mosquito the rapist (1976)

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Titolo Originale: MOSQUITO DER SCHÄNDER

Interpreti: Werner Pochath

Durata: h 1.28
Nazionalità: Svizzera 1976
Genere: horror
Al cinema nel Giugno 1976

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Trama del film Mosquito the rapist

Dopo un'infanzia traumatica passata con un padre alcolizzato e incestuoso, il protagonista sordomuto, di cui non viene rivelato il nome, non trova pace fra le braccia di prostitute o contemplando una bella vicina di casa. La troverà in una casa funeraria nella quale s'introdurrà di nascosto a toccare cadaveri di donne, a succhiarne il sangue.

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7,83 / 10 (3 voti)

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Voti e commenti su Mosquito the rapist, 3 opinioni inserite

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pinhead88 @ 26/05/2012 20:57:31

6½ / 10

Horror di nicchia, ma credo sia il primo film exploitation che tratti argomenti necrofiliaci. Questo piccolo particolare però credo interessi solo ai più accaniti fans del genere per poterlo valutare in modo entusiastico perchè in realtà il film in sè è veramente di una noia micidiale.
E' un film curioso per certi versi, ma terribilmente lento, stantio e infarcito da siparietti erotici del tutto fuori luogo.
Difficile da digerire soltanto per questi motivi.

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gianfry @ 01/04/2011 19:37:09

8 / 10

Questo è stranamente uno di quei casi in cui posso dire "pensavo peggio!". Il film trasuda costantemente di un'aura malsana e funerea. Le scene con il protagonista Werner Pochat che s'introduce nella casa funeraria in cerca delle proprie "vittime" già private della loro esistenza terrena mettono i brividi e sono imperniate di un'atmosfera veramente malata. Studiata bene anche l'ossessione del protagonista per il ricordo di un passato traumatico e violento

SPOILER.
Sono d'accordo con il commento qui sotto sul fatto delle scene ripetitive e dei siparietti erotici, ma sono particolari che passano quasi innoservati a confronto dell'intera potenza suggestiva del film.Veramente bello!
Sulla stessa linea d'onda voglio consigliare anche "La Necrofila" (1972) anche se a mio parere, inferiore a questo "Mosquito".

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DarkRareMirko @ 15/01/2010 15:27:50

9 / 10

Praticamente il migliore (al apri di Aftermath di Cerdà), almeno tra i film da me sinora visionati, lungometraggio realizzato riguardo il tema della necrofilia, che comunque qui non viene trattato poi così in maniera esplicita.

L'attore protagonista è indicatissimo per la parte, la regia sà ben dosare i tempi e, nonostante il film sia molto ripetitivo (le sequenze sono percorso in motorino/arrivo al cimitero-percorso in motorino/arrivo al cimitero-percorso in motorino/arrivo al cimitero e avanti così per 3/4 di durata) questo spiazza, interessa, inquieta e si lascia ben guardare.

L'atmosfera è di una morbosità e di uan malsanità raramente così ben riuscite anche da altre parti.

La vicenda, ispirata a fatti veri a quanto sappia, è interessante e solo di rado si lascia scappare malriusciti siparietti erotici che non c'entran molto col contesto generale.

Mediocri gli sfx inoltre.

Ad ogni modo un film riuscitissimo.

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