Roma anni '60. Massimo giornalista di un rotocalco scandalistico, si trova in mezzo ai vizi e scandali di quella che era definita "la dolce vita" dei divi del momento.
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Io sinceramente non l’ho trovato tutto questo capolavoro. Ne ho sempre sentito parlare bene di questo film, ma io ho fatto fatica a vederlo 2 volte. Non c’è neanche una trama (vabbè, non è una novità nei film di Fellini) e poi non c’è nemmeno un personaggio interessante, anzi, la metà sono antipatici, soprattutto la Ekberg, che mi sembra la parodia del divo stupido di oggi. Un film noioso e palloso fino all’inverosimile, e, ragazzi, è dura seguire una roba del genere per 3 ore… come mai è così sopravvalutato? Boh. Ho letto la recensione e ho capito che è una denuncia sulla borghesia, sulla Chiesa e bla bla bla, ma detto onestamente ce ne sono almeno un migliaio di migliori di questo con lo stesso tema. Delusione. Profonda. Eh sì, perché dopo 3 grandi film di Fellini che ho visto, doveva farmi questa roba che non mi dice assolutamente nulla.