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media film 6,00 (1 commenti)CALMA RAGAZZE OGGI MI SPOSO

Testu @ oggi alle 00:47:48
   6 / 10

media film 5,00 (4 commenti)NIGHTBITCH

Noodles71 @ 11/09/2025 23:25:29
   4½ / 10

media film 7,00 (3 commenti)IO, DUE FIGLIE, TRE VALIGIE

Testu @ 11/09/2025 21:33:05
   6½ / 10

media film 6,75 (4 commenti)LA MIA PISTOLA PER BILLY

Italo Disco @ 11/09/2025 21:12:22
   7 / 10

media film 6,30 (20 commenti)LA PECORA NERA

Jumpy @ 11/09/2025 21:06:50
   7 / 10

media film 7,17 (64 commenti)C'E' ANCORA DOMANI

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain @ 11/09/2025 20:56:05
   8 / 10

media film 7,36 (67 commenti)SETTE ANNI IN TIBET

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain @ 11/09/2025 20:55:33
   7½ / 10

media film 5,56 (36 commenti)L'ELIMINATORE - ERASER

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain @ 11/09/2025 20:55:02
   5½ / 10

media film 7,43 (7 commenti)IL SEME DEL FICO SACRO

76mm @ 11/09/2025 17:27:17
   7 / 10
Locandina del film IL SEME DEL FICO SACROPOSSIBILI SPOILER
Opera potente.
L'espediente di utilizzare una vicenda privata famigliare per innalzare metaforicamente il discorso su di un livello più ampio (sappiamo tutti quale) non è certo nuovo, ma il regista (esule e perseguitato dal regime, ça va sans dire) riesce a fare in modo che l'urgenza del messaggio non si mangi il film, che rimane interessante anche al di fuori del suo contesto storico/sociale (al netto dell'utilizzo un po' eccessivo dei filmati di repertorio, che a me personalmente non ha mai convinto molto come trovata, in quanto credo che invece di rafforzare il messaggio lo indebolisca, rendendolo troppo didascalico).
Colgono nel segno sia il confronto generazionale che il discorso sull'utilizzo delle fonti di informazione, che sottolinea come internet e i social media, per quanto vadano sempre presi con le pinze, siano gli unici strumenti con i quali poter entrare a conoscenza di una realtà alternativa, nei posti dove le fonti di informazione tradizionali sono controllate ed asservite al potere (ed è un discorso, si badi, che riguarda non solo certi stati totalitari e culturalmente arretrati).
Di contro non mi ha convinto troppo la caratterizzazione dei personaggi (anche se gli attori sono tutti molto bravi), in particolare mi sono sembrati un po' troppo repentini e poco giustificati a livello narrativo sia la presa di coscienza con conseguente ribellione delle ragazze che, soprattutto, lo sbroccamento totale del padre nell'ultima mezz'ora.
Avrei gradito una chiusa un po' più sobria…padre e figlia che si puntano reciprocamente la pistola contro è un'immagine sì potente ma fin troppo gratuita.
Non tutte le opere "necessarie" sono anche cinematograficamente valide, questa per fortuna sì.

media film 6,00 (1 commenti)THE TESTAMENT OF ANN LEE

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt @ 11/09/2025 16:07:23
   6 / 10

media film 7,00 (1 commenti)ELVIRA NOTARI: OLTRE IL SILENZIO

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt @ 11/09/2025 16:06:49
   7 / 10
Locandina del film ELVIRA NOTARI: OLTRE IL SILENZIODocumentario molto interessante non tanto nella quanto nei contenuti perché incentrato su una figura di cui ignoravo completamente l'esistenza, ma è stata la prima regista italiana e non solo. Scriveva, dirigeva ed addirittura distribuiva i suoi film attraverso la Dora film, creandosi una nicchia importante all'interno del genere cinema muto napoletano ed un'alternativa al duopolio nazionale che si muoveva sull'asse Torino-Roma. Discreto successo in patria ed ottimi riscontri oltreoceano dove i suoi film erano distribuite a favore dell'immigrati italiani. Grosso lavoro di ricerca su una donna che venne successivamente presa di mira dalla censura fascista per il suo cinema che descrive una realtà popolare poco gradita al modernismo ed efficienza di regime. Aveva il difetto di essere una donna, cioè non aveva il diritto di voto, come noto, e non poteva sottoscrivere i contratti che erano d'appannaggio del marito. Dei suoi film, oltre 60 lungometraggi, ne sono rimasti completi solo tre più un paio di documentari e pochi altri frammenti, si caratterizzano per il cast che comprendeva moltissimi suoi familiari, il figlio soprattutto. Di punto in bianco, senza apparente motivo, abbandona tutto, famiglia e lavoro, rinchiudendosi all'interno di un appartamento di un suo zio prete a Cava dei Tirreni fino alla sua morte. Non avendo scritti e interviste, tutta la sua opera è caduta nell'oblio ed in gran parte perduta. Il documentario è proprio la ricerca di far riemergere la Notari e mostrare ciò che in fondo è stata: una pioniera.

media film 7,33 (9 commenti)PADRI E FIGLI

Goldust @ 11/09/2025 16:06:19
   6½ / 10

media film 7,00 (1 commenti)MOTOR CITY

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt @ 11/09/2025 16:06:03
   7 / 10

media film 7,00 (1 commenti)ROSE OF NEVADA

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt @ 11/09/2025 16:05:26
   7 / 10

media film 7,06 (27 commenti)THE CHASER

Cinder @ 11/09/2025 14:51:35
   10 / 10

media film 6,14 (18 commenti)IL PRESIDENTE DEL BORGOROSSO FOOTBALL CLUB

Goldust @ 11/09/2025 14:47:46
   5½ / 10

media film 6,95 (54 commenti)TRAIN TO BUSAN

BigHatLogan91 @ 11/09/2025 14:45:19
   7 / 10

media film 7,58 (6 commenti)IL VIOLINISTA SUL TETTO

topsecret @ 11/09/2025 14:26:56
   6½ / 10

media film 6,98 (213 commenti)PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS

stratoZ @ 11/09/2025 14:20:57
   8 / 10
Locandina del film PAURA E DELIRIO A LAS VEGASATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Film che adoro per tanti motivi, uno di questi è sicuramente l'atmosfera crepuscolare e cattiva che trasmette, alla fine "Fear and loathing in Las Vegas" è un film sulla caduta degli ideali della Summer of love, ambientato nel 1971 all'indomani dell'apice del fenomeno hippie, di cui il protagonista ha fatto speranzosamente parte pochi anni prima, il film mostra i residui di un idealismo andato totalmente a svanire, un'America ancora in preda al bigottismo ed ai vecchi principi, in pratica un'America in cui non è cambiato nulla, in cui sono rimasti solamente gli strascichi ed i traumi del periodo, Guerra del Vietnam compresa, tanto che il protagonista ha diverse visioni a tema Vietnam, con addirittura la grande citazione ad Apocalypse Now mentre si trova nel bel mezzo del deserto per seguire la corsa con "La cavalcata delle valchirie", esattamente come nel film di Coppola.

Fatta questa premessa, il film di Gilliam è adorabile soprattutto per lo stile, basandosi su un pretesto molto semplice, quello di questo famoso giornalista ed il suo avvocato che devono andare a seguire un'importante gara a Las Vegas, il film prende fin da subito la visione soggettiva dei due, in preda agli eccessi tra un mare di droga e fiumi di alcool, tante splendide sequenze in cui Gilliam scatena il suo estro, dallo stesso arrivo in macchina dopo che il personaggio di Depp ha ingerito quel cartone, fino ai momenti all'arrivo alla reception in cui vede tutto deformato, arrivando alla scena del bar in cui inizia a vedere tutti i rettiliani, in un momento particolarmente oscuro che riflette tutta la paranoia del periodo, passando poi per quella meravigliosa scena del Circo Bazooko in cui i due vanno a fare un sacco di guai totalmente distrutti, camminando come degli ubriaconi - e viene fatto notare come gli ubriaconi sono dei soggetti molto apprezzati nell'ambiente, in quando più facili da spennare, ancora riferimenti all'America ipercapitalistica in cui non è cambiato nulla - tra i colori rossi delle luci al neon del circo ed una telecamera impazzita che regala movimenti di macchina articolatissimi, con la tipica inquadratura obliqua amata da Gilliam che mostra tutto lo spaesamento dei protagonisti in preda alla frenesia della droga, assieme al bar-giostra in cui gira tutto, una scena straordinaria.

Ma forse l'apice viene raggiunto in quella scena nel bagno, quella in cui l'avvocato praticamente si vuole suicidare con i Jefferson Airplane, in questa stanzetta dell'hotel marcia, praticamente distrutta dai due sotto effetti di sostanze psicotrope, con una luce cupa come l'angolo più remoto delle loro coscienze, luci al neon stranianti che alternano colori freddi come il verde all'intenso rosso, creando splendidi contrasti cromatici e Benicio Del Toro totalmente andato nella vasca che vuole che Depp gli lanci la radio nel momento culmine di "White Rabbit", con la scena che crea una sorta di continuo sempre con i Jefferson Airplane, nel momento in cui il personaggio di Depp assume una droga che gli fa ricordare nostalgicamente il passato, i giorni in cui era a San Francisco, quando era legato al movimento hippie, pensando di cambiare il mondo, con quella splendida scena con "Somebody to love", mi è piaciuto molto come la band di Frisco venga usata come filo conduttore per quella nostalgica sensazione di quei giorni lì, dato che sono uno dei gruppi più rappresentativi della scena, il tutto in contrapposizione con l'amara realtà ormai priva di valori, come i due protagonisti, come si vede nella seconda parte in cui le malefatte dell'avvocato e la passività del giornalista aumentano incredibilmente, sfociando in violenze, molestie ed una particolare disillusione, in cui rimane soltanto un fiume di droga a riempire il vuoto delle vite marce di entrambi.

"Fear and loathing in Las Vegas" è un impietoso ritratto dell'America all'indomani di un periodo delicatissimo, in cui Gilliam mostra tutto il suo pessimismo nei confronti di una società che sembra non cambiare mai ma addirittura peggiorare, il sogno americano, ormai morto e sepolto e che praticamente si è trasformato in un incubo ad occhi aperti, qui esasperato dalle sostanze psicotrope, scagliandosi contro tutti, dagli stessi protagonisti, ormai senza un minimo di coscienza rimasta, ai piani alti - come si vede nella scena del convegno contro le droghe, in cui i politici si scagliano faziosamente contro i consumatori di marijuana - con ancora la ferita del Vietnam aperta, se non in corso, con una nostalgia dei tempi passati, in cui sembrava si potesse cambiare qualcosa, quel flashback del personaggio di Depp, mentre è in camera a rimuginare, ne è l'elemento più esplicativo.

Che altro dire, un cast pieno di star, più o meno giovani, oltre ai due protagonisti, Depp e Del Toro, vi sono anche brevi comparse di Cameron Diaz, Christina Ricci, Tobey Maguire, per non parlare della colonna sonora, che è una delle parti che valorizzano ancora di più il film, in perfetta contestualizzazione con la tematica, tra i Big Brother, i Jefferson Airplane, Dylan - "Stuck inside of Mobile with the Memphis Blues again" sul finale è meravigliosa - ma anche la splendida versione di "Viva Las Vegas" dei Dead Kennedys sui titoli di coda, fa la sua gran figura.

media film 4,00 (1 commenti)MARSHMALLOW

stratoZ @ 11/09/2025 14:14:19
   4 / 10
Locandina del film MARSHMALLOWATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Brutto slasher da campo estivo, o meglio è un film che si presenta come tale, salvo poi cambiare le carte in tavola e diventare una sorta di dramma fantascientifico con venature horror abbastanza inquietanti, l'inizio in realtà ha gli più comuni stereotipi del genere, il ragazzino introverso e con qualche difficoltà di adattamento viene mandato in questo campo estivo al lago per socializzare, cosa che ovviamente farà con difficoltà, viene rimarcata più volte la tematica del bullismo, con una citazione, non so quanto voluta, a "Sleepaway camp", ovvero tutta la vicenda riguardante il fatto che il protagonista non sa nuotare ed il bullismo subito per questo motivo con annesso scherzo che viene lanciato nel lago, stessa cosa che avveniva ad Angela nel cult anni ottanta, arrivando poi alla classica scena dei bambini attorno al fuoco col la storia dell'orrore riguardante quel posto.

Nella seconda parte avviene questo cambio di registro con l'introduzione di elementi fantascientifici, quello che sembra un semplice serial killer si rivelerà qualcosa di più grande, con un complotto dietro al tutto ed una serie di elementi particolarmente ambigui che fanno presagire un totale cambio di prospettiva col minutaggio, un po' la classica svolta che farebbe pure il mio caro Shyamalan, e che come nei film del regista indiano, ho apprezzato pochissimo, detto questo, la tematica sulla carta sarebbe pure interessante, ma il tutto viene trattato come il più banale dei thriller che vuole velleitariamente stupire lo spettatore senza approfondire nessun aspetto, allo stesso tempo la messa in scena si rivela di una mediocrità imbarazzante, ricorrendo più volte ai jumpscare e mostrando una regia di serie C, senza il minimo pathos e qualche passaggio frettoloso in cui prova a far tornare tutto per il rotto della cuffia.

Francamente, parecchio brutto.
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