l'eternauta - stagione 1 (2025)

Anche se ero davvero piccolissimo, ricordo il riscontro mediatico che ebbe l'Eternauta quando uscì in Italia, alla fine degli anni '70, lessi qualcosa quando ero più grandicello, resta uno dei capisaldi del fumetto di fantascienza.
La trasposizione nel complesso non mi è dispiaciuta, bisogna un po' "resistere" alla lentezza dei primi episodi: dopo diventa un crescendo che culmina col finale di stagione che merita davvero.
Ci sono delle modifiche rispetto alla trama originale, credo un po' per adattarlo allo schermo (mancano, per ora, i salti temporali, se non per qualche vago indizio sottoforma di sogni/allucinazioni) un po' per adattarlo più o meno ai giorni nostri.
Imperdibile per gli appassioanti.

L'Eternauta è uno dei miei fumetti preferiti, un capolavoro leggendario che è riuscito ad imporsi in un mercato dove all'epoca i fumetti erano monopolio di pochi paesi e non certo l'Argentina. Tanti, compreso il sottoscritto, sognavano la trasposizione su grande schermo. Ben venga anche la serialità televisiva se di qualità. Ovviamente la serie è aggiornata ed ambientata ai nostri giorni e l'approccio non so se piacerà alle nuove generazioni perché si sceglie un taglio piuttosto minimalista senza azioni enfatiche o spettacolari. La disgregazione del tessuto sociale di questa prima stagione, provocato dalla mortale nevicata, che ha sterminato gran parte della popolazione, ha costretto il mondo a tornare all'antico ed all'analogico. Questo in parte spiega la cadenza lenta dei primi episodi, caratterizzati dal peregrinare in paesaggi spettrali delle città desolate cosparse di cadaveri. Del nemico si vedono le avanguardie di insetti che aggrediscono fisicamente, ma è soprattutto a livello mentale che il nemico si insidia in una forma di manipolazione e controllo mentale da rendere i singoli individui piegati al conformismo. Ciò che manca ancora è l'inizio di quella rivalsa collettiva di individui ancora coscienti di sé stessi, ma non sufficientemente in grado di essere quella Resistenza che Oesterheld e Solano Lopez avevano immesso nel fumetto. Non male comunque. Voglio dargli fiducia.

Così così... buona la regia e sopratutto la fotografia, sembra una serie americana...quello che zoppica è il ritmo altalenante; in alcuni momenti la tensione è alta,sopratutto quando la minaccia è ignota, negli episodi centrali invece si fa fatica ad andare avanti. I presupposti per una serie interessante tutto sommato ci sono,vedremo con la seconda stagione se sarà uno dei tanti polpettoni post-apocalittici o saprà coinvolgere.