Un gruppo di schiavi provenienti dalla tribù dei Mendi della Sierra Leone raggiunge L'Avana a bordo di una nave portoghese. Nell'isola caraibica vengono comprati dagli spagnoli, quindi imbarcati sulla Amistad diretti a Puerto Principe per iniziare la loro vita di schiavitù. Ma agli schiavi giunge voce che, una volta a destinazione, sarebbero stati uccisi. Ritenendo fondate queste voci capiscono che se vogliono salvarsi devono muoversi in qualche modo e tre giorni dopo aver lasciato il porto...
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Dopo "Il colore viola" Spielberg ritorna ad affrontare il tema del razzismo all'epoca della schiavitù. Lo fa con grande stile come al solito, peccato solo che le scene del processo sono molto meno interessanti rispetto a quelle della vita "fuori", quindi l'ho trovato non del tutto coinvolgente. Avrei preferito che il regista si concentrasse di più sulle prime vicende, piuttosto che sul processo, anche se il suo intento era quello di far vedere quanto questi schiavi fossero visti non come esseri umani, ma soltanto come degli oggetti da schiavizzare. E sicuramente c'è riuscito: certe sequenze sono veramente tanto crudeli.