bag boy lover boy (2014)

L'aspetto fisico del protagonista è la cosa che più risalta da questo piccolo film. Un personaggio emerginato con un lavoro modestissimo, ma che cattura l'attenzione di un famoso fotografo. Difficile da inquadrare come film perchè in un primo momento non è intuibile dove voglia andare a parare. Discorso sull'arte applicata alla propria immaginazione, più artificiosa del fotografo professionista, ingenua e più genuina quella di Albert, ma progressivamente più malata in quanto l'entusiasmo lo porta a varcare limiti, soprattutto morali, senza che se renda conto. Se c'è una cosa che mi h convinto poco è questo passaggio tra la passione alla perversione, forse repentino e poco spiegato dalla sceneggitura. Una seconda parte comunque più lineare, dove emerge maggiormente un'ironia nerissima. Un film particolare con riferimenti abbastanza etreogenei, tra cui secondo me Buttgereit.

A "Bag boy lover boy" manca qualcosa di fondamentale, ovvero l' approfondimento e un'aderenza al realismo che palese nelle intenzioni non viene mai manifestata in modo credibile. Pur con approccio a tratti grottesco non si può ignorare la volontà di realizzare qualcosa che possa prendersi sul serio, in grado di essere disturbante e marcio nella sua mescolanza tra arte e miseria, tra sfruttatori e sfruttati.
Albert è un venditore ambulante di hot dog affetto da ritardo mentale, Ivan un fotografo di successo che assolda il ragazzo come modello per set fotografici di matrice bizzarre/fetish con echi snuff. Albert, per ambire a qualcosa in più che non sia una vita piatta e a dir poco misera, si convince di poter diventare un fotografo altrettanto bravo. Soldi e donne gli fanno ovviamente gola ma il suo disagio tramuta l'ambizione in follia omicida.
Interessante nelle linee guida ma eccessivamente superficiale negli sviluppi, il lavoro di Torres convince solo in parte non riuscendo a sviscerare le pur numerose tematiche intavolate; inoltre, per essere un prodotto indipendente, appare troppo frenato soprattutto nelle scene più crude. Molto viene lasciato all'immaginazione, e fin che si tratta delle scene degli omicidi ci può stare, cosa invece inammissibile quando le azioni dei protagonisti restano immotivate o giustificate in modo assai blando. Da sottolineare le performance dei due attori principali, lascia il segno soprattutto il corpulento Theodore Bouloukos.