carpenter, il risultato è discreto e nulla più, forse il film meno personale del regista.

Allora io apprezzo Rob Zombie un casino lo considero uno dei registi horror contemporanei più talentuosi, avevo alta aspettative per il Remake/rivisitazione del capolavoro di Carpenter però il film purtroppo mi ha deluso.Allora ovviamente Rob è un regista di talento e infatti troviamo una regia ben curata, ottime inquadrature, bella fotografia e anche ottimi attori.Non ho apprezzato per niente la rivisitazione di un icona Horror come Myers, passato ad essere il male assoluto nel film di Carpenter che uccide senza un motivo, ad essere un semplice psicopatico con la forza erculea come tanti altri, diventato ciò a causa della famiglia disagiata. Inoltre il film mi ha annoiato in vari punti e ho rischiato di addormentarmi.Dei film di Rob visti questo per me è il peggiore

Remake degno di nota, bravo Zombie ad aggiungere originalità alla storia di Michael da bambino, inoltre la regia è molto curata (Rob in questo genere di film è un maestro). Belle le musiche e azzeccatissimo il cast, oltre ai soliti noti utilizzati da Zombie, anche le new entry (con trascorsi horror) McDowell e Dourif.

Non male all'inizio, poi però il remake non regge il confronto con l'originale (quando lo vidi la prima volta non mi piacque, poi cambiai idea con una seconda visione).
Credo inoltre che la regia in stile videoclip sia molto approssimativa.

Non è un brutto film ma il fascino dell'originale è anni luce lontano. La cosa che però detesto è che Zombie abbia sottolineato il lato umano di Myers cosa che secondo me fa perdere fascino al personaggio (stessa cosa detta da Carpenter), Myers è disumano, Myers non deve essere analizzato su quel piano altrimenti si perde tutto il fascino dello spietato serial killer che è.

Più che guardabile remake del capodopera carpenteriano in cui gli elementi migliori sono il senso di morte putrida della prima parte, e la violenza (tipica dei remake moderni) sanguinaria che culmina nel folle finale.
Zombie dichiara il suo amore per il regista americano, copiando alcune sequenze, e insozzando con la sua sporca follia uno dei classici dell'horror.

Remake in pieno stile Rob Zombie, con diversi cambiamenti, a partire dalla lunga prima parte dedicata al Michael Myers bambino. L'approccio di Zombie alle origini della natura di Michael è più approfondito e psicologico rispetto all'Halloween del 1978, anche grazie al budget più cospicuo (era bassissimo quello dell'originale), però la maestria di Carpenter dietro la macchina da presa non ha eguali e Zombie questo lo sa e ha cercato di variare prospettiva, nonostante siano diverse le citazioni e gli omaggi al primo capitolo. Il fascino dell'originale è inarrivabile, Rob Zombie comunque fa un discreto lavoro.

Il film, a mio parere, è alquanto melenso. Sembra che sia il risultato di un mescolamento di scene tratte da altri film di genere horror. Stento a consigliarlo.

Apprezzabile ma non suffciente.

davvero un buon remake questo girato da rob zombie.
dopo 5 film praticamente inutili, dove l'unica cosa riuscita è scimmiottare le dinamiche dei primi 2 film si decide di fare un remeake
zombie realizza un'ttima regia e un'ottima fotografia ed una sceneggiatura , che sebbene si rifaccia a qualche clichè di troppo, sa intrattenere e divertire.
consigliato sia a chi è amante della saga sia ai neofiti

Non mi è andato giù. Onestamente sono dell'idea che certi film (cult in particolare) non vadano toccati ne rivisti. Le aggiunte di questo "Halloween The Beginning" mi hanno lasciato indifferente, esattamente come il cast. Laurie Strode è Jamie Lee Curtis e il Dr, Loomis è Donald Pleasence, punto. Bocciato

Siamo lontani dal capolavoro di Carpenter ma è godibilissimo

Film complessivamente interessante, anche se, assieme ad "Halloween 2", è a mio parere fra i meno efficaci di Rob Zombie. Sicuramente guardarlo in maniera distaccata rispetto all'originale di Carpenter aiuta, si tratta di un film totalmente diverso anche se il soggetto è lo stesso. Diciamo che è un po' come se fossero due film differenti tratti da uno stesso racconto/romanzo. La differenza notevole è dunque nello stile di due registi molto differenti. A mio parere, questo è il modo di fare un remake, a differenza di come (male) li fa Nispel, ovvero basandosi praticamente solo sulla storia e sul personaggio con una messa in scena spesso (anche se, bisogna riconoscerlo, non sempre) distratta e sufficiente (non nel senso di passabile ma nel senso di "fatta con sufficienza"). Passando ad "Halloween - The Beginning", il primo e maggior difetto risiede nel fatto che, sotto vari punti di vista, sia un teen horror come tanti altri (parlo soprattutto della sceneggiatura e dei personaggi, punti di debolezza che si manifestano in varie sequenze). Per il resto, rispetto ad un qualsiasi teen horror medio, è comunque da lodare la capacità registica di Zombie, che riesce a far riconoscere il proprio stile praticamente ovunque, e questo è senz'altro un punto a favore. Complessivamente, quindi, il film si regge su una buona regia e su una sceneggiatura che per qualche verso funziona (ho apprezzato molto il personaggio di McDowell) e per qualche altro verso meno. Può comunque piacere o non piacere, è uno di quei film che si basano molto sulle preferenze personali. Di sicuro se a qualcuno non piace Zombie difficile che apprezzi questa pellicola, in quel caso sarebbe meglio cominciare da qualcos'altro tipo, che so, "Le streghe di Salem".

inizio dicendo che secondo me un remake di halloween è abbastanza inutile visto il capolavoro originale ma nel complesso questo film non mi è dispiaciuto per niente... nella parte iniziale del film viene approfondita la reclusione e la sua situazione familiare e la cosa mi è piaciuta... questa pellicola rispetto all originale è molto piu violenta e con tantissimo splatter ben realizzato... le tre amichette protagoniste le ho trovate altamente odiose e in alcuni punti sono stato contento della loro eliminazione... il film si lascia vederr tranquillamente anche se nella parte finale (secondo me) viene tirato tutto troppo per le lunghe... in pratica è un film ben realizzato che merita una visione

Più che un horror sembra un drammatico..mi è piaciuto però..

Non mi è dispiaciuto, anche se nella parte iniziale pareva di trovarsi di fronte a Leatherface e non a Myers...

Zombie ci mette molto del suo, ma nella seconda parte (troppo contrapposta alla prima comunque, paiono quasi 2 film diversi...) prende in prestito molta roba a Carpenter (come impone la moda dei remake, che spesso sono originali ricopiati); volgare, violento, ben fatto, pieno di camei, è un reboot più che discreto e d'atmosfera.

Si tirano in ballo le solite famiglie disastrate ed i traumi infantili, cose banali ma ahinoi purtroppo sempre efficaci e vere.

Sempre ottimo il tema musicale di Carpenter; non male, son curioso di vedere il sequel.

Questa specie di prequel/remake diretto da Rob Zombie non mi è dispiaciuto,nonostante, bisogna ammettere, non sia assolutamente paragonabile al film di Carpenter.
Il film di Zombie si concentra su quelle fasi della vita di Michael Meyers, che non erano state approfondite ne nel film originale ne nei numerosi suoi sequel,cioè i suoi primi anni,il manicomio e la fuga.
Rob Zombie riesce da questo punto di partenza a costruire un film godibile ed interessante,caratterizzato da un ritmo piuttosto elevato e da una buona quantità di splatter.
Dal punto di vista tecnico il film è naturalmente buono,regia,fotografia ed effetti speciali sono tutti su livelli più che soddisfacenti.
Decente anche la recitazione.
Sinceramente capisco coloro a cui il film non è piaciuto,svelando infatti i lati oscuri della vita di Michael,si cancella anche quell'aura di mistero che caratterizzava e rendeva "affascinante" il personaggio.
Però a me non ha dato particolarmente fastidio (ed io solitamente detesto i remake) l'ho trovato senza pretese e divertente da vedere,sicuramente migliore degli ultimi capitoli della serie...

Bel prequel-sequel in cui ci viene spiegata l'origine della follia omicida di uno dei serial killer più brutali della storia del cinema ovvero michael meyers.

Diciamo che qui come zombie aveva desiderato fare si ha un nuovo inizio per l'assassino il quale acquista nuova linfa vitale per poter incutere terrore come all'inizio.

Mi è piaciuta di più la prima parte rispetto alla seconda, poiché ho provato curiosità di come possa nascere un'elemento cosi disturbato e devo dire che la descrizione di zombie non si discosta poi cosi tanto dalla realtà dei veri serial killer.

Prequel che poi diventa remake dal momento dell'evasione collegandosi cronologicamente all'inizio del film di Carpenter.
Va detto che Rob Zombie, nonostante sia devoto Carpenteriano, è un regista di personalità e coraggio nelle scelte, che fa comunque valere anche in un film che porta in eredità un nome tanto pesante nel mondo horror. La si vede soprattutto nella prima parte prequel, ovvero quella originale, l' infanzia di Michael Myers. Lo storia è abbastanza credibile nell'ottica del personaggio, evidenzia i fattori scatenanti che hanno portato il piccolo Michael alla follia: una realtà familiare e scolastica difficile che hanno minato irrimediabilmente un ragazzo che portava in sè già comportamenti sadico-schizofrenici.
La camera a spalla in alcune scene fa parte di un certo modo di girare quasi improvvisato e ciò testimonia una grossa differenza rispetto a qualsiasi regia di Carpenter, fatto di tagli precisi, inquadrature geometriche, studiate nel minimo dettaglio per rendere di primo impatto la scena terrificante.
E qui arriviamo alla seconda parte, il remake, e qui il paragone si può fare. Si capisce che Zombie è un fan di questo tipo di Horror slasher, infatti gli omicidi sono davvero cruenti, sanguinari, insomma, ben resi. Quello che manca questo remake è il fattore "paura". Halloween di Carpenter è un film Lovecraftiano nella sua essenza, per come veniva presentato Myers, il male puro che appare solo per brevi, agghiaccianti frame, e porta morte e devastazione. È l'ombra della strega, il Boogeyman definitivo, il migliore mai visto al cinema. Quello di Zombie sembra troppo un semplice folle che è evaso da un manicomio, oltretutto è mostrato eccessivamente, seguiamo troppo il film dal suo punto di vista e quindi intuiamo ogni sua azione e spostamento, la forza del film originale era che il tutto era vissuto da Laurie e Myers era un'oscura minaccia imprevedibile, un fantasma la cui sola apparizione ti raggelava.Questo manca per forza nel film di Zombie se si sceglie di far ruotare il tutto attorno a Myers. Peccato perché il film è anche piuttosto ben recitato (Su tutti un grandissimo Malcolm McDowell come dr. Loomis) e mostra gran rispetto per il film del '78 e una buona ricercatezza nell'immagine. È un buon remake ma Carpenter è Re indiscusso dell'horror, Zombie invece vira quasi sempre su altri lidi che non riguardano solo l'horror puro (quando per puro intendo tipo Poe o Lovecraft) in effetti La Casa dei Mille Corpi è un horror dalla fortissima componente weird e La Casa del Diavolo quasi un Western delle Badlands.

dispiace vedere tutti questi voti piuttosto negativi rispetto all'idea che mi ero fatto. Non urlo al capolavoro, ma il film è stupendo. 8 pieno! Rob Zombie ha questo stile di regia incredibile, suspance, qualche accenno di splatter ogni tanto, tanto sangue e inquadrature pazzesche... una cosa che mi ha colpito sono i colori delle scene, dei filtri non so... veramente azzeccati!!

se devo dire anche qualcosa riguardante il sequel, sempre di Zombie, lì ha perso qualcosina, ma questo rimane un grandissimo film. Da vedere assolutamente, visto l'avvicinarsi di Halloween.. :-)))

grande rob! adoro le sue inquadrature, i salti di memoria, assolutamente consigliato

Davvero un degno erede della saga carpenteriana... Zombie riazzera il mito di Myers, ci riporta alle origini e dirige un horror compatto, potente, scandito da inquadrature appropriate e che di scena in scena fanno aumentare il pathos, l'emozione.
Probabilmente il fido Rob lo si può considerare come uno dei migliori registi horror su piazza. Consigliato sicuramente.

Rivisto di recente questo Halloween di Rob Zombie mi ha lasciato discretamente soddisfatto. Credo che per poter apprezzare questo film bisognerebbe sforzarsi di vederlo senza fare troppi paragoni(per quanto è possibile) con il capolavoro di Carpenter; altrimenti basterebbe la minuziosa descrizione dell'infanzia di Michael-trattato come il solito pazzoide cresciuto in una famiglia di reietti- a far rabbrividire, perché Myers è il male fatto persona!
Detto ciò Zombie confeziona un buon prodotto, la mancanza di quell'aura cupa e misteriosa che pervade l'originale qui è in parte bilanciata dalla violenza enfatizzata e presente in grande quantità(paradossalmente la parte più inquietante è la prima- quella che fa inorridire un purista della serie- merito soprattutto del bambino che ha un volto da vero demonio).
Il cast(solito consesso di fedelissimi del regista) se la cava bene; anche in questo caso non faccio paragoni perché sono troppo affezionato a Pleasence & co.
In definitiva "Halloween The beginning" è un buon Slasher …nonostante tutto.

Ps Tyler Mane sembra un caterpillar!

Buono finché illustra l'infanzia di Michael; slasher più che convenzionale nella seconda parte.
Comunque vederlo non nuoce.

Allora , partirò col dire che Rob Zombie come regista mi piace e spero che in futuro venga considerato come un master of horror di questa generazione ( assieme a james wan chiaramente). Oggi parleremo più nello specifico del suo remake tratto dall'halloween di john carpenter ossia halloween the beginning. Il film è diviso in due parti: la prima parte parla dell'infanzia di michael meyers all'età di 10/12 anni , vediamo dunque la creazione a livello psicologico di un grande e famoso serial killer ed è in questa parte che il talento di rob zombie viene fuori meglio poichè la regia ricorda molto quella de "La casa del diavolo" così come l'impostazione e la caratterizzazione dei personaggi. La parte prequel dunque funziona abbastanza bene anche se a coloro che sono troppo amanti della saga vecchia troveranno questa nuova rilettura non molto bella. La seconda parte invece è un remake in tutto e per tutto , ricalca pedissequamente ciò che accade nel film di carpenter allungando un pò il tutto con un finale che non è proprio il massimo , ho preferito il finale del vecchio film. Quindi , tirando le somme , questo film merita? Abbastanza si. La parte prequel è indubbiamente la migliore poichè mostra cose nuove , la regia di rob zombie funziona , gli attori anche e le musiche ( che rimodernizzano in chiave un pò più cupa quelle del film di carpenter) fanno la loro porca figura.
Regia:6,5
Attori:7
Musica:6,5
Trama:6,5
Effetti Speciali:6,5
Evil Forces:7
Longevità:6

Premettendo che l'originale è tutta un' altra cosa, questa riedizione di Halloween firmata Rob Zombie non è poi tanto malaccio, certo non ha l'angoscia e quell' alone di tensione costante che permeava il cult di Carpenter ma al contempo bisogna dire che questo è molto più cruento e slasher, l'originale in realtà di sangue ne aveva poco. Detto questo gli errori più marchiani sono di sicuro la scelta dell' attrice che interpreta Laurie Strode, del tutto inadeguata e nemmeno lontanamente paragonabile a Jamie Lee Curtis che all' epoca se ricordo bene fu nominata pure agli oscar per tale interpretazione, per il resto è stato creato un finale nuovo, ma non all' altezza dell' originale invece un punto a favore va al fatto che è stato dato più spazio all' introduzione di Michael Mayers mostrando la sua infanzia.


Curiosità

Se notate bene la scena in cui Michael si procura il suo tipico abito è stata fatta prendendo spunto da Terminator 2, cioè prendendoseli da un tizio, e pure l'inquadratura di quando esce dai bagni dove viene ripreso dagli scarponi verso l'alto è la stessa in cui Swarzy veniva ripreso mentre usciva dal bar.

L'inseguimento di Laurie Strode ricorda molto quello subito da Jessica Biel nel remake di "Non aprite quella porta" di Marcus Nispel

Interessante fin quando ci mostra l'infanzia di Michael, rientra presto nei binari del comune slasher: Myers diventa gigante e inarrestabile, una lunga lista di adolescenti copulanti vengono ammazzati e si lascia la strada aperta al protrarsi della saga.
Un episodio spersonalizzato e senz'anima nella carriera di Zombie, mancano i suoi deliri visionari e i cattivi alla Capitan Spaulding, avrà forse sentito il peso di confrontarsi con una saga leggendaria.
Rimandato.

Non riesco a vederlo senza pensare all'originale.. anche se probabilmente qui non si tratta di un vero remake ma di una sorta di reinterpretazione da parte di Zombie.
Buonissima la regia e la fotografia, molto convincenti alcuni spunti e alcune scene, ma il paragone a volte è impietoso e qui Rob Zombie lottava contro i mulini a vento.
Nel complesso è un buon prodotto, ma non riesco a premiarlo con un voto più alto.

Il merito di zombie è quello di non fare un remake, ma di raccontare aspetti nuovi della vicenda. Ottimo splatter e buon cast

Premetto che amo quello di Carpenter , ma questo reboot merita la visione , se in Halloween (1978) Michael veniva visto come male assoluto , qui si vede un Myers inteso come ''pazzo'' , la sua psiche che viene analizzata , il suo passato approfondito , per poi arrivar alla trama che tutti conosciamo ... bello :)

wow il mio primo commento ;-)
questo film mi è piaciuto tantissimo, è un remake fatto molto bene e in confronto all'originale (che non mi è piaciuto più di tanto) è migliore! grazie a Rob Zombie di averci regalato questa chicca!

Non essendo un cultore della saga originale e dei capitoli diretti da Carpenter, mi sono avvicinato senza aspettative al remake o quel che è di Rob Zombie.
Non ci ho trovato nulla di cosi scandaloso. E' certamente rozzo, pieno di ingenuità e forzature e con una sceneggiatura seriamente patetica in più punti ma resta sempre godibile. Questo è il punto con il buon Rob: non è un regista capace ma ha almeno l'intuizione di saper dare un tocco totalmente delirante ai suoi lavori, sempre con delle ottime atmosfere.
Tralasciando i mille difetti di una pellicola che forse non sa neanche lei cosa vuole quindi si può guardare l'ecatombe di Meyers/Zombie nei confronti del cinema. Nel senso che Rob è un genuino mediocre e forse il bisogno di uno come lui ogni tanto si sente, e un pò ti commuove la sua lotta e convinzione.
Poteva diventare un drogato, un serial killer, il nuovo Boy George...
invece ci regala immagini di dubbio gusto cinematografico accompagnate da cadaveri a pacchi, oltre al cùlo della moglie sempre presente e sempre ben gradito.
E poi il cast è potenzialmente ottimo sulla carte, bastano due mostri sacri sottovalutati e ripescati dal nulla come McDowell e Dourif.
Che poi anche loro non recitino bene, beh, è un dettaglio suvvia...

Con zombie a mio parere non possono esserci insufficenze,è il suo stile...uno stile horror che di questi tempi serve davvero per rinvigorire il genere!
A parte qualche pecca del doppiaggio italiano il film è veramente molto buono
Prima parte inedita veramente bella,e seconda parte remake dell'originale buona e colma di suspence e puro horror

Era un azzardo preventivato, un'opera a scopo di lucro che forse Zombie col suo status poteva evitare ma che a suon di $ ci ha guadagnato il finanziamento di una mezza dozzina di opere autoriali dunque tutto sommato comprensibile.

Fa bene a non rifare un remake shot-for-shot, lo sviluppo ha una cronologia diversa, c'è una prospettiva alternativa, mette in scena un Michael inedito, bambino, con le sue turbe, sevizia gli animali, l'incontro con la maschera, l'alienazione e la presa di coscienza, la seconda parte è quella più collimante con l'opera di Carpenter, gli omicidi a random seppur centellinati da un eccesso di splatter, forse per riverenza non se la sente di incidere il suo tocco. Nel filone dei remake dei classici horror '70-'80 che ha ormai investito le produzioni di genere americane probabilmente per mancanza di idee e per capitalizzare dollari facili dai teenagers, Zombie è quello che alla prova del 9 in un progetto quasi segnato ne esce meglio.

Secondo me tra quelli per ora visti il peggiore di Zombie, ma non proprio da bocciare, certo, questo rischiosissimo remake se lo poteva di gran lunga evitare (per l'appunta ha scritto e diretto anche un seguito, da me non ancora visto, ma lo vedrò quasi sicuramente), dove spiega l'infanzia di Michael Meyers..non riesce però a essere esagerato e fastidioso come i suoi precedenti due film (La Casa del Diavolo è allucinante, in certe scene si è veramente spinto oltre, ma è questo che lo caratterizza, almeno fino ad ora.
Ha aumentato le vittime del film di Carpenter, e questo secondo me ci sta in un film del genere, però ha perso molto nel finale, che è veramente interminabile..
Consigliato: Nì

La rivisitazione di Rob Zombie sulla formazione di uno dei serial killer più longevi, più famosi e più coriacei del cinema horror è abbastanza interessante e non lesina nel mostrare sangue e scene da brivido.
Nel complesso è la solita storia ma è ben congeniata e si lascia guardare fino alla fine, pur sapendo cosa ci attende.

alternando la sua carriera di cantante a quella di regista,rob zombie ci regala questa piccola perla del cinema horror,le origini di micheal myers bambino schivo figlio di una famiglia degenere,il padre ubriacone,la sorella zoccola,la madre spogliarellista..(e la conseguente uccisione di quasi tutta la sua famiglia,eccetto la madre e la sorellina),la creazione delle maschere e l inizio della sua follia...ecco solo questa prima parte che indaga nella sua psicologia merita l 8,mi è piaciuta un po meno la parte centrale,solo uccisioni di innocenti messe a vanvera per riempire il film,bella l ultima parte la resa dei conti con la sorella alla fine micheal non era cattivo,voleva solo ricongiungere la sua famiglia

un film da vedere per tutti gli amanti degli horror

Capolavoro di Rob Zombie. Forse il suo miglior film che analizza la psicologia di Mayers da quando era bambino fino all'età adulta. Guardatelo ve lo consiglio vivamente.

Questo prequel-rivisitazione-omaggio del capolavoro di Carpenter ha come punto di forza le capacità registiche di Rob Zombie e punto debole la sceneggiatura...quindi per me il film è riuscito solo in parte.

Ora, io sono forse eccessivamente severo con questo film, ma Rob Zombi, che 2 anni prima ci aveva regalato un buonissimo Road-Movie a tinte Horror (Devil's Rejects), doveva per forza girare l'inutile remake di uno dei film horror più riusciti di sempre? Doveva per forza deturpare così quello che forse è il film più riuscito di John Carpenter? Ovviamente l'intento di Rob Zombi era quello di omaggiare un grande classico dell'Horror/Slasher degli anni '70, come aveva già fatto, in maniera migliore, con i due suoi precedenti film (soprattutto "La Casa dei 1000 Corpi", che saccheggiava a piene mani da "Texas Chainsaw Massacre"), ma qui più che un sentito omaggio siamo di fronte alla deturpazione e alla banalizzazione di un classico tramite un remake assolutamente superfluo. Zombi tenta troppo di spiegare cose che nell'originale di Carpenter non erano affatto spiegate perchè così doveva essere, perchè la figura di Michael Myers rimanesse avvolta nel mistero senza che la sua follia avesse una qualche vera e necessaria spiegazione; cercando di spiegare troppo, Zombi ha tolto gran parte dell'alone di mistero e fascino macabro che il personaggio portava con se. Poi ha aumentato esponenzialmente il numero degli omicidi e la quantità di sangue sparso (nell'originale i cadaveri erano 3 o 4 e le uccisioni abbastanza "sobrie", qui Myers fa fuori 15-20 persone e nel modo più violento e sanguinolento possibile); insomma la regola in questo remake è: spargere più sangue possibile per accontentare i giovincelli che così si divertono e vanno a vedere il film (giovincelli di cui io, teoricamente, farei parte). Così, con una pessima sceneggiatura (che non era esattamente il massimo neanche nell "Halloween" del '78), con la storia, che non era mai stata esattamente geniale, bensì molto secca e semplice, qui però banalizzata e privata del fascino originale, con la suspance completamente assente, con scene di omicidi continui assolutamente fini a se stesse, con un Malcom McDowell che ma che diavolo ci fa qui, con un cast di attori che definire mediocri vuol dire essere buoni, e con la regia di Zombi assolutamente mediocre e priva di quei bei guizzi di "Devil's Rejects",cosa si salva di questo film? Assolutamente nulla, tra i film più inutili, dannosi e noiosi che abbia mai visto. Terribile. Peccato, perchè Rob Zombi come regista sembrava abbastanza interessante, ma non ha mantenuto le promesse.

Del suo genere dirò che non mi è dispiaciuto.

Forse verso la fine esagerano un po', diventa leggermente noiosetto, ma non è malaccio, si è visto decisamente di peggio.

film tutto sommato decente sui retroscena della storia di Halloween. non ci sono particolari picchi ne in bene ne in male. si lascia guardare. 5/6

Buon film e buon prequel del primo buon vecchio halloween!

Rob Zombie è un pazzo, mi sta piacendo sempre di più.
Film horror di una violenza e una cattiveria unica.
L'idea di far interpretare Michael Meyers ad una vera e propria bestia come Tyler Mane (lottatore di wrestling) lo valorizza ancora di più. Da non perdere per gli amanti degli slasher movie.

Rivisatazione in tipico white trash-style di Rob Zombie, stile che noi adoriamo. Ricreata veramente a pennello un'ipotetica infanzia che potrebbe aver avuto un elemento disturbato come Myers, attorniato di persone marcissime, madre compresa, nonostante fosse l'unica che sembrava gli volesse bene. E poi lui: una montagna d'uomo, forse un po' meno lento rispetto allo standard, ma che mantiene comunque il fascino del personaggio. Bella l'idea di Rob Zombie per quanto riguarda la storia della maschera.
McDowell leggermente inferiore nella parte di Loomis rispetto all'originale, ma comunque molto adatto, come un po' tutti gli attori.

Versione malata e cattiva del mito(?) di Carpenter. Sembrerà strano ma ho preferito questo all'originale, e anche di molto. L'ho preferito sia perchè c'è più storia intorno alla vicenda e automaticamente più suspense, sia per il lato orrorifico che nell'originale è quasi del tutto assente, e poi perchè adoro lo stile di Zombie.

Ho trovato questo film davvero inutile, quasi il nulla assoluto per la violenza gratuita e senza senso che rappresenta. Spero solo che l'originale non sia così stupido come questo (fedele?) remake.

Non ho mai visto l'Halloween originale, certo è che tutto il film, ad eccezione della prima parte, sia abbastanza piatto e noioso con un Michael Myers che uccide un po' di gente qua e un po là come un automa. Inferiore anche ai recenti remake di Nightmare e Venerdì 13. Un rifacimento che ci si poteva risparmiare dunque, come del resto quasi tutti i remake di film di successo... purtroppo, almeno per i film horror, le idee sembrano veramente scarseggiare. Speriamo solo che adesso non si inventino un Michael VS Freddy o un Michael VS Jason, ma non me ne stupirei più di tanto....

Buona la prima parte dove si cerca di dare "un'anima" a Michael Myers, meno la seconda che altro non è che una copia del film originale.
Preferisco lo Zombie che dirige cose proprie.

Mi è piaciuta molto la prima parte, il prequel vero e proprio che a modo suo può aggiungere qualcosa alla saga...ma tutto il resto che senso ha?

Un remake scialbo che non aggiunge niente di nuovo. Mancano i colpi di scena e tutto è trito e ritrito. Mediocre.

Il film perde la carica slasher del film di cui e' Remake, e non ha quell'essenza anni Slasher anni 70-80. Da vedere solo per gli appassionati.
Un Remake commerciale. Che dite, se ho dato 4 e mezzo a questo mi varrà la pena di vedere il 2?

Questa rivisitazione di Zombie del leggendario assassino della Notte delle Streghe non mi è piaciuta per niente. Il personaggio di Meyers perde anche fascino se devo essere sincero. Iper violento, cattivo, prevedibile...tutto sa di già visto. Deludente.

Perchè si? Perchè c'è cattiveria, forse non era mai stata messa così in evidenza per la serie di Michael, qua davvero abominevole. Poi mi è piaciuta pure la seconda parte, anche perchè la sua somiglianza fa venire in mente il Capolavoro di Carpenter.
Perchè no? Soprassedendo su certi piccoli particolari (il grande Malcolm Mc dowell seppur mitico, non è all' altezza della leggenda, cioè del vero Loomis).
Inoltre no perchè ( e questa è la vera MAGIA, il "QUEL QUALCOSA IN PIù" della fantastica opera del '78), Zombie dà l' idea di una famiglia allo sbando, disagiata e piena di problemi, mentre Carpenter incarna una famiglia perbene, vedere i genitori ben vestiti in una casa mid-class o forse anche più, e soprattutto il bambino con quel visetto anonimo e mezzo spaesato dal quale non ti aspetteresti mai una cosa del genere. EH sì..., John insegna il CINEMA.
Ma detto questo, l'opera di Rob Zombie la vedo coraggiosa e ha dato nuova linfa vitale alla saga, se pensiamo alla precedente e stanca "Resurrezione" di Rosenthal. 8 stirato, ma in fin dei conti meritato.

Indecente quanto inutile remake di uno dei più grandi horror di sempre. Invece di dare un tocco di originalità e freschezza alla storia, il regista Zombie ci proprina uno slasher come tutti gli altri, concentrandosi solo sull'efferratezza degli omicidi e sui "salti sulla poltrona". Tutta la tensione e l'atmosfera dell'originale qui sono totalmente assenti (scordatevi la sonnolenta cittadina, le ombre, le sporadiche apparizioni o le facce che saltano fuori dal buio), mentre la psiche degli antipatici e fastidiosi personaggi è stereotipata e mal caratterizzata. Quanto a Michael, simbolo della saga, altro non è che un risibile energumeno brutta copia del metallaro regista. Anche la prima parte, concentrata sulla sua infanzia, è ridicola. Chi non sarebbe impazzito con una famiglia del genere? Il Myers di Carpenter inquietava proprio perchè non aveva nessun motivo per essere così, era semplicemente l'incarnazione del male. Qui Zombie ci mette un'ora a fare quello che il maestro riuscì a fare in appena due minuti iniziali, senza minimamente eguagliarlo. Nella noiosa seconda parte di film invece, il regista scivola ancora di più, cercando miseramente di omaggiare lo stesso schema dell'originale, con uccisioni insulse (vedi il povero Ken Foree), sangue a fiumi e paura zero, mentre la giovane Laurie, da prendere a schiaffi, fa tutto quello che farebbe il solito teenager idiota nel solito teen-horror di turno (urlare istericamente, nascondersi nei luoghi più visibili, entrare nelle porte sbagliate ecc...). Tutto trito e ritrito. McDowell invece, oltre ad essere svogliato, più che un dottore sembra un hippie fuori tempo massimo.

In sostanza, un remake patetico, vomitevole ed un'oltraggio al capolavoro di Carpenter, che riusciva a terrorizzare senza versare una goccia di sangue. La Curtis e Pleasance sono inimitabili. Evitatelo, un film INUTILE.

Dopo paziente attesa, anch'io ho visto questo "Halloween - The Beginning" e devo dire che mi ha un pò deluso. E' vero, le aspettative forse erano troppo
alte (Zombie è uno dei miei registi preferiti) ed incrementate addirittura leggendo i vs commenti (alcuni davvero entusiastici) sul film....
devo dire che il film parte bene, la lettura introspettiva dell'infanzia di Michael è ben fatta, anche la degenza nello Smith’s Grove Sanitarium dove il dott. Loomis cerca di comprendere la predisposizione verso il male del giovane Michael Myers.Il tutto sembra essere il preludio davvero ad un grande newmake , e poi?
Perdonatemi, ma per me la seconda metà penalizza davvero molto il film che scade nel banale e nel confusionario.... certo è vero che se paragonato alle ultime uscite il livello è molto più alto però mi aspettavo qualcosa in più...
ma qui si parla di Rob Zombie, di Michael Mayers e di un budget stratosferico... peccato!!!
P.S. = cmq che impatto, questo nuovo Michael Mayers è davvero una bestia!!!
sufficienza risicata!

Cioè...non ho neanche finito di vederlo.
Torna a fare il merlo canterino Rob...che è meglio.

Comunque leggete il mio commento per venerdì 13 (l'ultimo) e per s.valentino di sangue 3D.

E traete le conclusioni.

inferiore di moooooooolto all originale
il lato piu malato della storia viene fuori, la tensione sparisce quasi completamente
è ammirevole lo stile di Rob Zombie, di come ogni cosa che tocca diventa malsana e truce come la sua musica...una cosa sicuramente non gli manca: l originalità
cosi anche il remake di uno degli horror piu classici diventa a suo modo un film che ha un suo senso di esistere
pecccato che resti pur sempre un rifacimento, e per chi come me adora l originale questo non fa piacere

Orribile. Scontatissimo, banale e ripetitivo al massimo..Ma soprattutto troppe scene senza senso..Inoltre lui sembra Terminator...lo accoltellano, gli sparano, ma non muore mai.
La "razionalità" può anche essere ignorata se ci si trova davanti ad un buon film dell'horrore che crei tensione...Ma qui la tensione è zero..E' tutta una ripetizione di accoltellamenti che non fanno rabbrividire manco un bambino di due anni per quanto sono scontate le scene.

ORRIBILE

Come nel vecchio film ci sono dottori poco efficaci e babysitter urlanti nella notte, ma questo è da considerarsi nell’ottica dello spirito di un remake in parte riuscito,come anche le citazioni della pellicola originale, che solo chi ha visto il film di Carpenter coglierà con gusto.però non basta..Zombie non reitera le sue 2 piccole perle horror(La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo)...

il miglior lavoro di Rob Zombie
non all'altezza del capolavoro di Carpenter, ovviamente ma con qualche spunto interessante
migliore la parte del prequel

Dopo svariati anni il cantante Rob Zombie riporta sul grande schermo la terribile figura di Michael Myers. Non convince appieno.

mi e piaciuto..film da vedere secondo me..

Ottima la prima parte, noiosa e prevedibile la seconda.
Cmq pensavo peggio

Se dovessi contare la prima parte del film sarebbe un 9,5 ma la seconda parte è una copiatura del film di Carpenter con quale parolaccia e sangue in più e molte più allusioni al sesso. Nel complesso una sufficienza raggiunta per un pelo...

Primo film che vedo di Rob Zombie, ha reso Micheal Myers ancora più violento, spietato e cattivo di quello che già era negli alti film della serie

Premetto che non apprezzo Rob Zombie regista ma ho trovato questo film grandioso..

Sono un amante assoluta della saga di Halloween e guardando il remake di Zombie sono partita con l'idea di assistere ad una boiata invece è un lavoro davvero ben fatto nonostante Zombie, con l'avanzare del film, si sia fatto prendere sempre di piu la mano nel metterci del suo..
Un film crudo, brutale e disturbante, dunque Zombie è riuscito nel suo intento.

Fotografia eccelsa, ottimi gli effetti (pare di assistere a veri e propri omicidi) e davvero ben realizzata la prima parte in cui si racconta la vita del piccolo Myers.

Tra l'altro che ansia, Myers qui è super reattivo mica che se la prende comoda come nell'originale :D

Unica nota dolente l'aver assegnato alla figlia Sheri Moon il ruolo di Laurie, assolutamente inadatta.
inoltre avrei preferito una Laurie piu elegante nei modi, meno petulante, ma c'è anche da dire che "eleganza" è una parola che manca nel vocabolario di Zombie..

Sarebbe inutile lamentarmi (ma giuro che vorrei) dei terribili dialoghi e della quantità di volgarità gratuite poichè è il marchio di fabbrica di Zombie.

Per concludere davvero un gran film.

pellicola che dà quello che si attende da un discorso del genere, peraltro impregnato di una sorta di sofferenza, come accade sempre quando si trattano temi infantili.

dopo una buona mezzora che narra e fa vedere il mcheal piccolo (ben recitato dal bambino) il film perde di spessore andando via via nel banale..e nel visto e rivisto!

Insomma, pensavo molto meglio, bello l'inizio ma poi va calando e perde di tono, un pò noioso anche.

Wow! è stato il mio primo commento a questo film appena ho cominciato a vederlo: è violento, sboccatissimo, pieno di personaggi rozzi e volgari e sheri moon cul0 zombie. E poi non ho mai visto così tanti caratteristi di film memorabili sottrarsi la scena in così poco tempo. Benissimo, ho detto, finalmente un remake intelligente, Zombie ha stile, descrive quello che nell'originale veniva (giustamente, essendo l'originale) occultato ma con freschezza, pieno di trovate registiche inusuali, l'uso della camera a spalla, del montaggio sghembo, si permette sangue e oscenità varie, insomma come un buon film horror. Tutto questo però fino a metà, ovvero fino a SPOILER. Poi badabum! Rob è caduto e si è fatto male. La sceneggiatura diventa una copia stanca di tutta la seconda metà del film di Carpenter, solo con un pò di strilli (della fastidiosa protagonista) e sangue in più, e scene di caccia alla preda ripetute, infinite e noiose. Ovvero quando l'originalità cede il passo alla banalità. Se avesse inseguito l'idea mantenuta nel primo tempo di farne un altro film, completamente diverso a eccezione del killer protagonista e del dottor Loomis, ma con lo stile Zombie (perchè, ripeto, Rob ha stile dannazione) ne sarebbe venuto fuori un film dall'inizio alla fine godibilissimo, pronto a infrangere l'idea che un remake oggiggiorno non possa essere bello. Riprendere l'idea per aggiornarla allo stile arrabbiato e decadente di oggi ci stava, riprendere l'idea per riproporci la stessa solfa no (pure la scena del travestimento in fantasma è uguale checcacchio).
Però va detto sempre che la prima parte è eccezionale, dunque il film rimane al di sopra della media dei remake di cult del passato. In suo favore poi ci sono un paio di scene di grande effetto che rimangono, come per esempio quella muta scandita solo dalle sirene d'allarme e i volti dei personaggi.
Regia, montaggio, fotografia, attori, tutto ottimo. Mi cade sulla sceneggiatura, peccato.

SPOILER

Una volta tanto trovo un remake in cui NN è tutto da buttare. Sia chiaro che la storia (seppur con qualche nuova adattazione) è prtaicamente uguale a quella del film di Carpenter, debbo dire che alla fine posso essere soddisfatto. La cosa che NN riesco e NN riuscirò mai a capire sono i remake? Che senso ha farli?

Niente di nuovo, la storia la stessa, il killer lo stesso, la trama la solita. Niente di che, un altro sequel/prequel che serve solo a far rinfrescare la memoria chi si fosse dimenticato della serie di Myers. Guardabile.