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Carino. Non si tratta di un horror vero e proprio, non saprei nemmeno in che genere collocarlo vista l'atipicità del suo contenuto. 13 prove da affrontare per il protagonista, uno strano reality show clandestino che parte in sordina e diventa sempre più atroce. Il ritmo è elevato e l'attenzione viene mantenuta durante l'intera visione. Io non sono uno di quelli che soffre della sindrome "l'originale è sempre meglio". Non sono nemmeno uno che boccia a prescindere i remake che spesso gli USA fanno dei film non USA – anzi, spesso i loro remake mi piacciono e a volte persino più degli originali. Però qui non c'è storia, l'originale thailandese 13 Beloved è più bello. 13 Beloved riesce a creare una tensione enorme, che qui non c'è. Le prove nell'originale sono ancor più ciniche – basti pensare a quella del ristorante…oppure alla rissa sul bus, o al vecchio signore abbandonato nel pozzo. Non che qui sia tutto tranquillo e liscio. Tuttavia, la violenza è edulcorata rispetto all'originale e, anche nelle scene forti, non è cinica e fine a sé stessa ma viene accompagnata da giustificazioni
(es. il taglio del braccio è la vendetta del protagonista nerd che a scuola era vittima di bullismo, nei confronti dell'allora bulletto).
Anche il protagonista è fin troppo tapino e buono per non risultare un po' caricaturale. Egli mantiene la propria fidanzata, la quale è incinta. Nel contempo, mantiene anche il fratello, che vive con lui ed è ritardato. Inoltre, mantiene anche il padre, che è un disoccupato sfrattato, peraltro burbero e cinico. La mamma non c'è più se no come minimo sarebbe invalida e dovrebbe mantenere pure lei (sì - bruttissima questa!!!) Quello che però ha di speciale il film e che risulta all'altezza del primo, anzi persino meglio, è il mostrare la mutazione del protagonista : prova dopo prova, egli acquista maggiore sicurezza in sé stesso e riesce a prendersi qualche piccola rivincita sulla vita e sui propri nemici