no other land (2024)

E quando pensi di aver capito cosa è accaduto e accade ancora in Palestina, questo docu film ti mostra che la realtà è aldilà di ogni comprensione, che in quei luoghi la disumanità si è fatta uomo e che la resistenza, dinanzi a certi eventi, diventa dovere civico. Non si tratta di parteggiare per questo o quel popolo, ma di ricordare che dobbiamo rimanere umani. Assolutamente da vedere per non voltarsi dall'altra parte.

Ci sono immagini a testimonianza di un sistematico progetto di espropriazione forzata di un popolo nei confronti di un altro. Con la scusa di terreni destinati ad essere utilizzati come campi di addestramento militare, le terre vengono poi redistribuite ai coloni per i loro insediamenti. Il perfetto esempio di due pesi e due misure che viene smascherato dal lavoro e dalla profonda amicizia tra due attivisti, uno palestinese e l'altro israeliano, che mostrano questo stillicidio quotidiano di espropri e demolizioni di case, in barba a qualsiasi trattato. Il documentario sfugge ad ogni deriva ricattatoria: essenziali sono le immagini delle demolizioni, mentre più spazio viene dedicato alla resilienza di una popolazione che non vuole essere sfrattata dalla propria terra. Un documentario dal sapore amaro di una lotta impari.