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Siamo di fronte all'ennesimo film dell'anno che promette di non farci dormire la notte, ma che al contrario riesce solo a farci sbadigliare. Alla cassa mi convinsi di comprare il biglietto per questo film perché notai sul manifesto il nome di uno dei produttori: Robert Zemeckis.
Purtroppo già dai titoli di testa capii che forse era meglio starsene a casa, credevo di aver sbagliato sala, sembrava l'inizio di una pellicola della Disney! Il film comincia con l'unica scena degna di nota e che qualche brivido lo trasmette: anno 1962 i passeggeri della nave da crociera itlaiana Antonia Graza si ritrovano a ballare sul ponte di notte quando improvvisamente il cavo d'acciaio che regge l'ancora viene sganciato e una volta teso attraversa tutti i presenti tagliandoli in orizzontale. Sarcasticamente mi ha ricordato l'amico samurai di Lupin (di cui non ricordo il nome), che con la propria spada tagliuzzava i nemici e solo dopo averla riposta nella fodera questi andavano in pezzi. Comunque scena sicuramente riuscita tanto che viene anche ripetuta durante il film, vista da inquadrature diverse, anche se forse era un passaggio che si poteva evitare.
Sta di fatto che la nave viene data per dispersa per quarantanni, quando un fotografo da un aereo riesce a immortalarla e chiama in aiuto un gruppo di marinai specializzati nel recupero di carrette del mare, capitanati da Sean Murphy (Gabriel Byrne). Questi presi dalla possibilità di facili guadagni che potrebbero sistemarli per tutta la vita decidono di cercarla e una volta trovata (anche con troppa facilità) salgono a bordo ignari di ciò che troveranno. La protagonista femminile Maureen Epps (Julianna Margulies), che non poteva mancare, inizia a intravedere una bambina fantasma. Iniziano intanto gli incidenti che portano alle prime morti, intanto la nave comincia ad animarsi di fantasmi che a turno vengono visti da tutti i marinai. La trama si fa interessante quando viene trovato un carico di lingotti d'oro che spiegano la tragedia del transatlantico, e che viene mostrata a Epps dalla bambina fantasma, che tra parentesi non incute alcun terrore nello spettatore, come il resto del film dopotutto. Insomma il finale è facilmente intuibile, indovinate chi si salva?
La pellicola è piena di errori grossolani e imprecisioni, la regia (Steve Beck) nulla di che se non la scena già citata; inoltre considerate che la nave è italiana e il film americano, quindi molte scritte sono zeppe di errori grammaticali. Gli interpreti nulla di rilievo, molta delusione sia per l'irlandese Gabriel Byrne che poteva evitare di macchiare la sua carriera, sia per Julianna Marguilies che, come primo approccio al grande schermo dopo il successo di E.R., poteva scegliere meglio.
Concludendo non dannatevi l'anima se lo perdete, aspettate pure la domenica pomeriggio piovosa per vedervi questo film, e , nel caso in cui vi addormentiate, buon riposo.
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Recensione a cura di Logan - aggiornata al 30/05/2003 14.22.00
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