agguato ai tropici (1942)

Il tentativo di Huston - poi sostituito alla regia da Vincent Sherman causa chiamata alle armi - di ripercorrere i fasti de "Il mistero del falco" richiamando in scena il felice terzetto di protagonisti del suo primo, grande film non sortisce l'effetto sperato: aldilà dell'automatica simpatia che è in grado di suscitare Bogart e di qualche vivace botta e risposta tra quest'ultimo ed un'ingessatissima Astor che gioca a fare la vamp

SPOILER
la pellicola sceglie strade troppo articolate per interessare davvero, finendo con scoprire ben presto il suo fine propagandistico di fondo.
Tra i minori del regista, da consigliare solo agli appassionati di Bogie.

Prima di valutare il film è necessario premettere che per me Bogart in impermeabile e cappello sarà sempre il Rick Blaine di Casablanca. Non so se sia uscito prima Agguato Ai Tropici o il capolavoro di Curtiz (dato che sono entrambi dello stesso anno ed entrambi film chiaramente di propaganda), ma all'inizio del film mi è parso davvero di stare in un prequel o sequel di Casablanca (il personaggio di Bogart tanto per cambiare si chiama Rick e ha un amico fidato di nome Sam!!). Detto questo, il film mette assieme il cast e metà regista (Huston dovrà abbandonare la direzione dei lavori per chiamata alle armi) de "Il Mistero Del Falco" e il risultato è purtroppo piuttosto scialbo. Peccato perché le premesse iniziali erano buone, si salvano i siparietti tra Bogart (affascinante più del solito) e la Astor, ma il resto risulta dimenticabile con un finale pure un pò ridicolo.

Uno spy-movie senza grosse pretese, consumato tra i ponti di una nave cargo nei mari caraibici e la giungla panamense. La storia è un po forzata e a parte qualche doppio gioco vagamente intrigante, rimane poco convincente. Gli attori non brillano particolarmente, compreso Humphrey Bogart che, oltre a valorizzare qualche discreta battuta, si limita a svolgere il compitino. Non male la fotografia. Curiosità: il regista fù costretto ad abbandonare la lavorazione del film (portato a termine da Vincent Sherman) per la chiamata alle armi. Nel complesso: perdibile.

Un po' pesante da seguire, con molte pecche (non è che Hunphrey sia il mio favorito......). Diciamo che storie di questo genere però hanno fatto scuola ad altri che son venuti fuori successivamente, certamente migliorati.

Film spionistico un pò di routine, ma abbastanza divertente.

E' il peggiore dei film di Huston interpretati da Bogart.
La coppia Bogart - Greenstreet era gia stata utilizzata da Huston (insieme con Peter Lorre) in "Il mistero del falco" esordio- capolavoro del regista, nel 40.
L'anno successivo, nel 41, Curtiz li aveva scelti per il suo film + famoso, "Casablanca".
Nel 42 Huston li riprese ancora in questo film.

Come "Casablanca" "accross the pacific" è un film di propaganda. Ma rimane un minore, quasi un passo falso di Huston, dopo l'esordio magistrale. La storia è troppo assurda per essere interessante. Il tutto scorre via senza particolari guizzi.
A dirla tutta la paternità di questo film non è neanche interamente di Huston. Parti per la guerra lascio il film inconcluso. Lo termino' vincent Sherman, che non è proprio lo stesso.