annie parker (2013)

Doloroso e angosciante come tutti i film che trattano il tema del cancro,il male incurabile, che senza distinzione di età,sesso o razza colpisce inesorabilmente. Peraltro si ispira ad una storia vera e questo lo rende ancora più penoso, anche se c'e un relativo lieto fine.Molte sono le opere che si sono ispirate a questa malattia, alcune sono inutilmente melodrammatiche, altre come questa hanno più valenza istruttiva-educativa.Ovviamente non basta un film, ma sensibilizzare la gente su un problema che in qualche modo riguarda tutti,è senz'altro utile. Prevenire è sempre meglio che curare.

Dramma su un male che purtroppo affligge molte donne.
La trama non è melensa come si potrebbe pensare,c'e' anche una buona dose di autoironia mista a una visione scientifica da una parte,speranzosamente ottimistica dall'altra...
Mezzo voto in più perchè la Hunt e la Morton sono molto brave,non lo scopro oggi..
Il film è comunque lineare senza colpi di scena traghetta lo spettatore verso una fine carica di pathos emotivo e buoni messaggi..Piacerà soprattutto alle signore.

Non lo so, pur conoscendo abbastanza la ricerca in questo settore della medicina, il film non mi ha soddisfatto pienamente.
Ad un certo punto ero quasi più interessato a conoscere la storia che sta dietro al brevetto della Myriad Genetics piuttosto che quella di Annie Parker. L'empatia con la protagonista non si raggiunge mai, vuoi per le troppe apparizioni della cinica genetista o vuoi per la sua recitazione non superlativa.

Il film avrebbe avuto ben altro significato, ben altro eco e ben altri incassi se la protagonista fosse stata Angelina Jolie. Magari sarebbe diventato un'icona della prevenzione come lo è stato Philadelpia a suo tempo! Anche l'associazione Susan G. Komen Italia ne avrebbe beneficiato...Peccato.

L'unica nota positiva è il messaggio che lascia film: Mai arrendersi, chi ha uno scopo ha una possibilità.