messi (2014)

Scialbo e non molto interessante.
Messa in scena poco riuscita.

A metà tra una puntata di Dribbling e il filmaccio Goal si posiziona quest'inutile biopic agiografico diretto da uno dei registi più interessanti del decennio passato con all'attivo il mezzo capolavoro Crimen Perfecto e il discreto Oxford Murders ma purtroppo quando si dirigono queste marchette non c'è nessuno che si salvi.
E non serviva l'ennesima conferma per capire che calcio e cinema non vanno d'accordo.

Questo documentario, in parte fiction, su Messi da un lato sembra coerente sulle tematiche freak care al regista spagnolo ed in effetti il film è una storia di riscatto da povertà e malattia grazie all'immenso talento calcistico del ragazzo. Se aggiungiamo una messa in scena curiosa con ristorante e tavole imbandite dove i conviviali, più o meno famosi, parlano di Messi nelle varie fasi della sua vita e della sua carriera, sussisteva la prospettiva di una buona indagine sull'uomo Messi miscelando vari punti di vista ed opinioni. De la Iglesia però cicca clamorosamente il bersaglio in un'agiografia fin troppo celebrativa, dove la fiction si pone al livello basso da talk show televisivo, cosa che mai mi sarei aspettato da De La Iglesia. Inoltre il documentario stesso appare, a mio modo di vedere, datato alla luce del fatto che sia stato presentato in anteprima immediatamente prima dei mondiali di calcio in Brasile. Quindi ci sono tasselli che giocoforza mancano a questo lavoro del regista spagnolo e che creano un certo stridore fra ciò che si è visto o intuito in campo (in Brasile) ed i limiti caratteriali di un giocatore che ancora non è capace di essere leader e fuoriclasse completo.