bambi (1942)

"Bambi" è un film profondamente bipolare. Aiutate questo film, ha dei problemi. Tutto basato sulla dialettica "scena solare-scena drammatica" ha questa continua alternanza tra momenti pacifici e momenti tesi e cupi, dove i primi vengono repentinamente spezzati dalla concitazione dei secondi. Non è una brutta idea narrativa perché dopo un po' nel corso della visione uno, anche da piccolo, arriva a capire e a prevedere il gioco e il risultato è che appena si è in presenza di uno dei momenti di pace la tensione sale irrimediabilmente perché sai che tra un minuto succederà qualcosa e andrà tutto a puttàne. Il cacciatore (invisibile) ti frega, ma dopo uno aspetta le magagne al varco, mica no. Il problema di "Bambi" casomai è il suo essere bipolare anche qualitativamente: se le scene drammatiche funzionano sempre e anche molto bene, sono veramente d'effetto (e incredibilmente iconiche per la cultura popolare, vero "Mamma di Bambi" primigenio trauma Disney tra tutti i traumi Disney della storia Disney ?) e rimangono molto impresse, non si può dire lo stesso per le parti di calma, con il cerbiattino scemo pucci pucci che gioca con i suoi altrettanto insopportabili amichetti del bosco. Almeno per me, mi spiace ma quelle parti non le reggo, sono di una zuccherosità insostenibile, probabilmente per accentuare il contrasto in attesa dei momenti di "esplosione" drammatica del film, ma anche così, no grazie. In pratica, ne viene fuori un film mezzo capolavoro e mezzo orrido, nel complesso l'indubbia forza espressiva dei momenti drammatici, che restano fortunatamente i più memorabili, rendono "Bambi" un bel classico Disney, anche se non tra i miei preferiti. Buono, poteva forse esser migliore di com'è stato.