il rullo compressore e il violino (1960)

Tra le primissime opere dell'immenso regista russo;

Il bambino Sasha, studente di violino e vittima di suoi coetanei, fa amicizia con Sergej, giovane operaio che lavora su di un rullo compressore per sistemare la strada; da questa amicizia nasceranno utilità per tutti e due.

E' già un eccellente esempio di cinema per un 28enne (l'età che allora aveva il regista) e, se possibile, in esso già sono presenti elementi che più o meno diverranno per lui uno stile (tipo l'acqua che comincia ad uscire dal nulla, citata mi pare anche nel capolavoro Solaris).

Ottima fotografia ed interpretazioni.

Con questo film il regista Russo Andrei Tarkovskij comincia la sua carriera che lo portera' ad essere riconosciuto come uno dei piu' grandi registi!
In questo determinato film non è la storia che ci colpisce ma proprio lo stile registico del giovane Andrej che usa perfettamente i colori per creare contrasto e gli elementi esterni per parlarci dell'animo dei protagonisti...l'operaio affiancato al rullo compressore cosi rumoroso ma allo stesso tempo amato dal ragazzino che viene associato alla musica del violino che per lui sara' motivo di delusione artististica!
Questo discorso sull'arte sara' al centro di uno dei suoi film migliori , "Andej Rublev".

"Il Rullo Compressore e il Violino" è un mediometraggio di un giovane Tarkovskij che gli valse il diploma alla scuola di Cinema di Mosca. Le ristrettezze economiche e la mancanza di mezzi diventano l' occasione per il regista novello di riportare in auge i fervori avanguardisti di un tempo (Vertov in particolare), e per mezzo dei quali esalta il rapporto tra realtà concreta e possibilità d' evasione, nonché il doppio come tematica che caratterizzerà tutta l'opera successiva dell' autore russo.
Una storia molto semplice in cui i contrasti per simbolismi (il rullo pesante, corposo, grezzo e la sinuosità e delicatezza del violino) servono a indagare a fondo nell' interiorità dei due protagonisti, un bambino e un operaio. Ecco quindi che emerge chiaramente il rapporto, l'incontro nonché scambio reciproco tra due persone con una grande differenza d' età che sarà proprio anche del successivo "L' Infanzia di Ivan", e, personalmente, un rapporto che mi ha ricordato molto il secondo episodio di "Paisà". I primi film del Tarko sono i migliori.