Durata: h 2.40 Nazionalità:
Gran Bretagna1968 Genere: fantascienza
Tratto dal libro "2001: Odissea nello spazio" di Arthur Charles Clarke
Al cinema nel Dicembre 1968
Un'astronave, guidata dal computer Hal 9000, parte in direzione di Giove con a bordo due astronauti e tre scienziati ibernati. Ma durante il viaggio il computer prende coscienza di sé e si ribella, provocando la morte di tutti i passeggeri tranne uno...
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Dopo diversi anni di revisioni e perfezionistica preparazione nel 1969, Kubrick completava il film più visionario ed affascinante della storia del cinema. "2001" è il film di fantascienza per eccellenza, capace di filosofeggiare sui temi più sensibili del genere e in generale più cari all'uomo: il significato dell'esistenza e il perchè dell'evoluzione, la paura dell'ignoto, la presenza di altre forme di vita nell'universo, l'intelligenza artificiale. Nella sua complessità il film pone sostanzialmente interrogativi ma non risposte, solleticando (con i suoi tempi dilatati, gli scarni dialoghi ed una fotografia da brivido)profondamente l'immaginario collettivo raggiungendo vette di qualità tuttora ineguagliate. Da un punto di vista tecnico Kubrick realizzò un'opera completamente rivoluzonaria ed avveniristica che a quasi 40 anni di distanza non mostra crepe al confronto con le produzioni moderne. Innumerevoli le sequenze da antologia: lo scoccare della scintilla dell'intelligenza per la scimmia Moonwatcher sulle note di "Così parlò Zarathustra", il viaggio nelle profondità del cosmo accompagnato dalla "maestosità del Danubio blu", la drammatica disttivazione del supplichevole e umanizzato computer di bordo HAL 9000, il visionario e allucinato finale. Voto: 10 e lode