il corriere - the mule (2018)

Clint Eastwood è una delle maggiori garanzie per gli amanti di uno specifico genere cinematografico.
Per specifico genere, intendiamo, quel tipo di Cinema che si basa su storie drammatiche sostenute da una narrazione lucida e lineare. Su questo fronte Eastwood tradisce poche volte.
"Il corriere" è un nuovo lavoro del grande cineasta, ancora una volta, Eastwood svolge il doppio ruolo, regista e attore allo stesso tempo.
Questa produzione del 2019 ha tanti pregi, come al solito, ma non può esser paragonata alle altre grandissimi produzioni della stessa regia. "Il corriere" attinge un po' da "Gran Torino" e gioca a riproporre la solita figura dell'attore Eastwood alle prese con personaggi di una nuova generazione.
"Gran Torino" fu una novità e un successo, "Il corriere" sembra essere una mezza copia, dopotutto nemmeno irresistibile.
Lo stile di Eastwood è inconfondibile, la linearità e la compattezza del film implicano interesse nell'animo dello spettatore, su questi punti ci siamo. "Il corriere" resta per gran parte un film gradevole e godibile, il ritmo non è forsennato, ma allo stesso tempo, i punti morti del film sono pochi. Ritornano in auge le tematiche della famiglia e i valori della vita.
"Il corriere" vive, probabilmente, la sua miglior gioventù, nella prima parte; il secondo tempo inizia ad essere leggermente ripetitivo (o perlomeno metodico) e la durata delle due ore arreca qualche piccolo danno. Il film poteva sintetizzarsi in uno spazio di tempo più circoscritto.
Storia e sceneggiatura restano comunque dignitosissimi punti a favore ne "Il corriere", non prendiamo in considerazione le forzature del film, servono ad alimentare il concetto di intrattenimento. Per il resto "Il corriere" è un film che vale la visione, specialmente per gli amanti della regia. Ma non è un capolavoro.

JOKER1926