questione di karma (2017)

Film interessantissimo, dove si assiste all'improbabile sodalizio tra un Fabio De Luigi agiato, ma che non vede altro faro se non le sue ricerche culturali e spirituali (e non dimostra il minimo interesse nell'azienda di famiglia di cui avrebbe una importante quota), e un Elio Germano, che sbarca il lunario con piccoli lavoretti e mantiene debiti anche con gente che minaccia sempre più la sua incolumità

Ognuno interpreta bene il proprio ruolo: i ruoli più statici rimangono la madre che cerca di adeguarsi all'assurda situazione, il patrigno, concreto e ancorato alla logica aziendale con battute che spiazzano tutto ciò che sbanda dalla vita concreta del lavoro e della famiglia e lo stesso figlio che mantiene un atteggiamento zen ai limiti dell'assonnato

La bacchetta registica fa sì che il protagonista nel suo essere così limpido non venga beffato da tutto ciò che gli si muove intorno, dal patrigno che praticamente lo vuole sistemare ignorandolo, dal truffatore vero che prova a redimersi; ed anche la sorella, pienamente integrata nell'azienda, inizialmente in apparenza una algida carrierista, offre nuove sfaccettature alla seconda parte di un film che è pensato per andarsene via dalla sala con più di un sorriso

Fa piacere che dopo un periodo durato circa quindici anni i nuovi attori italiani, ricominciando dalla gavetta del teatro, stanno reimparando a colmare i vuoti con qualcosa che vale la pena di vedere