Le cose vanno così; si trascorre una serata normale fra amici/delinquenti/conoscenti/futuri amici/future mogli/futuri figli, solite cose. Ad un certo punto, quello che si è più rotto le palle tira fuori l'indecente evergreen: film preferiti. A me inizia a formarsi la gocciolina di sudore sulla fronte; l'ascella mi si chiazza, vanificando in un solo istante di puro terrore il certosino lavoro dell'equipe che ha così diligentemente lavorato allo stick Neutro Roberts (gli sta bene - checchè ne dicano, macchia gli indumenti). Tocca a me. Non so se mentire o meno, ma solitamente non mento. Gioco a carte scoperte: "2001".
Silenzio. Sguardi. Corvi che volano, lancette dell'orologio che si moltiplicano in una frenetica corsa per raggiungersi, ma al rallentatore. Balle di fieno, il vento che fende gli atomi (di vento, suppongo). E' come se qualcosa, di indefinito ma potentissimo, tratteggiasse una netta linea di demarcazione tra me e gli altri. Tipo Lost, solo che io in quel momento sono Jacob. Si può proprio vedere. Le potenze hanno deciso, e tu (io, noi, voi, essi) non puoi farci nulla. Sei la preda. Il sudore, ormai un oceano di goccioline sulla fronte, non fa in tempo a solcare un sopracciglio che già uno degli altri ti chiede (la Domanda con la D in maiuscolo): "Ma perchè ti piace quella stronzata?".
E io (tu, noi, voi, essi) non so che dire. Parte la derisione e il perculamento generale. Il sudore si asciuga dal calore delle grasse risate che ti si rivolgono contro. C'è pure uno che sai che la pensa come te, ma è un vigliacco, e ti piglia per culo peggio degli altri. Tenti di razionalizzare, e ti parte pure un pensierino alla Ghezzi (perchè tra i tanti, in quel momento ti sovviene un arzigogolo di Ghezzi su 2001, e nemmeno tu hai mai capito che cazzo volesse dire). Tenti di accennare una mezza spiegazione, in una lingua antica e sconosciuta – e ti vengono pure la esse di pezza e la erre moscia. I decibel della risata aumentano, tu capisci che per quanto i tuoi sentimenti siano nobili e puri, non puoi combattere l'orda. Non riuscirai mai a metterli in riga. Sei tu il mondo brutto, sei l'ultimo vampiro di "Io sono leggenda" (il libro - non la cagata del film). Il problema è che tu mostri l'astronave, l'orda vede l'osso. Consapevole dell'immensità della propria missione, fallisci e desisti. Sei stato vinto. Pazienza.
La prossima volta, risponderò: "Mio film preferito? Ma Stalker di Tarkovsky!"
Poi è solo Morte e Distruzione.
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