noi (2019)

I primi 8 minuti son belli dai. Non si può mica dire che sia un film demmierda solo perché i restanti 104 facciano cagher, suvvia. Un nome una non garanzia, Jordan Peele, un altro regista sopravvalutato. Aveva esordito più che bene col buon "Get out". Poi non so cosa s'è fumato per girare due strunzate una dietro l'altra, Us e Nope con delle sceneggiature no sense e inutilmente aggrovigliate e prove attoriali da bim bum bam o melevisione, a voi la scelta.
Ma parliamo di Noi, a quattr'occhi. Parte che quasi ci avevo creduto, ma appena il Giordano Prodotto Interno Lordo ci presenta i personaggi principali, questa allegra famigliola di colore, già avevo capito l'antifona tra dialoghi e interpretazioni orribili e al limite del sopportabile che annientano qualsiasi parvenza di tensione che si potrebbe percepire (non avrebbe funzionato ugualmente, ma così è peggio). Stavo per chiudere tutto, ma ho resistito e direi che ho fatto bene perché il film peggiora sempre di più. A volte l'apparenza non inganna, incredibile.
Vabbè, speriamo che col prossimo lavoro il regista rinsavisca e torni a fare qualcosa di decente come il suo film d'esordio.
Per me è nope.