ostaggi (2021)

Un piccolo imprenditore in grave crisi di liquidità rapina un portavalori e si rifugia in una panetteria prendendo quattro ostaggi .... Visto il cast , mi aspettavo una commedia ed invece è sostanzialmente un film drammatico , scritto , diretto ed interpretato da Eleonora Ivone , che l' ha tratto da un testo teatrale del marito Angelo Longoni . Infatti solo saltuariamente e soprattutto nella prima parte c' è qualche momento ironico a smorzare la tensione nascente , poi il dramma prende decisamente il sopravvento . E così , mentre all' esterno si confrontano un anziano commissario maschilista ed interventista ( Alessandro Haber ) ed una negoziatrice molto più diplomatica ( la stessa Ivone ) , all' interno del negozio si scatenano le prevedibili tensioni tra gli ostaggi , accentuate dall' ambiente claustrofobico e da caratteri smaccatamente antitetici : l ' improvvisato rapinatore , intrappolato ed indeciso a tutto ( Gianmarco Tognazzi ) , il panettiere egoista , razzista ed antipatico ( Francesco Pannofino ) , una escort prosperosa e fin troppo cinica ( Vanessa Incontrada ) , uno scalognato vu cumprà di passaggio ( Jonis Bascir ) ed una vecchietta malconcia ma umanissima ( Elena Cotta ) . Non tutti fanno sempre la cosa più logica e qualcuno ogni tanto va sopra le righe , ma nel complesso se la cavano abbastanza bene . Certo non mancano gli stereotipi alla moda , che impongono che le donne siano meglio degli uomini e che l' extracomunitario sia buono ed educato . Non manca nemmeno il lieto fine , perlomeno per quello che ci si poteva realisticamente aspettare . Il film è ambientato a Cosenza e dintorni , anche se gli accenti dei protagonisti ( tutti rigorosamente non calabresi ! ) fanno capire benissimo che ovviamente le locations sono state scelte solo in base alle sponsorizzazioni della Regione Calabria . Il genere " rapina con ostaggi " è un classico del Cinema americano ed è invece poco praticato dalle nostre parti . Comunque questa pellicola ha il piccolo merito di evidenziare la triste e precaria situazione economica in cui versano troppe persone nel nostro Paese . Anche per questo , alla fin fine gli do 6 ....

Decisamente mi aspettavo di peggio, in particolar modo dopo aver visto nei primi minuti Tognazzi che dopo la rapina fuggiva tra la gente con la pistola in mano invece di nasconderla e mimetizzarsi tra la folla.
Poi però il film si riprende, decisamente buona la prova dello stesso Tognazzi e della Incontrada con Pannofino sopra le righe .

C'è molta attualità in questo film. Anche il rapinatore è a sua volta ostaggio di una situazione senza via d'uscita. Non che i problemi non manchino anche agli altri, ma diverso è il limite soggettivo in cui la misura diventa colma ed a quel punto si agisce in preda alla disperazione. L'impianto del film è tutto sommato di impronta teatrale ed i personaggi presentano gli stereotipi del loro ruolo in mnaiera palese e voluta, come palese e voluta è quell'aspetto del personaggio dell'Incontrada che snocciola varie situazione dell'immaginario dell'heist movie. Forse solo solo il personaggio di Pannofino mi è sembrato leggermente fuori registro, tendente alla macchietta rispetto agli molto più misurati. Un discreto film come esordio con qualche sprazzo di commedia, ma dalle solide basi drammatiche.

Credevo di perder tempo, invece ho visto una commedia amara e interessante, soprattutto con un buon cast. Niente di straordinario, ma abbastanza godibile.