the mexican (2001)

Fiasco di Gore Verbinski, bravo a rifarsi la stagione successiva con l'eccellente remake di "The Ring" e quindi competente nel rendere piacevole la saga Disney sui pirati dei Caraibi.
"The Mexican" è un ibrido senza senso, all'interno del quale si salvano qualche dialogo "tarantiniano" e l'ingombrante figura del killer omosessuale interpretato da James Gandolfini. Per il resto la pellicola appare come un assillante "vorrei ma non posso" o meglio, "non riesco". Un film on the road che vorrebbe prendere spunto da situazioni tipiche del filone pulp e amalgamarle con tocchi comico/surreali, senza ignorare quegli aspetti romantici apparentemente indispensabili in queste produzioni che strizzano l'occhio alla massa, sin dalla scelta della coppia protagonista, sicuramente tra le più cool di Hollywood e certamente fuori parte nell'occasione. Il problema è tutto qui, il regista realizza un film estraneo ai più comuni parametri commerciali ed al tempo stesso privo delle qualità necessarie per donare spessore alle proprie velleità autoriali.
La pellicola risente di questa confusione finendo con assumere una connotazione non ben definita, per nulla interessante, a meno che non si intendano come argomenti sufficientemente convincenti la bella faccia di Pitt e il solito sorrisone smagliante della Roberts.
Verbinski mostra un certa cultura cinematografica, ma non bastano certo rimandi al cinema western di Leone, o qualche citazione sparsa a piacimento nello script, per rendere briosa tale vicenda impantanata in un deprimente oblio dal quale si viene avviluppati senza pietà.
Il cameo di Gene Hackman è un lampo di luce rassicurante, ma poi è di nuovo buio pesto.