Edoardo Winspeare, regista salentino dal cognome british, si è fatto conoscere per le sue storie ambientate perlopiù in Salento, di grande afflato e con interpreti di peso nel nostro attuale panorama filmico (vedasi Gifuni, Beppe Fiorello e Donatella Finocchiaro in Galantuomini).
Nel 2012 il nostro ha voluto realizzare un ambizioso progetto: un mediometraggio (lunghezza di circa 40 minuti) da distribuire gratuitamente o da acquistare in dvd nelle librerie, nelle edicole e nei luoghi preposti, dedicato alla memoria di un vescovo pugliese che ha fatto parlare di sè e che ci ha lasciato prematuramente a causa di un male che non perdona nell'aprile del 1993: don Tonino Bello, vescovo di Molfetta.
Il minifilm (dal titolo "L'anima attesa") è ambientato in Puglia tra Molfetta ed Alessano, dove il vescovo è nato e dove riposa in eterno.
Gli interpreti sono assolutamente sconosciuti con l'intervento di molti attori estemporanei, ma il risultato è assolutamente sorprendente.
Con pochi tocchi il regista è riuscito a creare un film che fa riflettere e che non ha nulla da invidiare a lavori realizzati con costi decisamente più elevati.
Winspeare ha promosso una campagna di adozione di ogni singolo fotogramma facendo così finanziare il film che alla fine è un esempio valido di cinematografia di discreta qualità e low cost.
Potrebbe essere un buono spunto per avviare i giovani cineasti al mercato più vasto senza passare dalle forche caudine di richieste di finanziamento e liberi dalle varie film commission che proliferano?