bill and ted face the music (2020)

Soderbergh si prende la briga d'essere il produttore esecutivo di questo frenetico fantasy. Keanu Reeves coglie l'occasione per ripresentarsi come rocker (era membro del trio grunge Dogstar) e per parodiare un po' la cabina telefonica di "Matrix", un po' la location infernale di "Constantine" e molto altro (a esempio "Mr. Nobody", Dormael 2009), ma la sua accoppiata con Alex Winter sembr'un pessimo remake di "Scemo & più scemo" (Farrelly 1994). Inoltre non c'è un solo momento di buona musica.

Non ho visto il film precedente con i due protagonisti. A parte questo è abbastanza inusuale per me vedere Reeves in una commedia un po' demenziale che fa dei viaggi nel tempo il suo cardine centrale. Da una parte i due protagonisti a cercare la canzone che unirà il mondo, dall'altra le loro figlie che comporranno la band piena di leggende musicali. Brave anche le due attrici che intepretano le figlie (Samara Weaving e Bigette Paine) che prendono le movenze fisiche e caratteriale dei propri padri. La sceneggiatura certamente non tiene conto delle varie variabili tipiche dei viaggi del tempo, però quella cabina telefonica offre quel certo tocco alla Doctor Who. E' una pellicola scanzonata e di pura evasione e malgrado qualche battuta non colpisca proprio nel segno (colpa del doppiaggio?), si lascia vedere senza pensieri.

Non avendo letto nulla su questo film non avevo idea si trattasse del terzo capitolo di una trilogia iniziata nel 1989 con Bill & Ted's Excellent Adventure e continuata con
Bill & Ted's Bogus Journey (entrambi inediti), interpretati tutti dal duo Reeves-Winter. Per questo motivo sono rimasto piuttosto disorientato da una storia che parte in quarta e senza un minimo di spiegazione pregressa.
Il non conoscere nulla di quanto accaduto nei precedenti film non è però una giustificazione valida per la pochezza di questo film, che non regala nè grande vivacità narrativa e nè grande simpatia, per demerito di dialoghi e dinamiche poco divertenti. Il comparto visivo ha, però, un suo perchè ma non basta, a mio avviso, a far sì che il film riesca a raggiungere una valutazione positiva, nonostante l'idea del supergruppo appaia abbastanza fantasiosa.