amore sublime (1937)

Un drammone vecchio stampo messo in scena con una certa correttezza da uno specialista della materia come Vidor, nel quale una donna di umili origini che sogna la bella vita sposa un dirigente altolocato, con tutte le problematiche di censo e di affetti del caso. Lo scontro di culture e di caratteri fra i due innamorati è reso per la verità con una certa piattezza ( lei peggiora tutto in un colpo, lui si arrende ai problemi senza combattere ) e non aiuta granchè neanche il personaggio comedy da simpatica canaglia invadente di Alan Hale. Ma se il film non cade nel dimenticatoio immediato il merito è di una gigantesca Stanwyck, attrice troppo spesso sottovalutata che emerge prepotente nella seconda parte del film, quella più drammatica.