the keepers (2017)

Quando c'è da pescare nel torbido la chiesa cattolica non è seconda a nessuno. Un esempio di perfezione che si può soltanto eguagliare, mai superare. Partendo da un caso di omicidio irrisolto di 50 prima di una suora, il caso stesso si ingingantisce in una vicenda di abusi sessuali compiuto all'interno di una scuola cattolica molto prestigiosa in cui il preside, padre Maskell era l'aguzzino pedofilo che vessato una quantità incredibile di vittime. Purtroppo il pedofilo aveva coperture molto potenti e le vittime che si fecero avanti oltre 20 dopo i fatti vennere letteralmente rimbalzate al mittente, causa prescrizione. In tale contesto l'omicidio della suora che certamente sapeva degli abusi e voleva denunciarli è stata ridotta al tragico silenzio, presumibilmente su ordine dello stesso Maskell. I particolari raccontati dalle vittime sono terrificanti, ma ancora più terrificante è l'insabbiamento operato dall'arcidiocesi che sapeva della mela marcia ma non ha fatto nulla per sradicarla. Anzi, in coerenza con lo schema Spotlight, la chiesa non ha risolto il problema, bensì lo ha "spostato", offrendogli l'occasione di perpetrari tali crimini. La lunghezza del documentario è monumentale, ben sette ore di dettagli e descrizione di un contesto angosciante ed amaro perchè non si è ricevuta la giustizia che molte vittime meritavano. Tuttavia il racconto così ricco di informazioni tende ad essere eccessivamente frammentario, forse simile all'indagine di un cold case che cerca di mettere insieme di puntini di uno schema senza riuscire ad unirli. Resta comunque un racconto indubbiamente potente, che non lascia indifferenti.