Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
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Dopo le brusche vendette ed i pochi dialoghi del primo episodio siamo accompagnati da Tarantino verso un lento epilogo sempre più maestoso e raffinato. L'atmosfera è quella da spaghetti western con innumerevoli tagli alla Leone e splendidi scorci di deserto per quanto riguarda la prima parte del film. C'è anche una splendida parentesi iniziale girata in un luminoso bianco e nero dedicata al ricordo del terribile giorno del massacro nella cappella dove si stavano svolgendo le prove del matrimonio. Il lato più strettamente citazionistico è dedicato alla divertente ma anche agghiacciante esperienza della bella Uma Thurman dal terrificante maestro Pei Mei, personaggio che personalmente ho trovato strepitoso nella sua totale inattendibilità di leggendario guerriero centenario ed arrogante. La regia in quel tratto è geniale, cambia bruscamente per prodursi in un vortice di orribili zoomate alla maniera propria dei film orientali degli anni 70. Insomma sono i soliti elementi inconciliabili che Tarantino è riuscito a fondere magistralmente riuscendo ancora una volta (non ho ancora capito come faccia) a rendere avvincente una trama di base fondamentalmente assurda!