l'affittacamere (1962)

E' un pò un miscuglio di stili quest'opera di Quine: parte come mistery, si assesta presto sulla commedia rosa ma nella parte finale vira sulla pochade. Tutto questo via vai di generi, insieme alla lunga durata, non la danneggia però troppo perchè fortunatamente il ritmo tiene botta fino alla fine ed il trio di protagonisti è in grande forma. Menzione speciale per Fred Astaire, una spalla elegante e perfettamente in parte.

Mi sento di quotare in toto il commento di "atticus"...
Davvero un film troppo lungo e che diverte solo a sprazzi...il mix tra commedia, romanticismo e "giallo" non funziona alla perfezione. La prima parte è pure piacevole, quella centrale diviene noiosa e ripetitiva ed infine il finale degenera nel semi-demenziale quando non nella macchinosità.
Non per questo è un brutto film sia chiaro...ma appunto come hanno detto se fosse stato messo nelle mani di un regista più capace (magari lo stesso Edwards che ne ha firmato la sceneggiatura) ne usciva sicuramente qualcosa di migliore.
Jack Lemmon sempre bravo ma qui non irresistibile, Kim Novak non mi ha detto più di quello che avrebbe potuto qualunque altra attrice, fa una bella figura invece Fred Astaire come simpatico comprimario e le sequenze con lui in scena sono alla fine dei conti le più simpatiche.
"PREPARA LE VALIGIE CHE LA TERRA DEL FUOCO E' LONTANA!"

Il solito Lemmon e una buona Novak danno vita ad una dark comedy piacevole, coinvolgente e anche divertente!

Black comedy troppo lunga e non particolarmente irresistibile. Diverte a intermittenza ma tutto sommato è godibile e splendidamente recitata da tre assi del grande schermo: Lemmon sempre maiuscolo (lo amo), Novak un po rigida ma davvero bellissima, Astaire ironico ed elegante. Forse con un regista diverso alla macchina da presa ne sarebbe potuto venir fuori qualcosa di più frizzante.

Un giallo rosa discretamente strutturato che riesce ad essere godibile e molto ben recitato. Un Jack Lemmon sempre efficace, in possesso di grande carisma, coadiuvato da una sensualissima Kim Novak e da un preciso Fred Astaire, dotato anche di spirito.
Dialoghi ben presentati, intrisi anche di una certa ironia sottile e gradevole, fanno di questa pellicola un buon prodotto brillante che intrattiene con verve ed intelligenza, merito anche di una sceneggiatura senza grandi pecche.
Forse un po' prolisso in alcuni momenti, ma film che dosa bene humor e sentimento, con qualche momento action discretamente congeniato.
Vale la pena vederlo.

Non male questa elegante commedia sentimental-poliziesca sceneggiata da Edwards che da una parte (nel rosa) ricorda “L’appartamento” di Wilder, dall’altra (nel giallo) potrebbe ricordare alcuni film di Hitchcock. Non ci sono invenzioni particolarmente ingegnose ma i dialoghi sono spiritosi e i tre personaggi principali sono ben caratterizzati, oltre che resi magnificamente da Lemmon, la Novak e Astaire. Peccato per l’ultima parte un po’ troppo frettolosa (dalla scena del processo in poi) e per quegli ultimi minuti in stile vecchie comiche, divertenti ma superflui.

Un film davvero carino (credo che il titolo ammicchi volontariamente a Hitch anche se lo script è ben diverso) che per certi versi può ricordare "Sciarada" di Stanley Donen... ovviamente la Novak è (ancora) uno splendore di donna, e Fred Astaire come comprimario un vero spasso
Film del genere mi ricordano i passaggi televisivi del tempo che fu, quando era un vero piacere passare la serata davanti a un film