skinwalkers - la notte della luna rossa (2006)

merita un "sei politico", non di più, per il fatto che non mi ha annoiato, è un film abbastanza veloce, il ritmo è buono, la storia non è male.

Ci sono però dei difetti macroscopici. Il film cade in uno di quegli errori più frequenti nei film horror: sembra che il mondo che circonda i protagonisti sia in una dimensione parallela, in preda all'anarchia assoluta, dove non esiste una polizia e puoi fare quello che vuoi.
Infatti nel film accadono cose come una sparatoria in strada in centro al paese che, più che ad una sparatoria, somiglia ad uno scontro a fuoco tra alleati e nazisti durante lo sbarco in Normandia. Il problema è che non c'è nessuno che intervenga, ma dove stanno i poliziotti?!
Ma dov'è ambientato lo scontro, a Napoli in via forcella?!

E l'altrettanto prolungata sparatoria in ospedale?
E quando il camper si ribalta? Possibile che su quella strada non passi mai nessuno? Una volante, un qualcosa, non so.

La trama si regge appesa ad un filo, ma non voglio parlare di questo aspetto: quando ti metti a vedere un film sui licantropi, non puoi certo aspettarti una trama tipo Via col Vento.

ma parliamo di Rhona Mitra...non la conoscevo, caspita, davvero stupenda! E' anche l'unica attrice davvero valida lì dentro, insieme a Kim Coates.

Irritante invece il bocia. Sembra ormai un cliché degli horror il fatto che i bocia siano stupidi a livelli di lobotomia, tanto imprudenti da fare il contrario di quello che una persona sana di mente farebbe, e si muovono come idioti facendo un saccco di rumore quando dovrebbero starsene zitti e nascosti.

Carina invece la scena finale. Insomma, un film da sei politico.